venerdì 28 febbraio 2014

Come creare una SITEMAP

Come Creare una sitemap per Google

Le modalità di creazione della sitemap xml seguono un protocollo ufficiale a cui aderiscono oltre a Google tutti i principali motori di ricerca (Bing, Yandex, ecc.).


In merito alla creazione della sitemap, i siti realizzati con un CMS possono realizzare la sitemap xml grazie ad appositi plugin o moduli da installare, semplici e veloci da usare, che permettono un’automazione completa una volta configurati sul sito fornendo a Google informazioni sempre aggiornate.

Ad esempio per WordPress possiamo utilizzare Yoast SEO oppure Google XML Sitemaps (di entrambi i plugin ne parlo nell’articolo Miglior plugin SEO per WordPress), per Joomla possiamo utilizzare OsMap o JSitemap, per Prestashop è consigliabile attivare il modulo Google Sitemap, mentre per Magento occorre impostare le configurazioni che troviamo nel menu Catologo alla voce Sitemap Google (per automatizzare la generazione della sitemap sarà necessario configurare il cron di Magento).

Creare una sitemap xml con Screaming Frog
Qualora il sito non sia realizzato con un CMS o comunque non sia possibile automatizzare la creazione della sitemap xml, possiamo creare una sitemap xml manualmente utilizzando Screaming Frog, il famoso emulatore di crawler.
La procedura è piuttosto semplice:
  • Scansionare il sito;
  • Al termine della scansione andare nel menu Sitemaps e selezionare l’opzione “Create XML Sitemap”;
  • Nelle opzioni è importante ricordarsi di non includere le pagine con direttiva del meta robots noindex e cliccare su Next;
  • Infine scegliere un nome e il percorso in cui salvarla.
Altri metodi per creare una sitemap per Google
Se non disponiamo di Screaming Frog o di Visual SEO Studio, possiamo comunque creare la sitemap xml online utilizzando XML-sitemaps.com e seguendo questi semplici passaggi:
  • inserire la URL del sito web;
  • opzionalmente impostare i parametri nel modulo sottostante;
  • premere il pulsante Start e attendere la scansione del sito. Al termine si verrà reindirizzati alla pagina di dettaglio della sitemap generata, dove si potrà conoscere il numero di pagine inserito, la lista delle pagine di errore, il contenuto del file XML e il link per scaricare la sitemap xml;
  • scaricare il file Sitemap e caricarlo nella root principale del proprio sito.
Tramite XML-sitemaps.com è possibile validare la sitemap xml, ossia verificarne la correttezza, a questo indirizzo: https://www.xml-sitemaps.com/validate-xml-sitemap.html

mercoledì 26 febbraio 2014

Blackphone, il primo cellulare anti-intercettazione

Il Blackphone è uno smartphone che ha fatto parlare di sé per la sua particolare attenzione alla privacy degli utenti, in un'epoca in cui sempre più persone temono che occhi (e orecchie) indiscreti possano intercettare le loro conversazioni.

Dal punto di vista tecnico questo smartphone non è diverso da tanti altri smartphone (HD da 4,7 pollici, quad-core 2 GHz, 16 GB di storage), ma la differenza la fa l'attenzione alla privacy. Tutto sul tuo telefono è crittografato, dai dati personali ai messaggi alle chiamate. Per una privacy completa, anche il destinatario deve avere un Blackphone, ma per ogni smartphone acquistato otteniamo tre licenze software necessarie per stabilire una connessione sicura, quindi ad esempio puoi acquistare solo una famiglia di Blackphone e quindi comunicare in modo sicuro tra tutti voi.

Disponiamo anche di software simili a Privacy Guard di CyanogenMod, che ci consentiranno di disabilitare le autorizzazioni individuali o impedire a gruppi di app di accedere a informazioni personali, come la nostra posizione.

L'idea potrebbe sembrare paranoica ad alcuni, ma comunque è la prima idea di creare uno smartphone che soddisfi il bisogno di privacy, sentito anche dagli utenti meno smaliziati. Resta da vedere se lo farà.

Il prezzo di preordine è piuttosto alto a $ 629 e inizierà la commercializzazione il prossimo giugno : https://store.blackphone.ch/

sabato 22 febbraio 2014

Perché è importante avere una sitemap per il tuo sito web: funzionamento e benefici

La sitemap è un file che elenca tutte le pagine di un sito web e fornisce informazioni su come queste pagine sono organizzate. La sitemap è utile per i motori di ricerca perché li aiuta a scoprire e indicizzare tutte le pagine del tuo sito in modo più efficiente.



