domenica 28 aprile 2013

Quali FONT utilizzare per un sito WEB ?

E' consigliato utilizzare solo font standard, in modo che le nostre pagine possano essere lette senza problemi da tutti gli utenti. Per utilizzare font personalizzati dovremo infatti aspettare che la proprietà @font-face dei fogli di stile sia finalmente supportata da tutti i browser.
 
 
La tabella che trovate di seguito, realizzata da Richard Rutter, mostra i font che sono installati di default sui sistemi operativi Mac e Windows, quelli installati con le varie versioni di Office e quelli installati con la Creative Suite di Adobe.
fontmatrix-small
Grazie a questa tabella sappiamo che i font più compatibili con le tre principali piattaforme sono:

    - Georgia
    - Palatino Linotype
    - Times New Roman
    - Arial
    - Trebuchet MS
    - Verdana
    - Comic Sans MS
    - Courier New

Sono i font più famosi e utilizzati, tranne il palatino linotype, font poco conosciuto, che ho io stessa utilizzato in alcuni miei progetti web: lo trovo più originale del Georgia e facilmente leggibile.

mercoledì 24 aprile 2013

Come installare una FONT su LINUX

Installare un font in Linux

Nonostante l'universo Linux sia popolato da un numero elevatissimo distribuzioni (Debian, Ubuntu, Slackware, ecc.) esiste un metodo univoco per poter collocare nuovi font. Per installare i caratteri di tipo True Type (riconoscibili dall'estensione .ttf), dovrete aprire una finestra del terminale e ottenere i privilegi di amministratore con il comando SUDO.
 
 
A questo punto, copiate il font nella cartella /usr/share/fonts/truetype/ digitando il comando cp/home/NOMEACCOUNT/Scaricati/FONT.ttf/usr/share/fonts/truetype/, dove NOMEACCOUNT e FONT sono, rispettivamente, il nome account che utilizzate per loggarvi all'interno del sistema e il nome del font da installare. Infine, bisogna aggiornare il file che contiene i tipi di font inseriti nel sistema: digitate, sempre nella finestra del terminale, il comando fc-cache –f –v e premete invio.

venerdì 19 aprile 2013

Password sicure: come creare e gestire password efficaci

Le password sono uno strumento essenziale per la sicurezza online, ma spesso vengono sottovalutate o utilizzate in modo errato. In questo articolo esploreremo alcune delle best practice per la creazione e la gestione delle password per garantire la massima sicurezza dei tuoi dati personali.


In primo luogo, è importante utilizzare password forti. Una password forte dovrebbe essere lunga, almeno 12 caratteri, e combinare lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di utilizzare informazioni personali come il tuo nome o la tua data di nascita, poiché queste informazioni possono essere facilmente indovinate o trovate online.

In secondo luogo, non utilizzare la stessa password per più account. Se un aggressore riesce a scoprire una tua password, avrà accesso a tutti i tuoi account. Utilizza invece password uniche per ciascun account e utilizza un gestore di password per generare e archiviare in modo sicuro le tue password.

In terzo luogo, è importante cambiare regolarmente le password.
Anche se utilizzi una password forte e unica, gli aggressori possono comunque utilizzare tecniche avanzate per scoprirla. Cambiare regolarmente le password aiuta a prevenire questo tipo di attacco.

In quarto luogo, evita di salvare le password sul tuo computer o sul tuo dispositivo mobile. Se il tuo computer o dispositivo viene rubato o compromesso, gli aggressori avranno accesso alle tue password. Utilizza invece un gestore di password per archiviare in modo sicuro le tue password.

In quintuplo luogo, utilizza la autenticazione a due fattori quando possibile. L'autenticazione a due fattori richiede una password e un secondo elemento di sicurezza, come un codice inviato via SMS o un'applicazione di autenticazione. Ciò aumenta notevolmente la sicurezza dei tuoi account.

In sintesi, le password sono un elemento cruciale per la sicurezza online, ma spesso vengono utilizzate in modo errato. Utilizzando una password forte e unica, cambiando regolarmente le password, evitando di salvare le password sul tuo computer e utilizzando l'autenticazione a due fattori, puoi proteggere i tuoi dati personali e i tuoi account online.

mercoledì 17 aprile 2013

Come installare una FONT su MC


Se vogliamo arricchire la libreria del nostro sistema Windows abbiamo a disposizione tre differenti metodi.

Installazione di un font su un computer Apple (sia iMac che MacBook) è molto semplice.

Per arricchire la propria collazione di caratteri tipografici, cliccate due volte sul file da installare e, successivamente, selezionate il pulsante Installa nella finestra. In alternativa, si può utilizzare il Libro Font (Applicazioni à Libro Font) per gestire la propria collezione. Grazie a questa utility presente di default nel sistema operativo Apple, è possibile inserire nuovi caratteri oppure cancellare e disattivare quelli già esistenti.
 
Per installare un nuovo font basterà trascinarlo all'interno della finestra di Libro Font.
 
