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giovedì 16 febbraio 2023

Quante pagine deve avere un sito per essere ben indicizzato su google ?

 

Non esiste un numero specifico di pagine che un sito web deve avere per essere ben indicizzato su Google, poiché l'indicizzazione dipende da molti fattori diversi, tra cui la qualità del contenuto, la struttura del sito, l'esperienza dell'utente e la reputazione del sito.

Tuttavia, in generale, un sito web che contiene una varietà di pagine di alta qualità e di interesse per l'utente ha maggiori probabilità di essere indicizzato positivamente dai motori di ricerca rispetto ad un sito web con poche pagine o con contenuti di bassa qualità.

Inoltre, la struttura del sito web e la sua navigazione possono influenzare la capacità di Google di indicizzare il sito in modo efficace. È importante che il sito web sia ben organizzato e che le pagine siano collegate tra loro in modo logico e coerente.

In sintesi, il numero di pagine di un sito web non è l'unico fattore che determina la sua indicizzazione su Google. È importante creare un sito web di alta qualità, ben organizzato e facilmente navigabile per migliorare le probabilità di indicizzazione positiva sui motori di ricerca.

martedì 7 febbraio 2023

Google lancia BARD come rivale di ChatGPT

Scopri come Google sta sfidando Microsoft nel mercato dei software di messaggistica con il lancio di BARD. Confrontiamo BARD con ChatGPT.


Introduzione

Google ha recentemente lanciato BARD, un nuovo software di messaggistica, per sfidare Microsoft e il suo popolare software ChatGPT. In questo post esploreremo la sfida tra i due giganti della tecnologia e valuteremo le caratteristiche uniche di BARD.


Sfida tra Google e Microsoft nel mercato del software di messaggistica

Il mercato dei software di messaggistica è in continua espansione e Google e Microsoft stanno lottando per diventare il leader del settore. Con il lancio di BARD, Google sta cercando di conquistare una fetta di questo mercato e sfidare la posizione di Microsoft con ChatGPT.


Presentazione di BARD, il nuovo software di messaggistica di Google

BARD è un software di messaggistica all-in-one che offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui chat vocali, chat testuali e videochiamate. Inoltre, BARD è dotato di un'interfaccia intuitiva e di una solida integrazione con altre app e servizi Google.


Confronto tra BARD e ChatGPT

Mentre BARD e ChatGPT offrono entrambi una vasta gamma di funzionalità di messaggistica, ci sono alcune differenze significative tra i due software. Ad esempio, BARD ha una forte integrazione con le app e i servizi Google, mentre ChatGPT è più incentrato sull'intelligenza artificiale e sulle conversazioni naturali. Inoltre, BARD ha un'interfaccia più semplice e intuitiva, mentre ChatGPT ha una maggiore personalizzazione e opzioni avanzate.

In definitiva, entrambi BARD e ChatGPT hanno i loro vantaggi unici e dipende dalle esigenze individuali di ogni utente per determinare quale software sia il migliore per loro. Tuttavia, con il lancio di BARD, Google ha dimostrato di essere un serio concorrente per Microsoft nel mercato dei software di messaggistica e sarà interessante vedere come evolverà la sfida in futuro.

lunedì 23 gennaio 2023

Microsoft investirà 10 miliardi in OpenAI

Microsoft è pronta a investire 10 miliardi di dollari in OpenAI, società che sviluppa ChatGPT, un chatbot basato sull'intelligenza artificiale. 

ChatGPT è in grado di conversare e interagire con gli utenti, imparando e evolvendosi grazie alle conversazioni. Ha la capacità di ricordare ciò che un utente gli ha già detto e fornire risposte basate sui dati presenti in rete. Microsoft vuole utilizzare ChatGPT come partner perfetto per Bing, il suo motore di ricerca, per competere con Google. Gli impatti di un software che "pensa" e impara dall'interazione con gli utenti sulla società non sono ancora completamente immaginabili.