Avere una sitemap può essere particolarmente utile per siti web con una struttura complessa o per siti web che vengono aggiornati frequentemente con nuove pagine. Inoltre, può essere utile per i siti web che hanno un gran numero di pagine o che hanno pagine che non sono facilmente scopribili tramite i link di navigazione principali.

In generale, avere una sitemap può essere utile per aiutare i motori di ricerca a scoprire e indicizzare tutte le pagine del tuo sito, migliorando così la tua visibilità nei risultati di ricerca. Tuttavia, avere una sitemap non garantisce che tutte le tue pagine verranno indicizzate dai motori di ricerca e non è un fattore determinante per il posizionamento nei risultati di ricerca.

Esistono diversi modi per creare una sitemap per il tuo sito, tra cui utilizzare strumenti online gratuiti o utilizzare plugin o estensioni per il tuo CMS (Content Management System) come WordPress. È anche possibile creare manualmente una sitemap utilizzando un semplice file di testo.

venerdì 21 febbraio 2014

Che cos'e una sitemap xml

Una sitemap xml è un protocollo adottato dai maggiori motori di ricerca che permette ai webmaster di segnalare tutte le pagine del loro sito.

Per molti i motori di ricerca sono un autentico mistero. Come fanno a sapere quello che c'è nei siti? In due modi essenzialmente, scoprendo nuove pagine seguendo i link di pagine esistenti e "ascoltando" le segnalazioni dei webmaster.

Nei motori di ricerca esistono dei software dedicati che si chiamano Bot che 24 ore su 24 non fanno altro che navigare il web alla ricerca di nuovi contenuti o alla verifica di quelli già conosciuti. Quindi durante il loro esplorare il web possono scoprire un link ad un sito fino ad allora sconosciuto ed iniziare a proporlo nei risultati del motore di ricerca.


Il problema di questo sistema è che quando il sito è nuovo, è stato appena realizzato, se il proprietario non "lo fa conoscere", rimarrà sconosciuto ai motori di ricerca. I modi per farsi conoscere sono essenzialmente due. O farsi linkare da un sito esistente, già indicizzato, oppure andare su ogni motore di ricerca, o per lo meno i principali (Google, Bing e Yahoo) e segnalare il primo indirizzo.
Ad esempio su Google la segnalazione si fa da questo indirizzo, dove è possibile digitare l'indirizzo del sito da indicizzare. Attenzione che non è una cosa automatica l'inserimento del sito nel database del motore di ricerca. è solo una segnalazione, poi sarà a discrezione del software di indicizzazione, se e quando inserire il sito fra i risultati. Se il sito è di bassa qualità (contenuti copiati da altri, solo un nome con la scritta in costruzione, o cose di questo genere) potrebbe non essere assolutamente indicizzato. Oppure in altri casi potrebbe essere molto lenta (vedi Bing: lento nell'indicizzazione).

Tornando alla segnalazione del sito, potrebbe accadere che non tutte le pagine siano indicizzate. Questo potrebbe accadere per più motivi, come ben spiegato da Google nelle sue pagine:
  • Il sito presenta contenuti dinamici.
  • Il sito contiene pagine che non sono facilmente individuabili da Googlebot durante il processo di scansione, ad esempio pagine con contenuti AJAX o immagini.
  • Il sito è nuovo e pochi siti contengono link al tuo sito. Googlebot esegue la scansione del Web seguendo i link da una pagina a un'altra, pertanto se pochi link puntano al tuo sito potrebbe essere difficile individuarlo.
  • Il sito dispone di un archivio consistente di pagine di contenuti che non sono molto ben collegate l'una all'altra oppure non sono per nulla collegate tra di loro.
Per superare questo problema è stato creato da Google il protocollo sitemap, realizzato tramite XML e arrivato attualmente alla versione 0.9. In parole povere è un file di testo, scritto tramite XML, dove c'è una lista di tutte le pagine del proprio sito (con i rispettivi link). Questo file va chiamato sitemap.xml e va posizionato nella root del proprio sito. In questo modo, quanto un BOT viene a visitare la nostra casa digitale, cerca se è presente il file sitemap.xml, se è presente lo usa come punto di partenza della propria esplorazione, senza andarsi a cercare i link a partire dalla homepage.

Dato che Google ha rilasciato questo protocollo tramite la Attribution-ShareAlike Creative Commons License, anche altri lo possono usare, ed ora è supportato anche da altri motori di ricerca.
L'ultilizzo della sitemap è molto consigliato in termini di SEO, in quanto aiuta il motore di ricerca ad indicizzare tutti i nostri contenuti, e più nostre pagine sono presenti sul motore di ricerca, più è probabile che si esca nelle SERP. Il motivo è scontato. Ogni pagina si basa su un argomento su cui insistono più parole chiave. Più pagine significa essere visibile su un maggior numero di parole chiave. è quasi una equazione matematica.