Per eliminarlo basterà cliccarci sopra con il mouse tenendo premuto il tasto Control (ctrl) della tastiera e scegliere la voce Rimuovi il font dal menu.


mercoledì 10 aprile 2013

Come installare una FONT su WINDOWS

Se vogliamo arricchire la libreria del nostro sistema Windows abbiamo a disposizione tre differenti metodi.
 

Installare un font su Windows
 
Il primo consiste nel trascinare il carattere all'interno della cartella Fonts del sistema operativo (C:WindowsFonts nel caso in cui il sistema operativo sia installato nella directory C:). Se, ad esempio, avete salvato il file sul desktop basterà prenderlo e spostarlo all'interno di una finestra di Esplora Risorse nella quale avete aperto la cartella Fonts .
 
Installare un font su Windows
 
Un altro metodo, altrettanto semplice e immediato, prevede di selezionare con il tasto destro il font e scegliere dal menu la voce Installa.
  
Altrimenti, cliccate per due volte sul file per aprire una finestra di anteprima del nuovo carattere tipografico. A questo punto, cliccando sul pulsante Installa in alto a sinistra, potrete aggiungere il file alla vostra collezione.
 
Eliminare un font in Windows
 
Anche per eliminare un font possiamo seguire percorsi alternativi. Il più semplice è quello di entrare nella cartella Fonts (il percorso è lo stesso di prima C:WindowsFonts), cliccare con il tasto destro del mouse sul carattere da rimuovere e scegliere Elimina.

Altrimenti, potrete accedere a Pannello di Controllo, selezionare la voce Aspetto e Personalizzazione e successivamente Caratteri.
 
Una volta individuato il font da rimuovere, potete selezionarlo e poi premere sul tasto Elimina in alto. In alternativa, cliccate il tasto destro del mouse e selezionate dal menu la voce Elimina. Nel caso siate utenti di Windows XP, dopo essere entrati nel Pannello di controllo, selezionate l'etichetta Passa alla visualizzazione classica presente a sinistra nella barra. Una volta fatto, scegliete Caratteri, individuate il font da cancellare e, dopo averci cliccato su con il tasto destro, cliccate su Elimina.


mercoledì 3 aprile 2013

Suddivisione di Categorie FONT

Ogni font è un universo a se, sono diverse le dimensioni, le caratteristiche, le forme e le sensazioni che esprime. Per comodità sono stati suddivisi in diversi gruppi o famiglie:

   - Serif (con grazie)
   - Sans serif (senza grazie)
   - Hand Writing
   - Decorative


Serif
La parte alta e la parte bassa delle lettere hanno alle estremità degli allungamenti ortogonali, detti grazie, che facilitano l'occhio a scorrere da una lettera all'altra. Questi elementi conferiscono maggiore eleganza e derivano dal carattere lapidario romano del primo secolo d.C. in cui servivano a facilitare l'incisione del carattere sulla pietra.
Nel corso del tempo si sono sviluppate numerosi sottogruppi di font serif:
Gli Old Style che comprendono i Veneziani (o Umanisti), come il Centaur, e i Romani antichi (o Garald), come il Garamond.
Sono tutti caratterizzati da uno scarso contrasto tra aste verticali e orizzontali, dalla forma concava delle grazie e dall'asse obliquo in lettere come la o, la c e la e.
I Transizionali in cui il contrasto tra aste verticali e orizzontali è molto più marcato e le grazie sono più piatte. A questo gruppo appartengono font molto popolari come Times New Roman e Georgia.
I Bodoni (o Romani moderni) hanno un passaggio molto marcato tra aste verticali e orizzontali e grazie molto sottili che formano angoli retti con l'asta.
Gli Slab Serif (o Egiziani) sono i font che hanno avuto un particolare sviluppo durante il diciannovesimo secolo in Inghilterra. La differenza di spessore tra le aste è minima, mentre le grazie sono ben marcate e perpendicolari. A questo gruppo appartengono il Rockwell e il Courier.
Questi font vengono usati per scrivere testi lunghi grazie alla loro alta leggibilità.

Sans serif
I sans serif nascono nell'Ottocento in Inghilterra per eliminare dal carattere ogni inutile fronzolo. Le lettere sono senza grazie e la differenza di spessore tra le aste è minima.
In italiano sono detti caratteri a bastoni o lineari.
Si dividono in due sottogruppi:
Gothic in cui le linee delle lettere sono di diverso spessore
Single line sans serif in cui le linee hanno lo stesso spessore. La leggibilità è molto elevata anche da lontano per questo sono preferite per i titoli.
Serif e Sans serif si distinguono anche per lo strumento in cui vengono utilizzati. I graziati (serif) per la stampa perchè le grazie permettono al nostro cervello di distinguere più agevolmente i caratteri, mentre i bastoni (sans serif) sono adatti ai testi brevi e al web, dove la risoluzione è molto minore e quindi le grazie e gli spessori si perdono completamente.

