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giovedì 16 febbraio 2023

Quante pagine deve avere un sito per essere ben indicizzato su google ?

 

Non esiste un numero specifico di pagine che un sito web deve avere per essere ben indicizzato su Google, poiché l'indicizzazione dipende da molti fattori diversi, tra cui la qualità del contenuto, la struttura del sito, l'esperienza dell'utente e la reputazione del sito.

Tuttavia, in generale, un sito web che contiene una varietà di pagine di alta qualità e di interesse per l'utente ha maggiori probabilità di essere indicizzato positivamente dai motori di ricerca rispetto ad un sito web con poche pagine o con contenuti di bassa qualità.

Inoltre, la struttura del sito web e la sua navigazione possono influenzare la capacità di Google di indicizzare il sito in modo efficace. È importante che il sito web sia ben organizzato e che le pagine siano collegate tra loro in modo logico e coerente.

In sintesi, il numero di pagine di un sito web non è l'unico fattore che determina la sua indicizzazione su Google. È importante creare un sito web di alta qualità, ben organizzato e facilmente navigabile per migliorare le probabilità di indicizzazione positiva sui motori di ricerca.

giovedì 29 luglio 2021

Il Social Media Marketing per Aziende

 

La potenza del social media marketing risiede nella capacità di andare a raggiungere persone che corrispondono esattamente ad un target specifico. Quindi andiamo ad eliminare tutto ciò che la classica pubblicità non può offrire.

Grazie ai social media è possible creare un rapporto duraturo e di qualità con i propri clienti, grazie a strategie mirate di content marketing.

Non per ultimo la facilità di utilizzo della piattaforme di advertising dei social.

Può fidelizzare i tuoi potenziali clienti attorno al tuo brand, accrescere quindi la Brand Reputation del marchio, se riesci a veicolare contenuti interessanti che danno valore aggiunto alla tua nicchia di mercato, possono creare la scintilla che incuriosisce verso un’ulteriore approfondimento finalizzato alla vendita effettiva del prodotto e sbagliato secondo me usare i social promozionalmente la vedita diretta poi deve essere fatta attraverso altri canali, diretta o e-commerce, perchè sui social ci si và per rilassarsi e incuriosirsi non per comprare.

I social di cui dobbiamo differenziare tra network (in cui i rapporti sociali tra utenti rappresentano il fulcro del servizio) e media (in cui il core è la condivisione di contenuti multimediali più che i rapporti tra utenti) sono uno strumento molto utile in una strategia globale di vendita.

Prima di usarli, l’azienda come anche il singolo individuo dovrà pianificare quali contenuti inserire nel flusso di pubblicazioni al di là della tipologia di social che userà per cui avrà bisogno sia di un piano d’azione che di un piano editoriale.

La premessa doverosa da fare consiste nello studiare bene il proprio mercato ed i propri competitor e queste regole vigono ancge nei social dove la competizione è altissima per cui suggerisco di “spiare” la concorrenza studiando cosa pubblicano (post testuali o multimediali) e quando (data ed ora) e quali reazioni suscitano nei loro fan.

In questo modo potremmo capire quale linguaggio adottare nei nostri contenuti e di quali tipologie ne avremmo bisogno.

Sia che l'obiettivo sia fidelizzare il cliente acquisito supportandolo con un post vendita efficace ed immediato sia acquisirlo con contenuti di qualità che lo indirizzeranno anche su risorse esterne (landing page per acquisizione dati od acquisto diretto), l’uso dei social deve essere ben concepito e pianificato non facendosi sopraffare dalla semplicità ed immediatezza del servizio.

domenica 29 marzo 2020

Ragioni storiche della diatriba SEO fra sottodomini e sottodirectory

Ci osno ragioni storiche di contrasti fra gli esperti SEO sull’uso dei sottodomini e delle sottodirectory deriva anche da Google, che quando parla del confronto fra le due tipologie di soluzioni tecniche, le distingue solamente in base alla facilità di gestione e non ad altre questioni più concrete.

