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lunedì 31 dicembre 2018
sabato 29 dicembre 2018
I siti che hanno generano più traffico in Italia nel 2018
Una delle funzioni offerte da SEMrush si chiama "Traffic Ranking" e permette appunto, di conoscere la stima del volume globale di traffico dei siti più visitati in una nazione, ad esempio in Italia.
Ecco quali sono i primi dieci siti internet che generano più traffico in Italia nel 2018:
- wikipedia.org 354,7m
- youtube.com 185,3m
- facebook.com 175,3m
- google.it 77,8m
- amazon.it 68,3m
- google.com 55,8m
- tripadvisor.it 47,2m
- repubblica.it 39,1m
- mediaset.it 36,8m
- corriere.it 34,1m
Da notare come, nelle primissime posizioni, dopo che svettano i colossi del web, compaiono i più importanti siti di informazione in Italia.
Andando in fondo nella classifica, come conferma anche l'infografica dei siti più visitati in Italia pubblicata lo scorso anno da Webinfermento, (e che sarà aggiornata a fine mese con i nuovi dati), sono presenti nelle prime cento posizioni anche molti siti adult e di gioco online .
La classifica di quali sono i siti più cliccati in Italia conferma quali sono le tendenze di navigazione principali dell'utente medio. Accesso ai social network e ai principali portali di informazione, a cui seguono il tempo libero, gli acquisti online (Amazon, Booking, ecc.) e anche un certo investimento nel gioco online, che, stando all'ultimo report sul E-commerce online in Italia prodotto da Casaleggio&Associati, si attesta attorno al 29% del totale del fatturato online in Italia.
martedì 25 dicembre 2018
domenica 23 dicembre 2018
Le parole più cercate su Google in Italia 2018
Anche se l’Italia non c’era i Mondiali sono stati la parola più cercata su Google in Italia del 2018. Siamo un popolo di sportivi (da divano) e l’assenza della nostra Nazionale non ha fermato l’interesse per i Mondiali. Al secondo posto la scomparsa di Marchionne, il manager Fiat amato e odiato, ma da tutti rispettato, la sua scomparsa ha turbato tutto il mondo, non solo l’Italia. Tra le parole più cercate du google in Italia 2018 non poteva mancare l’affare del secolo. Ronaldo, passato sorprendentemente alla Juventus. E poi Fabrizio Frizzi, l’uomo perbene della TV italiana che ci ha lasciati troppo presto, proprio quando le sue qualità semplici cominciavano ad essere apprezzate davvero dalla Televisione. Curioso che la parola “Grande Fratello” abbia totalizzato più ricerche della parola “Governo”, ma tant’è.
1) Mondiali
2) Sergio Marchionne
3) Cristiano Ronaldo
4) Fabrizio Frizzi
5) Grande Fratello
6) Governo
7) Elezioni 4 marzo
8) Sanremo
9) Avicii
10) Davide Astori
venerdì 21 dicembre 2018
I prodotti più venduti su ebay nel 2018
Ecco un breve elenco dei prodotti più venduti per le varie categorie merceologiche:
- Categoria elettronica: La categoria che ha avuto più vendite in assoluto e stata l’elettronica di consumo, dove la parte del leone è stata fatta dagli accessori per cellulare. In particolare i primi posti della classifica sono tutti occupati dalle pellicole protettive in vetro per smartphone.
- Categoria fashion: in questa categoria classificata come seconda, possiamo ritrovare come prodotti più venduti accessori e scarpe sportive.
- Categoria oggetti da collezione: se si considera questo settore, sembra difficile fare uno studio perchè gli item sembrano tutti molto differenti tra di loro, tuttavia ad uno sguado più diretto si possono notare alcuni fattori comuni: se prendiamo i primi tre item più venduti a febbraio troviamo la bandiera delle olimpiadi invernali, prodotti da collezione di Black Panter e monete bitcoin.
Cio’ significa che per vendere in questa categorie bisogna essere sempre attenti alle tendende attuali.
venerdì 14 dicembre 2018
Ci possono spiare attraverso le Smart TV ?
Secondo le ultime rivelazioni di WikiLeaks, l’intelligence statunitense spia i suoi obiettivi utilizzando tutti gli strumenti digitali a sua disposizione. Compresa la Tv.
