lunedì 22 febbraio 2021

Perché non si puo chiudere definitivamente il Dark web ?


Il Dark web fa parte del Deep Web , quindi per chiudere il Dark Web bisognerebbe chiudere il Deep Web , ma cio non è possibile ....

Vediamo il perchè ...

Se la polizia dovesse chiudere il deep web, sarebbe un disastro. Addio alle banche online, addio alle caselle di posta gmail, addio alle piattaforme di streaming, Giusto per citare qualcosa. Il deep web è semplicemente l'insieme delle pagine che non sono indicizzate (tipicamente perché accessibili solo dopo un'autenticazione).

Il dark web invece fa parte del deep web e lo si raggiunge tramite software specifici e password. Nello specifico, il software più utilizzato è Tor che permette di stabilire comunicazioni cifrate che non transitano direttamente fra i due utenti ma passano attraverso vari router che cambiano continuamente rendendo molto difficile bloccarne l'uso. Tra l'altro non ci sono solo contenuti illegali ma è molto utile per mantenere l'anonimato per dissidenti politici o simili.

lunedì 15 febbraio 2021

Ethereum e la monete alternative al Bitcoin ?

 

Ethereum nasce nel 2015 come un sistema decentralizzato per la creazione di “smart contracts”, protocolli informatici che verificano o impongono l’applicazione di un vincolo. Questi contratti per poter girare sulla piattaforma stessa “pagano” mediante l’unità di valuta Ether, chiamata essa stessa più comunemente Ethereum (ETH). Al contrario di Bitcoin, però, la criptovaluta Ethereum non viene utilizzata esclusivamente come sistema monetario alternativo. Può essere applicata anzi a molteplici settori, come:

- Sistemi elettorali;

- Mercati finanziari;

- Crowdfunding;

- Proprietà intellettuale.

Inoltre, la rete è decentralizzata, ovvero viene sostenuta da migliaia di computer sparsi per il mondo. Questo significa che è possibile tracciare con facilità tutti i risultati ottenuti nella blockchain e che il sistema si regola da solo, senza interventi esterni. Per gli investitori Ethereum rappresenta la seconda criptovaluta per quota di mercato, con un valore attuale superiore ai 2.700 dollari.

Tirando le somme, la criptovaluta che attualmente ha maggiori probabilità di crescita sembra rimanere il Bitcoin. Nonostante il recente calo che ha fatto tremare anche gli analisti più ottimisti, è l’unica moneta digitale a spuntare tutte le caselle: ha un valore sostenuto, gli investitori la stanno acquistando, le persone la usano per i pagamenti, le istituzioni finanziarie l’hanno accettata ed è la criptovaluta con la maggiore capitalizzazione di mercato, pari ormai a un trilione di dollari. È evidente che, tra alti e bassi (letteralmente), il Bitcoin difficilmente cederà il posto alle concorrenti.

lunedì 8 febbraio 2021

Le criptovalute possono sparire?

Alcuni spunti, poi sarai tu a trarre le tue conclusioni:

  • El Salvador ha regolamentato Bitcoin e da settembre, sempre in questo Stato, diventerà una valuta legale (sulla base di alcuni dati, si pensa che la Bulgaria potrebbe seguire lo stesso esempio);
  • PayPal ha aggiunto la possibilità di comprare, vendere e detenere criptovalute;
  • In Italia, Banca Sella con Hype, permette di comprare vendere e scambiare Bitcoin;
  • CoinBase, il wallet di criptovalute più anziano, si è quotato in borsa (al Nasdaq);
  • Negli Stati Uniti, Kraken, un exchange di criptovalute, ha ottenuto una licenza bancaria;
  • In diverse parti d'Italia esistono gli ATM Bitcoin;
  • 650 banche americane stanno per offrire la possibilità ai propri clienti di effettuare la compravendita di Bitcoin;
  • Le banche tedesche sono autorizzate a vendere Bitcoin ed offrire servizi riguardanti le criptovalute in generale;
  • Bankhaus von der Heydt, una delle banche più anziane d'Europa, ha acconsentito alla creazione di EURB, una stablecoin basata sull'Euro e sulla Stellar Network;
  • La capitalizzazione di mercato della criptovaluta Ethereum ha superato quella della Bank of America.

lunedì 1 febbraio 2021

Differenza tra un link da http o https?

HTTP (acronimo di HyperText Transfer Protocol) e HTTPS (Stesso acronimo con l'aggiunta di Secure alla fine) sono due protocolli di trasmissione delle informazioni sul web. Per far si che due computer che non si conoscono (ovvero che non sono collegati direttamente con cavi) possano comunicare sul web attraverso la rete ci sono dei protocolli da rispettare, ovvero delle regole e delle modalità a cui entrambi si devono attenere per avere una comunicazione. Se tu sei italiana/o e io sono giapponese per provare a comunicare possiamo utilizzare l'inglese dunque rispettare le regole grammaticali inglesi per costruire delle frasi e capirci.

Se ad esempio hai bisogno di un'indicazione stradale da chiedermi, mi fermi e mi dici:" scusami, dove devo andare per via Roma?" e io ti rispondo "Gira a destra e poi tutto dritto". Cosa è successo? Tu mi hai fatto una richiesta e io ho servito la tua richiesta offrendoti la mia conoscenza. In gergo informatico tu sei un client ovvero una generica persona che si connette ad un sito mentre io sono un server ovvero un'azienda/ente che ti offre un servizio attraverso il proprio sito web.

HTTP entra in gioco quando ci sono client e server, un'organizzazione di questo tipo è detta architettura client/server. Con HTTP la comunicazione tra client e server avviene “in chiaro” ovvero l’informazione che viene diffusa può essere letta da qualsiasi persona estranea competete decida di intromettersi senza diritto nello scambio dei dati). Capirai che questa non è una bella cosa soprattutto se stai inserendo dati sensibili su quel sito. Queste intromissioni sono possibili perché nel caso dell'HTTP la comunicazione avviene direttamente tra client e server, senza intermediari. Nell’HTTPS, invece, la comunicazione è cifrata e non può essere intercettata come accadeva nell'HTTP dando così maggiore riservatezza e sicurezza ai tuoi dati.

 

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