Ad esempio, in questo sito ogni settimana produciamo pagine nuove, tramite il blog, e questo ci permette di aumentare di mese in mese il traffico che facciamo perchè siamo sempre più rilevanti sui motori di ricerca.

Attenzione ad una cosa. Non bisogna cedere alla tentazione, di fare pagine a tutto spiano, copiandole da altri siti. I motori di ricerca e Google in particolare, penalizzano particolarmente i copioni. Molto meglio un contenuto originale che 10 copiati.

Per chi volesse approfondire sulle sitemap, vi rimando alle specifiche del sito ufficiale. è scritto in italiano, è molto facile da capire, anche per i meno esperti. Nel caso invece vogliate vedere subito come è fatta una sitemap.xml, potete cliccare sul link e vedere la sitemap di questo sito. Vi consiglio di cliccare sul link con l'explorer, perchè questo browser fa una formattazione automatica del file, che permette una più facile lettura. Se state con Chrome, non si capisce niente, a meno che dopo aver caricato la pagina, non facciate il tasto destro e clicchiate Visualizza sorgente pagina.

mercoledì 19 febbraio 2014

Facebook compra Whatsapp per 19 miliardi di dollari

Dopo aver fallito nell'acquisizione di Snapchat, Mark Zuckerberg ha deciso di investire i suoi quattro miliardi di dollari in contanti per acquistare WhatsApp, l'app di messaggistica globale che conta 450 milioni di utenti attivi ogni mese e 320 milioni al giorno. Con un tasso di crescita di un milione di nuovi utenti registrati ogni 24 ore, WhatsApp ha cambiato il modo in cui il mondo comunica. Il maxiaccordo tra il social network di Zuckerberg e WhatsApp, fondato dagli ex Yahoo Jan Koum e Brian Acton, prevede 15 miliardi in azioni e quattro in contanti. Koum, co-fondatore e CEO di WhatsApp, si unirà a Facebook come dirigente di vertice e farà parte del consiglio di amministrazione. In caso di fallimento dell'accordo, ci sarà una penale di due miliardi di dollari.


Il maxiaccordo fra Facebook e WhatsApp rappresenta una delle più grandi acquisizioni nella storia della tecnologia e mira a rafforzare la posizione di Facebook come leader globale nella comunicazione mobile. Con WhatsApp, Facebook acquisirà una piattaforma di messaggistica di successo che ha rivoluzionato il modo in cui le persone si comunicano, sia a livello personale che professionale.

Inoltre, l'acquisizione consentirà a Facebook di espandersi in mercati emergenti, come l'India e il Brasile, dove WhatsApp è particolarmente popolare. Inoltre, l'acquisizione darà a Facebook accesso a un enorme gruppo di utenti attivi e potenziali inserzionisti.

L'accordo è stato accolto con entusiasmo da entrambe le parti, con Zuckerberg che ha dichiarato che "WhatsApp diventerà una parte importante della missione di Facebook di connettere il mondo" e Koum che ha dichiarato di essere "onorato di unirsi a Facebook e di continuare a costruire una migliore comunicazione per il mondo".







venerdì 14 febbraio 2014

Differenza tra LINK e URL

Che differenza c’è tra link e URL?

Che cos'è un link? Che cos'è un URL? Hai sentito parlare dei termini link e URL ma non hai ben capito cosa vogliono dire o, più semplicemente, che differenza c’è tra i due? Eccoti allora un breve articolo nel quale andrò a spiegarti sia che cos’è un link, sia che cos’è un URL.


Che cos’è un link?
In informatica, un collegamento ipertestuale, spesso chiamato semplicemente collegamento o link, dall’inglese hyperlink (si pronuncia àiperlinc), non è altro che uno speciale riferimento che rimanda ad ulteriori unità informative, quali documenti, immagini, video ed altre cose del genere, a partire da una prima unità informativa ad essa in qualche modo correlata. Una volta cliccato o toccato tale collegamento ipertestuale, il lettore verrà dunque immediatamente reindirizzato al contenuto designato.
Per quanto riguarda l’aspetto, un collegamento ipertestuale può essere normalmente riconosciuto attraverso una o più peculiari proprietà:
  • la prima, è l’eventuale colorazione diversa che lo distingue dal resto del testo;
  • la seconda, è la comparsa di una piccola mano, insieme ad una eventuale sottolineatura, quando ci si passa sopra col puntatore del mouse prima di cliccarci;
  • la terza, è la comparsa dell’indirizzo di destinazione, solitamente in basso a sinistra all’interno della pagina visualizzata in quel momento, insieme ad un eventuale testo in sovrimpressione, quando ci si passa sopra col puntatore del mouse prima di cliccarci.
In poche parole, un collegamento ipertestuale, o link che dir si voglia, non è altro che questo, ad esempio, il quale, una volta cliccato, rimanderà alla pagina iniziale di questo stesso sito.

