lunedì 29 luglio 2019

Cosa Succede Se Non Attivo La Modalità Aereo In Volo?

Prima di salire su un aereo tutti i dispositivi elettronici (Smartphone in particolare) devono essere spenti.

 

Questa è sempre stata la regola negli ultimi decenni, in prima approssimazione per eliminare qualsiasi tipo d'interferenza che potrebbe provocare un incidente aereo.
Il discorso è ovviamente estendibile anche a portatili, tablet ed iPod cioè a tutti quei dispositivi in grado di emanare onde elettromagnetiche.

 
COSA SUCCEDE NON ATTIVANDO LA MODALITA' AEREO?
Per evitare di spegnere il cellulare, ormai da anni, è stata implementata la funzione "modalità aereo" che detto in parole povere mette offline il dispositivo.
 

Essa sospende il segnale di trasmissione del dispositivo.
Come si sa, qualsiasi dispositivo elettronico, in maniera particolare i cellulari, producono delle onde radio. Potrete provare questo effetto avvicinando uno Smartphone ad una Radio, sentendo il fastidioso rumore provocato dalle onde radio.
Questa stessa interferenza si manifesta anche nel segnale radio degli aerei e il pilota ne sente il rumore direttamente in cuffia.
Se su ogni volo ci fossero 40 cellulari accesi, la ricerca di un segnale radio diventerebbe quasi impossibile.
Ecco perché molte compagnie chiedono ai passeggeri di attivare il flight mode sui dispositivi prima di partire.


Il rischio è che i segnali di cellulari e tablet facciano interferenza con quelli dell’aereo.
Le frequenze di un cellulare quindi disturbano le comunicazioni radio e danno fastidio ai piloti.
Di fatto ci sono stati episodi in cui i telefoni accesi a bordo hanno portato a delle complicazioni, a causa di una cattiva comprensione del comando della torre di controllo, due aerei stavano per partire in contemporanea.
Il rischio interferenze si manifesta soprattutto ad altezze limitate, dove vengono utilizzate le frequenze GSM.


In modalità aereo i sistemi di comunicazione mobile UMTS, LTE e GSM (il più fastidioso di tutti) vengono disattivati, e la ricerca di segnale quindi è annullata.
Anche la distanza del telefono dalla cabina di comando ha un influsso sull'interferenza.
Negli aerei più grandi, tra i piloti e i passeggeri c'è una stanza per l'equipaggio che contribuisce a schermare i segnali. Soltanto nei piccoli aerei a breve percorrenza c'è la possibilità che il segnale di un cellulare raggiunga il pilota, ma non è raro che la colpa sia di un membro dell'equipaggio.
 

Anche in modalità aereo, uno smartphone emette ancora qualche radiazione elettromagnetica (come fanno i dispositivi che non possono connettersi a internet, come ad esempio lettori MP3) ma sono sicuramente trascurabili.
La maggior parte delle compagnie aeree è in grado di gestire eventuali problemi che sorgono da un dispositivo Wi-Fi ma le telecomunicazioni come detto potrebbero essere disturbate (soprattutto in fase di decollo ed atterraggio).
 

Gli aerei di nuova generazione sono sicuramente meglio schermati contro le interferenze elettromagnetiche e ogni disturbo che può colpire un circuito elettrico dovuto a induzione elettromagnetica o a radiazione emessa da una sorgente esterna.
Per attivare la modalità aereo è sufficiente cliccare sull’icona a forma di aeroplano presente nelle impostazioni.
 

Fatto ciò verrà disabilitata la connessione Wi-Fi, connessione dati e Bluetooth.
La modalità aereo disattiva anche la ricezione cellulare. Ciò significa che non è possibile effettuare chiamate o mandare SMS.

lunedì 22 luglio 2019

e-Commerce, quanto conta la fase post-vendita?

In un contesto nel quale lo scenario è diventato competitivo anche per settori meno maturi, le attività post-vendita rivestono pertanto la stessa importanza delle iniziative di marketing. Ecco perché.


