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giovedì 23 gennaio 2020

Quanto si può guadagnare con TikTok?

In attesa che arrivino le aziende a contattare gli influencer di TikTok per collaborazioni e partnership, la piattaforma permette di guadagnare soldi reali attraverso monete virtuali (rubini e diamanti) che possono essere trasformate in soldi da trasferire sul proprio Account PayPal.

In realtà, fino al 31 Dicembre 2019 è attiva una campagna che permette a tutti i TikTokers di guadagnare pochi centesimi completando i vari obiettivi disponibili:

  • Per ogni amico iscritto si guadagnano 0,50 centesimi di euro (fino ad un massimo di 10 amici e 5 euro di guadagno)
  • Se la persona iscritta guarda più di dieci minuti di video al giorno per 3 giorni su TikTok si ha un guadagno extra di 2,50 €
  • Se condividi la pagina della campagna su almeno un altro social network guadagnerai 100 Rubini
  • Se leggi il regolamento guadagni 100 rubini
  • Se visualizzi video per un minuto al giorno guadagni 200 rubini
  • Se guardi video per tre minuti al giorno guadagni 300 rubini
  • Se guardi video per dieci minuti al giorno puoi guadagnare 500 rubini
  • Se pubblichi un video al giorno guadagni 500 rubini

Ogni rubino è pari a 0,01 cent di un diamante, mentre un diamante corrisponde più o meno ad 1 euro. Ti basterà cliccare sul tuo profilo (Me) in basso a destra per partecipare alla campagna Spargi la voce, raccogli le gemme, ma questa campagna attualmente è terminata, e dunque fino al 31.12 sarà possibile solo convertire le gemme in denaro per chi è riuscito ad accumularle.


 

venerdì 16 agosto 2019

Cosa vendere online

Prima di intraprendere qualunque attività di vendita di prodotti online, è fondamentale capire che tipo di prodotto vendere:
  • Prodotti popolari: molti siti internet hanno successo in quanto vendono cose molto richieste, ossia vestiti, giocattoli, elettronica, cibo… Tieni però in considerazione anche il fatto che si tratta di un’area che ha già molta concorrenza. Per avere successo con tali prodotti, potresti però proporli a prezzi più vantaggiosi, oppure adottare efficaci strategie pubblicitarie e di marketing.
  • Prodotti di nicchia: puoi anche provare a vendere prodotti destinati a una nicchia specifica di consumatori: prodotti per giardinaggio, dischi in vinile di artisti famosi del passato, strumenti da lavoro, oggetti che risolvono bisogni specifici, ecc. I prodotti di nicchia possono risultare molto più redditizi, visto che per quelli più popolari ci sono già tanti concorrenti.
  • Prodotti fatti a mano: se sei bravo a realizzare oggetti fatti a mano o anche nella produzione di frutta o ortaggi, potresti sfruttare questa capacità per venderli online ed ampliare la tua base di clienti.
  • Oggetti di seconda mano: possiedi molti oggetti usati in buono stato che non ti servono più? Potresti venderli a un buon prezzo (o metterli all’asta) e ricavarne profitto. Esistono diversi servizi online che possono consentirtelo.

martedì 13 agosto 2019

Come vendere online



Esistono tante possibilità per guadagnare online vendendo prodotti:

  • Aprire uno store virtuale su uno degli innumerevoli marketplace esistenti: questi siti permettono anche di entrare in contatto con i clienti che già visitano tali siti.
  • Aprire un sito di e-commerce: puoi anche aprire un tuo sito personale di e-commerce, nel quale occuparti anche di aspetti tecnici e pubblicitari, o rivolgerti ad esperti.
  • Avviare un’attività di dropshipping: metodo che consente di affidarti a dei fornitori e promuovere i loro prodotti. Il cliente si rivolgerà a te per il prodotto e tu dovrai fare la richiesta al fornitore. Pertanto, hai la possibilità di vendere senza possedere realmente l’oggetto. In questo caso, il tuo guadagno è rappresentato dalla differenza del prezzo tra il costo del dropshipper e il tuo prezzo di vendita finale.
  • Vendere con i social network: i social permettono di abbinare alle vendite anche la creazione di particolari gruppi di interesse. Ne consegue, che oltre ad essere ottimi per vendere prodotti popolari, sono molto indicati anche per i prodotti di nicchia, destinati a persone con interessi e bisogni specifici.

