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sabato 1 ottobre 2022

Robot risolve il cubo di Rubik in poco più di un 1 secondo

Il cubo di Rubik è stato oggetto di molte competizioni a soluzione rapida in tutto il mondo e molti fan hanno partecipato alla competizione nel corso degli anni con buoni risultati. Finora, il record mondiale per la soluzione più veloce al Cubo di Rubik è di soli 3,47 secondi, stabilito dal giocatore cinese Du Yusheng. Il robot creato da Redditor iBoot32 ha risolto un puzzle 3D in meno di due secondi, battendo quel record con un ampio margine.


Ora vediamo come si ottiene questo risultato: il quadrato centrale su entrambi i lati del cubo di Rubik rimane fermo. Ruotando gli altri quadrati della faccia, puoi ruotare l'intero lato del cubo. Il design del robot iBoot32 sfrutta questa condizione e collega sei motori passo-passo al quadrato centrale su ciascuno dei sei lati del Cubo. Questa configurazione consente al robot di manipolare completamente il cubo di Rubik. La scheda Arduino Mega 2560 controlla sei motori tramite uno shield CNC con driver DRV8825. Il tempo esatto necessario per risolvere un cubo dipende dal suo stato iniziale, ma iBoot32 afferma che in genere sono necessari da 1,5 a 2 secondi. iBoot32 può inserire manualmente lo stato iniziale del cubo o utilizzare la visione artificiale per inserire automaticamente lo stato nel software del risolutore.

lunedì 22 agosto 2022

I social Network influiranno alle elezioni Politiche 2022 ?

Il 25 settembre gli italiani sono chiamati alle urne

Le ultime tendenze dei social media indicano che le elezioni generali saranno fortemente influenzate dal candidato che otterrà il maggior numero di follower su Facebook, retweet su Twitter e like su Instagram.

Secondo un recente sondaggio condotto tra gli elettori di tutte le fasce demografiche, il 71% dichiara che sarebbe più propenso a votare per un candidato se i suoi account sui social media fossero interessanti e divertenti da leggere. Ciò significa che se i candidati vogliono conquistare gli elettori, devono impegnarsi a fondo per entrare in contatto con loro su piattaforme di social media come Facebook, Twitter e Instagram.

E non si tratta solo di avere grandi numeri: agli elettori interessa anche il coinvolgimento dei vostri post! Non serve a nulla avere milioni di follower se i vostri tweet sono noiosi o offensivi, perché le persone non vi seguiranno invece di interessarsi a ciò che avete da dire.


lunedì 13 settembre 2021

I 10 siti più utili per trovare informazioni su internet

 

Internet è una fonte inesauribile di informazioni, ma a volte può essere difficile trovare quello che stai cercando tra i miliardi di siti web disponibili. 

Ecco i 10 siti più utili per trovare informazioni su internet:

  1. Google: Il motore di ricerca più popolare al mondo, Google offre una vasta gamma di risultati per qualsiasi ricerca che effettui.
  2. Wikipedia: Un'enciclopedia online gratuita e collaborativa, Wikipedia è una fonte affidabile per informazioni su una vasta gamma di argomenti.
  3. YouTube: Il più grande sito di video al mondo, YouTube offre una vasta gamma di video informativi su una vasta gamma di argomenti.
  4. IMDb: Il sito di riferimento per le informazioni sulle pellicole e sui programmi televisivi, IMDb offre informazioni dettagliate su cast, trama, recensioni e altro.
  5. LinkedIn: Il più grande sito professionale al mondo, LinkedIn offre informazioni su professionisti e aziende, così come opportunità di lavoro e di networking.
  6. Amazon: Il più grande negozio online al mondo, Amazon offre informazioni dettagliate su milioni di prodotti, tra cui recensioni degli utenti e valutazioni dei produttori.
  7. TripAdvisor: Il sito di viaggi più grande al mondo, TripAdvisor offre recensioni degli utenti e informazioni su hotel, ristoranti e attrazioni turistiche in tutto il mondo.
  8. Goodreads: Il sito di recensioni di libri più grande al mondo, Goodreads offre recensioni degli utenti e informazioni su libri di tutti i generi.
  9. Glassdoor: Il sito leader per le recensioni dei dipendenti, Glassdoor offre informazioni su stipendi, benefici, culture aziendali e altro per migliaia di aziende.
  10. Quora: Una piattaforma di domande e risposte, Quora offre informazioni su una vasta gamma di argomenti dalle fonti più autorevoli e esperte.


