giovedì 29 luglio 2021

Il Social Media Marketing per Aziende

 

La potenza del social media marketing risiede nella capacità di andare a raggiungere persone che corrispondono esattamente ad un target specifico. Quindi andiamo ad eliminare tutto ciò che la classica pubblicità non può offrire.

Grazie ai social media è possible creare un rapporto duraturo e di qualità con i propri clienti, grazie a strategie mirate di content marketing.

Non per ultimo la facilità di utilizzo della piattaforme di advertising dei social.

Può fidelizzare i tuoi potenziali clienti attorno al tuo brand, accrescere quindi la Brand Reputation del marchio, se riesci a veicolare contenuti interessanti che danno valore aggiunto alla tua nicchia di mercato, possono creare la scintilla che incuriosisce verso un’ulteriore approfondimento finalizzato alla vendita effettiva del prodotto e sbagliato secondo me usare i social promozionalmente la vedita diretta poi deve essere fatta attraverso altri canali, diretta o e-commerce, perchè sui social ci si và per rilassarsi e incuriosirsi non per comprare.

I social di cui dobbiamo differenziare tra network (in cui i rapporti sociali tra utenti rappresentano il fulcro del servizio) e media (in cui il core è la condivisione di contenuti multimediali più che i rapporti tra utenti) sono uno strumento molto utile in una strategia globale di vendita.

Prima di usarli, l’azienda come anche il singolo individuo dovrà pianificare quali contenuti inserire nel flusso di pubblicazioni al di là della tipologia di social che userà per cui avrà bisogno sia di un piano d’azione che di un piano editoriale.

La premessa doverosa da fare consiste nello studiare bene il proprio mercato ed i propri competitor e queste regole vigono ancge nei social dove la competizione è altissima per cui suggerisco di “spiare” la concorrenza studiando cosa pubblicano (post testuali o multimediali) e quando (data ed ora) e quali reazioni suscitano nei loro fan.

In questo modo potremmo capire quale linguaggio adottare nei nostri contenuti e di quali tipologie ne avremmo bisogno.

Sia che l'obiettivo sia fidelizzare il cliente acquisito supportandolo con un post vendita efficace ed immediato sia acquisirlo con contenuti di qualità che lo indirizzeranno anche su risorse esterne (landing page per acquisizione dati od acquisto diretto), l’uso dei social deve essere ben concepito e pianificato non facendosi sopraffare dalla semplicità ed immediatezza del servizio.

giovedì 22 luglio 2021

2021 Serve sempre avere un proprio sito Web ?

Dire che serve un sito Web è falso.

Dire che non serve lo è altrettanto.

Il perché è molto semplice in realtà. Oggi non è sufficiente un sito web

Alcuni motivi per cui, è ancora utile. Non sono ne i più importanti ne tutti quelli che vi possono essere.

  1. È l’unica piattaforma proprietaria: il sito web è di proprietà di chi acquista il dominio, quindi lo sono anche i contenuti pubblicati; i contenuti che vengono invece pubblicati, ad esempio sulla pagina Facebook, non sono controllabili al 100% in quanto proprietà di Facebook. Questo ultimo caso risulta piuttosto rischioso da un punto di vista aziendale; proviamo a immaginare cosa succederebbe se Facebook decidesse di chiudere i battenti. Cosa ne sarebbe dei contenuti e di tutti i dati raccolti con impegno negli anni? Sarebbero persi e non recuperabili!
  2. E’ un “biglietto da visita”: il sito web è una vetrina nel mondo aperta 24 ore al giorno, che permette di farsi conoscere a livello internazionale e di aumentare la visibilità della propria attività; tramite il sito le aziende possono presentarsi, raccontarsi e descrivere i prodotti e servizi che offrono. Inoltre, per un’azienda avere un proprio sito web significa stare al passo con i tempi, e ciò senza dubbio rende migliore la sua reputazione e la sua immagine sul mercato.
  3. Tutti cercano su Google: dall’ultima ricerca di gennaio 2017 di We Are Social gli utenti internet nel mondo nel 2017 risultano pari a 3.77 miliardi (Fonte: HOME - We Are Social USA, con una penetrazione del 50% sulla popolazione mondiale; questo significa che ogni giorno milioni e milioni di utenti cercano informazioni online prima di acquistare prodotti e servizi. Non avere il sito web quindi, è come essere totalmente invisibili in questo mercato, e nel 2017 non è più accettabile e sostenibile, soprattutto tenuto conto dell’elevatissimo numero di utenti, che al tempo stesso sono anche potenziali clienti.
  4. E’ utile per realizzare strategie di Remarketing su Facebook: a chi non è capitato di visitare siti internet, accedere successivamente a Facebook e trovare pubblicità dell’azienda del sito precedentemente visitato, nella colonna di destra o sulla news feed? Il Remarketing si basa sul pixel di Facebook, che è un codice presente sul sito web che consente di misurare le campagne pubblicitarie, ottimizzarle e definirne il pubblico. Usando il pixel è possibile sfruttare le azioni eseguite sul sito web per realizzare campagne pubblicitarie più efficaci su Facebook, attraverso la definizione di un pubblico personalizzato derivante dal traffico del sito. Il Remarketing si basa dunque sull’opportunità di mostrare nuovamente a un pubblico target il prodotto che ha appena visualizzato sul sito, e di coinvolgere gli utenti che in passato hanno già mostrato un interesse verso l’azienda. Il pubblico è composto da coloro che eseguono azioni specifiche sul sito web, quindi ad esempio da chi ha visitato una determinata pagina, aggiunto qualcosa al carrello o acquistato un prodotto: questa lista di utenti sarà il target delle campagne di advertising su Facebook.
  5. Un nuovo modo per interagire in via diretta con gli utenti-clienti: il sito web è un ottimo strumento per stringere relazioni durature con i clienti e fidelizzarli attraverso offerte personalizzate, riservate agli utenti del sito, oppure presentando loro prodotti in anteprima. Il traffico sul sito può essere notevolmente incrementato con una newsletter o con un blog aziendale,che offrono contenuti accattivanti e coinvolgenti per gli utenti-clienti.
  6. Fornisce statistiche sul proprio target: attraverso il sito web è possibile raccogliere informazioni statistiche sul comportamento degli utenti all’interno del sito, conoscere esattamente quanti sono, quali pagine preferiscono visitare e quali sono le ricerche che hanno effettuato. Questo permette di valutare ciò che realmente il mercato richiede, ed aumenta la probabilità di proporre un’offerta più efficace e più coerente con la domanda e i bisogni dei consumatori.