Vendere online con le piattaforme già esistenti

Per vendere online puoi scegliere di affidarti a piattaforme esistenti da anni e con già molti clienti, come:
  • eBay: sito che nacque come mercatino dell’usato online, ma da anni mette a disposizione anche la possibilità di vendere prodotti nuovi. Oggi dispone di tantissime proposte di prodotti, dai prezzi più disparati. Puoi sfruttare questo sito sia per i prodotti nuovi, ma anche per vendere i tuoi oggetti che non utilizzi più, scegliendo un prezzo fisso oppure facendo partire un’asta.
  • Amazon: è abbastanza semplice aggiungere la propria attività commerciale su questo famoso sito, che può vantare una platea di clienti vastissima.

Aprire un sito di e-commerce per i tuoi prodotti

Aprire un proprio sito di e-commerce può risultare l’operazione più costosa, perché oltre a dover sostenere le spese per il magazzino reale (se non già in tuo possesso) dovrai anche pagare per le spese del sito, affidandoti ad una persona competente in materia.
Per poter risparmiare, potresti almeno inizialmente affidarti a piattaforme che ti consentono di aprire un sito di e-commerce gratis, almeno all’inizio: ce ne sono molte tra cui scegliere. Nel caso di grandi ordini, potrebbero richiederti di passare ad un loro servizio a pagamento, ma in genere i costi da affrontare non sono eccessivi.

Vendere con il dropshipping

Come già evidenziato in precedenza, il dropshipping ti consente di non aprire un magazzino ma di vendere comunque i prodotti che desideri, guadagnando dalla differenza tra il prezzo del fornitore e il prezzo da te proposto. Per aprire un’attività di dropshipping puoi rivolgerti ad un sito specializzato come Oberlo.it.

Vendere online con i social network

Oggi le persone frequentano molto i social network come Facebook e Instagram. Attraverso queste due piattaforme è possibile costruirsi una propria clientela, creando pagine, gruppi o un profilo aziendale, e in tal modo riuscire a vendere i propri prodotti con i social.
Lavorando sui social, puoi proporre contenuti interessanti (immagini, notizie, video) per rendere vivo l’interesse del tuo pubblico, e allo stesso tempo pubblicizzare i tuoi prodotti con appositi post. Puoi anche integrare l’uso di Facebook o Instagram con l’uso di una piattaforma stabile di appoggio a cui reindirizzare la clientela: per esempio, un sito di e-commerce o un tuo canale di vendita su Amazon, eBay o gli altri siti prima descritti.

lunedì 24 giugno 2019

La Superchat di youtube

Acquistare un messaggio Superchat

Superchat è un modo divertente con cui fan e creator possono interagire durante le chat dal vivo. Puoi acquistare messaggi Superchat per mettere in evidenza i tuoi messaggi nella chat dal vivo.

Super Chat è un nuovo strumento di Youtube dedicato agli utilizzatori della piattaforma che permette di interagire in maniera creativa durante un live streaming. Gli spettatori possono acquistare un messaggio colorato con Super Chat, mettendo in evidenza i loro messaggi nello stream della chat in diretta.

I messaggi Super Chat hanno le seguenti caratteristiche:

  • Il messaggio Super Chat è evidenziato con un colore.
  • Il messaggio Super Chat rimane nel riquadro di aggiornamento per un periodo di tempo stabilito.
  • Il colore del messaggio Super Chat, il periodo di tempo in cui resta nel riquadro di aggiornamento e la lunghezza massima del messaggio sono determinati dall’importo del tuo acquisto.
Una volta effettuato l'acquisto, il messaggio pubblico Super Chat sarà visibile all'interno della chat dal vivo e si riceverà una mail contenente tutte le informazioni sull'acquisto. I messaggi Super Chat non sono rimborsabili.

lunedì 17 giugno 2019

Requisiti per monetizzare su youtube

Requisiti minimi di idoneità per l'adesione

  1. Rispettare tutte le norme del Programma partner di YouTube.
  2. Vivere in un paese o una regione in cui è disponibile il Programma partner di YouTube.
  3. Avere più di 4000 ore di visualizzazione pubbliche negli ultimi 12 mesi.
  4. Avere più di 1000 iscritti.
  5. Possedere un account AdSense collegato.