Ci sono le spie in tv
Grazie ad un arsenale di virus e altre armi informatiche la Cia saprebbe trasformare qualsiasi oggetto digitale (telefono, computer e smart Tv) in un dispositivo di spionaggio, per entrare nelle case degli americani (e non solo). Come fa? Innanzitutto ha i soldi per farlo.
Il grafico sopra mostra il bilancio dell’intelligence americana che è composto da due macro voci: il National Intelligence Program (Nip), sotto la responsabilità del Director of National Intelligence, e il Military Intelligence Program, sotto la responsabilità del Segretario alla Difesa.
Quanti soldi può spendere la Cia?
Top secret, naturalmente. Nessuno lo sa. Di sicuro però il budget della Cia è una voce del bilancio del Nip, che nel 2016 ammontava a 53 miliardi di dollari. Il Nip finanzia varie attività in sei dipartimenti federali, compresa la Central Intelligence Agency.
Ok, ma quanto prende la Cia? Secondo un documento dettagliato riguardante il bilancio dell’Intelligence americana che Edward Snowden di Wikileaks ha reso pubblico, tra le agenzie finanziate dal Nip la Cia è quella con la quota maggiore di finanziamenti: 14,7 miliardi contro i 10 miliardi della National security agency (Nsa), i 10 miliardi del National Reconnaissance Office e i 4,9 miliardi dell’Nga (sicurezza geo spaziale).
Apparentemente, quindi, sarebbe la Cia l’agenzia dotata di maggiori risorse all’interno della comunità dei Servizi segreti e questo spiega, fra le altre cose, i potenti mezzi a disposizione per spiarci tutti. Meglio spegnere la Tv.
I dati si riferiscono al: 2016
Fonte: Congresso Americano
sabato 8 dicembre 2018
I vari livelli Del Deep Web.
Secondo una ricerca sulle dimensioni della rete condotta nel 2000 da Bright Planet il web è costituito da oltre 550 miliardi di documenti, mentre Google ne indicizza solo 2 miliardi, ossia meno dell'1%.
Il modo migliore per descrivere questo livello è quello di una “war zone”.
lunedì 3 dicembre 2018
Search Marketing Connect – 14/15 dicembre 2018
mercoledì 28 novembre 2018
Unicode 12.0 a Marzo 2019 le nuove Emoji
mercoledì 21 novembre 2018
Quanti video ci sono su YouTube ?
- Il numero di persone che utilizzano YouTube è arrivato a 1,3 miliardi
- Ogni minuto vengono caricate trecento ore di video
- Ogni giorno vengono guardati quasi cinque miliardi di video
- Per un totale di un miliardo di ore di contenuti guardate al giorno
- E ogni giorno il numero di visitatori supera in media i 30 milioni
- Il numero di ore di video guardate su YT ogni mese: 3,25 miliardi
- In otto casi su dieci, l'età di coloro che guardano video è compresa tra 18 e 49 anni
- l'80% delle visualizzazioni avviene al di fuori degli Stati Uniti
- Ogni giorno circa 1 miliardo di video viene guardato da apparecchi mobili
- In media, ogni sessione di visualizzazione da mobile dura 40 minuti
- Fra gli utenti, il 38% è femmina e il 62 è maschio
- Più di metà dei video caricati proviene da dispositivi mobili
- L'incremento delle ore visualizzate è stato del 60% rispetto al 2016
- YouTube ha lanciato versioni locali in più di 88 paesi
- è possibile navigare su YT in 76 lingue diverse (il 95% della popolazione di Internet)
- Circa il 20% delle persone smette di guardare un video dopo i primi dieci secondi (motivo per il quale le intro sono diventate fondamentali)
mercoledì 14 novembre 2018
Acquisti online: come evitare le truffe
Fondamentale è controllare le informazioni di contatto come il numero di telefono fisso, l'indirizzo fisico (dietro ad un sito deve esserci sempre un vero negozio) e la P.IVA. Sono dei semplici elementi già sintomatici di affidabilità.
Un sito privo di tali dati non vuole probabilmente essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. Vi ricordiamo che è possibile verificare i dati fiscali sul sito istituzionale dell'Agenzia delle Entrate.
In rete è possibile trovare ottime occasioni, ma quando un'offerta si presenta troppo conveniente rispetto all'effettivo prezzo del prodotto che si intende acquistare è meglio verificare prima su altri siti: potrebbe essere un falso. Meglio scegliere negozi on-line di grandi catene già note (tra cui Amazon) per quanto riguarda la spedizione, l'assistenza e la garanzia del prodotto acquistato. Si può inoltre validare la presenza di certificati di sicurezza che permettano di controllare l'affidabilità del negozio on-line in caso di siti meno conosciuti.
