Non esiste un numero specifico di pagine che un sito web deve avere per essere ben indicizzato su Google, poiché l'indicizzazione dipende da molti fattori diversi, tra cui la qualità del contenuto, la struttura del sito, l'esperienza dell'utente e la reputazione del sito.
Tuttavia, in generale, un sito web che contiene una varietà di pagine di alta qualità e di interesse per l'utente ha maggiori probabilità di essere indicizzato positivamente dai motori di ricerca rispetto ad un sito web con poche pagine o con contenuti di bassa qualità.
Inoltre, la struttura del sito web e la sua navigazione possono influenzare la capacità di Google di indicizzare il sito in modo efficace. È importante che il sito web sia ben organizzato e che le pagine siano collegate tra loro in modo logico e coerente.
In sintesi, il numero di pagine di un sito web non è l'unico fattore che determina la sua indicizzazione su Google. È importante creare un sito web di alta qualità, ben organizzato e facilmente navigabile per migliorare le probabilità di indicizzazione positiva sui motori di ricerca.
giovedì 16 febbraio 2023
Quante pagine deve avere un sito per essere ben indicizzato su google ?
giovedì 29 luglio 2021
Il Social Media Marketing per Aziende
La potenza del social media marketing risiede nella capacità di andare a raggiungere persone che corrispondono esattamente ad un target specifico. Quindi andiamo ad eliminare tutto ciò che la classica pubblicità non può offrire.
Grazie ai social media è possible creare un rapporto duraturo e di qualità con i propri clienti, grazie a strategie mirate di content marketing.
Non per ultimo la facilità di utilizzo della piattaforme di advertising dei social.
Può fidelizzare i tuoi potenziali clienti attorno al tuo brand, accrescere quindi la Brand Reputation del marchio, se riesci a veicolare contenuti interessanti che danno valore aggiunto alla tua nicchia di mercato, possono creare la scintilla che incuriosisce verso un’ulteriore approfondimento finalizzato alla vendita effettiva del prodotto e sbagliato secondo me usare i social promozionalmente la vedita diretta poi deve essere fatta attraverso altri canali, diretta o e-commerce, perchè sui social ci si và per rilassarsi e incuriosirsi non per comprare.
I social di cui dobbiamo differenziare tra network (in cui i rapporti sociali tra utenti rappresentano il fulcro del servizio) e media (in cui il core è la condivisione di contenuti multimediali più che i rapporti tra utenti) sono uno strumento molto utile in una strategia globale di vendita.
Prima di usarli, l’azienda come anche il singolo individuo dovrà pianificare quali contenuti inserire nel flusso di pubblicazioni al di là della tipologia di social che userà per cui avrà bisogno sia di un piano d’azione che di un piano editoriale.
La premessa doverosa da fare consiste nello studiare bene il proprio mercato ed i propri competitor e queste regole vigono ancge nei social dove la competizione è altissima per cui suggerisco di “spiare” la concorrenza studiando cosa pubblicano (post testuali o multimediali) e quando (data ed ora) e quali reazioni suscitano nei loro fan.
In questo modo potremmo capire quale linguaggio adottare nei nostri contenuti e di quali tipologie ne avremmo bisogno.
Sia che l'obiettivo sia fidelizzare il cliente acquisito supportandolo con un post vendita efficace ed immediato sia acquisirlo con contenuti di qualità che lo indirizzeranno anche su risorse esterne (landing page per acquisizione dati od acquisto diretto), l’uso dei social deve essere ben concepito e pianificato non facendosi sopraffare dalla semplicità ed immediatezza del servizio.
domenica 29 marzo 2020
Ragioni storiche della diatriba SEO fra sottodomini e sottodirectory
Ci osno ragioni storiche di contrasti fra gli esperti SEO sull’uso dei sottodomini e delle sottodirectory deriva anche da Google, che quando parla del confronto fra le due tipologie di soluzioni tecniche, le distingue solamente in base alla facilità di gestione e non ad altre questioni più concrete.