Per prima cosa, infatti, gli utenti più attenti notano che la stessa Google usa i sottodomini per distinguere i prodotti differenti dal motore di ricerca, ma gli stessi poi vengono reindirizzati a delle vere e proprie sottodirectory. Questo accade con Google Maps, raggiungibile dall’indirizzo google.it/maps, ma anche da maps.google.it, con Google Images, raggiungibile dall’indirizzo google.it/images, ma anche da images.google.it e via discorrendo. Di contro, prodotti direttamente non dipendenti dal motore di ricerca, come Gmail e Drive, sono disponibili sugli appositi sottodomini e le sottodirectory sono re-indirizzate ai sottodomini (mail.google.com per Gmail e drive.google.com per Drive).

Al di là di questo, nel 2007, Matt Cutts di Google, conosciuto nell’ambiente SEO come guru del motore di ricerca, riguardo ai sottodomini sosteneva:

“La mia preferenza personale sullo scontro fra sottodomini e sottodirectory è che io di solito preferisco la comodità di una sottodirectory per la maggior parte dei miei contenuti. Un sottodominio può essere utile per separare il contenuto che è completamente diverso. Google utilizza i sottodomini per i suoi prodotti distinti, come per esempio news.google.com o maps.google.com. Se si è un webmaster o un SEO alle prime armi, è meglio utilizzare le sottodirectory fino a quando si inizia a essere abbastanza sicuri con l’architettura del proprio sito. A quel punto, si sarà meglio attrezzati per prendere la decisione giusta per il proprio sito.”

Nel 2012 questa posizione è stata ulteriormente confermata da un video che parla esplicitamente di facilità d’uso, ma ciò che stupisce è che nel 2011, cioè un anno prima, per risolvere la questione di HubPages, una piattaforma di online publishing severamente colpita dall’introduzione dell’algoritmo Google Panda, lo stesso Matt propose l’uso dei sottodomini e con questa soluzione Hubpages recuperò oltre il 50 percento del declino di traffico dovuto al differente rank assegnato da Panda.

Certo, c’è chi direbbe che in realtà con l’uso dei sottodomini Hubpages ha permesso di separare contenuti nettamente diversi, ma quanto accaduto dimostra chiaramente che ricorrere ai sottodomini invece che alle sottodirectory non è solo una questione di preferenza e facilità, ma ha dei vantaggi ben netti che non possono essere ignorati.

mercoledì 31 ottobre 2018

Tempo di aggiornamento URL Google

Quanto ci vuole affinchè google si accorga delle modifiche al sito e scalo qualche pagina? settimane o anche mesi?

per le variazioni alle pagine esistenti, dipende da quanto spesso passa google sul sito:
  • una pagina importante viene aggiornata nel motore anche in poche ore. 
  • per un sito nuovo, dipende dai link in ingresso, quando google segue uno di questi si accorge delle variazioni che hai apportato alla tua pagina.
E importante basarsi sempre sul traffico, mai sulle posizioni.

D'altronde non è importante essere primi, secondi o terzi, ma che sia importante portare traffico e cercare di convertire quel traffico in quello che si vuole fare.. quindi 

per un e-commerce è importante convertire il traffico in prodotti acquistati;
per un professionista è importante convertire il traffico in clienti;
per un social network è importante convertire il traffico in utenti iscritti, e così via.

Per questo è più importante comprendere che il SEO non è fine a se stesso ma deve essere parte della realizzazione del sito, del design, dell'architettura dell informazione (cioè come sono disposte le informazioni sul sito).

Infine non vi preoccupate più di quanto ci metterà google a notare che hai cambiato il testo di una pagina, e che lo farà, il tempo varierà a seconda di moltissimi fattori:

- frequenza con cui il suo spider viene a ricontrollare il tuo sito
- ranking del tuo sito
- concorrenza
- carichi di lavoro dei datacenter
- e così via

Personalmente quando ci occupiamo di SEO concentriamoci sul traffico e sulle conversioni, non promettiamo mai che un sito raggiungerà una determinata posizione perchè pure se avvenisse potrebbe non durare per sempre, le SERP cambiano a seconda dei contenuti che vengono immessi nel web.


sabato 8 ottobre 2016

Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito?

Alcuni siti abbiamo avuto pagine indicizzate anche subito (minuti), altre dopo una settimana o 2.
Dipende anche dall'anzianità del sito cioè se è già stato indicizzato o meno, dipende dal contenuto delle pagine, e dai backlinks.
 


La velocità di indicizzazione da parte di Google dipende da vari fattori tra cui, come è stato detto, anche il numero complessivo delle pagine. 