Elenco di controllo per la domanda di adesione al Programma partner di YouTube

Chiunque può presentare domanda di adesione al Programma partner di YouTube, a condizione che rispetti alcune linee guida. Questo elenco di controllo ha lo scopo di guidarti nella procedura di presentazione della domanda.
  1. Assicurati che il tuo canale segua le nostre norme e linee guida. Quando presenti la domanda, il tuo canale verrà sottoposto a una procedura di revisione standard per verificare che sia conforme alle nostre norme e linee guida. Verranno ammessi al programma soltanto i canali che le rispettano. Inoltre, sottoponiamo i canali che aderiscono al programma a continui controlli per assicurarci che continuino a soddisfare le nostre norme e linee guida.
  2. Assicurati di avere un solo account AdSense. Dopo aver aderito al programma, avrai bisogno di un account AdSense per ricevere i pagamenti. Se ne hai già uno, utilizza un account AdSense già approvato. Puoi collegare tutti i tuoi canali a un solo account AdSense. Se non disponi di un account AdSense, puoi crearne uno al momento della domanda di adesione al Programma partner di YouTube.
  3. Assicurati di avere almeno 1000 iscritti e 4000 ore di visualizzazione pubbliche. Per valutare le domande di adesione dei canali al Programma partner di YouTube, abbiamo bisogno di contesto. Quando un canale raggiunge questa soglia, in genere significa che ha una buona quantità di contenuti. La soglia ci aiuta a stabilire con cognizione di causa se il tuo canale rispetta le nostre norme e linee guida.
  4. Presenta la domanda di adesione al programma YPP. Puoi presentare la domanda di adesione in qualsiasi momento, ma il tuo canale verrà sottoposto a revisione soltanto quando raggiungerà le soglie richieste. Segui queste istruzioni:
    1. Accedi a YouTube.
    2. In alto a destra, seleziona l'icona dell'account > Creator Studio.
    3. Nel menu a sinistra, seleziona Canale > Stato e funzioni.
    4. Sotto "Monetizzazione", fai clic su Attiva.
    5. Segui i passaggi sullo schermo.
  5. Ottieni la revisione. Quando il tuo canale raggiunge la soglia del Programma partner di YouTube relativa a ore di visualizzazione e iscritti, viene inserito automaticamente in una coda di revisione. I nostri sistemi automatici e i nostri revisori esamineranno i contenuti del tuo canale per verificare che rispettino tutte le nostre linee guida. Puoi verificare lo stato della tua domanda in qualsiasi momento alla pagina https://www.youtube.com/account_monetization.
    • La tua domanda di adesione al Programma partner di YouTube viene accettata: congratulazioni! Ecco un elenco di domande frequenti che ci vengono poste dai creator che fanno da poco parte del programma.
    • La tua domanda di adesione al Programma partner di YouTube viene rifiutata: i nostri revisori hanno riscontrato che una parte significativa del tuo canale non rispetta le nostre norme e linee guida. Puoi presentare nuovamente la domanda 30 giorni dopo il rifiuto. Consulta le domande frequenti per scoprire suggerimenti su come migliorare le probabilità di successo della tua domanda di adesione.

fonte: support.google.com

lunedì 10 giugno 2019

Quanto Guadagnano Gli Youtuber? (CPM)

Esattamente per come accade per con Google Adsense, è difficile dare cifre esatte su quanto si possa guadagnare su Youtube.

I guadagni dipendono naturalmente da quante visualizzazioni si riescono a totalizzare su un singolo video, su quali pubblicità vengono mostrate e da come le persone interagiscono con la pubblicità (la guardano, la saltano, ci cliccano sopra, chiudono il video, etc).
Prima è bene chiarire il criterio in base al quale vengono ricompensati gli Youtuber.
Questo criterio è il CPM (costo per mille impressioni) e si tratta della somma che gli sponsor versano a Youtube per visualizzare i loro messaggi promozionali ogni 1000 video.
La cifra è variabile a seconda dei mesi.


Non è dunque possibile dare una cifra precisa, anche se esiste una ricerca eseguita qualche anno fa da Tubemogul che spiega come mediamente possiamo stimare circa 2 euro ogni 1000 visualizzazioni.
Dunque totalizzare 10.000 visualizzazioni significa guadagnare grossomodo 20 euro.
A questo punto emerge ancor più chiaramente l'importanza di creare una canale che sia sempre aggiornato, dunque video periodici o quasi.


La cifra per ogni 1000 visualizzazioni oscilla dai 2 euro ai 7 (anche poco di più per casi eccezionali).
Generalmente il CPM, aumenta per i canali più grandi, che hanno un pubblico più variegato.
Inoltre un inserzionista che paga per far vedere il suo video pubblicitario preferirà pubblicizzarsi su canali molto “popolati” di utenti, non su quelli che ne hanno pochi, motivo per cui chi ha un canale con molti utenti guadagna di più per singolo utente.
Un canale grosso che fa circa 300.000/400.000 visualizzazioni a video può guadagnare anche 300-400 euro.