Bisognerebbe verificare che il negozio on-line presenti la possibilità di pagare non solo con la carta di credito ma anche con altri metodi. La maggior parte dei negozi online truffaldini si distingue infatti da quelli “reali” per il fatto che richiedano pagamenti solo ed esclusivamente con carta di credito. Un negozio online serio ed affidabile supporta invece almeno una modalità di pagamento alternativa, PayPal in primis. Alcuni negozi sponsorizzano altri metodi di pagamento oltre alla carta di credito sul sito Internet ma, al momento in cui si chiede il pagamento, mostrano solo quello con carta di credito: questo potrebbe essere sinonimo di truffa.
Oltre che controllare i dettagli della transazione e le modalità di consegna, è importante scegliere sempre una spedizione tracciabile e assicurata. Il costo potrebbe essere di poco superiore ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l'oggetto acquistato fino alla sua consegna.
Un buon numero di recensioni positive è indice del fatto che il venditore o il negozio on-line è ben lontano dall'essere una truffa. è dunque fondamentale leggere diverse recensioni prima di effettuare un acquisto on-line sia sul negozio che sull'eventuale prodotto.
è necessario inoltre aggiornare all'ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.
mercoledì 7 novembre 2018
I domini del futuro saranno con le Emoji ?
sabato 3 novembre 2018
Storia dei Domini dal 1969 al 2018
I nomi di dominio sono un elemento centrale del mondo di Internet. Consentono di sfogliare tutti i tipi di contenuti sul web in modo semplice senza dover ricordare una sequenza infinita di numeri. La loro storia è strettamente legata alla nascita di Internet e del Domain Name System. Oggi sono tanti i campi che offrono una vasta gamma di possibilità per ogni settore, hobby, attività.
Cronologia del settore dei nomi di dominio
L'industria dei nomi di dominio è naturalmente strettamente correlata alla nascita e allo sviluppo di Internet. Ecco alcuni dei momenti più importanti della storia dei nomi di dominio, in ordine cronologico, dalla nascita dell'organo di governo alle tappe fondamentali.
29 ottobre 1969 – primo messaggio inviato tramite la rete Arpanet
Alle 22:30 del 29 ottobre 1969 viene inviato il primo messaggio utilizzando Arpanet, la rete del dipartimento di difesa degli Stati Uniti. Si tratta del precursore di Internet.
1973 – registrati i numeri socket
Jon Postel registra sul suo notebook i numeri socket per Arpanet. Il suo registro diventerà l’Internet Assigned Numbers Authority (IANA), il quale coordina il Domain Name System (DNS).
1983 – per la prima volta vengono utilizzati i nomi di dominio
Data la rapida crescita della rete, l’utilizzo di un unico registro hostname era pressoché impossibile. Per la prima volta nella storia vengono utilizzati i primi domini tramite il DNS nell’Arpanet. I documenti di riferimento pubblicati all’IETF sono RFC 882 e RFC 883.
1984 – sono disponibili sette TLD
Nel 1984 sono sette i top-level domains disponibili ovvero: .COM, .ORG, .NET, .EDU, .GOV, .MIL. RFC 920 è il documento che descrive questi domini per scopi generali.
15 marzo 1985 – registrazione del primo dominio .COM
Era il 15 marzo 1985 e il primo dominio .COM al mondo fu registrato da Symbolics Inc., una società di computer con sede nel Massachusetts. La proprietà del dominio è cambiata nel corso degli anni ed è ora un museo sulla storia di Internet. Di seguito è riportato un elenco dei primi 10 domini registrati.
- 15 marzo 1985 – symbolics.com
- 24 aprile 1985 – bbn.com
- 24 maggio 1985- think.com
- 11 luglio 1985 – mcc.com
- 30 settembre 1985 – dec.com
- 7 novembre 1985 – northrop.com
- 9 gennaio 1986 – xerox.com
- 17 gennaio 1986 – sri.com
- 3 marzo 1986 – hp.com
- 5 marzo 1986 – bellcore.com
24 febbraio 1986 – la registrazione dei domini diventa pubblica
La registrazione di un dominio era limitata alle organizzazioni con accesso alla rete ARPA. Da questa data i nomi di dominio possono essere registrati da tutti.
