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giovedì 21 giugno 2012

Che cos' è un VLOG ?

“Vlog” è un termine molto diffuso negli Stati Uniti, che inizia a prendere piede da poco tempo anche in italia: il suo significato, detto in parole povere, potrebbe spiegarsi con la definizione: “video-blog”. Il Blog, come è ormai risaputo da anni, è un sito (un po’ come questo) che raccoglie post (articoli redatti anche da persone comuni, non solo giornalisti) sugli argomenti più disparati, da racconti di vita quotidiana ad opinioni su attualità, politica, costume, spettacolo,ecc. Questi articoli sono pubblicati con una certa frequenza, un po’ come si tiene un “diario” personale. Considerate un diario personale creato sotto forma di video, spesso pubblicati su piattaforme come youtube, ed ecco a voi il VLOG! (Video-Blog, appunto).


Il o LA Vlogger, sono coloro che amano esprimersi con questo affascinante mezzo di comunicazione. Come si noterà leggendo il mio profilo (o anche le note sul mio lavoro a questo link) quella dei vlog non è certo la mia unica occupazione o passione, ma ho deciso di chiamare così questo sito, poichè raccoglie da più fonti tutto ciò che amo “riversare” di particolare nel web: non solo i vlog personali, ma i miei scatti fotografici preferiti, i miei tutorial, i miei video più demenziali e ironici, i miei lavori più importanti, le mie conversazioni con i lettori e tanto altro. Perchè nella vita di un Vlogger ogni sfumatura è importante. E qui ce ne sono davvero tante!! 

venerdì 15 giugno 2012

Vlogging: la potenza dei video blog per costruire relazioni, aumentare la visibilità e generare entrate

I vlog, o video blog, sono una forma di comunicazione digitale in cui gli utenti condividono contenuti video su una varietà di argomenti. Essi sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, con una crescente quantità di utenti che si rivolgono ai vlog per intrattenimento, informazioni e ispirazione. In questo articolo esploreremo alcune delle caratteristiche dei vlog e vedremo come essi possono essere utilizzati per raggiungere un pubblico ampio.



In primo luogo, i vlog sono un ottimo modo per costruire una relazione con il tuo pubblico. Attraverso i video, gli utenti possono vedere e sentire il vero te, con la tua personalità e la tua voce, e questo può aiutare a creare un senso di connessione e di fiducia con il tuo pubblico. Inoltre, i vlog ti permettono di mostrare la tua autenticità e di condividere la tua vera storia, il che può aiutare a creare una comunità di fan fedeli.

In secondo luogo, i vlog sono un ottimo modo per aumentare la visibilità e la portata. Con così tanta concorrenza sui social media, può essere difficile farsi notare tra la folla. I vlog ti danno la possibilità di distinguerti dalla concorrenza e di raggiungere un pubblico più ampio, sia attraverso la condivisione dei tuoi video sui social media, sia attraverso la creazione di un canale YouTube proprio.

Infine, i vlog possono essere utilizzati per generare entrate. Ci sono diversi modi per monetizzare i vlog, tra cui la pubblicità, le sponsorizzazioni e la vendita di prodotti correlati. Tuttavia è importante creare un pubblico affezionato prima di pensare di monetizzare il proprio vlog.

In conclusione, i vlog sono una forma potente di comunicazione digitale che possono essere utilizzati per costruire relazioni con il pubblico, aumentare la visibilità e la portata, e generare entrate. Se sei interessato a creare un vlog, ricorda di scegliere un argomento che ti appassiona, essere autentico e costante nella pubblicazione dei tuoi video e avere una buona pianificazione.

giovedì 14 giugno 2012

Dal BLOG al VLOG : Cosa significa ?

Dal blog al vlog: in Inghilterra spopolano i vlogger, che cosa significa?

Chi è dunque un vlogger e che cos'è un vlog? La pagina inglese di Wikipedia definisce un vlog (o video log) come una forma di blog che usa come mezzo il video. Blog è la fusione dei termini web e log ("booklog", giornale di navigazione) 


Ne avevo già parlato a sufficienza qualche mese fa delle gaffe (o forse è meglio definirla semplicemente come pura ignoranza) di diversi politici italiani alle prese con l'inglese, per cui, nonostante l'europarlamentare PD Gianni Pittella mi abbia recentemente fornito un altro ghiotto assist (ecco il video, due minuti di spasso e inglese alla Totò), preferisco passare ad altro e parlare di vlogger e vlog, due neologismi provenienti dalla lingua di Her Majesty Elizabeth II e  destinati nel giro di poco tempo a entrare anche nella nostra lingua.

A dire il vero, non credo che l'attuale Regina, quasi novantenne, sia a conoscenza nemmeno dell'esistenza, oltre che del significato, dei due termini. La distanza tra la velocità alla quale si muovono la maggior parte degli uomini e delle donne al potere e quella a cui viaggia il resto del pianeta è siderale non solo nella nostra Italia. Così va il mondo, al giorno d'oggi.

Chi è dunque un vlogger e che cos'è un vlog? La pagina inglese di Wikipedia definisce un vlog (o video log) come una forma di blog che usa come mezzo il video. Scusandomi per la spiegazione a scatole cinesi, è opportuno a questo punto chiarire il significato di blog: derivante dalla fusione di web e log, il termine indica una pagina della Rete sulla quale vengono pubblicati con una certa periodicità contenuti di carattere informativo.

Se in Italia vanno per ora di moda i blogger, tanto che anche il sito del Fatto Quotidiano ormai da tempo lascia loro uno spazio considerevole in home page, in Inghilterra sono i vlogger a spopolare specialmente tra i giovani, anche perché i vlogger di maggiore successo sono poco più che ventenni. è il caso per esempio del ventiduenne Dan Howell, ex-studente di giurisprudenza diventato famoso al punto di avere due milioni di iscritti al suo canale YouTube danisnotonfire. Un'altra celebrità del mondo del vlogging è Phil Lester, laureato in Linguistica, che con il suo canale YouTube ha raggiunto quattro mesi fa i due milioni di subscribers.

Non è quindi una coincidenza se i due, che sono anche grandi amici, sono stati messi sotto contratto da BBC Radio1 e conducono la trasmissione della domenica sera.

C'è, si diceva all'inizio, un mondo fatto in gran parte di giovani che viaggia a una certa velocità ed è sintonizzato – è proprio il caso di dirlo! – su determinate frequenze. Ai Pittella o al/alla monarca di turno si richiederebbe quantomeno di interessarsene e di guardare a esso con curiosità, se non, addirittura, di provare a sviluppare nei suoi confronti un minimo grado di empatia… See you! 

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