L'investimento di Microsoft in OpenAI e ChatGPT rappresenta un passo importante nell'accelerazione del campo dell'intelligenza artificiale. ChatGPT è già considerato uno dei migliori chatbot sul mercato e questo investimento consentirà di migliorare ulteriormente le sue capacità e di utilizzarlo in una vasta gamma di applicazioni commerciali e non.

OpenAI è stata fondata nel 2015 come associazione no-profit con l'obiettivo di sviluppare un'intelligenza artificiale aperta a tutti. La società ha recentemente messo a disposizione una versione di ChatGPT per test pubblici gratuiti, permettendo ai ricercatori e agli sviluppatori di valutarne le potenzialità e di utilizzarlo per lo sviluppo di nuove applicazioni.

L'investimento di Microsoft in OpenAI e ChatGPT rappresenta una mossa importante per competere con i colossi del settore come Google. Con ChatGPT, Bing potrebbe diventare un motore di ricerca più intelligente e interattivo, in grado di fornire risposte personalizzate e di portare avanti conversazioni con gli utenti.

In generale, l'investimento di Microsoft in OpenAI e ChatGPT rappresenta un importante passo verso un futuro in cui l'intelligenza artificiale sarà sempre più presente nella vita quotidiana e nell'economia globale, con impatti significativi sulla società e sull'industria.

mercoledì 30 novembre 2022

Google e YouTube investono 13 mln dollari in fact checking

Gli investimenti di Google e Youtube nella lotta alla disinformazione. Due società di Alphabet hanno donato 13,2 milioni di dollari per supportare l'International Fact-Checking Network (Ifcn), responsabile del lancio di un fondo, il Global Fact-Checking Fund.

"Questa è la più grande sovvenzione per il controllo dei fatti mai assegnata da Google e YouTube", ha scritto il gruppo, che, insieme a Google News Initiative, ha investito quasi 75 milioni di dollari in finanziamenti dal 2018. Progetti e partnership per l'alfabetizzazione mediatica e la lotta alla disinformazione.

Il Global Fact-Checking Fund, che ha attratto 135 organizzazioni da 65 paesi per combattere la disinformazione in più di 80 lingue, sarà operativo entro il 2023 e porterà alcune innovazioni ai servizi del colosso statunitense.

Nei risultati di ricerca, ad esempio, gli articoli verificati relativi alla ricerca degli utenti verranno evidenziati per un contesto immediato.

Lo stesso vale per YouTube, che visualizzerà una casella di controllo dei fatti nella sezione dei risultati se corrisponde a un video cercato.

"Oltre al titolo, vedrai un estratto originale del testo e una valutazione verificata da un'organizzazione indipendente", ha spiegato la società.

Tutto grazie allo strumento Fact Checker Explorer, tratto da un database di 150.000 fonti attendibili in tutto il mondo.

Per notizie importanti relative a notizie ed eventi attuali, YouTube sarà in grado di visualizzare un pannello chiamato "Breaking News" che riporta approfondimenti da fonti conformi alle linee guida di Google News. Un'altra novità è il riquadro "Informazioni", che permette di conoscere istantaneamente le fonti delle notizie verificate, anche se la copertura mediatica è scarsa.

lunedì 5 aprile 2021

Google e sempre il motore di ricerca piu ulitizzato ?

 

Google è ancora il più grande motore di ricerca, ma ci sono molti motori di ricerca alternativi. Il più citato, è DuckDuckGo che mente parzialmente: è vero che prende meno dati personali dell’utente, ma non è vero che non ne prende come afferma sempre. Un altro meno famoso è Ecosia il quale afferma che ad ogni ricerca, pianteranno un albero nel mondo e mostrano un contatore sotto. Da ciò, sembra che si faccia più di una ricerca al secondo e mi sembra strano siano davvero riusciti a piantare così tanti alberi nel mondo e pure così in fretta.

Comunque, sono convinto che questi alternativi motori di ricerca si siano svegliati tardi perchè se fossero nati prima, avrebbero dato più filo da torcere a Google che ormai è tanto affermata.

lunedì 29 marzo 2021

Alternative a Google

Di alternative a Google ce ne sono a bizzeffe: da Bing di Microsoft, ad Ecosia, il motore di ricerca "amico dell'ambiente", passando per Qwant, il motore di ricerca europeo.

