giovedì 30 ottobre 2014

Differenza tra CD-R Gold o Silver

LA CONFUSIONE SUI CD-R GOLD (E SUI CD-R SILVER)

Spesso i CD-R a base Phtalocianina sono definiti come gold. Non è del tutto esatto; non tutti i CD-R a base Phtalocianina hanno il fondo di colore dorato; in alcuni assumono varie gradazioni di giallo, in altri addirittura di colore nero. 

Le marche di CD-R ci hanno giocato su questo contribuendo alla confusione. Pertanto è possibile comprare dei CD-R definiti sulla confezione come gold che: [list=A][*]sono a base Phtalocianina, e hanno il colore del fondo dorato (quindi hanno due strati dorati); [*]sono a base Phtalocianina, ma dal colore del fondo non dorato (hanno solo lo strato riflettente dorato); [*]sono a base Cianina, e sono definiti gold dalla marca solo perché hanno la verniciatura protettiva del lato superiore di colore dorato (ma non hanno né lo strato organico ne quello riflettente dorati) [/list=A]

Analoga confusione regna per i CD silver: alcuni sono a base cianina, altri a base Phtalocianina (questi ultimi spesso definiti silver gold, hanno lo strato riflettente dorato).

TYPE NUMERICI

Sono 10, numerati da 0 a 9.
I primi 5 (da 0 a 4) sono tipici dei CD-R Long Strategy;
Gli altri 5 (da 5 a 9) sono tipici dei CD-R Short Strategy
1, 2 e 4 (supporti a base Cianina)
0, 3 (supporti a base Azo)
5, 6, 8, 9 (supporti a base Phtalocianina)
7 (supporti a base Formazan)

sabato 25 ottobre 2014

Significato di ATIP (Absolute Time in Pregroove)

L'ATIP è particolarmente importante; è in un certo senso la "carta d'identità" codificata all'interno di ciascun supporto (strategia di scrittura, type numerico, sottotipo disco, codice del fabbricante, capacità, potenza di incisione richiesta, posizione delle aree di lead-in e di lead-out ecc), che il programma di masterizzazione legge prima di calibrare il laser ed iniziare la scrittura del CD-R.
Per individuare le caratteristiche di un supporto, contenute nell'ATIP, è possibile avvalersi di utility dedicate, come Atip Reader, CD-R Identifier, CD-RInfo o anche attraverso alcuni degli stessi software di masterizzazione (come Feurio!, Alcohol 120%, ecc)

Alcuni masterizzatori, pur riuscendo a leggere l'ATIP internamente dei supporti, purtroppo non sono in grado di comunicarle esternamente; in tal caso non sarà possibile usare le sopraccitate utility. 



Spesso supporti di differente marca, minutaggio, velocità massima certificata e confezionamento (packaging) hanno lo stesso codice ATIP. Pertanto avranno analoghe proprietà e comportamento con i masterizzatori e con i lettori. I supporti con lo stesso ATIP sono dello stesso fabbricante; il codice ATIP è sempre univoco, vale a dire che due fabbricanti non avranno mai lo stesso ATIP (però lo stesso fabbricante può avere più di un ATIP).
Nell'ATIP dei CD-R riscrivibili (e talvolta anche in quella dei CD-R Digital Audio) vi è anche l'informazione sulla velocità supportata, a differenza dei normali CD-R.

STRATEGIE DI SCRITTURA
Con

  • Short Strategy e Long Strategy ci si riferisce alla strategia di scrittura (e non alla durata?)
  • Long Strategy sono sempre i CD-R a base Azo e Cianina (anzi alcuni programmi che leggono gli ATIP non distinguono tra Azo e Cianina; i Cianina di type numerico 0 in realtà sono di solito gli Azo )
Short Strategy sempre i CD-R in Phtalocianina o in Formazan.

lunedì 20 ottobre 2014

La struttura dei CD-R

I CD-R hanno una struttura del tipo " a sandwich": presentano una serie di strati sovrapposti l'uno sull'altro:
  • un'etichetta serigrafata sul lato superiore (non sempre presente)
  • ai due lati superiori e inferiori alcuni strati di materiale protettivo trasparente, detto laquer
  • uno strato organico (quello di scrittura del CD-R)
  • uno strato riflettente in metallo
  • uno strato in plastica acrilica (policarbonato).

