giovedì 28 maggio 2015

Un esempio di backlink

Per riconoscere un backlink basta guardare il codice, anche se prima è sufficiente fare una piccola prova. Sei in presenza di questo elemento nel momento in cui, cliccandolo, ti dirigi verso un dominio diverso da quello in cui ti stai muovendo. Se isoli il testo e vai nel codice sorgente puoi notare qualcosa di simile:

< a href="http://www.muodominio.org"> Visita questa pagina 

Quali sono gli elementi di un backlink che puoi notare in questo esempio? Si inizia con il tag di apertura, poi c'è l'URL di riferimento che può essere la home o una risorsa specifica, l'anchor text rappresentato da una serie di parole e il tag di chiusura. Lo stesso codice può essere usato per i link interni.

Ovvero quelli che portano su risorse personali e non fuori dal sito web. Nel momento in cui aggiungo in questa stringa un dominio differente da quello nel quale mi trovo sto aggiungendo un link in uscita. Quindi sto donando un backlink a qualcuno che mi sarà molto grato. Perché? Ecco la spiegazione.


giovedì 21 maggio 2015

Cosa sono e a cosa servono i backlink

backlink sono un passaggio indispensabile per ottenere buoni risultati online. Sai bene che le soluzioni per posizionare le tue pagine web sono diverse, non puoi lasciare nulla al caso. Lavorare con il content marketing vuol dire produrre informazioni utili per il pubblico, ed è questo il motore della tua attività.

Ma devi anche scalare la serp e posizionare il sito web nelle zone alte della pagina. Il lavoro on page è importante, devi scrivere bene e organizzare il sito web nel miglior modo possibile. Però c'è un passaggio che non puoi ignorare: la SEO off-page che, prevalentemente, vuol dire guadagnare link in ingresso.
Esatto, collegamenti ipertestuali che mandano click verso il tuo dominio. Tutto questo dovrebbe avvenire nel modo più naturale possibile, senza forzature. Google è molto chiaro a proposito. Ma prima di iniziare a lavorare su una strategia per acquisire queste menzioni è giusto iniziare con qualche domanda.


Cosa sono i backlink: definizione
Un backlink è un collegamento ipertestuale, cioè un riferimento che manda da una pagina all'altra, che un webmaster inserisce in modo naturale. O almeno questa è l'idea di base. L'intera architettura del web si basa sui link che clicchi, è proprio grazie a questi elementi che si struttura la rete come la conosciamo ora.

Il concetto che sto affrontando, ovvero quello di backlink, tende a precisare un passaggio chiaro. Si tratta di link in entrata, ovvero menzioni che altri siti web fanno nei confronti delle tue pagine. Questo può avvenire per diversi motivi, di solito perché c'è un interesse o perché hai dato qualcosa di interessante per un pubblico.

giovedì 14 maggio 2015

Cosa sono i backlink ?

Cosa sono i backlink?

Un link è un collegamento, che si basa solitamente su un anchor text dalla quale, cliccandovi sopra, si accede ad un altro sito. Non è difficile intuire a cosa ci si riferisca quando si parla di backlink; la sostanza non cambia, si tratta semplicemente di un punto di vista diverso. Il backlink, infatti, è il collegamento che altri siti concedono verso il nostro sito web, è chiamato anche “incoming link” o “inbound link”.


Differenza tra link interno e link esterno

Il link interno collega due sezioni dello stesso sito web: si può trattare del classico collegamento ipertestuale tra due pagine interne o del collegamento che, dal menù rimanda ad un articolo, una pagina o una categoria dello stesso sito web.

Il link esterno solitamente viene utilizzato per trattare in modo più specifico l'argomento di cui si parla all'interno di un contenuto; in questo caso, il collegamento rimanda ad una fonte, ad un sito di approfondimento o, eventualmente, ad un programma di affiliazione. Dal punto di vista del sito di destinazione, come dicevamo prima, se riceviamo questo tipo di link possiamo etichettarlo come un backlink.

giovedì 7 maggio 2015

Scelta del Titolo e Title Tag

Iniziamo, dunque, ad ottimizzare il titolo dell'articolo e il title tag. Dovrai, ovviamente, includere in entrambi le parole chiave per le quali hai deciso di posizionarti. Se facciamo riferimento sempre all'esempio degli occhiali da sole un buon titolo potrebbe essere “I migliori negozi di occhiali da sole a Roma” o qualcosa di simile. E' consigliabile che il titolo contenga tutte le parole da cui questa è formata.


Il title tag, invece, è il titolo che viene elencato nei risultati di ricerca. Deve essere efficace ed attirare l'attenzione del visitatore, che cliccandoci sopra, aumenterà il CTR del vostro sito, ovvero la percentuale di persone che, dopo una ricerca, decidono di cliccarvi sopra.

Ora ci concentreremo sull'ottimizzare l'articolo stesso. La parola chiave, dunque, dovrà essere inserita all'interno dell'articolo. Non è necessario ripetere la parola chiave mille volte all'interno dello stesso articolo: basta ripeterla in maniera naturale, quando è davvero utile e il risultato sarà ottimale (Google, infatti, penalizza gli articoli nei quali sono inserite troppe volte le stesse parole chiave, si parla in questi casi di keyword stuffing). Cerca, dunque, di ripetere la parola chiave un numero non eccessivo di volte e usa anche sinonimi.
Nel caso di wordpress il titolo dell'articolo corrisponde all'H1, quindi non serve inserire un H1 specifico.




venerdì 1 maggio 2015

Google Hummingbird e RankBrain: come gli algoritmi di comprensione del linguaggio naturale migliorano i risultati di ricerca

L'algoritmo Hummingbird di Google è stato lanciato nel 2013 e ha introdotto un nuovo modo di interpretare le richieste degli utenti di ricerca, che consente di comprendere il significato delle frasi intere anziché solo le singole parole. Ciò ha permesso a Google di fornire risultati di ricerca più precisi e pertinenti per le ricerche conversazionali e le domande complesse.

Hummingbird utilizza tecniche di comprensione del linguaggio naturale per capire il significato delle frasi intere e del contesto, in modo da poter fornire risultati di ricerca più precisi e pertinenti. Ciò ha permesso a Google di migliorare l'esperienza degli utenti di ricerca, offrendo risposte più complete e dettagliate alle loro domande.

RankBrain, invece, è un algoritmo di apprendimento automatico lanciato da Google nel 2015 per migliorare la capacità di comprendere le richieste degli utenti di ricerca. L'algoritmo utilizza tecniche di apprendimento automatico per comprendere il significato delle parole e delle frasi utilizzate nelle richieste di ricerca, consentendo a Google di fornire risultati di ricerca più precisi e pertinenti per le query meno comuni o più complesse.

RankBrain lavora in combinazione con l'algoritmo Hummingbird per migliorare la comprensione del linguaggio naturale e l'interpretazione delle richieste degli utenti. Utilizzando l'apprendimento automatico, RankBrain può continuare ad adattarsi e migliorare nel tempo, diventando sempre più preciso e capace

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