La domanda da porsi è una: siamo disposti a sacrificare la facilità di trovare le informazioni che cerchiamo a cui Google ci ha abituato?

Google, con i suoi numerosi servizi perfettamente integrati nel suo motore di ricerca (tra i quali possiamo citare Maps, Translator, ecc), ci consente di ottenere rapidamente ed efficacemente informazioni riguardanti la distanza da un luogo ad un altro, la traduzione di un determinato lemma in una lingua straniera, la conversione di valute o misure, l'indirizzo, il numero di telefono e le informazioni di un determinato negozio o esercizio commerciale oltre a, banalmente, consentirci di cercare sul web.

Quello che ho sperimentato confrontando i motori di ricerca alternativi al "maestro" Google è che il tempo impiegato per trovare le informazioni che mi servivano raddoppiava se non triplicava, a causa della mancata indicizzazione di alcuni siti web oppure dell'assenza di tutti i servizi sopracitati.

Google nel tempo ha accumulato una quantità di dati impressionante (e preoccupante, soprattutto per gli aspetti concernenti la nostra privacy) ed ha quindi creato un gap difficilmente colmabile dai suoi concorrenti, e questo si ripercuote inevitabilmente anche sui servizi offerti da questi ultimi.

In conclusione, se sei intrepido e vuoi verificare tu stesso le differenze tra i vari motori di ricerca, ti lascio qualche link dei principali concorrenti di Google:

domenica 8 novembre 2020

Google Trends 2020: la classifica delle parole più cercate

Iniziamo dalle parole dove come vi abbiamo già anticipato figurano parole legate alla pandemia e al coronavirus, ma non solo. In classifica sono presenti anche termini legati all’attualità e più recenti come le elezioni USA e Maradona, scomparso pochi giorni fa. Ecco la classifica delle 10 parole più cercate su Google nel 2020:

  1. Coronavirus
  2. Elezioni USA
  3. Classroom
  4. Weschool
  5. Nuovo Dpcm
  6. Diego Armando Maradona
  7. Kobe Bryant
  8. Meet
  9. Contagi
  10. Protezione civile

i personaggi più cercati su Google quest’anno

  1. Alex Zanardi
  2. Silvia Romano
  3. Donald Trump
  4. Joe Biden
  5. Giuseppe Conte
  6. Kim Jong-un
  7. Boris JohnsonKamala Harris
  8. Rula Jebreal
  9. Elon Musk

le guide più cercate su Google nel 2020

 “Come fare...”:
  1. ...il pane in casa
  2. ...le mascherine antivirus
  3. ...il lievito di birra
  4. ...la pizza
  5. ...l’amuchina
  6. ...il lievito madre
  7. ...il tampone
  8. ...lo spid
  9. ...domanda reddito di emergenza
  10. ...gli gnocchi

lunedì 26 ottobre 2020

Il browser più utilizzato nel 2020?

Google Chrome è leader tra i browser per il 2020. Il popolare browser messo a punto dalla casa di Mountain View ha fatto registrare un nuovo traguardo, si tratta del quinto mese consecutivo, riuscendo a raggiungere il suo massimo in assoluto con una quota di mercato del 69,8%.

Il rapporto è stato pubblicato da Net Applications, una società di analisi dello stato della California. Una quota di mercato così elevata, detenuta allo stato attuale da Chrome, è stata superata in passato solo dal browser Internet Explorer realizzato dall'altro colosso tech, Microsoft, che nel 2008 è riuscita a raggiungere il 70 percento.

In queste ore è emerso un rapporto molto interessante:Google Chrome è leader tra i browser per il 2020. Il popolare browser messo a punto dalla casa di Mountain View ha fatto registrare un nuovo traguardo, si tratta del quinto mese consecutivo, riuscendo a raggiungere il suo massimo in assoluto con una quota di mercato del 69,8%.