Le cifre, quindi, possono essere anche molto alte.
Il tutto dipende non solo dal numero di iscritti, ma anche dalla capacità di relazionarsi con aziende esterne e di avere rapporti con le agenzie pubblicitarie, che possono proporre prodotti da recensire (questa è un'altra forma di guadagno da aggiungere al CPM appena visto).


Riassumendo:
1) 7 euro ogni 1.000 visualizzazioni (0,007 € ogni visualizzazione): ovvero 700 euro raggiungibili con 100.000 visualizzazioni.
Questa pratica sembra essere applicata solo agli Youtuber più famosi, ovvero quelli che fanno moltissime visualizzazioni ogni mese, anche perchè pubblicano moltissimi video in quell'arco di tempo.
2) 1 euro ogni 1.000 visualizzazioni (0,001 € ogni visualizzazione): per coloro alle prime armi.
3) 10 euro ogni 1.000 visualizzazioni (0,01 € ogni visualizzazione): la terza teoria sembrerebbe essere quella riservata agli Youtuber che ricevono veramente tantissime visualizzazioni (almeno un milione per ogni video) e dovrebbe aggirarsi intorno al centesimo di euro per ogni spettatore.
Questi con un milione di visualizzazioni raggiungono i 10.000 euro.
Ovviamente il 45% di questi soldi va a Youtube e l’altro 55% al creatore di contenuti.

sabato 1 giugno 2019

Come Guadagnare con Youtube?

Forse già saprai chi è PewDiePie, alter ego di Felix Kjellberg, giovane studente di Goteborg che, fra una lezione e l’altra, si diverte a mettere in rete video in cui testa i suoi videogames preferiti.
Ebbene, tramite un canale che conta oltre 27,8 milioni di abbonati, il nostro Felix si mette in tasca oggi la bellezza di 4 milioni l’anno.


E non è il solo.

Anche in Italia, qualche YouTuber convinto ha capito che quella che inizialmente era una passione, poteva diventare un modo per racimolare un bel gruzzoletto.
E’ il caso di CutiePieMarzia, pseudonimo di Marzia Bisognin, 22enne di Vicenza, che mettendo on line i propri hobby gestisce un canale con quasi 6 milioni d’iscritti.

E di Francesco “Frank” Matano , 26enne di Santa Maria Capua Vetere, che ha superato il milione di iscritti caricando i video dei suoi scherzi al telefono e dei suoi gameplay.
Questo potrebbe farti pensare che guadagnare con YouTube sia un gioco da ragazzi. Non è così, ma non è neanche impossibile.

Eccomi in tuo soccorso con un vademecum di poche e semplici regole, in risposta ad altrettanto semplici domande:
  • Quanti soldi realisticamente potresti fare?
  • Come riuscire a farti pagare per fare quello che ti piace?
  • Cosa ti serve per iniziare?
  • Come convincere le persone a guardare i tuoi video?
  • Si può dare di più?

Quanto si guadagna con Youtube?

Beh, a dire il vero le cifre non sono sempre da capogiro, ma con un po’ di fortuna potrai arrivare a guadagnare da un centinaio fino a svariate migliaia di euro.
Tanto per essere chiari quello che fa dei tuoi video una fonte di guadagno è il numero di visualizzazioni, cioè quante persone guardano quel video. Come punto di riferimento il rapporto è di circa 1,50 € ogni 1000 visualizzazioni (si dice 1,5€ CPM).
Questo significa che per 1 milione di visualizzazioni potrai guadagnare fino a 1.500 €.
Tuttavia è anche possibile incrementare la cifra stringendo accordi pubblicitari diretti con aziende interessate ad inserire il loro prodotto all’interno dei tuoi video o vendendo del materiale promozionale direttamente dal proprio canale. Quindi di fatto le possibilità sono infinite.

Come guadagnare con Youtube facendoti pagare per fare quello che ti piace?

Ammesso e non concesso che tu abbia un canale YouTube, che tu ci abbia caricato i tuoi video e che questi video siano piaciuti, chi è che si prende la briga di trasformare il numero di visualizzazioni in monete sonanti? Beh, non questa parte è abbastanza semplice.
Sarai tu stesso, novello YouTuber, a richiedere la partnership a Google (se non lo sapessi già, YouTube fa parte dell’impero di Google) registrandoti al servizio Google Adsense (circuito pubblicitario di Google) e collegandolo al tuo account Youtube.
Questo ti permetterà, in breve tempo, di monetizzare le tue fatiche mediatiche ma fai attenzione a non violare le regole sul copyright, altrimenti il tuo account potrebbe essere immediatamente sospeso.

