sabato 28 novembre 2015

Evoluzione del linguaggio HTML

Il CERN di Ginevra, promotore del sistema WWW (W3), ha creato un consorzio chiamato W3 Organization (indirizzo: http://w3.org) per seguire l'evoluzione del linguaggio HTML, e cioè l'introduzione di nuovi tags e relativi attributi. Attaulmente, l'HTML è giunto alla versione 3.0, non ancora del tutto ufficializzata.

Non solo HTML, XHTML, CSS, XML… conosciamo più a fondo il consorzio mondiale che definisce gli standard per il web
 
 
Logo del W3CIl World Wide Web Consortium (W3C) è nato nell'ottobre del 1994 per portare il World Wide Web alla sua massima potenzialità definendo protocolli comuni con la finalità di promuoverne l'evoluzione garantendo l'interoperabilità. Attualmente il W3C conta quasi 500 organizzazioni con presenza in tutto il mondo che hanno riconosciuto la funzione del W3C e desiderano contribuire alla crescita del web. In Italia il W3C è presente con un ufficio coordinato da Oreste Signore 


Sicuramente Vi sarà capitato di sentire: “Il W3C crea gli standard per il web”: la missione del W3C è quella di portare il web alle sue massime potenzialità , fornendo supporto alle tecnologie (specifiche, linee guida, applicazioni, e programmi di supporto) creando di fatto un punto d'incontro per informazioni, collaborazioni commerciali, ispirazione ed in generale per comprendere le potenzialità del web.

Nel tempo, i maggiori produttori di browser (Netscape in testa) nel tentativo di accaparrarsi maggiori fette di mercato, hanno introdotto estensioni proprie, on previste nello standard. A fronte degli innegabili vantaggi vi è tuttavia il problema della riconoscibilità dei nuovi tags da parte degli altro browser, non sempre assicurata. 

sabato 21 novembre 2015

Linguaggio HTML: che cos’è e a che cosa serve

L'HTML (Hyper Text Markup Language) è il linguaggio per costruire gli ipertesti.

Non un linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di descrizione dei diversi contenuti mediali di un ipertesto, e della loro forma, e dei collegamenti.
L'Idea consiste nel porre all'interno di un file di solo testo dei marcatori (Markup) o contrassegni, detti TAG che, letti e interpretati da un opportuno programma (chiamato browser=sfogliatore), produrranno le visualizzazioni e le azioni corrispondenti. 


Tutti i TAG HMTL vengono racchiusi tra parentesi angolate, nella forma , e vengono generalmente terminati da un tag di chiusura nella forma posto alla fine della porzione di documento sulla quale si applica il TAG. 

Il linguaggio HTML è il linguaggio utilizzato per la costruzione di pagine internet.
HTML è l'acronimo inglese di “Hyper Text Markup Language”: questa espressione inglese può essere tradotta come “Linguaggio a marcatori per ipertesti”. Non spaventarti se questa definizione ti appare troppo difficile in questo momento.

In attesa di capire gradualmente cosa essa significhi, cominciamo con il dire che l'HTML è il linguaggio che serve a creare e dare uno stile alle pagine internet; queste pagine, come sai, sono complesse, perché hanno al loro interno testi, immagini, suoni, video, link, effetti visivi di vario tipo. Per questo motivo, una pagina internet viene definita come un ipertesto, e cioè un testo che contiene al suo interno più tipi di contenuti. Quindi, anche se non lo sappiamo, il linguaggio HTML fa ormai parte della nostra vita di tutti i giorni: ogni volta che apriamo una pagina internet (sia con il computer di casa, con il tablet o con lo smartphone) entra in gioco il linguaggio HTML.

Il modo in cui sono disposti gli elementi di questa pagina internet viene stabilito grazie al linguaggio HTML; tutto ciò che tu vedi in questa pagina e il modo in cui è organizzato lo spazio del video che hai davanti gli occhi è contenuto in un file HTML, e cioè un file di testo in cui c'è spiegato fino all'ultimo dettaglio come deve essere strutturata la pagina.