Che cos’è un URL?
In informatica, un URL (acronimo inglese di uniform resource locator), spesso chiamato anche indirizzo web, è una particolare sequenza di caratteri alfanumerici che identifica univocamente l’indirizzo di una determinata risorsa presente su Internet. Per poter raggiungere tale risorsa, si utilizza di solito un apposito programma chiamato web browser, o più semplicemente browser (si pronuncia bràuser), mediante il quale, una volta digitato l’URL voluto nell’appropriata barra degli indirizzi, sarà appunto possibile raggiungere la risorsa cercata.
Per quanto riguarda la struttura, un URL è generalmente composto da più parti, alcune delle quali sono però molto spesso opzionali. Tra queste, quelle più importanti da prendere in considerazione sono comunque soltanto due:
  • il protocollo, tipicamente http o https, che permette la trasmissione delle informazioni sul cosiddetto World Wide Web (si pronuncia uorld uàid ueb). Se non specificato, il browser impiegato utilizza in automatico il protocollo http mediante la forma http://;
  • il nome host, che rappresenta invece l’indirizzo fisico del server sul quale risiede la risorsa cercata, e che, normalmente, è costituito o da un nome di dominio o da un apposito indirizzo IP.
Tipici esempi di URL sono quindi i seguenti:
http://www.ciao.com
https://www.google.it/search?q=che+tempo+fa

Nel primo caso, l’URL impiega un protocollo http e un nome di dominio, cioè www.ciao.com, che termina con il suffisso .com. 

Nel secondo caso, invece, l’URL impiega un protocollo https e un nome di dominio, cioè www.google.it, che termina con il suffisso .it. In quest’ultimo caso viene però anche utilizzato un parametro opzionale, più precisamente la stringa di ricerca che tempo fa.
Arrivati dunque a questo punto dovresti aver finalmente capito sia che cos’è un link, sia che cos’è un URL.

venerdì 7 febbraio 2014

Verifica il PageRank del tuo sito

Lo strumento di Calcolo Pagerank è uno dei principali Tool SEO, che permette di avere un responso preciso ed affidabile sul valore di Pagerank del proprio sito web.


Considerando che il Pagerank può variare per ogni singola pagina di un sito, lo strumento potrebbe quindi restituire valori differenti per ognuna di esse. Il servizio è reso, come sempre, in modalità gratuita e senza limitazioni, tuttavia gli utenti registrati possono salvare i propri risultati.

sabato 1 febbraio 2014

Author Rank: Cos’è e come migliorarlo

AuthorRank è uno dei fattori della nuova frontiera della SEO, che comprende tutti quegli elementi che nel tempo incidono maggiormente sul posizionamento del sito.


AuthorRank è un parametro di ottimizzazione SEO sempre più importante nel targeting delle pagine web e dei siti a cui appartengono. Questo fattore è strettamente correlato alla reputazione dell'autore dell'articolo sul tuo blog aziendale o sul tuo sito web.

Come migliorarlo ?

L'Author Rank non è altro che la somma di una serie di fattori che indicano la popolarità e l'engagement di un autore sul web. Vediamo quali sono questi fattori:

  • Coinvolgimento sui profili Google+
  • +1 e condivisioni per articolo/articolo pubblicato dall'autore
  • Elenca il numero di cerchie di Google+ per l'autore
  • Frequenza di pubblicazione sul blog
  • Autorizzazioni per siti scritti da autori
  • Commenti per post

Vuoi aumentare il tuo grado di autore o il tuo grado di collaboratore? semplice! Scrivi contenuti interessanti e unici per i tuoi lettori. Gli articoli e i post che ottengono il maggior numero di condivisioni, Mi piace, +1 e commenti aumenteranno la popolarità e l'autorità dell'autore.

AuthorRank è un parametro di ottimizzazione SEO sempre più importante nel targeting delle pagine web e dei siti a cui appartengono. Questo fattore è strettamente correlato alla reputazione dell'autore dell'articolo sul tuo blog aziendale o sul tuo sito web.

Quindi, questo non è un fattore che puoi ottimizzare facendo una semplice azione, ma la linea di fondo è che devi iniziare a implementare questa buona pratica oggi per iniziare ad avere un grande vantaggio sui tuoi concorrenti in termini di targeting.

Inizialmente questa reputazione dipendeva anche da una presenza sul social network Google (Google+).

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