Nella costellazione di attivià che riguardano la vendita online sempre troppo poca attenzione viene dedicata alle fasi post-vendita il cui ruolo assume un peso via via superiore man mano che sfocia non solo nel rilevamento della soddisfazione del cliente, ma anche nell’attivazione di aspetti più di carattere marketing.
Se infatti partiamo dall’idea che lanciare un’iniziativa di vendita online (sia che si tratti di un sito proprietario che della presenza su un marketplace) implichi in misura maggiore rispetto ad un negozio su strada sforzi per acquisire visibilità allora comprendiamo quanto l’insieme di azioni che posso essere messe in campo dopo la vendita possano supportare la fidelizzazione del cliente, il passaparola, la buona reputazione del marchio e la sua notorietà.
Ecco perché un buon eCommerce manager – figura che deve tanto confrontarsi con l’esterno quanto con l’organizzazione interna dell’impresa – deve seguire le seguenti aree:

  • la gestione, sul piano logistico ed amministrativo, dei recessi;
  • l’organizzazione del customer care;
  • l’allestimento di comunicazioni automatizzate per l’invio di customer feedback e di inviti a condividerli online per accrescere la reputazione del brand;
  • la profilazione del cliente per favorire successive iniziative di upselling e cross-selling attraverso mail automatizzate e forme di marketing automation, anche in intelligenti attività di retargeting;
  • la valutazione di tecniche di referral marketing;
  • la predisposizione di comunicazioni da inserire nel packaging.
In un contesto nel quale lo scenario è diventato competitivo anche per settori meno maturi, le attività post-vendita rivestono pertanto la stessa importanza sia delle iniziative di marketing che delle operations di preparazione e consegna del bene commercializzato.

fonte: Andrea Boscaro - The Vortex

lunedì 15 luglio 2019

I migliori orari per posatare su Instagram

Non postare durante gli orari di lavoro, preferisci i momenti di relax.


In accordo con le ultime statistiche dei più influenti social media manager, in generale il miglior orario in cui postare su instagram risulta essere l’ora di pranzo ( 13-14) e la sera (dalle 19 alle 20). Sono questi gli orari con più affluenza di utenti online: momenti in cui le persone si rilassano e controllano quindi le proprie attività sui social, non durante gli orari di lavoro.

Il miglior momento per postare le immagini coincide solitamente con le 17/18 del pomeriggio da lunedi a martedi.


Giovedi e venerdi invece verso le 15.


Quest’orario rappresenta il momento di maggiore attività su Instagram, e questo si traduce in una maggiore possibilità di ottenere like e follow se posti una foto.
Inoltre, quando si pubblica una nuova foto, la maggiorparte di like e commenti arriva entro 3 ore.


Questo schema si riferisce a un target generico (età compresa tra i 18 e 30 anni) localizzato in Italia.

Lunedì (Orario consigliato)

  • Dalle 8:30 alle 11:00
  • Dalle 13:30 alle 15:00
  • Dalle 19:30 alle 21:00

Martedì (Orario consigliato)

  • Dalle 8:30 alle 10:00
  • Dalle 15:00 alle 17:00
  • Dalle 19:00 alle 21:00

Mercoledì (Orario consigliato)

  • Dalle 9:30 alle 10:30
  • Dalle 14:30 alle 15:30
  • Dalle 19:30 alle 21:30

Giovedì (Orario consigliato)

  • Dalle 8:30 alle 11:00
  • Dalle 13:30 alle 15:00
  • Dalle 19:30 alle 21:00

Venerdì 🔥GIORNO MIGLIORE🔥

(Orario consigliato)
  • Dalle 9:00 alle 10:30
  • Dalle 13:30 alle 15:00
  • Dalle 19:30 alle 22:30

Sabato (Orario consigliato)

  • Dalle 10:00 alle 11:30
  • Dalle 14:00 alle 15:30
  • Dalle 19:00 alle 23:00

Domenica (Orario consigliato)

  • Dalle 10:00 alle 12:00
  • Dalle 13:30 alle 15:30
  • Dalle 19:00 alle 21:00

sabato 13 luglio 2019

Come Diventare Popolari Su Instagram (Aumentare Followers)

In questo articolo forniremo alcuni consigli su come aumentare i followers su Instagram, per diventare più popolari.
Ci tengo a precisare che non verranno forniti hack nè tantomeno tecniche illegali che poi, a conti fatti, servono a poco (e le aziende per le varie partnership se ne accorgono se followers e like sono aumentati artificialmente tramite software).
Anche se va sempre tenuto conto che un profilo tende a seguire profili con tanti followers quindi tecniche del genere potrebbero essere utili se vi siete appena iscritti.
Comunque diversamente da quanto si è portati a credere non serve avere migliaia di like o followers per finire nella popular page.
Il requisito principale è che nei primi minuti dopo aver pubblicato la tua foto, questa ottenga un centinaia/migliaia di like.
Possibilmente uguale o superiore al numero dei tuoi followers.