Questi sono solo alcuni dei siti più utili per trovare informazioni su internet, ma ci sono molti altri siti web che possono essere utili a seconda delle tue esigenze specifiche. Spero che questa lista ti possa essere d'aiuto per la tua ricerca di informazioni online.

domenica 8 agosto 2021

Quali telefoni usano i CEO miliardari?

 

Jeff Bezos (fondatore di Amazon) usava un Amazon Fire Phone (quando esisteva). Oggi usa un iPhone.

Tim Cook (CEO di Apple) utilizza un iPhone.

Elon Musk (CEO di Space X e Tesla) utilizza un iPhone.

Bill Gates (fondatore di Microsoft) utilizza un iPhone e un telefono Android (e ha confessato in un'intervista che preferisce il suo telefono Android).

Evan Spiegel (fondatore di Snapchat) utilizza un iPhone.

Mark Zuckerberg (fondatore di Facebook) ha utilizzato un iPhone in passato. Oggi è un fan di Samsung.

Larry Page e Sergey Brin (co-fondatori di Google) utilizzano telefoni Android.

Sundar Pichai (CEO di Google) utilizza un Pixel 4XL.

Warren Buffet era famoso per non usare uno smartphone, ma soltanto un iPad per seguire il mercato azionario e un cellulare vecchio stile per le telefonate.


domenica 1 agosto 2021

Post con più Like su Instagram?

A primo impatto sembra semplicemente la foto di un uovo che “in qualche modo” ha ricevuto quasi 50 milioni di like, battendo il precedente record di Kylie Jenner.

Link : https://www.instagram.com/world_record_egg/

Tuttavia, se rompiamo un attimo l’uovo e andiamo all'albume (!) della questione, scopriamo che dietro questa semplice foto c’è un’enorme campagna di marketing virale.

Difatti, grazie al coinvolgimento di influencer e giornalisti, si è generato un effetto valanga, anche - e soprattutto - a livello mediatico, che ha indotto milioni di utenti a lasciare un like al simpatico ovetto, divenuto sostanzialmente “famoso” perché tutti dicono che lo è.

“Ok, ma cosa se ne fanno di tutti questi like?”

Una parola: visibilità.

E con questa campagna, il team di marketer che c’è dietro ne ha avuto parecchia. Ora come ora, se volessero pubblicare un post sponsorizzato sull'uovo-account, potrebbero guadagnare cifre da capogiro.

Peraltro, nel frattempo hanno lanciato anche un e-commerce, dove puoi comprare magliette che raffigurano il protagonista di tutta questa faccenda, l’uovo.

Devo ammetterlo, e nato prima l'uovo o il post ?


martedì 12 gennaio 2021

x.com l'unico dominio di una sola lettera ?

No, normalmente esiste un minimo di caratteri (3) ad esempio per il .com è 3 caratteri ed i rari casi in cui è permesso di solito il registro proprietario dell' estensione .

Ma esiste il dominio x.com

E' di proprietà di Elon Musk, ed è stato originariamente utilizzato da lui nel 1999 per il sito di una sua banca online, che alla fine è diventata PayPal. Musk ha poi venduto le sue quote di PayPal insieme a quel dominio a e-Bay, per un sacco di soldi.

Nel 2017 però si è ricomprato da PayPal il dominio X, ufficialmente per ragioni sentimentali (ha detto di esserci molto affezionato).

Da allora, se si apre il link ( http://x.com ), si ottiene una pagina che contiene solo una lettera x minuscola in alto a sinistra. Se invece si apre una qualunque sottopagina, in alto a sinistra c'è una y (es: http://x.com/test )

Quello che però si mormora, è che X potrebbe in futuro diventare il nome della holding controllante tutte le attività di Elon Musk. In quel caso, avere un dominio così prestigioso avrebbe un suo perché.



martedì 29 dicembre 2020

I cattivi nei film non possono utilizzare un iPhone

È una notizia diffusa dal The New York Post, frutto di un’intervista con Rian Johnson. Quando ho cercato “cattivi che usano iPhone” questo articolo del Post era in cima alla pagina. Ora è diventato virale.