1 gennaio 1988 – nasce .IT, dominio nazionale italiano
Nasce il dominio .IT, il ccTLD italiano gestito dal CNR di Pisa.
Novembre 1988 – nasce .INT
Su richiesta della NATO per un nome di dominio che il suo carattere di organizzazione internazionale nasce .INT, un TLD sponsorizzato.
1992 – InterNIC, per l’organizzazione della rete Internet
L’esponenziale crescita di Internet rese necessaria una nuova organizzazione: IANA e NSF si unirono in InterNIC, un ente in parte governativo con il compito di organizzare e far crescere i registri e i servizi del DNS.
1995 – registrare un nome di dominio ha ora un prezzo
Prima del 1995 chiunque volesse registrare un nome a dominio poteva farlo gratuitamente. La situazione è cambiata quando la National Science Foundation ha concesso a Network Solutions la possibilità di pagare per la registrazione. La prima tariffa per una registrazione di due anni è di circa $ 100.
1997 – saturazione dei domini .COM con tre lettere
Tutti le combinazioni di nomi di dominio con .COM a tre caratteri sono state registrate.
1998 – privatizzazione del DNS e ICANN
Su sollecitazione del presidente Clinton, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha emesso una proposta nel 1998 per privatizzare il Domain Name System (DNS), che è stato successivamente controllato dagli Stati Uniti. Un documento chiamato "Libro verde" è stato creato per aumentare la concorrenza sui mercati internazionali. Dopo molte critiche, è stato redatto un white paper, che è una versione modificata del precedente documento che ha portato alla formazione dell'ICANN.
1999 – venduto il dominio più costoso di sempre
Il dominio più costoso mai venduto è business.com, venduto alla modica cifra di 345 milioni di dollari. Leggi nel nostro articolo i 15 nomi di dominio più costosi di sempre.
16 novembre 2000 – sette nuovi gTLD
ICANN comunica l’introduzione di sette nuovi gTLD: .AERO, .BIZ., .COOP, .INFO, .MUSEUM, .NAME, e .PRO. Verranno resi disponibili nel corso dei successivi 4 anni.
2003 – Truth in Domain Names Act
Il Trust in Domain Names Act, in combinazione con il PROTECT Act, è un atto legislativo che stabilisce una punizione per chi registra nomi di dominio fraudolenti che attirano gli utenti a siti con materiale pornografico senza il loro consenso.
2004 – ancora nuovi gTLD
Tra il 2003 e il 2004 viene aperto un bando che porterà nel DNS i nuovi gTLD .ASIA, .CAT, .JOBS, .MOBI, .TEL e .TRAVEL.
2008 – elaborazione di una guida per la selezione di nuovi domini
ICANN inizia l’elaborazione di una guida per la candidatura di nuovi gTLD. La guida verrà aggiornata nel corso degli anni. L’ultima versione risale al 4 giugno 2012.
26 novembre 2012 – nuovo bando per nuovi gTLD
Entrano nella fase sunrise sette nuovi gTLD: .BIKE, .CLOTHING, .GURU, .HOLDINGS, .PLUMBING, .SINGLES, .VENTURES.
2012 – registrati 14.962 domini in 24 ore
Mike Mann, uno speculatore nel settore dei domini, nell’aprile 2012 registrò quasi 15 mila nomi di dominio nell’arco di 24 ore.
15 luglio 2013 – accordi su nuovi gTLD con caratteri non latini
In occasione di un incontro a Durban, Sud Africa, vengono firmati 4 documenti che permetteranno agli utenti di Internet di navigare su Internet nella propria lingua.
2013 – saturazione domini .COM con 4 lettere
A dicembre 2013, WhoAPI, una startup di analisi di dati dell’industria dei domini, comunica che era stata registrata ogni possibile combinazione di quattro lettere con il dominio .COM, pari a 456.976 combinazioni. Il 15 luglio 2013 entrano in scena i primi 4 nuovi gTLD.
2014 – più di 100 nuovi gTLD
Oltre ai gTLD già utilizzabili come .COM, .ORG e .EDU, si aggiungono oltre 100 nuovi gTLD, aumentando così le possibilità di registrazioni di nuovi nomi di dominio.
Ottobre 2015 – nasce il dominio .SRL
È disponibile per la registrazione il dominio .SRL, appositamente dedicato alle aziende con forma giuridica di Srl.
2018 – ampia scelta di gTLD
I gTLD disponibili per registrare un nome di dominio sono oltre 1.800.