Lo strato organico è il più importante, complesso e costoso nella fase di fabbricazione del CD-R: si compone di piccole zone o avallamenti (detti solchi o pit) in cui la superficie di scrittura viene incisa e resa non riflettente, così da rendere impossibile l'ulteriore riflessione del raggio laser. Le superfici piane tra un pit e l'altro, che non contengono informazioni, sono chiamate land.
Pit e Land sono disposti grosso modo a forma di una non perfetta spirale lungo la circonferenza del disco a partire dal centro verso l'esterno.
Poiché il disco deve riflettere la luce del laser allo strato organico viene aggiunto uno strato metallico. Ci sono quattro metalli che sono inerti col policarbonato e sufficientemente riflettenti da essere usati per lo strato riflettente. Sono l'oro, l'argento, il rame e l'alluminio. L'alluminio è il più efficiente in rapporto al costo ed il più usato per lo stampaggio dei dischi preregistrati, ma la maggior parte dei CD-R usano l'oro e l'argento a causa della loro maggiore riflettività 




L'ORGANIZZAZIONE
I dati scritti sul supporto sono divisi in settori, che corrispondono a segmenti della spirale stessa, e tracce, che sono insiemi di settori
Ogni volta che un insieme di tracce viene scritto su disco in una sessione di scrittura, l'intera zona di disco scritta viene identificata come un blocco a sé stante e letta secondo informazioni contenute nel blocco stesso, che prende il nome, appunto, di sessione.
Ciascuna sessione è organizzata su disco secondo la modalità standard in cui sono divisi i file sui supporti di memorizzazione: nel blocco di apertura, detto lead-in, della dimensione di 22 MB per la prima sessione e di 13 MB per le sessioni successive, è contenuta la tabella di allocazione dei file, ovvero l'indice dei dati contenuti nella sessione stessa, comprendente la struttura delle cartelle e la posizione dei file al suo interno (questa tabella è detta TOC - Table Of Contents o tabella dei contenuti - corrispondente al File System dei dischi rigidi). Il lettore raccoglie dalle aree di lead-in delle varie sessioni le informazioni per poter accedere ai file e rendere disponibile la struttura degli stessi all'utente.
L'intera struttura delle directory e dei file di un disco è quindi costituita dall'insieme delle tabelle di allocazione collocate nelle tracce di apertura delle sessioni contenute al suo interno. Per questo motivo la maggior parte dei comuni lettori di CD-DA (audio) non è in grado di leggere cd scritti in più sessioni, anche se creati selezionando la modalità audio, mentre gli stessi possono essere letti dai lettori CD-ROM del PC. I comuni lettori di CD-DA (audio) accettano dischi scritti secondo lo standard Red Book, che prevede un solo TOC sul quale sono collocate tutte le informazioni delle tracce presenti su disco, tracce che devono essere tutte contenute in un'unica sessione. Tutte le tabelle di allocazione file presenti in sessioni successive sono invisibili al lettore CD-DA, che quindi non è in grado di leggere l'intera struttura del disco.
Nella lead-out, ossia la traccia (o area) di uscita, può essere contenuta anche l'informazione della chiusura o "finalizzazione" della sessione o dell'intero disco. Selezionando una semplice opzione che ogni software rende disponibile in fase di scrittura, è possibile decidere di impedire una successiva scrittura del disco. Dopo la scrittura della lead-out di finalizzazione, il CD-R diventerà effettivamente di sola lettura (CD-ROM) e non potrà essere scritto. Il numero massimo teorico di sessioni aggiuntive possibili è 50.

LA FINALIZZAZIONE

La scrittura di un CD non può in generale essere interrotta a metà: se questo accade, il CD potrebbe essere inutilizzabile. Per questo è importante avere un disco fisso veloce: un'interruzione del flusso di dati potrebbe essere fatale. Questo non significa che un CD debba essere scritto tutto in una volta: E possibile lasciare il CD "aperto" a ulteriori scritture.
Per scrivere ulteriori dati su CD basta dire al programma di non chiudere il disco (basta cercare opzioni come "finalize disk"), in tal modo si potrà aggiungere altre sessioni di dati (Si consideri in ogni caso che questa operazione spreca dai 6 ai 10 MB di spazio su CD-ROM).
Per i CD-DA bisogna lasciare aperta la sessione quando si scrive (che è diverso da lasciare aperto il disco) e poi eventualmente aggiungere le tracce; a differenza dei CD dati, il CD non sarà leggibile finché non si chiude la sessione. Per evitare questo laborioso procedimento sarebbe meglio crearsi un file immagine con la raccolta dei diversi pezzi musicali (presenti anche da cd diversi) e creare il "CD da immagine" in una fase successiva. In questo modo si può registrare il disco in un'unica sessione.
Nella maggior parte dei casi, è possibile riutilizzare i CD bruciati chiudendo la sessione e scrivendo nella parte restante del disco.