Dipende inoltre dalla profondità e nidificazione della struttura delle pagine, dalle parole chiave utilizzate, che siano pertinenti con i contenuti del sito, dai contenuti stessi che siano giudicati interessanti per gli utenti da parte del nuovo algoritmo, dal fatto che i contenuti siano freschi ed originali e non contengano testo duplicato e/o copiato da altri siti, dal numero di link interni ed esterni, ecc. ecc. 

Nella maggioranza dei casi l'invio di una sitemap del sito può agevolare nel processo di indicizzazione.

Sono innumerevoli i tool che si trovano sparsi per il web per il controllo se un sito è stato "bannato" da Google ed in pratica non fanno altro che utilizzare i comandi site: e link: sul sito sottoposto a verifica. 


giovedì 15 settembre 2016

Consigli per una buona ottimizzazione del sito

Non usare trucchi i motori ti bloccheranno

Per prima cosa ti raccomandiamo di non utilizzare "trucchi" e stratagemmi particolari. I motori odiano queste cose, ad esempio tipo testo nascosto, ripetizione molteplice della stessa parola nella pagina ecc... Spesso e volentieri escludono dai propri archivi chi utilizza queste cose. Non utilizzare tecniche "sporche" ti preverrà dalla cancellazione dagli archivi dei motori di ricerca.
 

Quindi lavora esclusivamente sui contenuti, e sulla ottimizzazione del tuo sito internet che è l'unica cosa che alla lunga paga il lavoro fatto.

Sembra un giro di parole ma quello che intende un motore come Google e': "Il tuo sito e' interessante, se veramente contiene cose interessanti. Ed organizzate bene. Tutto il resto non conta." 

Non duplicare testi da altri siti web
Nella ottimizzazione di un sito web non copiare, ma genera contenuti originali. Prendi pure spunto da altri, studia e crea, ma non copiare. Google penalizza moltissimo siti web che hanno contenuti identici ad altri siti web. E piu' il sito da cui viene copiato materiale e' ritenuto attendibile (ranking alto) piu' la penalizzazione e' probabile e maggiore. 

Non duplicare contenuti identici all'interno del tuo stesso sito web
All'interno del tuo sito web non generare pagine inutili.
Pensa a descrivere nella maniera migliore possibile i tuoi servizi, i tuoi prodotti, cio' che offri e chi sei, come fare a contattarti e quali sono le procedure. Descrivi veramente in maniera approfondita cio' che fai e che vuoi mostrare nelle tue pagine. Ma non duplicare molte pagine con lo stesso contenuto, altrimenti avrai un giudizio negativo. 

Scrivi tanto ed aggiorna spesso i tuoi siti internet, verrai premiato
Scrivi molto testo all´interno del tuo sito internet. Tanto testo (e sensato) facilita la possibilità di essere trovato per una chiave di ricerca. Un motore valuta in miglior modo il tuo sito internet se aggiornato costantemente.

Fai attenzione a non inserire testi duplicati.
I motori di ricerca giudicano negativamente questa caratteristica delle pagine dei siti internet e quindi possono escludere dai risultati le pagine di un sito internet, se queste presentano testi duplicati o molto simili ad altre pagine già esistenti, di quel sito o anche di altri già indicizzati.

venerdì 15 luglio 2016

Come inserire i dati per i motori di ricerca

Ottimizziamo le pagine generiche del tuo sito web.
Le pagine generiche sono tutte quelle pagine non specifiche del sito. Ad esempio la scheda di un prodotto o la scheda di una news e´ una pagina specifica, come l´elenco dei prodotti di una categoria o l´elenco degli aventi. Mentre la Home page, il contatti, sono pagine generiche.


TITLE: e´ il titolo della pagina, e in questo caso soprattutto della home page del sito web. Si consiglia di limitare la lunghezza tra 50 e 80 caratteri.

In visualizzazione e´ anche cio´ che viene scritto sul titolo della finestra del Browser.

METATITLE: e´ ancora il titolo della pagina, e in questo caso soprattutto della home page e delle pagine generiche del sito web, ma rivolto specificamente ai motori ("meta" dati). Si consiglia di limitare la lunghezza tra 50 e 80 caratteri.