Apple ovviamente non commenterà niente di tutto ciò, perciò non possiamo avere nessuna certezza. Diciamo che Apple preferisce che nei film i cattivi usino un Galaxy Fold o un LG V60, ma non possono costringere un produttore cinematografico a fare ciò. Anche se i dispositivi forniti fossero per scopi pubblicitari, e Apple sporgesse querela, la cosa non arriverebbe in tribunale.

Ciò che è curioso, stando a quanto dice Johnson, è che se lo spettatore pensa che un personaggio sia dalla parte dei buoni, e non sta usando un iPhone, allora deve trattarsi certamente di un villain, o comunque facente parte della squadra dei “cattivi”. Ok, prendiamola per buona. Essendo un fanboy di Apple, faccio molta attenzione ai dispostivi Apple presenti nei film che guardo. E mi sembra che molti cattivi usino spesso dei MacBook. Al contrario molti “buoni” usano spesso PC o laptop.

Insieme a mia moglie sto guardando Person of Interest su Netflix, e il protagonista, Harold Fynch, usa un PC nel quartier generale e un MacBook sul campo. Probabilmente la sua morale è ambigua.



domenica 8 novembre 2020

Google Trends 2020: la classifica delle parole più cercate

Iniziamo dalle parole dove come vi abbiamo già anticipato figurano parole legate alla pandemia e al coronavirus, ma non solo. In classifica sono presenti anche termini legati all’attualità e più recenti come le elezioni USA e Maradona, scomparso pochi giorni fa. Ecco la classifica delle 10 parole più cercate su Google nel 2020:

  1. Coronavirus
  2. Elezioni USA
  3. Classroom
  4. Weschool
  5. Nuovo Dpcm
  6. Diego Armando Maradona
  7. Kobe Bryant
  8. Meet
  9. Contagi
  10. Protezione civile

i personaggi più cercati su Google quest’anno

  1. Alex Zanardi
  2. Silvia Romano
  3. Donald Trump
  4. Joe Biden
  5. Giuseppe Conte
  6. Kim Jong-un
  7. Boris JohnsonKamala Harris
  8. Rula Jebreal
  9. Elon Musk

le guide più cercate su Google nel 2020

 “Come fare...”:
  1. ...il pane in casa
  2. ...le mascherine antivirus
  3. ...il lievito di birra
  4. ...la pizza
  5. ...l’amuchina
  6. ...il lievito madre
  7. ...il tampone
  8. ...lo spid
  9. ...domanda reddito di emergenza
  10. ...gli gnocchi

sabato 10 ottobre 2020

Covid più acquisti online. Volano prodotti elettronici, crollano i viaggi

Più acquisti online, ma spendendo meno del solito. E' l'effetto della crisi del coronavirus che ha accelerato la transizione verso il mondo digitale, con effetti che si sentiranno  nei comportamenti dello shopping in modo duraturo, anche nella ripresa economica. A sottolinearlo è il rapporto 'Covid-19 e l'e-commerce' dell'Unctad, l'organismo Onu per il  commercio e lo sviluppo.

Un sondaggio tra 3.700 consumatori in 9 Paesi industrializzati (tra cui l'Italia) o emergenti, ha rilevato che oltre la metà degli interpellati ora fa acquisti online più frequentemente e  utilizza Internet per seguire le notizie, avere informazioni legate alla salute e per l'intrattenimento digitale. In base ai dati raccolti in collaborazione con la Netcomm Suisse  eCommerce Association, gli acquisti digitale sono aumentati dall'inizio dell'epidemia, rispetto al 2019, nella maggior parte delle categorie di prodotti. La percentuale di consumatori  che fa almeno un acquisto online ogni due mesi è aumentata del 10% per i prodotti Ict ed elettronici, del 9% per i farmaceutici e gli utensili per giardinaggio e il fai-da-t, dell'8% nell'istruzione e nei corsi online, del 7% per i mobili per la casa e del 6% per i cosmetici.

Spesa mensile media diminuita
Tuttavia, la spesa mensile media per consumatore è diminuita in modo marcato, perchè sono state rinviate le grandi spese, sottolinea il rapporto. La caduta è evidente soprattutto  nel settore turismo è viaggi (-75%), probabilmente il più colpito alla crisi, ma sono in calo, come valore medio mensile degli acquisti, anche l'Ict (-48%), i mobili (-53%) e la moda  (-43%). Più contenuta la flessione della spesa per i prodotti agro-alimentari (-11%) e farmaceutici (23%).