NOME UTENTE, FOTO PROFILO E BIOGRAFIA
Banalmente la prima cosa da fare sarà scegliere un buon nome utente: esso deve identificate te o il tuo business. Affianca a quest’ultimo una bella immagine del profilo, che è una delle cose più importanti da fare quando crei un nuovo account.
Assicurati sempre che il nome utente e la foto siano ben legati al tema che avrà il profilo, sia esso di tipo personale o creato per un brand.
Nel primo caso può andare bene un selfie che mostri in primo piano il tuo viso, nel secondo ovviamente andrà messo un prodotto o soprattutto logo.
Ancora più utile, per essere immediatamente riconoscibile in rete e dare un’idea di coerenza, sarà usare la stessa immagine profilo e lo stesso nome utente per tutti i tuoi profili social che utilizzi.
Molto importanza è anche la sezione dedicata alla biografia.
I caratteri su Instagram sono limitati, ma puoi decidere di pubblicare una frase o una citazione se sei un privato, oppure descrivere in breve chi sei e cosa fai se sei un’azienda o un libero professionista.

 
COLLEGARE GLI ACCOUNT
Circa il 45% degli utilizzatori di Facebook ha anche Instagram, quando connetti i due account assieme, i tuoi amici Facebook riceveranno una notifica a molto probabilmente inizieranno a seguirti.

 
CONDIVISIONE DI POST SU ALTRI SOCIAL
Se pubblichi le foto di Instagram anche su altri social network, in primis Facebook e Twitter, i tuoi contenuti arriveranno ad un pubblico più vasto e quindi avrai maggiori probabilità di conquistare nuovi follower.

 
COMMENTI E LIKE
L'interazione con altri utenti, tramite commenti è fondamentale (un po' come su Youtube).
Sappi che gli utenti di Instagram preferiscono i commenti ai like.
Un altro consiglio è quello di passare un po’ di tempo a mettere molti like sulle foto di altri utenti, in questo modo puoi garantirti ulteriori followers.
Molti inoltre ricambieranno i like e il followers (non tutti ma qualcuno si).

 
HASHTAGS
Su Facebook i tag non sono ancora molto diffusi ma su Instagram e Twitter sono una cosa importantissima
Soprattutto se verranno usati tag di tendenze in una determinata ora.
Tag molto usati sono: #love #girl #instadaily #selfie #happy #instagood #summer #instagramhub #tbt #follow #cute #photooftheday #igdaily #instamood #bestoftheday #iphonesia #picoftheday #igers #tweegram #beautiful
Qui trovate i più usati: Top Hashtags (Instagram)

 
NUOVI ISCRITTI
Digitate l’hashtag "firstpost" nella barra di ricerca e seguite quante più persone potete.
E’ statisticamente provato che le persone appena iscritte sono più propense a ricambiare il follow.
In più se anche voi userete questo hashtag, riceverete parecchi follow dalle persone che usano la stessa tecnica.

 
FOTO E FILTRI
A meno di fare foto professionali avendo un profilo dedicato a paesaggi ed animali, le foto migliori sono quelle che ritraggono se stessi.
Non molto consigliate quelle rubate dal web (paesaggi, animali, etc).
Inoltre le foto personalizzate sembrano riscuotere maggiore successo.
Dunque anche i filtri che applichi alle tue fotografie hanno il loro ruolo.
Quando carichi una foto devi utilizzare alcune piccole accortezze per sfruttare al massimo la potenza di questa rete sociale e dunque raggiungere il successo.
Anche scegliere di non utilizzare dei filtri può essere vantaggioso, quello che potrebbe far danno invece è utilizzarne qualcuno che non sia popolare o che non sia adatto alla tua foto.

lunedì 8 luglio 2019

Come sviluppare la presenza digitale di un impresa?

Ecco un documento essenziale che chiarisca ai decisori aziendali lo stato dell'arte e le scelte che debbono essere intraprese per sviluppare al meglio la presenza digitale dell'organizzazione.