DESCRIPTION: E´ un testo che descrive il contenuto delle pagine del tuo sito web. Puoi dilungarti un po´ di piu´ che non nel title per descrivere dettagliatamente di cosa tratta il tuo sito web. Ricorda sempre di usare nelle descrizioni parole che ti interessano e di dettagliare al meglio. Piu´ sei specifico piu´ il tuo sito web aumentera´ la probabilita´ di essere nelle liste dei primi risultati dei motori di ricerca.

KEYWORD: per keyword si intendono le "parole chiave". E´ sufficiente descrivere con 3 parole chiave brevemente, di cosa tratta il sito web. Negli ultimi tempi i motori di ricerca non considerano importanti le keyword. Si vocifera anche che alcuni motori, quali ad esempio Google, le consideri assolutamente indifferenti, oppure dannose se poi all´interno dei contenuti, non si riscontrano le stesse parole inserite nelle keyword.

lunedì 7 settembre 2015

Consigli SEO: scegli le keyword migliori

Tutto parte dalla Keyword research, ovvero dalla scelta delle parole chiave su cui lavorare. Le parole chiave, o keywords, sono, molto semplicemente, le parole che vengono inserite nella barra di ricerca dall'utente. Supponiamo che stiate cercando un ristorante di pesce in centro: le parole chiave che inserirete nella barra di ricerca saranno, molto probabilmente, “ristorante pesce centro”. Il motore di ricerca ordinerà i risultati ottenuti in base a diversi criteri come l'attinenza a quanto cercato, l'autorevolezza del sito web, la navigabilità da vari dispositivi, etc.  
Per iniziare a lavorare sulla SEO, dunque, il primo passo è scegliere su quali parole chiave lavorare. Le migliori saranno quelle attinenti al vostro sito web e al vostro prodotto o servizio, ma soprattutto quelle con scarsa competitività ed una buona media di ricerche mensili (questo perché se la parola chiave è molto generica, dovrà competere con molti siti web e sarà difficile scalare le prime posizioni).


Individua le intenzioni di ricerca

Per scegliere le tue parole chiave per le quali far salire di posizione il sito, dunque, inizia a domandarti che cosa potrebbero cercare gli utenti del web per arrivare al tuo sito. Pensa fuori dagli schemi e in maniera creativa e appunta su un foglio di carta cinque parole chiave da cui partire. Per ciascuna controlla ciò che appare in Google nella sezione “ricerche correlate” ed integra la lista con altre eventuali parole chiave che potranno apparire in questa sezione. Una volta che hai completato la lista verifica per ciascuna parola la media di ricerche mensili e la competitività.

Piano Editoriale: contenuti che incontrano le ricerche degli utenti

Dall'altra parte le parole chiave che dovrai scegliere dovranno avere una buona media di ricerche mensili, altrimenti perché mai dovremmo lavorare sul loro posizionamento? Questo fattore può essere verificato grazie ai tools offerti gratuitamente da Google, grazie ai quali potrai verificare anche le tendenze del momento in fatto di ricerca delle keywords.

venerdì 21 agosto 2015

Consigli SEO: I conti con i concorrenti

Tutti vogliono posizionarsi su Google e pensano sia sempre possibile passare davanti ai primi senza fare i conti con chi già c'era.

Per fare un esempio supponiamo che abbiate un negozio di alimentari in un paese. Tutto procede per il meglio quando apre un nuovo negozio poco distante da voi. Rimanete a guardare calare i profitti o provate a rilanciare l'attività?



Lo stesso capita on line. Se occupate da tempo la prima posizionema improvvisamente venite superati, convocherete la vostra agenzia informatica per analizzare i dati, confrontare i siti. Inoltre pianificherete sconti on line, coupon, nuovi investimenti e campagne di marketing.

Difficilmente chi vi sta davanti vi lascerà il posto.
Invertiamo ora i ruoli e torniamo all'esempio del negozio di alimentari. Volete aprire il vostro negozio in un paese già munito del servizio. Farete una valutazione di quali sono i vostri avversari in affari e di quanto sono potenti commercialmente. A volte è possibile dare battaglia sugli stessi prodotti mentre altre volte conviene prendere una nicchia di mercato non coperta pienamente dagli altri negozi. La vostra nuova apertura darà comunque fastidio agli esercenti preesistenti ed inizierà un sereno confronto sui prezzi.

Ciò che si fa nella realtà capita esattamente on line.