Aumento acquisti online è stato forte soprattutto in Cina e Turchia
A livello geografico l'aumento degli acquisti online è stato forte soprattutto in Cina e Turchia, meno evidente in Svizzera e Germania, dove l'e-commerce era già molto diffuso  prima della pandemia. La maggior parte degli interpellati dal sondaggio, e in particolare quelli di Cina e Turchia, sottolineano che continueranno a fare acquisti online e che anche  in futuro si concentreranno sui prodotti essenziali. Quanto ai viaggi, la preferenza va soprattutto agli spostamenti locali, il che suggerisce - conclude il rapporto - che la crisi avrà un  impatto duraturo sul turismo internazionale.

fonte: Rainews.it

venerdì 25 settembre 2020

Elenco dei siti e Social bloccati in Cina

Ecco un elenco dei siti Web più popolari che, al momento, sono bloccati in Cina:

Social

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Pinterest
  • Snapchat
  • Quora
  • Tumblr
  • Picasa
  • WordPress.com
  • Blogspot
  • Blogger
  • Medium
  • Flickr
  • SoundCloud
  • Google Hangouts
  • Hootsuite
  • Badoo
  • Disqus
  • Tinder
  • Github

Apps

  • Google Play (without a VPN you won’t be able to download any app)
  • Whatsapp
  • Messenger
  • Viber
  • Telegram
  • Line
  • Periscope
  • KaKao Talk
  • Discord

Search Engines

  • Google (both Google.com and local versions like Google.com.hk, Google.fr, etcetera)
  • Ask.com
  • Duck Duck Go
  • Yahoo
  • Various foreign versions of Baidu

Video Sharing

  • Youtube
  • TikTok
  • Vimeo
  • Daily Motion
  • Nico Video

Media

  • The New York Times
  • Finacial Times
  • The Wall Street Journal
  • The Economist
  • Bloomberg
  • Reuters
  • the Washington Post
  • South China Morning Post
  • The Independent
  • Daily Mail
  • LeMonde
  • L’Equipe
  • Google News
  • Many pages of Wikipedia
  • Wikileaks

Streaming Platforms

  • Netflix (no service, website accessible)
  • Amazon Prime Video
  • Hulu (no service, website accessible)
  • Twitch
  • BBC iPlayer
  • Spotify
  • SoundCloud
  • Pandora Radio
  • Some local versions of HBO, Fox and Syfy
  • NBC
  • Playstation

Email providers and Work Tools

  • Gmail
  • Google Drive
  • Google Docs
  • Google Calendar
  • Generally all Google services
  • Zoom (local version)
  • Dropbox
  • ShutterStock
  • Slideshare
  • Slack
  • iStockPhotos
  • WayBackMachine
  • Scribd
  • Xing
  • Android
  • Most of VPN websites 




domenica 9 agosto 2020

Quanto guadagnano i TikToker?

La famosa piattaforma cinese ha spopolato tra gli adolescenti di tutto il mondo, alcuni dei quali si sono ritrovati improvvisamente a fare i conti con un seguito enorme. Una tale opportunità si è quindi rivelata una vera miniera d’oro.

Stando all’indagine condotta da Forbes, il tiktoker più pagato negli scorsi 12 mesi ha guadagnato ben 5 milioni di dollari. Vediamo di chi si tratta.

1. Addison Rae Easterling – 5 milioni di dollari

É lei la più ricca di TikTok! Addison Rae Easterling nel periodo giugno 2019 – giugno 2020 è infatti arrivata ad intascare ben 5 milioni di dollari. Tutto questo grazie ai suoi 54,1 milioni di follower, la sua nuova linea di trucchi Item Beauty e le collaborazioni con American Eagle e Spotify. La 19enne dopo aver lasciato l’Università delle Louisiana si è inoltre trasferita a Los Angeles per creare il collettivo noto come Hype House.

2. Charli D’Amelio – 4 milioni di dollari

Con oltre 77 milioni di followers, la 16enne ha raggiunto la cifra di 4 milioni di dollari, aggiudicandosi il secondo posto. Poco dopo aver postato su TikTok per la prima volta a giugno 2019, è salita sul palco con Bebe Rexha durante un suo concerto, è stata ospite al The Tonight Show con Jimmy Fallon, alla settimana della moda di Parigi per Prada ed è anche apparsa in un spot per il Super Bowl. Lei e la sorella Dixie hanno da poco lasciato la Hype House e sono diventate il nuovo volto di Hollister.