Cosa ti serve per iniziare?

Prima di tutto, avere un messaggio originale. Non è necessario sia sensazionale anche se molti YouTubers hanno tentato di fare breccia con video incredibili. I milionari del web sono quelli che hanno lanciato proposte tanto semplici quanto rivoluzionarie: per YouTube la musica non cambia.
In estrema sintesi, per iniziare avrai bisogno di:
  1. Una fotocamera decente che ti consenta di registrare video in Full HD (1080p);
  2. Un software di editing video: per iniziare può andare bene quello in dotazione sul tuo PC / Mac;
  3. Microfono di qualità e (eventualmente) un mixer: anche se la maggior parte delle fotocamere ha un microfono, potresti aver bisogno di una migliore qualità del suono acquistando hardware specifico;
  4. Una buona illuminazione e un fondale adatto, soprattutto se vuoi girare un vlog: la regola in questi casi è di non strafare, un fondo neutro con qualche scritta o dei poster colorati possono andar bene.

Come convincere le persone a guardare i tuoi video?

In realtà la popolarità arriva quando meno te lo aspetti. Dunque… non esistono regole, fondamentale è affidarsi al buon senso:
  1. Scegliere un genere che ti è congeniale: è inutile proporre video su qualcosa che non conosci. E’ chiaro che col tempo potrai anche diversificare i contenuti, però non trovi sia controproducente parlare di qualcosa di cui non sappiamo niente?
  2. Avere un buon nome utente: sembrerà banale, non lo è. Anche qui vale la regola del buon senso. AAAitreporcellini092 non è un nick facile da ricordare salvo che tu non voglia recensire favole per bambini;
  3. Creare titoli accattivanti e pertinenti: un buon titolo serve non solo ad attirare maggiori utenti, ma anche a essere ricordato meglio per le successive visualizzazioni;
  4. Essere costanti nella pubblicazione di nuovi video: ricorda che lo scopo di avere un canale è prima di tutto quello di avere un pubblico costante, ma se il nostro pubblico si annoia prima o poi diventa pubblico… di qualcun altro!
  5. Essere originali: questo vale non solo per i contenuti ma anche per la forma in cui li presentiamo.
  6. Essere entusiasti: se anche tu ti annoi come pretendi di avere un pubblico divertito o interessato? Fai quello che fai con passione, il denaro spesso arriva secondo ma volte anche terzo, quarto…
Bene, se seguirai queste regole, non violerai mai i copyright e starai alla larga da contenuti inappropriati, quello dello YouTubers è un gioco che potrà darti molta soddisfazione.


fonte : intraprendere.net

sabato 14 aprile 2018

Definizione e Significato dei parametri Adsense

All'interno del pannello amministrativo di Google Adsense troverete una serie di parametri che indicheranno il livello di prestazioni – ovvero il rendimento – raggiunto dalle vostre campagne pubblicitarie.
 
 
Impressioni
Il numero di visualizzazioni dei banner del sito o del canale Adsense.

Clic
Il numero di click sui banner del sito o del canale Adsense.

CPC
Il CPC (Cost Per Clic) è uno dei parametri più facili da comprendere: indica, in media, quanto è disposto a spendere un inserzionista per un singolo clic su un proprio banner. Tale costo è stabilito in modo autonomo dall'inserzionista, e può variare anche di molto: ci sono click che costano pochi centesimi, ma ce ne sono altri che possono arrivare anche a decine di euro.

CTR
Un parametro che chi fa SEO dovrebbe già conoscere, e che qui si applica ai banner: un CTR (percentuale di clic o Clic-Through Rate) indica in qualche modo la percentuale di successo della campagna. Ad esempio se hai un CTR del 2% (solitamente una buona percentuale, considerando vari fatti) significa che su 100 visualizzazioni di pagina hai ricevuto 2 click.

RPM
Si tratta di uno dei parametri considerati più importanti dai blogger che usano Adsense, perchè fornisce una stima delle entrate potenziali rispetto a mille visualizzazione del banner. La prima cosa da capire su RPM (Page revenue per thousand impressions) è sulle visualizzazioni: quelle di un sito non sempre coincidono con quelle di un banner. Quest'ultimo, infatti, potrebbe non essere effettivamente visto dall'utente, potrebbe essere ignorato o non caricato per tempo (ad esempio se sul sito c'è una percentuale di rimbalzo troppo elevata). RPM pertanto rappresenta indirettamente i potenziali guadagni, spesso puramente indicativi, che si possono raggiungere rispetto al numero di visualizzazioni dei banner. Gli inserzionisti potrebbero infatti imprevedibilmente decidere di investire più o meno su un certo banner, variando quindi nei fatti i guadagni effettivi raggiungibili.
RPM viene infine espresso da una semplice formula che divide i guadagni stimati per il numero di visualizzazioni della pagina, e lo moltiplica per 1000.

sabato 7 aprile 2018

Adsense in Italia: funziona?