Se davanti a voi avete grosse multinazionali (OTA del turismo o famosi portali di ecommerce) il mio consiglio è di costruire il vostro business su nicchie di mercato. Se invece andate allo scontro diretto, dovete investire nel sito web e nel marketing almeno quanto fanno i vostri avversari.

Senza tali investimenti rassegnatevi a stare dietro ai primi.

venerdì 14 agosto 2015

Consigli SEO: Campagne di marketing

Se mi avete seguito finora, avrete speso per l'hosting, eliminato i contenuti inutili, scritto dei buoni testi, realizzato un sito web responsive ed evitato i ciarlatani. Come mai non siete primi?

Per posizionarsi su Google i visitatori contano, eccome se contano!

Se il vostro è un ecommerce è obbligatorio pianificare delle campagne di marketing, aprire dei profili sociali, prevedere una quota iniziale da spendere per attirare visitatori a pagamento. Segnalate il vostro sito web sulle email, sulla carta intestata e su ogni pubblicità cartacea, radiofonica o televisiva che già fate. Non date per scontato che sia conosciuto.


Senza visitatori viaggerete dietro ai primi sui motori di ricerca e farete meno affari di loro.

Inoltre non sottovalutate le visite e gli acquirenti provenienti dai social, in Italia per esempio Facebook è particolarmente importante per tutto il business “popolare”. 

Per l'estero invece vi sono anche altri social su cui provare a vendere come Twitter e Pinterest.

Se invece la vostra azienda è poco social poiché è di natura prettamente industriale (per addetti ai lavori) provate anche Linkedin.
Naturalmente potete scegliere di non fare campagne di marketing ed andare contro il vecchio detto “la pubblicità è l'anima del commercio“. Avrete un ottimo negozio, un ampio parcheggio, molti commessi, prodotti di qualità, servizio eccellente, ma nessuno ne sarà al corrente.

venerdì 7 agosto 2015

Consigli SEO: Ottimizzazione delle pagine

Per posizionarsi su Google non potete trascurare la parte SEO. Ricordate che i motori di ricerca sono dei database di testi (immagini, video, ecc) ed in quanto tali, memorizzano i testi delle vostre pagine.

Lo “zen” del posizionamento si concretizza nella seguente frase “Ciò che non è scritto non può essere trovato“.


Per quanto possa sembrare banale, è la pura verità.

Lasciate perdere i trucchi, purtroppo ancora oggi incontro chi è convinto che scrivere la keywords N volte sulla pagina ti faccia superare gli avversari.

Curate i testi del vostro sito web e costruite un sito web “responsive” per non perdere i visitatori che utilizzano i dispositivi mobili (tablet, smartphone).

Nel seguente articolo “Google preferisce Responsive” avevo elencato alcuni utili suggerimenti.

Se avete un sito in più lingue curate anche la qualità delle traduzioni. Può tornarvi utile questo articolo su come creare siti web di qualità.

Ponete particolare attenzione se le vostre keywords sono cercate su Google. Quante volte capita di fare un posizionamento per parole NON cercate sui motori? Essere primi con una keywords non ricercata è inutile. A questo proposito vi consiglio anche questo mio articolo, nonostante l'età è ancora valido: “Garanzia SEO“.

E' abbastanza facile posizionare un sito web con keyword non cercate e le SEO Agency lo sanno.

martedì 21 luglio 2015

Consigli SEO: Contenuti Unici

Non è sufficiente aggiornare, bisogna pubblicare dei contenuti unici. Quelli che prima non sono stati pubblicati da nessuno e sono originali. 

Ovviamente i contenuti pubblicati devono essere strettamente collegati agli obiettivi che vuoi ottenere, inutile pubblicare degli articoli lontani dai tuoi temi principali.


Adesso un piccola domanda per le care Blogger della categoria Lifestyle: come fate a uscire nelle ricerche di Google e per che cosa? Una discussione interessante sui blog Lifestyle è nei commenti di questo articolo: Come trovare l'argomento per il blog e partire quasi sicure di essere lette.

Attenzione alle collaborazioni con le aziende!