Per prima cosa, infatti, gli utenti più attenti notano che la stessa Google usa i sottodomini per distinguere i prodotti differenti dal motore di ricerca, ma gli stessi poi vengono reindirizzati a delle vere e proprie sottodirectory. Questo accade con Google Maps, raggiungibile dall’indirizzo google.it/maps, ma anche da maps.google.it, con Google Images, raggiungibile dall’indirizzo google.it/images, ma anche da images.google.it e via discorrendo. Di contro, prodotti direttamente non dipendenti dal motore di ricerca, come Gmail e Drive, sono disponibili sugli appositi sottodomini e le sottodirectory sono re-indirizzate ai sottodomini (mail.google.com per Gmail e drive.google.com per Drive).
Al di là di questo, nel 2007, Matt Cutts di Google, conosciuto nell’ambiente SEO come guru del motore di ricerca, riguardo ai sottodomini sosteneva:
“La mia preferenza personale sullo scontro fra sottodomini e sottodirectory è che io di solito preferisco la comodità di una sottodirectory per la maggior parte dei miei contenuti. Un sottodominio può essere utile per separare il contenuto che è completamente diverso. Google utilizza i sottodomini per i suoi prodotti distinti, come per esempio news.google.com o maps.google.com. Se si è un webmaster o un SEO alle prime armi, è meglio utilizzare le sottodirectory fino a quando si inizia a essere abbastanza sicuri con l’architettura del proprio sito. A quel punto, si sarà meglio attrezzati per prendere la decisione giusta per il proprio sito.”
Nel 2012 questa posizione è stata ulteriormente confermata da un video che parla esplicitamente di facilità d’uso, ma ciò che stupisce è che nel 2011, cioè un anno prima, per risolvere la questione di HubPages, una piattaforma di online publishing severamente colpita dall’introduzione dell’algoritmo Google Panda, lo stesso Matt propose l’uso dei sottodomini e con questa soluzione Hubpages recuperò oltre il 50 percento del declino di traffico dovuto al differente rank assegnato da Panda.
Certo, c’è chi direbbe che in realtà con l’uso dei sottodomini Hubpages ha permesso di separare contenuti nettamente diversi, ma quanto accaduto dimostra chiaramente che ricorrere ai sottodomini invece che alle sottodirectory non è solo una questione di preferenza e facilità, ma ha dei vantaggi ben netti che non possono essere ignorati.
mercoledì 31 ottobre 2018
Tempo di aggiornamento URL Google
- una pagina importante viene aggiornata nel motore anche in poche ore.
- per un sito nuovo, dipende dai link in ingresso, quando google segue uno di questi si accorge delle variazioni che hai apportato alla tua pagina.
Infine non vi preoccupate più di quanto ci metterà google a notare che hai cambiato il testo di una pagina, e che lo farà, il tempo varierà a seconda di moltissimi fattori:
- ranking del tuo sito
- concorrenza
- carichi di lavoro dei datacenter
- e così via
sabato 8 ottobre 2016
Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito?
Dipende anche dall'anzianità del sito cioè se è già stato indicizzato o meno, dipende dal contenuto delle pagine, e dai backlinks.
giovedì 15 settembre 2016
Consigli per una buona ottimizzazione del sito
Sembra un giro di parole ma quello che intende un motore come Google e': "Il tuo sito e' interessante, se veramente contiene cose interessanti. Ed organizzate bene. Tutto il resto non conta."
Pensa a descrivere nella maniera migliore possibile i tuoi servizi, i tuoi prodotti, cio' che offri e chi sei, come fare a contattarti e quali sono le procedure. Descrivi veramente in maniera approfondita cio' che fai e che vuoi mostrare nelle tue pagine. Ma non duplicare molte pagine con lo stesso contenuto, altrimenti avrai un giudizio negativo.