Google Adsense è molto diffuso a livello mondiale ma anche nei siti web italiani; tuttavia, ad oggi, sembrano pochi quelli che possono vantare guadagni considerevoli in merito. Ci sono notizie (non ufficiali) di siti che riescono a raggiungere anche diverse migliaia di euro mensili, ma ce ne sono anche moltissimi altri che guadagnano poco o nulla. I siti che funzionano meglio, di norma, difficilmente tendono a condividere i “segreti” dei propri guadagni, anche se appare evidente che sia molto utile investire su determinati contenuti e lasciare perdere Adsense su molti altri.


I contenuti che funzionano meglio per Adsense, di norma, come per qualsiasi altro programma di affiliazioni, sono di solito quelli relativi a domande e risposte interessanti  per i clienti di una certa nicchia (tutorial, how to ecc.), e quelli per cui esiste un buon mercato sul web e le persone sono disposte a spendere (pay per sale), o quantomeno ad iscriversi ad un certo programma o newsletter (pay per lead). Per avere un'idea dei settori in cui si spende maggiormente basta consultare il tool di Google Adwords per le parole chiave: per ogni ricerca che faremo troveremo il costo medio speso dagli inserzionisti su quella parola chiave, e potremo capire meglio su quali argomenti sia meglio o sia più conveniente investire in termini di content marketing o copywriting.

Quanto si guadagna?

Domanda molto interessante quanto malposta: il problema è capire di cosa si occupa il tuo sito e quanto potenziale commerciale, in genere, ci possa essere in esso. Se sul tuo sito riesci a vendere tranquillamente pubbliredazionali o guest post, c'è almeno un'azienda disposta a pagare per un banner sul tuo sito, allora posso immaginare che un potenziale ci sia. Diversamente, dovrai lavorare un po' su contenuti, layout, struttura, SEO e marketing prima di poter fare qualsiasi discorso relativo a guadagni che non siano molto piccoli e/o accidentali.

Guadagnare con Adsense senza avere sito: come fare?

Non ho molta esperienza in merito ma ci sono molti che puntano Adsense pur senza avere un sito; è il caso di moltissimi Youtuber, ad esempio. Un altro esempio (per quanto spesso non virtuoso) ma certamente diffuso sono, inoltre, le app di ogni genere (incluse i giochi per smartphone) che monetizzano le proprie sezioni mediante Google Adsense.

mercoledì 21 marzo 2018

Come attivare Adsense su Blogger (Blog.Spot)

Se hai un blog o un sito personale, ancora oggi una buona opportunità per guadagnare soldi dalla pubblicità.

Concorrenza 
Rispetto a qualche anno fa però le difficoltà sono maggiori, sia perchè i network pubblicitari sono più selettivi, sia perchè comunque, anche a causa della crisi economica globale, i rendimenti sono molto inferiori ed è quindi necessario avere molte visite per poter guadagnare cifre rilevanti.
Come già spiegato in altri articoli, si può guadagnare con un blog o un sito internet con Adsense, il programma Google dedicato ai publisher (ossia ai gestori di siti) che vogliono mettere pubblicità online.

Adsense è il modo più semplice per inserire pubblicità perchè completamente automatico, basta soltanto copiare e incollare un codice nelle pagine del sito e lasciare che gli annunci siano gestiti autonomamente da Google.
I rendimenti sono buoni, i pagamenti puntuali e l'affidabilità è massima.

Richiesta d'iscrizione Adsense
L'unico problema è che per richiedere l'iscrizione e l'attivazione di Adsense ci vuole un sito che rispetti le regole ed i requisiti richiesti dal regolamento.

Il processo di attivazione di Adsense richiede da parte del proprietario del blog molta maturità e, precisamente, che il sito sia ben curato e ben scritto.
Ci sono degli standard di qualità rilevanti dai quali oggi non si può prescindere e sono:

- Un blog di almeno 6 mesi è necessaria in molti paesi.
- 30 o 40 pagine scritte bene, informative, interessanti e non copiate da altri.
- Un blog statico e non fatto in flash, con solo video o con modelli di templates dinamici.
- Un blog pubblicato su dominio personale oppure su un URL BlogSpot .