Hand Writing
Sembrano tutti font scritti a mano e la leggibilità non è molto elevata.
Script sono font per così dire “ingombranti” utilizzati per messaggi speciali, come gli inviti, in cui non è necessario molto testo. Sono comunque molto eleganti.
Cursive sono font che sembrano essere piegati verso destra e le lettere sono legate fra di loro tramite delle estensioni.
Text è il primo carattere creato da Gutenberg e rappresenta la tradizione. Viene generalmente usato nei certificati e nei diplomi.
Calligraphic sono font eleganti dalle linee sinuose, per questo si utilizzano spesso per realizzare la prima lettera di un libro o di un invito.

Decorative
Sono font usati principalmente a fini decorativi e grafici per questo non hanno particolari caratteristiche standard. La fantasia è la sola protagonista.

La storia dei font
Ora che le idee sui diversi font sono più chiare, facciamo un salto temporale di parecchi secoli per raccontare l'evoluzione dei font.
Tutto inizia con l'invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutenberg, in quell'occasione nasce anche il primo carattere tipografico, Black letter. E' però poco leggibile e nel giro di pochi anni si evolve nel Roman.

La diffusione della stampa nel corso del ‘500 favorisce la nascita di molti font diversi. Degna di nota è la nascita del Garamond ad opera del francese Claude Garamond. E' però il Seicento il secolo della svolta per i caratteri tipografici. Per volere del cardinale Richelieu e di Luigi XIV vengono effettuati i primi studi scientifici sulla progettazione e realizzazione dei caratteri tipografici. Nasce il Romain du roi.
Nell'Ottocento la creazione di caratteri tipografici aumenta e iniziano a differenziarsi in tre categorie principali: iperdecorati, ultra bodoni (da Bodoni, font creato dall'omonimo veneziano. Il suo tratto è semplice e le grazie sono sottili) ed egiziani.

Nel secolo successivo l'approccio a questa disciplina diventa sempre più scientifico e iniziano a essere compilati diversi manuali.

Edward Johnston, calligrafo e tipografo di grande esperienza, crea un nuovo carattere per la nascente metropolitana di Londra, non a caso chiamato Underground. Oggi è il carattere della segnaletica stradale.

La maggior parte dei progressi nell'ambito delle tecnologie di stampa si devono alla Monotype, una società che si occupa di design in ambito tipografico. A questa società è attribuita la creazione di nuovi caratteri, tra cui il famoso Times New Roman, e la produzione delle prime stampatrici interamente meccaniche. Infine, non possiamo non menzionare un altro font dalla grande leggibilità e compattezza: l'Helvetica di Max Miedinger.
Eccovi presentato il variegato mondo dei font, importantissimi per una comunicazione efficace. Prima di pubblicare il vostro libro o stampare una brochure affidatevi al Centro Stampa Digitalprint per una prova di stampa così da verificare la perfetta leggibilità dei testi su carta.

lunedì 1 aprile 2013

Cosa sono i FONT ?

Wikipedia spiega: “in tipografia e in informatica il tipo di carattere o font è un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e accomunati da un certo stile grafico o intesi per svolgere una data funzione. Il comune termine inglese font proviene dal francese medioevale fonte, ovvero «(qualcosa che è stato) fuso» (dal latino fundere), con riferimento ai caratteri mobili prodotti per la stampa tipografica, ottenuti versando il metallo fuso nella forma contenente la matrice del singolo carattere.”
In altre parole, le fonts sono dei caratteri tipografici che si differenziano tra di loro attraverso particolari e ricercate caratteristiche grafiche e visive.
 

Con la diffusione della grafica digitale i font sono diventati di uso comune per chiunque utilizzi un computer. Cosa c'è di più immediato che scegliere il font da utilizzare per un documento, un progetto, una mail, scorrendo la famosa “tendina dei font“?
In italiano la parola “font” viene tradotta come “tipo di carattere“, ma personalmente la trovo una definizione leggermente fuorviante. Infatti il carattere, in italiano, è la singola lettera, o numero, o virgola che si voglia, mentre il font è la totalità dei caratteri di un alfabeto, strutturati in modo coerente tra loro.

Certo, questo varrebbe in un mondo perfetto in cui tutti sanno di che cosa parlano e conoscono il vero significato delle parole. Nella realtà, ormai, il termine font e il termine carattere sono usati come sinonimi e, poiché le lingue si evolvono, bisogna accettare tale cambiamento.
Quindi, anche se etimologicamente sbagliato, font = carattere (o forse no?).

Ma in ogni caso, quel che rende un font tale e non un insieme di lettere e simboli messi a casaccio, sono lo stile comune e la coerenza compositiva.

Capirai quindi che creare un carattere che abbia senso e significato non è per niente facile e comprenderai (forse) anche le motivazioni dei prezzi esorbitanti di vendita di alcune famiglie di caratteri (prova a googlare ad esempio il costo di font come Helvetica, Frutiger o Gotham, rimarrai a bocca spalancata).

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