Google promuove i contenuti che non sono stati pubblicati da nessuna parte. Se quindi ti capita di collaborare con qualche azienda non copiare dal loro sito la descrizione del prodotto!Così fanno tantissimi blogger e ciò li penalizza nelle ricerche, perché il contenuto non è originale. Cerca di descrivere il prodotto con le tue parole, prende più tempo, ma nel lungo periodo ti premia.
Lo stesso ragionamento vale per i tuoi articoli già pubblicati in qualche portale che tu vorresti ripubblicare sul tuo sito. Non farlo perché ti penalizzi da sola.

Puoi verificare se qualcuno copia i contenuti del tuo sito con Copy Scape. L'utilizzo è molto semplice, inserisci il link al tuo blog e ti dice dove sono pubblicati in rete i contenuti del tuo sito.

martedì 14 luglio 2015

Consigli SEO: Aggiorna il sito spesso

Le pagine non attualizzate, dove non succede nulla sono poco considerate da Google. Che contenuti interessanti puoi trovare su una pagina del genere oppure su una che si aggiorna ogni sei mesi? 

Se sul sito si pubblicano i contenuti nuovi, arrivano i visitatori e per Google è il segno che sul sito c'è non solo qualcosa di nuovo e aggiornato da far vedere, ma anche di interessante.


E' uno dei motivi per i quali io consiglio di sponsorizzare su Facebook i singoli blog post. Permettono di far uscire dalla casa di Zuckerberg le persone e inviarle al tuo blog. Se le persone sono interessate al contenuto sicuramente compieranno qualche azione sul tuo blog se solo glielo permetti. Si iscrivono alla newsletter, cliccano Mi piace sulla pagina dalla like box o ti aggiungono al feed oppure condividono l'articolo con i social plugin.

domenica 14 giugno 2015

Come arrivare primi su Google

Se volete sapere come arrivare primi, dovete rivolgervi ad un esperto SEO che sa come posizionarsi sui motori di ricerca.

Essere primi non è gratis, ovviamente, è una questione di investimento e di costanza nel lavoro.


Un consulente sa come gestire i siti web, perché la SEO per essere primi è uno strumento del quale non si può fare a meno.
I trucchi SEO per cercare di impostare il proprio sito in pole position sono diversi.



La prima cosa che bisogna fare è quella di ottimizzare il Tag Title di ogni singolo articolo. Il tag title consiste in un link in blu che viene mostrato nei motori di ricerca e sul quale l'utente clicca per giungere alla pagina di interesse.
Il titolo deve essere sufficientemente significativo, deve contenere la parola chiave che interessa, e dovrebbe superare i 60 caratteri per essere sufficientemente interessante per il motore di ricerca: questo vi consentirà di essere primi su Google.

Per formulare un titolo che risponda davvero alle esigenze di Google, è possibile usare Google Adwords Keyword Planner.

Il terzo trucco SEO di fondamentale importanza per comparire primi su Google è ottimizzare il tag Metadescription. Questo tag deve apparire interessante per l'utente, e contenere la call to action. Secondo gli esperti, dovrebbe contenere dai 137 ai 140 caratterial massimo, non di più.

giovedì 28 maggio 2015

Un esempio di backlink

Per riconoscere un backlink basta guardare il codice, anche se prima è sufficiente fare una piccola prova. Sei in presenza di questo elemento nel momento in cui, cliccandolo, ti dirigi verso un dominio diverso da quello in cui ti stai muovendo. Se isoli il testo e vai nel codice sorgente puoi notare qualcosa di simile:

< a href="http://www.muodominio.org"> Visita questa pagina 

Quali sono gli elementi di un backlink che puoi notare in questo esempio? Si inizia con il tag di apertura, poi c'è l'URL di riferimento che può essere la home o una risorsa specifica, l'anchor text rappresentato da una serie di parole e il tag di chiusura. Lo stesso codice può essere usato per i link interni.

Ovvero quelli che portano su risorse personali e non fuori dal sito web. Nel momento in cui aggiungo in questa stringa un dominio differente da quello nel quale mi trovo sto aggiungendo un link in uscita. Quindi sto donando un backlink a qualcuno che mi sarà molto grato. Perché? Ecco la spiegazione.


giovedì 21 maggio 2015

Cosa sono e a cosa servono i backlink

backlink sono un passaggio indispensabile per ottenere buoni risultati online. Sai bene che le soluzioni per posizionare le tue pagine web sono diverse, non puoi lasciare nulla al caso. Lavorare con il content marketing vuol dire produrre informazioni utili per il pubblico, ed è questo il motore della tua attività.