3. Dixie D’Amelio – 2,9 milioni di dollari

Con un guadagno di ben 2,9 milioni di dollari e oltre 32 milioni di follower, Dixie D’Amelio raggiunge il terzo posto. Lei e la sorella Charli si sono trasferite a Los Angeles e negli ultimi mesi le due sorelle hanno firmato un accordo con l’azienda di cosmetici Hollister e Morphe. A giugno Dixie ha anche pubblicato il suo primo singolo Be Happy, accumulando oltre 50 milioni di stream.

4. Loren Gray – 2,6 milioni di dollari

Loren Gray si guadagna la quarta posizione con 2,6 milioni di dollari e 46 milioni di follower. Nel 2018 ha ottenuto un accordo con la Virgin Records e da allora ha pubblicato otto singoli e ha collaborato con marchi quali Skechers, Hyundai e Burger King. Al momento è impegnata con un nuovo contratto per Revlon.

5. Josh Richards – 1,5 milioni di dollari

Il primo ragazzo ad entrare in classifica è invece Josh Richards con i suoi 1,5 milioni di dollari. I suoi guadagni vengono dagli accordi di sponsorizzazione con Reebok e HouseParty, le pubblicità su YouTube e un nuovo accordo per la creazione di canzoni con Warner Records. La star canadese ha anche co-fondato la società di gestione dei talenti TalentX e l’azienda di bevande Ani Energy. Infine ha co-fondato Sway House, il collettivo TikTok noto per feste e bravate.6. Michael Le – 1,2 milioni di dollari

All’ultimo posto troviamo invece Michael Le con i suoi 1,2 milioni di dollari. Anche lui ha avviato, assieme al fratellino di 5 anni, un gruppo ikTok in una casa di Los Angeles dal nome Shluv House. Tra le sponsorizzazioni più redditizie c’è la sua collaborazione con la bevanda energetica Bang.

6. Spencer X – 1,2 milioni di dollari

Con i suoi 1,2 milioni di dollari guadagnati, Spencer X si aggiudica la sesta posizione a pari merito con Michael Le. Il suo sogno è quello di essere il primo beatboxer-celebrity al mondo e potrebbe avverarsi presto grazie ai suoi 10 milioni di fan su TikTok. Tra le sue sponsorizzazioni troviamo quelle con Uno, Oreo e Sony.

domenica 2 agosto 2020

Quanti GB occupa un film in HD?

Come sicuramente saprete, i video possono avere differenti risoluzioni, da quelle più basse (a 240, 320 e 480p) fino all’alta definizione (come l’HD e il Full HD). Più di recente sono stati lanciati nuovi formati, come il Full HD+, il 2K e il 4K.

Qualità sotto l’alta definizione

Quanti giga consuma un film con delle risoluzioni ridotte, sotto l’alta definizione? In questo caso si potrebbero calcolare circa 200-300 MB per ogni ora di visione, tenendo comunque presente che la qualità sarà insufficiente per gli standard attuali. Con la risoluzione a 480p (SD), invece, si potrebbe raggiungere un compromesso, con una visione discreta e un consumo che non supera il GB all’ora (siamo sui 600-700 MB).

 

Dall’alta definizione in su

Chi vuole godere di una connessione ad alta definizione, invece, dovrà tenere in considerazione l’alto consumo: se avete un piano dati molto generoso potreste optare per uno standard di questo tipo, sfruttando al meglio il display del vostro dispositivo. Ecco quali sono i consumi per gli standard più alti:

  • qualità HD (a 720p): si arriva a circa 900 MB per ogni ora di visione;
  • qualità Full HD (1080p): il consumo è pari a circa 1,5 GB ogni ora;
  • qualità QHD (2K): con questa risoluzione si consumeranno circa 3 GB all’ora;
  • qualità UHD (4K): con i video in Ultra HD si possono superare anche i 7 GB all’ora.

lunedì 27 luglio 2020

I siti più visitati in Italia nel 2020

Confrontando la top 10 del 2019 con quella del 2020, non ci sono grosse variazioni. Ai colossi del web come Google, Facebook e YouTube, si affiancano Wikipedia, il re dello shop online Amazon e i due siti di informazione più letti in Italia, che risultano essere Repubblica.it e, da quest’anno, Corriere.it, che passa dalla diciassettesima alla decina posizione in classifica. Sempre più consultazione da dispositivi mobili per i siti di news. Gli accessi di Affaritaliani sono mobili per circa il 93% delle visite.