Se il digitale si sta concentrando quanto ad ambienti di destinazione all’interno dei quali l’utente naviga, si informa, valuta e sceglie, l’ecosistema delle agenzie all’interno del quale le imprese debbono districarsi è sempre più complesso e, se non si ha chiara la meta dove andare e la direzione da parte, certamente più complicato.
Per questo motivo serve un documento strategico che chiarisca ai decisori aziendali lo stato dell’arte e le scelte che debbono essere intraprese per sviluppare al meglio la presenza digitale dell’organizzazione.
I punti che in tale documento non possono mancare sono, a mio avviso, i seguenti:

  • L’azienda, la sua storia, i valori del brand, lo scenario competitivo;
  • Il business model: quali canali digitali hanno il compito di veicolare l’offerta (es. la pubblicità online) e in quali modi il digitale può risultarne un fattore di innovazione (es. la creazione di una piattaforma e-commerce business-to-consumer o business-to-business) o addirittura di trasformazione (nuovi prodotti, nuovi servizi, …);
  • La “brand image” e gli elementi identificativi della comunicazione: la promessa, il tono di voce, il linguaggio adottato;
  • Le “buyer personas” della comunicazione digitale e la loro declinazione in termini di contenuti e servizi offerti online sotto forma di infrastruttura del sito e organizzazione degli elementi che debbono farne parte con le relative scelte di category management e di pricing;
  • La mappatura degli ambienti digitali che si intende affiancare al sito ed il loro ruolo di comunicazione e distribuzione (app e newsletter, profili social ufficiali, marketplace e directory, apporto di influencer e brand ambassador);
  • Le piattaforme tecnologica di cui vi è necessità (CMS, software e-commerce, CRM, sistema di analytics, …) e i relativi servizi da attivare (strumenti di pagamento, collegamento con il gestionale, logistica, …);
  • Lo stato dell’arte e gli obiettivi delle scelte di marketing digitale da intraprendere con indicazioni progettuali (tempi, KPI) e organizzative (ruoli e competenze) volte a perseguirle.
Un documento ben strutturato oltre a chiarire al management la situazione di partner è anche la base per predisporre brief strutturati grazie ai quali coinvolgere fornitori e partner e condividere traguardi, percorsi e risorse necessari per tradurre la strategia in iniziative concrete e verificabili.

fonte :  Andrea Boscaro - The Vortex

lunedì 1 luglio 2019

Il Tuo Profilo Instagram Quanto Vale? Calcola Gratis

Quanto vale il mio Profilo Instagram? Quanto posso chiedere per un post sponsorizzato sul mio profilo Instagram? Queste le domande più comuni quando gestiamo la crescita di un Profilo Instagram. Spesso però nessuno riesce a rispondere a tali quesiti, ma noi di InstaGo abbiamo la risposta.


Lo Script di Calcolo.

Calcolare il valore del tuo Profilo Instagram.
Abbiamo deciso di inserire all’interno di questo post, uno script automatico di calcolo sponsorizzazione Instagram, frutto di una taratura basata sulla nostra esperienza di gestione nazionale ed internazionale.  Il nostro calcolatore  ti consente di stimare le potenziali entrate dal tuo account Instagram – ovviamente se ritieni di essere un influencer – in base al tuo coinvolgimento, al numero di follower ed engagement. La Taratura dello script fa riferimento anche ad parametro di esperienza. Per intenderci…
In questi anni abbiamo curato e curiamo profili Instagram molto Big e questo ci ha consentito di conoscere in prima persona quanto valessero le sponsorizzate di account da milioni e milioni di followers. Oltretutto, abbiamo compreso come, non è detto che si debbano avere un’infinità di follower per iniziare a monetizzare. Dovete però tenere in mente alcuni elementi come la vostra bibbia di Instagram. Ne abbiamo parlato in vari post che vi elenchiamo di seguito:
  • Qualità delle Foto
  • Engagement
  • Nicchia
  • Hashtag
  • Se non riuscite soli, affidatevi ad un’agenzia seria!
Lo script di calcolo sponsorizzata Instagram che troverete di seguito è uno strumento non ufficiale di Instagram e non è in alcun modo associato o supportati da Instagram. Questo strumento è stato sviluppato per fornire potenziali linee guida di guadagno per singolo post.

Fonte:  https://insta-go.it/profilo-instagram-quanto-vale/

Ultimo Post inserito

In Italia arriva "PIZZA GPT" il clone di ChatGpt per gl'italiani