I siti blogspot sono quelli creati con la piattaforma Blogger che, essendo di Google, permette di pubblicare annunci pubblicitari anche senza comprare un dominio personale.

Come detto, il sito deve essere poi abbastanza maturo (almeno 6 mesi) perchè nessuna azienda che paga per mettere pubblicità vorrebbe vedere i suoi annunci su un sito vuoto o di scarso valore e reputazione.

Chi vuole guadagnare da AdSense dovrà quindi prima attendere di avere un traffico di visitatori costante e pubblicare nuovi articoli periodicamente, attirando lettori e visite, senza fare spam e senza copiare da altri.
Ovvio quindi che un blog anche vecchio di un anno può essere rifiutato da Adsense se non ha abbastanza contenuti e se non viene mantenuto aggiornato continuamente.
  
 

mercoledì 14 marzo 2018

Altri plug-in per guadagnare su WordPress

Ad Rotate

Uno dei plugin Adsense per WordPress più popolari, che offre molte funzionalità interessanti per inserire gli annunci, gestirli e monitorare risultati e statistiche. Ad Rotate supporta perfettamente Adsense ma può essere utilizzato senza alcun problema anche con Media.net, Doubleclick, Chitika, Double Ads ed altri network pubblicitari. Grazie ad esso potrai aggiungere facilmente annunci sul tuo blog, creare gruppi, impostare la rotazione automatica dei banner, curare il loro inserimento tramite widget, shortcode o PHP direttamente nel template. Statistiche chiare e dettagliate, con possibilità di visualizzare report giornalieri, mensili ed annuali. Se la versione free non ti basta, è disponibile Ad Professional con ancor più funzionalità, tra cui la geolocalizzazione, compatibilità con Google Analytics, notifiche push, adblock ed ancora altro.

Ad Inserter 

Un altro valido plugin Adsense per WordPress è Ad Inserter. Semplice da utilizzare e perfettamente compatibile con Google Adsense e molti altri sistemi di affiliazione, come Amazon, Media.net ed altri, questo strumento permette di aggiungere facilmente annunci su pagine e post, in diverse posizioni, come all'inizio del contenuto, alla fine, o dopo un determinato numero di paragrafi. E' possibile inoltre sfruttare le shortcodes per inserire annunci tramite widget e impostare la rotazione automatica dei banner. Responsive e con un report dedicato alle statistiche ed i click. Vi è inoltre la possibilità di mostrare/nascondere gli annunci agli utenti loggati, non loggati, o tutti i visitatori, decidendo se visualizzare gli annunci anche negli articoli più vecchi di X giorni. Disponibile anche una versione PRO a pagamento, che include sistemi per la geolocalizzazione, A/B testing, importazione ed esportazione delle impostazioni, calcolo e statistiche delle impression, supporto via e-mail.

Google Adsense plugin

Un plugin specifico creato unicamente per inserire Adsense in WordPress è questo strumento, creato dalla BestWebSoft. Dopo aver installato e configurato il programma, è necessario inserire il proprio ID per verificare il proprio account ed iniziare ad utilizzare il plugin. Fatto questo, potrai iniziare ad inserire la pubblicità sul tuo sito e personalizzare i tuoi annunci, inserendoli facilmente nell'homepage, negli articoli, pagine, risultati di ricerca, categorie e tag. Supporto anche per l'inserimento automaticamente all'interno dei post, prima o dopo il contenuto o subito dopo i commenti.

WP Pro Advertising System

Cerchi altre soluzioni per inserire Adsense in WordPress? Ecco un formidabile plugin per la gestione e l'inserimento di annunci pubblicitari su WordPress, che non supporta solo Adsense ma qualsiasi tipo di programma di affiliazione. Il plugin consente di creare più campagne per ogni inserzionista inserendo qualsiasi tipologia di banner, come Adsense, iframe, HTML5 o addirittura creando banner animati tramite l'opzione Visual Banner Creator. Potrai aggiungere la pubblicità tramite widget, shortcode o template tag, ovvero inserendo una funzione PHP direttamente nel file del tuo template. Ma non finisce qui; è presente inoltre un dettagliato report di dati e statistiche (click, ctr, etc), esportabili anche in formato PDF. Tutti i tuoi annunci saranno responsive, visibili correttamente su qualsiasi dispositivo. E per finire, potrai anche creare sistemi per far ruotare i banner automaticamente ed inserire la pubblicità come background, sotto forma di popup, video ads, annunci all'interno di post e pagine.

