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mercoledì 6 febbraio 2013

Tabella Codice ASCII Completa

Per inserire il carattere prescelto tenere premuto il tasto Alt e digitare il numero corrispondente, quindi rilasciare il tasto Alt.
I caratteri evidenziati nella cornice rossa possono risultare differenti a seconda del software utilizzato.
 
 

sabato 2 febbraio 2013

Che cos'è il codice ASCII ?

La sigla "ASCII" sta per: "American Standard Code for Information Interchange", cioe' "Standard americano per lo scambio di informazioni".
 
 

Un codice ASCII e' la rappresentazione numerica di un carattere in quanto il computer puo' solo capire numeri e codici. Per esempio il carattere "@" e' rappresentato dal codice ASCII "64", "Y" dall'"89", "+" dal "43", ecc.

Pero' un codice ASCII puo' anche rappresentare una specifica azione, come "vai a capo", codice ASCII "10", oppure "cancella", codice "127", ecc.

Il codice ASCII fu inventato molti anni fa per le comunicazioni fra telescriventi (infatti ci sono dei codici di comandi specifici che sono quasi incomprensibili, ma al tempo avevano la loro funzione), poi man mano e' diventato uno standard mondiale.

Parlando di un caso piu' pratico, quando qualcuno richiede un testo in formato ASCII, per esempio il vostro curriculum, oppure un articolo, ecc, significa che richiede un testo nel formato standard in modo che possa facilmente riutilizzarlo nei propri programmi.

Infatti il formato ASCII e' universalmente riconosciuto da tutti i computer, cosa che non e' vera nel caso di testi "formattati", cioe' con sottolineature, stili, grassetti, ecc.
Un file in formato ASCII puo' essere creato utilizzando il Blocco Note di Windows, oppure salvando in formato "solo testo" da un qualsiasi programma di videoscrittura, come Word o simili.

La memoria del computer conserva tutti i dati sotto forma digitale. Non esistono metodi per immagazzinare direttamente i caratteri. Ogni carattere possiede quindi il suo equivalente in codice digitale: è il codice ASCII (American Standard Code for Information Interchange - tradotto «Codifica Americana Standard per lo Scambio d'Informazioni»). La codifica ASCII di base rappresentava i caratteri su 7 bit (cioè 128 caratteri possibili, da 0 a 127).

Le codifiche da 0 a 31 non sono dei caratteri. Si chiamano caratteri di controllo dato che permettono di fare delle azioni come: Ritorno a capo (CR); Bip sonoro (BEL); codifiche da 65 a 90 rappresentano le maiuscole; codifiche da 97 a 122 rappresentano le minuscole (basta modificare il sesto bit per passare dalle maiuscole alle minuscole, aggiungendo 32 al codice ASCII sulla base decimale). 


venerdì 1 febbraio 2013

Il codice ASCII: uno standard per la comunicazione tra i computer

Il codice ASCII (American Standard Code for Information Interchange) è un sistema di codifica utilizzato per rappresentare le lettere, i numeri e i simboli su un computer. È stato sviluppato negli anni '60 per standardizzare la comunicazione tra i computer di diversi produttori.

Il codice ASCII utilizza sette bit per rappresentare ciascun carattere, il che significa che può rappresentare fino a 128 caratteri diversi. I primi 32 caratteri sono riservati per i comandi di controllo, come il ritorno a capo e la tabulazione, mentre i restanti 96 caratteri rappresentano lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli.

Il codice ASCII è stato utilizzato per molti anni come standard per la comunicazione tra i computer e ancora oggi è ampiamente utilizzato. Tuttavia, con l'espansione della globalizzazione e l'aumento dell'utilizzo di caratteri non latini, sono stati sviluppati nuovi set di codici, come Unicode, per supportare una gamma più ampia di caratteri.

Il codice ASCII è ancora utilizzato in molti sistemi informatici, in particolare nei sistemi operativi DOS e Windows, e in molte applicazioni di programmazione, come la programmazione in C. Inoltre, è ancora utilizzato in molti dispositivi come stampanti, scanner e dispositivi di input.

In sintesi, il codice ASCII è stato un importante passo avanti nello sviluppo dell'informatica, permettendo la standardizzazione della comunicazione tra i computer e consentendo lo sviluppo di software e hardware più avanzati. Anche se non è più l'unico standard utilizzato, continua ad essere ampiamente utilizzato e supportato nei sistemi informatici di oggi.

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