Nella top 11-50 troviamo una predominanza di 3 tipologie di siti:

  • siti di meteo;
  • siti per adulti;
  • siti di informazione/news.

 

sabato 25 luglio 2020

La top 10 dei siti più visitati in Italia

I 10 siti più visitati in Italia nel 2020 sono:

  • Google.com
  • Faceobook.com
  • Google.it
  • Wikipedia.org
  • Youtube.com
  • Amazon.it
  • Repubblica.it
  • Ampproject.org
  • (Sito per adulti)
  • Corriere.it

Lo studio è stato effettuato attraverso lo strumento Traffic Analytics, passando in rassegna più di 680 mila domini. Questo rapporto elenca i siti più popolari del database di SEMrush, classificato per il numero di utenti che visitano il sito. Anche quest’anno, come per le scorse edizioni, la classifica ripartisce il traffico desktop dei siti da quello mobile. Come si può notare, è sempre più netta la sproporzione tra desktop e mobile, con quest’ultimo che, tranne poche eccezioni, si attesta con una media di oltre il 70% un po’ per tutti i siti della classifica.


 

sabato 11 luglio 2020

eCommerce, crescita nel 2020 prevista al +26 per cento

Accelera la crescita degli acquisti online di prodotti: l'eCommerce raggiungerà i 22,7 miliardi nel 2020 (+26%), 4,7 miliardi di euro in più rispetto al 2019. Sono i dati resi noti in settimana dall'Osservatorio B2c del Politecnico di Milano.

Ma gli elementi caratterizzanti di questi dati sono almeno tre: innanzitutto una maggiore penetrazione del mondo dell'eCommerce rispetto al totale retail, passando dal 6 all'8%. Il secondo dato è che mentre i settori più maturi storicamente nell'ambito del commercio elettronico salgono con un tasso sostenuto, quelli che stanno dando la maggiore spinta sono i comparti emergenti, come il food&grocery che genera 2,5 miliardi di euro (+56%) e l'arredamento e home living, con un giro d'affari di 2,3 miliardi di euro e un indice di crescita che si attesta sul +30%. Complice anche il lungo lockdown dovuto alla pandemia da Covid19, - e questo è il terzo dato - reggono e crescono sia l'informatica che l'elettronica di consumo (sei miliardi di euro di fatturato e un +18% rispetto al 2019), l'abbigliamento (3,9 miliardi e un +21%) e anche l'editoria (1,2 miliardi di euro e un + 16%). Le cifre complessive parlano chiaro: gli acquisti on line fatti dai consumatori italiani varranno, nel 2020, 22,7 miliardi di euro, ben 4,7 miliardi in più rispetto al 2019. Si tratta dell'incremento in valore assoluto più alto di sempre. La fotografia scattata dall'Osservatorio del Politecnico di Milano non lascia ombre: l'eCommerce è ormai diventato parte integrante del mercato complessivo italiano e i consumatori si stanno sempre più orientando verso questo tipo di acquisto.

fonte: LaRepubblica.it

domenica 24 maggio 2020

Ragazzo di 17 anni rifiuta 8 milioni di dollari

Ragazzo di 17 anni rifiuta 8 milioni di dollari per il suo colosso web sul Covid: «Non amo speculare»

È americano, ha soli 17 anni, ha creato un colosso web sul coronavirus, e ha rifiutato una mega-offerta d'acquisto da 8 milioni di dollari. Motivo? Semplice, non ama le speculazioni. «Sono giovane, solo 17 anni, non mi servono tutti quei soldi, non voglio approfittare dell'emergenza sanitaria». E' la storia di Avi Schiffmann, residente nello Stato di Washington, che ha fatto il giro del mondo. Ha realizzato un portale sul Covid-19 da 30milioni di visitatori al giorno per un totale di 700 milioni di visualizzazioni: consente di tenere traccia dei numeri legati ai casi di coronavirus nel mondo.