Il rapporto è stato pubblicato da Net Applications, una società di analisi dello stato della California. Una quota di mercato così elevata, detenuta allo stato attuale da Chrome, è stata superata in passato solo dal browser Internet Explorer realizzato dall'altro colosso tech, Microsoft, che nel 2008 è riuscita a raggiungere il 70 percento.

In base all'attuale tasso di crescita, si prevede che Microsoft Edge riuscirà a raggiungere una quota di mercato del 10,3 percento entro il 2021, una percentuale chiaramente molto lontana ma che potrebbe aumentare progressivamente. Un altro concorrente non di poco conto è Mozilla con il suo Firefox, che riesce a coprire una base del 7,2 percento, fatta registrare proprio nel mese di maggio di quest’anno e con un tasso di crescita, che negli ultimi i tempi, è stato relativamente piatto.


 

venerdì 4 settembre 2020

Motori di Ricerca alternativi a Google

Quali sono i motori di ricerca su internet più usati al mondo? Oltre a Google e Bing ci sono altri motori di ricerca importanti che, pur non avendo al stessa notorietà, sondano il web generando milioni di query giornaliere.

Per alcuni potrebbe essere una novità, ma il motore di ricerca Google non è affatto l’unico utilizzato su Internet al giorno d’oggi.

In effetti ci sono diversi motori di ricerca gratis che ambiscono a conquistare il trono oggi occupato da Google, sebbene nessuno di loro può al giorno d’oggi rappresentare una minaccia concreta.

Tuttavia esistono motori di ricerca alternativi a Google che vale la pena prendere in considerazione. L’elenco motoridiricerca più importanti viene presentata di seguito, tratteremo i primi dieci classificati:

  1. Google
  2. Bing
  3. Baidu
  4. Yahoo
  5. Yandex
  6. Ask
  7. DuckDuckGo
  8. Naver
  9. Seznam
  10. Ecosia

sabato 25 luglio 2020

La top 10 dei siti più visitati in Italia

I 10 siti più visitati in Italia nel 2020 sono:

  • Google.com
  • Faceobook.com
  • Google.it
  • Wikipedia.org
  • Youtube.com
  • Amazon.it
  • Repubblica.it
  • Ampproject.org
  • (Sito per adulti)
  • Corriere.it

Lo studio è stato effettuato attraverso lo strumento Traffic Analytics, passando in rassegna più di 680 mila domini. Questo rapporto elenca i siti più popolari del database di SEMrush, classificato per il numero di utenti che visitano il sito. Anche quest’anno, come per le scorse edizioni, la classifica ripartisce il traffico desktop dei siti da quello mobile. Come si può notare, è sempre più netta la sproporzione tra desktop e mobile, con quest’ultimo che, tranne poche eccezioni, si attesta con una media di oltre il 70% un po’ per tutti i siti della classifica.


 

sabato 4 aprile 2020

Coronavirus : i siti più visitati ... Inps e PornHub

Dai dati forniti da Google Trends, gli italiani in questa quarantena dovuta al coronavirus hanno in mente soltanto due cose, Inps e Pornhub. Infatti queste due parole sono quelle più ricercate sul famoso motore di ricerca.

Il noto sito per adulti, da quando milioni di persone sono state costrette all’isolamento in casa, ha avuto un notevole incremento di visite, arrivando ad essere il sito più cliccato in Italia, specialmente dopo che la piattaforma di streaming video aveva dato la possibilità ai suoi utenti di usufruire gratuitamente della versione Premium del sito.

Nella giornata di ieri però, Pornhub è stato scavalcato dal sito dell’Inps. Questo cambio al vertice è iniziato quando è stato attivato il Bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, che ha spinto oltre 4 milioni di italiani a riversarsi sul portale della previdenza sociale italiana.


Fonte: Lorenzo Porcini (mondotv24.it )

venerdì 27 dicembre 2019

La lista delle parole più cercate su Google nel 2019

Anche quest’anno la classifica di Google "Un anno di ricerche 2019" racconta gli eventi più importanti attraverso le parole più digitate dagli italiani e cioè "i termini di ricerca per cui è stato rilevato il più alto picco quest'anno rispetto all'anno precedente.