Un disco a cui si possono aggiungere dei dati si dice "aperto". Tutti i dati sono scritti nella sessione corrente. Quando si finisce di scrivere, si chiude la sessione. Se si vuole creare un disco multisessione, nello stesso tempo si apre un'altra sessione.
Se non si apre una nuova sessione, non sarà possibile aprirla dopo, e quindi non si potranno aggiungere nuovi dati al CD. L'intero disco è considerato "chiuso". Il processo che fa passare una sessione da aperta a chiusa è chiamato "finalizzazione" o semplicemente "chiusura". Quando si chiude l'ultima sessione, si finalizza, o chiude, anche il disco. Un disco a singola sessione ha tre regioni base: il lead-in, che contiene la tabella dei contenuti (TOC, Table of contents), l'area dei programmi, con i dati o le tracce audio, e il lead-out, che non contiene dati significativi.
Su un disco aperto non sono ancora stati scritti il lead-in e il lead-out. Se si scrivono dei dati su disco e si lascia la sessione aperta, la TOC, che dice al lettore CD dove sono le tracce, viene scritta in un'area separata chiamata Program Memory Area (PMA). Solo i masterizzatori possono leggere la PMA, per cui non è possibile leggere sessioni aperte su un lettore CD standard. I lettori CD-DA non vedranno le tracce audio, ed i lettori CD-ROM non vedranno i dati. Quando la sessione viene finalizzata, la TOC viene scritta nel lead-in, permettendo alle unità CD di riconoscere il disco. Se si chiude la sessione corrente e se ne apre una nuova, l'area di lead-in della sessione chiusa includerà un link alla successiva. I lettori CD-DA non possono passare alla sessione successiva, per cui vedranno solo la prima sessione.
Un lettore CD-ROM, a meno che non sia rotto o antico, riconosce le multisessioni e permette di accedere alla prima, all'ultima o una in mezzo, a seconda di cosa il sistema operativo dice al lettore di fare.
I dischi scritti a pacchetti seguono le stesse regole dei dischi aperti e chiusi, ed è per questo che vanno finalizzati prima che possano essere letti dai CD-ROM normali.

mercoledì 15 ottobre 2014

Cura e conservazione dei CD-R

Alcuni consigli per un ottima conservazione dei nostri CD-R
  • Il lato dei dati (fondo inferiore) del disco deve rimanere privo di graffi, ditate, polvere ecc
  • Pulire il disco potrebbe danneggiarlo, rivolgersi ad un esperto se ciò fosse necessario
  • Mai toccare la superficie di un CD-R
  • Sempre maneggiare un CD-R per i lati esterni (o il buco al centro)
  • Mai poggiare un CD-R su di una superficie calda
  • Sempre riporre il disco nella sua custodia una volta tolto dal lettore o dal masterizzatore
  • Mai scrivere sul lato dati dei dischi.
  • Se si deve scrivere su di un disco, farlo solo sul lato dell'etichetta superiore di un CD-R ed esclusivamente con un pennarello appositamente pensato ad inchiostro indelebile non tossico; mai usare una penna a sfera!
  • Mai lasciare un CD fuori della sua custodia esposto alla luce diretta del sole
  • Non conservare un CD-R in ambienti eccessivamente caldi e/o umidi


venerdì 10 ottobre 2014

Differenza tra CD-R e CD-ROM

I CD-R, a differenza dei cd rom vengono "masterizzati" e non "stampati".
 
I vecchi lettori DVD della prima e della seconda generazione purtroppo non sono tecnicamente in grado di leggere i cd-r incisi (la ragione è la diversa lunghezza d'onda del laser usato) mentre molto spesso sono in grado di leggere i cd audio stampati.