Sul sito sfilano dati su infezioni, morti e guariti suddivisi per tutti i paesi del mondo e basati sulle comunicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e degli altri enti nazionali. Si può visionare anche una mappa con la diffusione dell’infezione, oltre a informazioni aggiornate sul virus, compresi i vademecum sui corretti comportamenti anti-Covid. Un'impresa non da poco. Gli può capitare, per esempio, di restare sveglio fino alle 7 del mattino a sistemare errori nel codice, nella cui programmazione ha messo centinaia di ore. Una volta, è stato sveglio per 50 ore per correggere gli errori.

Sulla vendita, però, il giovane programmatore resta fermo sulla sua idea. «Le persone pensano che me ne pentirò, ma sto pensando di fare molte cose in futuro», spiega Schiffmann, che nel frattempo sta ricevendo svariate offerte di lavoro, anche da colossi come Microsoft. 

Fonte : ilmattino.it

sabato 4 aprile 2020

Coronavirus : i siti più visitati ... Inps e PornHub

Dai dati forniti da Google Trends, gli italiani in questa quarantena dovuta al coronavirus hanno in mente soltanto due cose, Inps e Pornhub. Infatti queste due parole sono quelle più ricercate sul famoso motore di ricerca.

Il noto sito per adulti, da quando milioni di persone sono state costrette all’isolamento in casa, ha avuto un notevole incremento di visite, arrivando ad essere il sito più cliccato in Italia, specialmente dopo che la piattaforma di streaming video aveva dato la possibilità ai suoi utenti di usufruire gratuitamente della versione Premium del sito.

Nella giornata di ieri però, Pornhub è stato scavalcato dal sito dell’Inps. Questo cambio al vertice è iniziato quando è stato attivato il Bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, che ha spinto oltre 4 milioni di italiani a riversarsi sul portale della previdenza sociale italiana.


Fonte: Lorenzo Porcini (mondotv24.it )

venerdì 27 dicembre 2019

La lista delle parole più cercate su Google nel 2019

Anche quest’anno la classifica di Google "Un anno di ricerche 2019" racconta gli eventi più importanti attraverso le parole più digitate dagli italiani e cioè "i termini di ricerca per cui è stato rilevato il più alto picco quest'anno rispetto all'anno precedente.

Le 10 parole più cercate su Google nel 2019

1. Nadia Toffa
2. Notre Dame
3. Sanremo
4. Elezioni europee
5. Luke Perry
6. Governo
7. Joker
8. Mia Martini
9. Mahmood
10. Thanos

I 10 personaggi più cercati su Google nel 2019

1.Nadia Toffa
2. Luke Perry
3. Mia Martini
4. Mahmood
5. Mauro Icardi
6. Cameron Boyce
7. Matthijs De Ligt
8. Achille Lauro
9. Emma Marrone
10. Patty Pravo.

I 10 "come fare" più cercati su Google nel 2019

1.Domanda navigator
2. Cubo di Rubik
3. Valigia
4. Nodo alla cravatta
5. Passaporto
6. Boccoli
7. Testo argomentativo
8. Fattura elettronica
9. Aereo di carta
10. Chignon

I 5 "perché" più cercati su Google nel 2019

1. È caduto il governo
2. È stata rinviata Lazio-Udinese
3. Si chiamano Sardine
4. La Turchia attacca i curdi
5. Non siamo più tornati sulla Luna

I 5 "cosa significa" più cercati su Google nel 2019

1. Machu Picchu
2. Hollywood
3. Trigama
4. Flat tax
5. Dsga

Le 5 ricette più cercate su Google nel 2019

1. Pastiera napoletana
2. Tiramisù
3. Lenticchie
4. Colomba pasquale
5. Chiacchiere

Le 5 mete più cercate su Google nel 2019

1. Zanzibar
2. Croazia
3. Sardegna
4. Calabria
5. Puglia

sabato 26 ottobre 2019

Quanti siti ci sono nel web?

Il 6 agosto 1991 Tim Berners-Lee pubblicò dal Cern il primo sito web al mondo. Alla fine del 1992 online c’erano solo 3 siti internet, ma dall’anno successivo, quando il WWW divenne più accessibile,  in web ha iniziato a crescere a dismisura.