Le 10 parole più cercate su Google nel 2019

1. Nadia Toffa
2. Notre Dame
3. Sanremo
4. Elezioni europee
5. Luke Perry
6. Governo
7. Joker
8. Mia Martini
9. Mahmood
10. Thanos

I 10 personaggi più cercati su Google nel 2019

1.Nadia Toffa
2. Luke Perry
3. Mia Martini
4. Mahmood
5. Mauro Icardi
6. Cameron Boyce
7. Matthijs De Ligt
8. Achille Lauro
9. Emma Marrone
10. Patty Pravo.

I 10 "come fare" più cercati su Google nel 2019

1.Domanda navigator
2. Cubo di Rubik
3. Valigia
4. Nodo alla cravatta
5. Passaporto
6. Boccoli
7. Testo argomentativo
8. Fattura elettronica
9. Aereo di carta
10. Chignon

I 5 "perché" più cercati su Google nel 2019

1. È caduto il governo
2. È stata rinviata Lazio-Udinese
3. Si chiamano Sardine
4. La Turchia attacca i curdi
5. Non siamo più tornati sulla Luna

I 5 "cosa significa" più cercati su Google nel 2019

1. Machu Picchu
2. Hollywood
3. Trigama
4. Flat tax
5. Dsga

Le 5 ricette più cercate su Google nel 2019

1. Pastiera napoletana
2. Tiramisù
3. Lenticchie
4. Colomba pasquale
5. Chiacchiere

Le 5 mete più cercate su Google nel 2019

1. Zanzibar
2. Croazia
3. Sardegna
4. Calabria
5. Puglia

sabato 19 ottobre 2019

Cosa monitorare su Google Analytics

Google Analytics organizza i dati provenienti dall’attività degli utenti sul tuo sito internet in 5 rapporti:
  • IN TEMPO REALE: raccoglie i dati sull’attività sul sito nel momento in cui si verifica. Il rapporto è costantemente aggiornato e ogni hit viene segnalato pochi secondi dopo che si verifica.
  • PUBBLICO: fornisce informazioni approfondite sulle caratteristiche del segmento di pubblico raggiunto dal sito.
  • ACQUISIZIONE: permette di mettere a confronto il rendimento di canali di marketing diversi (ricerca organica, social, link diretti e referral).
  • COMPORTAMENTO: mostra il percorso seguito dagli utenti da una pagina o articolo a quello successivo. Questo rapporto permette di scoprire i contenuti che mantengono vivo l’interesse degli utenti che visitano il sito.
  • CONVERSIONI: monitora le azioni di conversione concreta svolte all’interno del sito, sulla base di obiettivi predefiniti. Le conversioni più “classiche” sono l’acquisto di un prodotto tramite e-commerce, l’iscrizione alla newsletter, la registrazione a un evento, ecc.

 Ciascuno dei quali relativo ad una dimensione specifica.

  • I rapporti Pubblico forniscono informazioni sugli utenti come età e sesso, provenienza geografica ecc.;
  • I rapporti Acquisizione specificano canali, sorgenti e mezzi attraverso cui gli utenti arrivano al tuo sito;
  • I rapporti Comportamento indicano le pagine più visualizzate, quelle di destinazione, di uscita ecc.;
  • I rapporti Conversioni forniscono preziose indicazioni sull’efficacia delle tue campagne;
  • I rapporti In tempo reale mostrano la situazione “in diretta” del tuo sito;

sabato 12 ottobre 2019

Come installare Google Analytics

Ottenere il codice di monitoraggio

Per ottenere questo codice di monitoraggio devi creare un account Google Analytics. Come? Facile: segui queste istruzioni passo passo!

1) Fai il login sul tuo account Google (se non ne hai uno, crealo);
2) Accedi alla home page di Google Analytics;
3) Fai click sul pulsante “Registra”;
4) Imposta il nome del tuo account, indica lo url del sito web, la categoria di appartenenza e un fuso orario;
5) Clicca sul pulsante “Ottieni l’id di monitoraggio” alla fine della pagina, e il codice sarà tuo!