Ma devi anche scalare la serp e posizionare il sito web nelle zone alte della pagina. Il lavoro on page è importante, devi scrivere bene e organizzare il sito web nel miglior modo possibile. Però c'è un passaggio che non puoi ignorare: la SEO off-page che, prevalentemente, vuol dire guadagnare link in ingresso.
Esatto, collegamenti ipertestuali che mandano click verso il tuo dominio. Tutto questo dovrebbe avvenire nel modo più naturale possibile, senza forzature. Google è molto chiaro a proposito. Ma prima di iniziare a lavorare su una strategia per acquisire queste menzioni è giusto iniziare con qualche domanda.


Cosa sono i backlink: definizione
Un backlink è un collegamento ipertestuale, cioè un riferimento che manda da una pagina all'altra, che un webmaster inserisce in modo naturale. O almeno questa è l'idea di base. L'intera architettura del web si basa sui link che clicchi, è proprio grazie a questi elementi che si struttura la rete come la conosciamo ora.

Il concetto che sto affrontando, ovvero quello di backlink, tende a precisare un passaggio chiaro. Si tratta di link in entrata, ovvero menzioni che altri siti web fanno nei confronti delle tue pagine. Questo può avvenire per diversi motivi, di solito perché c'è un interesse o perché hai dato qualcosa di interessante per un pubblico.

giovedì 14 maggio 2015

Cosa sono i backlink ?

Cosa sono i backlink?

Un link è un collegamento, che si basa solitamente su un anchor text dalla quale, cliccandovi sopra, si accede ad un altro sito. Non è difficile intuire a cosa ci si riferisca quando si parla di backlink; la sostanza non cambia, si tratta semplicemente di un punto di vista diverso. Il backlink, infatti, è il collegamento che altri siti concedono verso il nostro sito web, è chiamato anche “incoming link” o “inbound link”.


Differenza tra link interno e link esterno

Il link interno collega due sezioni dello stesso sito web: si può trattare del classico collegamento ipertestuale tra due pagine interne o del collegamento che, dal menù rimanda ad un articolo, una pagina o una categoria dello stesso sito web.

Il link esterno solitamente viene utilizzato per trattare in modo più specifico l'argomento di cui si parla all'interno di un contenuto; in questo caso, il collegamento rimanda ad una fonte, ad un sito di approfondimento o, eventualmente, ad un programma di affiliazione. Dal punto di vista del sito di destinazione, come dicevamo prima, se riceviamo questo tipo di link possiamo etichettarlo come un backlink.

mercoledì 1 aprile 2015

Come funziona l'algoritmo Penguin di Google

L'algoritmo Penguin di Google è un algoritmo di ranking utilizzato per classificare i risultati di ricerca in base alla qualità dei link esterni che puntano a un sito web. Il suo obiettivo è penalizzare i siti web che utilizzano tecniche di link building scorrette o spammy e promuovere quelli con link di qualità.

Il funzionamento di Penguin si basa su un sistema di valutazione dei link esterni, che utilizza diversi fattori per determinare la qualità di un sito web. Questi fattori possono includere la qualità dei siti web che linkano, la quantità di link, la rilevanza dei link, la presenza di link di scarsa qualità e la presenza di link di ancoraggio esatti.

Il sistema di valutazione utilizzato da Penguin è in costante evoluzione e viene aggiornato periodicamente per migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Gli aggiornamenti di Penguin possono avere un impatto significativo sulla visibilità del sito web nelle SERP (Search Engine Results Page) di Google, in particolare per i siti web che utilizzano tecniche di link building scorrette.

Penguin è stato lanciato per la prima volta nel 2012 e da allora sono stati rilasciati numerosi aggiornamenti. Gli aggiornamenti di Penguin non vengono annunciati da Google, ma vengono individuati dai professionisti del SEO (Search Engine Optimization) analizzando i cambiamenti nei risultati di ricerca.

Per evitare penalizzazioni da parte di Penguin, è importante che i siti web abbiano un profilo di link naturale, senza link di scarsa qualità, con una buona quantità di link di qualità, con link provenienti da siti web rilevanti e con una varietà di link di ancoraggio. Inoltre è importante evitare di utilizzare tecniche di link building scorrette o spammy.

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