Tra i 3000 siti attivi nel 1994, c’era una neonata Yahoo!, che inizialmente si chiamava ‘Jerry and David’s Guide to the World Wide Web’. Quando 4 anni dopo Google piombò sulla scena, i siti erano saliti a oltre 2 milioni.

A distanza di più di 20 anni – durante i quali sono nate realtà oggi dominanti come Facebook, Youtube e Instagram – oggi il contatore ha toccato quota 1,71 miliardi di siti. Il picco, nel 2016 quando in tutto il web era popolato da oltre 1,76 miliardi di portali.

Ecco il grafico riassuntivo del sito Statista.com che racconta come è cresciuto il web in poco meno di 30 anni.


lunedì 29 luglio 2019

Cosa Succede Se Non Attivo La Modalità Aereo In Volo?

Prima di salire su un aereo tutti i dispositivi elettronici (Smartphone in particolare) devono essere spenti.

 

Questa è sempre stata la regola negli ultimi decenni, in prima approssimazione per eliminare qualsiasi tipo d'interferenza che potrebbe provocare un incidente aereo.
Il discorso è ovviamente estendibile anche a portatili, tablet ed iPod cioè a tutti quei dispositivi in grado di emanare onde elettromagnetiche.

 
COSA SUCCEDE NON ATTIVANDO LA MODALITA' AEREO?
Per evitare di spegnere il cellulare, ormai da anni, è stata implementata la funzione "modalità aereo" che detto in parole povere mette offline il dispositivo.
 

Essa sospende il segnale di trasmissione del dispositivo.
Come si sa, qualsiasi dispositivo elettronico, in maniera particolare i cellulari, producono delle onde radio. Potrete provare questo effetto avvicinando uno Smartphone ad una Radio, sentendo il fastidioso rumore provocato dalle onde radio.
Questa stessa interferenza si manifesta anche nel segnale radio degli aerei e il pilota ne sente il rumore direttamente in cuffia.
Se su ogni volo ci fossero 40 cellulari accesi, la ricerca di un segnale radio diventerebbe quasi impossibile.
Ecco perché molte compagnie chiedono ai passeggeri di attivare il flight mode sui dispositivi prima di partire.


Il rischio è che i segnali di cellulari e tablet facciano interferenza con quelli dell’aereo.
Le frequenze di un cellulare quindi disturbano le comunicazioni radio e danno fastidio ai piloti.
Di fatto ci sono stati episodi in cui i telefoni accesi a bordo hanno portato a delle complicazioni, a causa di una cattiva comprensione del comando della torre di controllo, due aerei stavano per partire in contemporanea.
Il rischio interferenze si manifesta soprattutto ad altezze limitate, dove vengono utilizzate le frequenze GSM.


In modalità aereo i sistemi di comunicazione mobile UMTS, LTE e GSM (il più fastidioso di tutti) vengono disattivati, e la ricerca di segnale quindi è annullata.
Anche la distanza del telefono dalla cabina di comando ha un influsso sull'interferenza.
Negli aerei più grandi, tra i piloti e i passeggeri c'è una stanza per l'equipaggio che contribuisce a schermare i segnali. Soltanto nei piccoli aerei a breve percorrenza c'è la possibilità che il segnale di un cellulare raggiunga il pilota, ma non è raro che la colpa sia di un membro dell'equipaggio.
 

Anche in modalità aereo, uno smartphone emette ancora qualche radiazione elettromagnetica (come fanno i dispositivi che non possono connettersi a internet, come ad esempio lettori MP3) ma sono sicuramente trascurabili.
La maggior parte delle compagnie aeree è in grado di gestire eventuali problemi che sorgono da un dispositivo Wi-Fi ma le telecomunicazioni come detto potrebbero essere disturbate (soprattutto in fase di decollo ed atterraggio).
 

Gli aerei di nuova generazione sono sicuramente meglio schermati contro le interferenze elettromagnetiche e ogni disturbo che può colpire un circuito elettrico dovuto a induzione elettromagnetica o a radiazione emessa da una sorgente esterna.
Per attivare la modalità aereo è sufficiente cliccare sull’icona a forma di aeroplano presente nelle impostazioni.
 

Fatto ciò verrà disabilitata la connessione Wi-Fi, connessione dati e Bluetooth.
La modalità aereo disattiva anche la ricezione cellulare. Ciò significa che non è possibile effettuare chiamate o mandare SMS.

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