Ads Pro Plugin

Ti presento un altro eccellente plugin Adsense per WordPress, a pagamento e disponibile su CodeCanyon. Questo strumento, sulla scia del precedente offre un'incredibile varie di caratteristiche per gestire e vendere spazi pubblicitari sul tuo sito. Oltre a supportare al 100% Adsense, consente di visualizzare gli annunci in più di 20 modi differenti! Oltre ad i classici inserimenti, potrai aggiungere annunci sotto forma di slider, video, nell'angolo superiore del tuo sito (il famoso “corner peel“), popup, layer ads, background, in alto o in fondo la scroll bar o come “floating ads“, ovvero ai margini (sinistro o destro) dei tuoi contenuti! Altre caratteristiche del plugin: 100% responsive, statistiche e report dettagliate, integrazione con Woomcommerce, ottimizzazione immagini automatica, possibilità di mostrare gli annunci per specifiche categorie e/o tag.


giovedì 21 settembre 2017

Vantaggi del DROPSHIPPING

Dopo aver spiegato cos'è il dropshipping, vediamo brevemente i principali vantaggi che ci sono lavorando in dropshipping.
  • Ovviamente, ti risparmi la gestione dello stock. Però ciò era già chiaro nei paragrafi precedenti! Ciò porta, e non può essere il contrario, ad un importante risparmio economico (il che riduce il tuo rischio di perdite nel caso in cui l'attività non vada bene). Non gestendo stock, non dovrai investire in immagazzinamento né in manutenzione. “Questa è la parte più attraente del dropshipping”, afferma Salvador Esteve. “Ti permette di dedicarti a vendere e a produrre il massimo guadagno senza preoccuparti di aspetti logistici”.

  • Avviare la tua attività è più semplice e rapida che mai: ti costerà solo ciò che costa aprire il tuo negozio online. Inoltre, se affidi a qualcun altro la sua creazione, puoi avere il tuo e-commerce pronto in meno tempo di ciò che pensavi. Il fornitore dropshipping si incaricherà di tutto. “Il tuo fornitore deve diventare il tuo operatore logistico globale, con tutto ciò che esso implica”, dice Esteve. “Deve gestire tutta la merce in magazzino, registrare l'ordine, fare il picking, preparare il pacco da inviare e organizzarsi con le aziende di trasporto rispettive di ogni zona”. “Su BigBuy inoltre, forniamo ai nostri distributori sul proprio pannello di controllo, tutte le informazioni sullo stato dell'ordine. Può effettuare il monitoraggio di ognuno degli ordini con il numero di tracking corrispondente e ricevono l'assistenza post-vendita nel caso in cui abbiano bisogno di consultazione sulla consegna”.
  • Il non doverti preoccupare dell'immagazzinamento e dell'invio ti lascia molto tempo per ciò che è davvero importante per un e-commerce: vendere. Delegando il lavoro ad un grossista dropshipping ti potrai dedicare ad attirare la maggiore quantità di traffico qualificato possibile al tuo negozio, e a potenziare l'acquisto di quei prodotti che in modo molto accurato hai messo a loro disposizione. Potrai dedicare le tue risorse, sia economiche che a livello di tempo, a far arrivare il tuo e-commerce dove deve arrivare.

  • Avere un venditore all'ingrosso dropshipping ti permette di offrire un catalogo molto ampio, che difficilmente potresti avere se lavori per conto tuo. Inoltre, sarà costantemente aggiornato, senza che tu debba preoccuparti di lui. “Su BigBuy abbiamo oltre 21.000 riferimenti e siamo in costante ricerca di nuovi articoli da offrire”, dice Esteve.

  • La tua attività sarà scalabile al 100%. In un'attività tradizionale, la scalabilità potrebbe sembrare limitata per piccole cose come può essere la grandezza del tuo locale. Per poter crescere, il proprietario dovrà cercare un nuovo spazio, con i costi che ciò comporta (e non parliamo solo di affitto. Nel caso in cui si cambi zona, dovranno lanciare una campagna pubblicitaria per far conoscere la sua nuova sede, e questo non è gratis). E, anche un e-commerce che non lavora con dropshipping è scalabile molto più facilmente di uno fisico, la vera differenza la fa lavorare in dropshipping. Questo modello di distribuzione ti permette di poter portare al tuo negozio tutto il traffico che vuoi, senza rischiare di vendere troppo e non riuscire a gestirlo. Il fornitore dropshipping si occuperà di far arrivare in tempo tutti i tuoi ordini e a nome tuo.
 

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