Vuoi farti un'idea di come sia scritta in realtà la pagina internet del quotidiano? Clicca contemporaneamente il tasto CTRL e la lettera U e lo scoprirai…
Non tutti i TAG vengono utilizzati a coppie: ve ne sono alcuni che producono azioni che non si applicano a porzioni di testo od altro. Ad esempio, il TAG che ordina l'"a capo" di una riga, o quello che ordina il tracciamento di una riga orizzontale di separazione tra paragrafi, ecc.
I TAG possono essere nidificati (cioè posti un all'interno di un altro) un numero arbitrario di volte, ovviamente seguendo un criterio logico.
In ogni caso, nella scrittura del TAG non viene fatta alcuna differenza tra carattere minuscolo o maiuscolo.

Sempre in generale, un impiego erroneo o sovrabbondante di TAG non provoca errori, in quanto tali situazioni vengono ignorate dal browser.

sabato 14 novembre 2015

Come scegliere il colore perfetto per il logo

Immagina il tuo brand come se fosse una persona, e rispondi alle domande dell'infografica. L'infografica ti guiderà verso la giusta combinazione di colori che rispecchia la personalità del tuo brand e rifletta l'immagine che vuoi proiettare ai tuoi clienti.



Rosso: il colore universale della passione, della rabbia e del calore. Simboleggia anche il sangue, il fuoco, il pericolo e la violenza. Il Rosso è il primo colore dell'arcobaleno che i neonati imparano a riconoscere, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome. Il tuo brand è incisivo, vivace, giovane o moderno? Il rosso potrebbe essere il colore perfetto. Se il tuo brand è classico, serio e maturo invece è meglio optare per un altro colore.

Arancione: un colore vibrante, fresco e giocoso. Scegli l'arancione per distinguerti dalla massa. è usato meno spesso del rosso, ma è una tonalità altrettanto energica e sgargiante. L'arancione è molto utilizzato nei siti perché simboleggia ricerca, studio e attenzione.

Giallo: accessibile, solare, amichevole. Il giallo trasuda allegria, e se sceglierai questo colore per il tuo logo, il tuo brand sembrerà automaticamente più giovanile ed economico. Il giallo sicuramente non passerà inosservato. Suscita una sensazione d'espansione e incita al movimento, il giallo corrisponde ad una condizione di libertà e autosviluppo.

Verde: il verde è un colore molto versatile, e non è associato a molti brand, anche se possiede delle forti connessioni culturali. Questa tonalità rappresenta la natura, l'ambiente, la vita, la crescita, la fortuna, la gioventù, la primavera, la fertilità ma anche l'acido e il veleno. L'effetto di stabilità prodotto dal verde rappresenta, da un punto di vista psicologico, i valori saldi che non mutano. La scelta del verde indica inoltre autostima. Sei nella finanza? Nel giardinaggio? Potresti prendere in considerazione il verde.

Blu: il blu è il colore regale per eccellenza, infatti è una tonalità molto gettonata. Questo colore simbolizza fiducia e maturità, quindi se scegli questo colore il tuo brand sembrerà sicuramente più affidabile e verrà più facilmente preso sul serio. Simboleggia la calma, l'acqua, il cielo, l'armonia e la lealtà. Fissando a lungo questo colore si produce un effetto di quiete e relax.

Viola: il viola è un colore insolito emblema di regalità, spiritualità e allo stesso tempo di crudeltà, arroganza e pianto. Il viola inoltre è il colore della penitenza e del misticismo. Se vuoi apparire saggio e all'ultima moda questo è il colore che fa per te. è anche abbastanza femminile, il viola indica l'unione degli opposti e la suggestionabilità.

Rosa: il rosa è il colore femminile per eccellenza e simboleggia dolcezza e ingenuità. Ma è anche una tonalità molto versatile. Dal rosa pastello, al rosa magenta, scegli il rosa per un look moderno, giovanile e sofisticato.

Marrone: cosa può fare il marrone per te? Se vuoi che il tuo brand appaia vigoroso, maschile e serio, questo colore fa per te. Il marrone è un colore molto sottovalutato, quindi scegliendolo spiccherai tra i tanti loghi della concorrenza.