Fai attenzione a non inserire testi duplicati. I motori di ricerca giudicano negativamente questa caratteristica delle pagine dei siti internet e quindi possono escludere dai risultati le pagine di un sito internet, se queste presentano testi duplicati o molto simili ad altre pagine già esistenti, di quel sito o anche di altri già indicizzati.
venerdì 15 luglio 2016
Come inserire i dati per i motori di ricerca
Le pagine generiche sono tutte quelle pagine non specifiche del sito. Ad esempio la scheda di un prodotto o la scheda di una news e´ una pagina specifica, come l´elenco dei prodotti di una categoria o l´elenco degli aventi. Mentre la Home page, il contatti, sono pagine generiche.
lunedì 7 settembre 2015
Consigli SEO: scegli le keyword migliori
Piano Editoriale: contenuti che incontrano le ricerche degli utenti
venerdì 21 agosto 2015
Consigli SEO: I conti con i concorrenti
Per fare un esempio supponiamo che abbiate un negozio di alimentari in un paese. Tutto procede per il meglio quando apre un nuovo negozio poco distante da voi. Rimanete a guardare calare i profitti o provate a rilanciare l'attività?
Difficilmente chi vi sta davanti vi lascerà il posto.
Invertiamo ora i ruoli e torniamo all'esempio del negozio di alimentari. Volete aprire il vostro negozio in un paese già munito del servizio. Farete una valutazione di quali sono i vostri avversari in affari e di quanto sono potenti commercialmente. A volte è possibile dare battaglia sugli stessi prodotti mentre altre volte conviene prendere una nicchia di mercato non coperta pienamente dagli altri negozi. La vostra nuova apertura darà comunque fastidio agli esercenti preesistenti ed inizierà un sereno confronto sui prezzi.
Ciò che si fa nella realtà capita esattamente on line.
Se davanti a voi avete grosse multinazionali (OTA del turismo o famosi portali di ecommerce) il mio consiglio è di costruire il vostro business su nicchie di mercato. Se invece andate allo scontro diretto, dovete investire nel sito web e nel marketing almeno quanto fanno i vostri avversari.
Senza tali investimenti rassegnatevi a stare dietro ai primi.
venerdì 14 agosto 2015
Consigli SEO: Campagne di marketing
Per posizionarsi su Google i visitatori contano, eccome se contano!
Se il vostro è un ecommerce è obbligatorio pianificare delle campagne di marketing, aprire dei profili sociali, prevedere una quota iniziale da spendere per attirare visitatori a pagamento. Segnalate il vostro sito web sulle email, sulla carta intestata e su ogni pubblicità cartacea, radiofonica o televisiva che già fate. Non date per scontato che sia conosciuto.
Inoltre non sottovalutate le visite e gli acquirenti provenienti dai social, in Italia per esempio Facebook è particolarmente importante per tutto il business “popolare”.
Se invece la vostra azienda è poco social poiché è di natura prettamente industriale (per addetti ai lavori) provate anche Linkedin.
Naturalmente potete scegliere di non fare campagne di marketing ed andare contro il vecchio detto “la pubblicità è l'anima del commercio“. Avrete un ottimo negozio, un ampio parcheggio, molti commessi, prodotti di qualità, servizio eccellente, ma nessuno ne sarà al corrente.
venerdì 7 agosto 2015
Consigli SEO: Ottimizzazione delle pagine
Lasciate perdere i trucchi, purtroppo ancora oggi incontro chi è convinto che scrivere la keywords N volte sulla pagina ti faccia superare gli avversari.
Se avete un sito in più lingue curate anche la qualità delle traduzioni. Può tornarvi utile questo articolo su come creare siti web di qualità.
martedì 21 luglio 2015
Consigli SEO: Contenuti Unici
martedì 14 luglio 2015
Consigli SEO: Aggiorna il sito spesso
domenica 14 giugno 2015
Come arrivare primi su Google
Essere primi non è gratis, ovviamente, è una questione di investimento e di costanza nel lavoro.
Un consulente sa come gestire i siti web, perché la SEO per essere primi è uno strumento del quale non si può fare a meno.
I trucchi SEO per cercare di impostare il proprio sito in pole position sono diversi.
Il titolo deve essere sufficientemente significativo, deve contenere la parola chiave che interessa, e dovrebbe superare i 60 caratteri per essere sufficientemente interessante per il motore di ricerca: questo vi consentirà di essere primi su Google.