I CD-R sono assai più facilmente danneggiabili (in svariate maniere) rispetto ai cd stampati.
Fisicamente sono differenti anche se similari, avendo la stessa dimensione, sono pensati per essere riprodotti nelle stesse macchine e entrambi hanno uno strato riflettente.
I CD sono realizzati con pit e land; è la transizione tra un pit e un land a rappresentare binariamente 0 od 1, e non il pit o il land, come erroneamente molti credono.
Un CD-R ha uno strato organico (assente nel CD stampato), che quando viene impresso dal laser emula i pit e i land di un cd stampato.
I CD non sono fotosensitivi e i CD-R invece lo sono.
I CD-R sono molto più sensibili all'esposizione alla luce del sole, al calore e ai danni derivanti dai graffi. Alcuni CD-R non hanno una strato protettivo sul lato superiore; anche se i dati sono memorizzati sull'altro lato del disco, questi dischi se graffiati sul lato superiore, rischiano di presentare danni nello strato riflettente.
Oli, e molti tipi di inchiostri, solventi e molte altre sostanze possono danneggiare il CD-R se vengono a contatto con ciascuno dei due lati.

domenica 5 ottobre 2014

Definizione di CD-ROM

Il CD-ROM (CD-Read Only Memory o CD memoria a sola lettura) è tuttora il dispositivo ottico più diffuso e utilizzato. Venne definito nel 1983 (Yellow Book). Alla struttura del frame affianca la sovrastruttura del settore, pari a 2352 byte, che coincide con la lunghezza del blocco indirizzabile in un cd audio. Non tutti i 2352 byte sono usabili per il riversamento dei dati; alcuni byte vengono riservati ai codici di correzione e di controllo. Vennero definiti due tipi di CD-ROM:
  • CD-ROM Mode 1, che corrisponde all'incirca al CD-ROM come tutti lo conoscono, il cui settore è costituito da 2048 Byte.
  • CD-ROM Mode 2, il cui settore contiene 2336 byte. 



I CD-ROM una volta duplicati attraverso il loro stampaggio industriale a partire da un supporto master originale, non possono essere scritti. Il colore del loro fondo è sempre argentato. Il CD-ROM è più resistente rispetto al CD-R.

mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa sono i COMPACT DISC AUDIO

Compact Disc Digital Audio (CD-DA), venne sviluppato nel corso degli anni 70'. Alla Philips si devono gli studi e la realizzazione dei supporti ottici veri e propri; alla Sony invece gli studi e la realizzazione del campionamento digitale (tecnologia PCM). In seguito alla proposta di definizione di uno standard internazionale per la registrazione audio digitale, nel 1978 vennero scelti il tipo di materiale dei supporti (il policarbonato), le lunghezze d'onda, il tipo di laser da impiegare nella lettura e i parametri fisici e logici del supporto. Philips e Sony si accordarono:
  • sulla frequenza di campionamento analogica (44,1 kHz)
  • sulla risoluzione digitale del campionamento PCM (16 bit)
  • sul diametro del supporto (12 cm o 120 millimetri)
  • sulla lunghezza del contenuto audio (non superiore ai 74 minuti e 30 secondi)

Per ogni secondo di musica, il PCM a 44,1 kHz per 16 bit su due canali stereofonici campiona un totale di 1.411.200 bit. Questa stringa nelle specifiche del primo cd audio deve essere ripartita in tanti "blocchi" indirizzabili singolarmente, che letti l'uno dopo l'altro assicurano un flusso (stream) costante (il throughput è di 150 kilobyte al secondo, corrispondente alla velocità "1x".). Il blocco in oggetto è in realtà una struttura che successivamente venne ridefinita a posteriori, in sede di elaborazione del formato Cd-Rom.
L'unità più elementare di un CD Digital Audio è in effetti il "frame", una stringa di 24 byte di dati interlacciati con circa 400 bit di dati di correzione e controllo, per un totale complessivo di 588 bit letti in un intervallo di 136 microsecondi. 

La ridotta dimensione del frame e l'uso di tecniche di correzione automatica dell'errore assicurano la stabilità del supporto CD che può resistere, fino a una certa soglia, a graffi e danneggiamenti, ovvero alla perdita di una piccolissima porzione di dati. Se troppi errori sono presenti sul supporto il lettore interpolerà? (in parole povere: cercherà di indovinare i valori mancanti) e naturalmente modificherà il risultato sonoro, la cui differenza potrebbe essere distintamente avvertibile.
Al'interno di ogni struttura vengono a trovarsi 2.352 byte utili, e questa è l'unità di misura del settore fisico di un CD. Dal punto di vista logico questi settori possono essere in un certo numero di tracce, fino ad un massimo di 99, ciascuna corrispondente a un brano musicale. Ogni secondo di musica contiene 75 settori.
Il CD-DA venne annunciato nel 1979, definitivamente codificato nel 1980 e lanciato sul mercato nel 1982. Le sue specifiche fanno riferimento alle norme ISO 10149. 

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