Inserire il codice di monitoraggio nel sito

E’ possibile inserire il codice di monitoraggio di Google Analytics sul proprio sito in tre modi:

  • Manualmente, copiando e incollando lo snippet nell’header del sito (prima del tag </head>);
  • Attraverso Google Tag Manager (un’opzione interessante, che vedremo prossimamente in un’articolo ad hoc!);
  • Attraverso un plugin, se il tuo sito è fatto con un CMS (ad esempio, WordPress);

sabato 5 ottobre 2019

Cos’è Google Analytics ?

Google Analitycs è un servizio GRATUITO di Google che mette a disposizione degli utenti per MONITORARE IL PROPRIO SITO WEB. Analytics è un vero e proprio cruscotto che mostra le statistiche e i dati relativi agli accessi degli utenti nel vostro sito internet. Attraverso semplici sezioni, i dati sono organizzati in grafici e tabelle per essere più chiari possibile.

Google Analytics, in parole semplici, traccia e registra il traffico web fornendo statistiche complete su come i visitatori trovano e interagiscono con il tuo sito web/app

La prima cosa da dire è che questo è un servizio utilissimo per tutti quelli che hanno un sito internet, da installare assolutamente.

martedì 20 agosto 2019

Generatori Sitemap Web

Di seguito sono riportati i collegamenti a strumenti che generano o gestiscono file in formato Sitemap XML, uno standard aperto definito su sitemaps.org e supportato dai motori di ricerca come Ask, Google, Microsoft Live Search e Yahoo!. I file Sitemap contengono in genere una raccolta di URL in un sito Web insieme ad alcuni metadati per questi URL. Gli strumenti seguenti generano in genere i file della Sitemap e dell'elenco URL XML "tipo-web" (alcuni potrebbero supportare anche altri formati).

Nota: Google non ha testato o verificato le funzioni o la sicurezza del software di terze parti elencato su questo sito. Si prega di indirizzare tutte le domande riguardanti il software all'autore del software. Ci auguriamo che questi strumenti vi piacciano!


Server-side Programs


CMS and Other Plugins


Downloadable Tools


Online Generators/Services


CMS with integrated Sitemap generators


Google News Sitemap Generators

I seguenti plug-in consentono agli editori di aggiornare i file Sitemap di Google News, una variante del protocollo sitemaps.org che descriviamo nel nostro Centro assistenza. Oltre alle normali proprietà dei file Sitemap, le Sitemap di Google News consentono agli editori di descrivere i tipi di contenuto che pubblicano, oltre a specificare i livelli di accesso per i singoli articoli. Ulteriori informazioni su Google News sono disponibili nel nostro Centro assistenza e nei forum di assistenza.


Code Snippets / Libraries

Se ritieni che uno strumento debba essere aggiunto o rimosso per un motivo legittimo, ti preghiamo di lasciare un commento nel Webmaster Help Forum.

lunedì 13 maggio 2019

Differenze tra Google e DuckDuckGo

 

Il perno centrale su cui DuckDuckGo impronta la sua identità, ruota sulla tutela della privacy dei suoi utenti: in sostanza, DuckDuckGo promette di non registrare alcuna informazione, nemmeno l’IP, e di utilizzare cookies solo qualora sia strettamente necessario. Questa peculiarità, oltre ad essere apprezzata da chi non vuole tracciare le proprie ricerche, evita anche che il motore di ricerca restituisca risultati ad hoc, sulla base delle ricerche precedenti, dando priorità all’uno o all’altro risultato, tenendo conto dei passati click, proprio come fa Google.

Un esempio pratico? Immaginiamo di digitare spesso su Google la parola “scarpe” e di scegliere frequentemente link che rimandano alle scarpe col tacco. In una successiva ricerca, “scarpe da sposa”, Google ci proporrà come primo risultato le scarpe da sposa col tacco, basandosi sulle precedenti ricerche; DuckDuckGo no, proprio perché non tiene traccia delle nostre ricerche.
Da un lato questo può essere uno svantaggio, poiché potremmo imbatterci in scarpe che non rispecchiano le nostre esigenze, dall’altro però avremmo un variegato mondo di scelte a nostra disposizione.