Per formulare un titolo che risponda davvero alle esigenze di Google, è possibile usare Google Adwords Keyword Planner.
giovedì 28 maggio 2015
Un esempio di backlink
< a href="http://www.muodominio.org"> Visita questa pagina
Quali sono gli elementi di un backlink che puoi notare in questo esempio? Si inizia con il tag di apertura, poi c'è l'URL di riferimento che può essere la home o una risorsa specifica, l'anchor text rappresentato da una serie di parole e il tag di chiusura. Lo stesso codice può essere usato per i link interni.
giovedì 21 maggio 2015
Cosa sono e a cosa servono i backlink
Ma devi anche scalare la serp e posizionare il sito web nelle zone alte della pagina. Il lavoro on page è importante, devi scrivere bene e organizzare il sito web nel miglior modo possibile. Però c'è un passaggio che non puoi ignorare: la SEO off-page che, prevalentemente, vuol dire guadagnare link in ingresso.
Esatto, collegamenti ipertestuali che mandano click verso il tuo dominio. Tutto questo dovrebbe avvenire nel modo più naturale possibile, senza forzature. Google è molto chiaro a proposito. Ma prima di iniziare a lavorare su una strategia per acquisire queste menzioni è giusto iniziare con qualche domanda.
giovedì 14 maggio 2015
Cosa sono i backlink ?
Cosa sono i backlink?
Un link è un collegamento, che si basa solitamente su un anchor text dalla quale, cliccandovi sopra, si accede ad un altro sito. Non è difficile intuire a cosa ci si riferisca quando si parla di backlink; la sostanza non cambia, si tratta semplicemente di un punto di vista diverso. Il backlink, infatti, è il collegamento che altri siti concedono verso il nostro sito web, è chiamato anche “incoming link” o “inbound link”.Il link interno collega due sezioni dello stesso sito web: si può trattare del classico collegamento ipertestuale tra due pagine interne o del collegamento che, dal menù rimanda ad un articolo, una pagina o una categoria dello stesso sito web.
Il link esterno solitamente viene utilizzato per trattare in modo più specifico l'argomento di cui si parla all'interno di un contenuto; in questo caso, il collegamento rimanda ad una fonte, ad un sito di approfondimento o, eventualmente, ad un programma di affiliazione. Dal punto di vista del sito di destinazione, come dicevamo prima, se riceviamo questo tipo di link possiamo etichettarlo come un backlink.
mercoledì 1 aprile 2015
Come funziona l'algoritmo Penguin di Google
L'algoritmo Penguin di Google è un algoritmo di ranking utilizzato per classificare i risultati di ricerca in base alla qualità dei link esterni che puntano a un sito web. Il suo obiettivo è penalizzare i siti web che utilizzano tecniche di link building scorrette o spammy e promuovere quelli con link di qualità.
Il funzionamento di Penguin si basa su un sistema di valutazione dei link esterni, che utilizza diversi fattori per determinare la qualità di un sito web. Questi fattori possono includere la qualità dei siti web che linkano, la quantità di link, la rilevanza dei link, la presenza di link di scarsa qualità e la presenza di link di ancoraggio esatti.
Il sistema di valutazione utilizzato da Penguin è in costante evoluzione e viene aggiornato periodicamente per migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Gli aggiornamenti di Penguin possono avere un impatto significativo sulla visibilità del sito web nelle SERP (Search Engine Results Page) di Google, in particolare per i siti web che utilizzano tecniche di link building scorrette.
Penguin è stato lanciato per la prima volta nel 2012 e da allora sono stati rilasciati numerosi aggiornamenti. Gli aggiornamenti di Penguin non vengono annunciati da Google, ma vengono individuati dai professionisti del SEO (Search Engine Optimization) analizzando i cambiamenti nei risultati di ricerca.
Per evitare penalizzazioni da parte di Penguin, è importante che i siti web abbiano un profilo di link naturale, senza link di scarsa qualità, con una buona quantità di link di qualità, con link provenienti da siti web rilevanti e con una varietà di link di ancoraggio. Inoltre è importante evitare di utilizzare tecniche di link building scorrette o spammy.