Nero: black is the new black. Il nero è associato al potere, eleganza, magia, mistero e notte. Simboleggia anche lutto e morte (culture occidentali), cattiveria, infelicità, tristezza, rimorso e rabbia. Vuoi apparire elegante, moderno e di lusso? Non puoi che scegliere il nero. Se invece vuoi che il tuo brand appaia accessibile ed economico, non ti conviene scegliere questo tonalità.

Bianco: il bianco è l'assenza di colori. Il bianco è il colore della purezza e funziona per quasi tutti i brand. Essendo un colore neutro, puoi considerarlo anche come seconda opzione per il tuo logo. è inoltre emblema di pulizia, innocenza, spazio, castità, semplicità e pace. Ma anche morte (nelle culture orientali), freddezza e sterilità.

Grigio: non è un colore né chiaro, né scuro. Il grigio è un colore maturo, classico e serio. Scegli un grigio scuro per aggiungere mistero, se vuoi apparire più alla mano scegli un grigio più chiaro. Questo colore viene anche collegato a maturità e tristezza. Lo si sceglie per definire una distanza ed un non coinvolgimento.

sabato 7 novembre 2015

Perché cambiare logo ?

Nel processo di branding, bisogna sempre innanzitutto analizzare e comprendere il settore di mercato di riferimento, in cui si trova e lavora l'azienda, in quanto ogni settore presenta delle chiavi di lettura a cui fare riferimento. Ci sono infatti alcuni settori di mercato che sono basati su delle idee di tradizione e stabilità, come banche e agenzie assicurative, altri invece fanno capo a cambiamento e dinamicità, come quelli legati ai media, alla pubblicità o al mondo giovanile.

Quindi conoscere il mercato di riferimento, le sue necessità e il suo target, è molto importante per fare un buon rebranding. Prendere un'iniziativa del genere troppo alla leggera significa ritrovarsi con un nuovo brand debole, poco distintivo, incapace di competere in un mercato sempre più agguerrito.

Ma quindi perché cambiare logo?
Possono esserci moltissimi motivi per cui si può giungere alla decisione di cambiare logo, ma il più delle volte sono riconducibili a quattro differente alternative.

Questi sono 4 buoni motivi, e anche i più comuni, per pensare a un rinnovamento del logo della propria azienda:
  1. Perché l'immagine dell'azienda è fuori moda
  2. Perché il brand ha una cattiva reputazione
  3. A causa di fusioni, scissioni o acquisizioni
  4. Perché l'azienda si vuole riposizionare sul mercato


 

lunedì 2 novembre 2015

E' uscito il primo Apple Watch: un nuovo passo verso la trasformazione digitale

Il 24 aprile del 2015, Apple ha presentato il suo primo smartwatch, chiamato Apple Watch. Il dispositivo è stato progettato per essere indossato al polso e offre una serie di funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di ricevere notifiche, controllare la musica, monitorare l'attività fisica, effettuare chiamate e inviare messaggi.

L'Apple Watch è stato sviluppato per essere utilizzato in combinazione con un iPhone e si collega tramite Bluetooth. Il dispositivo offre un display Retina con Force Touch, che consente di interagire con il contenuto visualizzato attraverso pressioni differenti. Il dispositivo ha anche una serie di sensori incorporati, tra cui un accelerometro, un giroscopio e un sensore cardiaco, che consentono di monitorare l'attività fisica e il sonno.

Il lancio dell'Apple Watch ha rappresentato un nuovo passo verso la trasformazione digitale, poiché ha permesso agli utenti di avere un accesso ancora più immediato e conveniente alle loro attività quotidiane e alla loro vita digitale. Il dispositivo è stato acclamato per la sua bellezza estetica, la sua funzionalità e la sua semplicità d'uso.

Inoltre, con l'Apple Watch è stato introdotto un nuovo sistema operativo chiamato watchOS, che permetteva di installare delle app specifiche per lo smartwatch, ampliando ancora di più le funzionalità del device.

L'Apple Watch ha rappresentato un'importante innovazione nel settore degli smartwatch e ha aperto la strada a una nuova generazione di dispositivi indossabili che sono in grado di offrire un'esperienza digitale sempre più integrata e personalizzata.

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