Quando facciamo click sui link da Google o Bing anche in modalità incognito le voci di ricerca vengono inviate al sito che visitiamo nell’HTTP della stringa URL. Quando si apre una pagina, il dispositivo condivide automaticamente certe informazioni, come appunto l’indirizzo IP, che può essere utilizzato per identificarci.

DuckDuckGo è diverso: impedisce che questo tracciamento si verifichi e lo elimina dalle impostazioni predefinite nei risultati di ricerca. Qui i siti sanno che li abbiamo visitati, ma non con quale chiave di ricerca, e non possono accedere a informazioni personali per identificarci e offrirci servizi e pubblicità.

C’è anche una versione crittografata di DuckDuckGo che modifica in automatico i collegamenti ad alcuni siti, come Facebook, Wikipedia, Twitter, Amazon, per passare alle versioni crittografate.

domenica 23 dicembre 2018

Le parole più cercate su Google in Italia 2018


Anche se l’Italia non c’era i Mondiali sono stati la parola più cercata su Google in Italia del 2018. Siamo un popolo di sportivi (da divano) e l’assenza della nostra Nazionale non ha fermato l’interesse per i Mondiali. Al secondo posto la scomparsa di Marchionne, il manager Fiat amato e odiato, ma da tutti rispettato, la sua scomparsa ha turbato tutto il mondo, non solo l’Italia. Tra le parole più cercate du google in Italia 2018 non poteva mancare l’affare del secolo. Ronaldo, passato sorprendentemente alla Juventus. E poi Fabrizio Frizzi, l’uomo perbene della TV italiana che ci ha lasciati troppo presto, proprio quando le sue qualità semplici cominciavano ad essere apprezzate davvero dalla Televisione. Curioso che la parola “Grande Fratello” abbia totalizzato più ricerche della parola “Governo”, ma tant’è.

1) Mondiali
2) Sergio Marchionne
3) Cristiano Ronaldo
4) Fabrizio Frizzi
5) Grande Fratello
6) Governo
7) Elezioni 4 marzo
8) Sanremo
9) Avicii
10) Davide Astori

mercoledì 31 ottobre 2018

Tempo di aggiornamento URL Google

Quanto ci vuole affinchè google si accorga delle modifiche al sito e scalo qualche pagina? settimane o anche mesi?

per le variazioni alle pagine esistenti, dipende da quanto spesso passa google sul sito:
  • una pagina importante viene aggiornata nel motore anche in poche ore. 
  • per un sito nuovo, dipende dai link in ingresso, quando google segue uno di questi si accorge delle variazioni che hai apportato alla tua pagina.
E importante basarsi sempre sul traffico, mai sulle posizioni.

D'altronde non è importante essere primi, secondi o terzi, ma che sia importante portare traffico e cercare di convertire quel traffico in quello che si vuole fare.. quindi 

per un e-commerce è importante convertire il traffico in prodotti acquistati;
per un professionista è importante convertire il traffico in clienti;
per un social network è importante convertire il traffico in utenti iscritti, e così via.

Per questo è più importante comprendere che il SEO non è fine a se stesso ma deve essere parte della realizzazione del sito, del design, dell'architettura dell informazione (cioè come sono disposte le informazioni sul sito).

Infine non vi preoccupate più di quanto ci metterà google a notare che hai cambiato il testo di una pagina, e che lo farà, il tempo varierà a seconda di moltissimi fattori:

- frequenza con cui il suo spider viene a ricontrollare il tuo sito
- ranking del tuo sito
- concorrenza
- carichi di lavoro dei datacenter
- e così via

Personalmente quando ci occupiamo di SEO concentriamoci sul traffico e sulle conversioni, non promettiamo mai che un sito raggiungerà una determinata posizione perchè pure se avvenisse potrebbe non durare per sempre, le SERP cambiano a seconda dei contenuti che vengono immessi nel web.


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