giovedì 15 luglio 2021

Vediamo il nuovo social ClubHouse

 

E' un "nuovo" Social Network che si basa unicamente sull'utilizzo dei messaggi vocali. Niente immagini o testi quindi.

Per il momento funziona solo su IOS quindi niente Android, ma la piattaforma è ancora in fase beta quindi in futuro potrebbe ampliare la sua offerta.

Una piattaforma su cui gli utenti possono partecipare a conversazioni in diverse chat room su una vasta gamma di argomenti come musica, film, cultura, razza, tecnologia e bellezza. Saranno in grado di vedere chi altro c'è e quali profili hanno.

Ha ha il vantaggio che si possono creare rapide connessioni aziendali, quindi anche questo social è monetizzabile.

Altra cosa: funziona solo su invito, quindi pur possedendo un Iphone non si può liberamente accedervi.

Su Clubhouse, ogni tipo di comunicazione tra gli utenti avviene in delle chat room, a cui possono partecipare anche migliaia di utenti in contemporanea. A scegliere i temi di discussione sono gli utenti stessi: si possono generare conversazioni libere, come quelle tra amici, oppure ci si può collegare a stanze organizzate in stile conferenza dove gli user si radunano intorno a un interlocutore singolo per l’ascolto di tematiche ben definite.

Alcune cose da puntualizzare, ad ora:

  • si accede solo su invito.
  • l'app è disponibile solo su iOS (come lo è stato anche Instagram nel 2010, per citarne uno…).
  • una volta entrato nel "club" a tua volta hai due inviti per invitare chi vuoi; se sei parecchio attivo, l'app ti fornirà altri inviti.
  • l'app ti chiederà la condivisione dei contatti che hai in rubrica: se un numero che hai in rubrica si registra senza invito, ossia è nella lista d'attesa, Clubhouse ti chiederà se vuoi farlo accedere o meno.
  • cosa non da poco tu sei il padrino di chi inviti: se il tuo invitato fa casini e si mette a trollare...

domenica 11 luglio 2021

Green pass falsi sul dark web

In tutta Europa crescono le proposte on-line di Green pass falsi o la vendita di vaccini anti-Covid, La scorsa settimana in Italia è stata sgominata una rete di canali Telegram che proponevano questo tipo di offerta illegale agli utenti

La guardia di finanza a pochi giorni dal varo del Green pass è già dovuta intervenire per sequestrare 10 canali Telegram che proponevano green pass falsi, oltre che dosi di vaccino anti-Covid direttamente a casa propria.

250 mila gli utenti iscritti che dopo essere stati contattati venivano reinderizzato nel cosiddetto dark web per concludere la transazione. Di questi sembra che abbiano provato ad interagire con i venditori un centinaio, residenti anche in paesi extraeuropei. Il Green pass falso veniva venduto ad un prezzo che variava da 100 a 150 euro a seconda del pacchetto, che di base icludeva i dati contraffatti dell'intestatario, il QR code e il numero di lotto delle due dosi di vaccino; mentre per le versioni più care era previsto anche una o più dosi di vaccino. Per quanto riguarda la vendita di antidoti non è ancora chiaro se fossero realmente a disposizione degli organizzatori, che li proponevano con un costo che variava dai 155 per una singola dose ai 20 mila dollari per un lotto, che avrebbe dovuto essere spedito anonimamente e a temperatura refrigerata.

Una frode quella dei pass che è emersa anche in altre parti del mondo come gli Stati Uniti dove è stata individuata una rete simile che prometteva pass vaccinali per viaggiare senza problemi in Europa per circa 150 dollari o in Israele dove un giovane è stato arrestato sempre per lo stesso reato.

D'altronde quella della falsificazione dei certificati era una procedura già emersa nei mesi precedenti anche ai confini sloveni, dove in decina di occasioni sono stati fermati viaggiatori che esibivano documenti contraffatti.

 fonte: rtvslo.si

martedì 6 luglio 2021

DogeCoin nuova Criptovaluta ne parla Elon Musk

 

Dogecoin é stato il primo meme coin e soltanto nell'ultimo anno é stato "preso di mira" da Elon Musk.

Elon Musk non soltanto é l'uomo piú ricco al mondo, ma anche uno dei piú seguiti.

Mi sembra chiaro che il network effect di Elon giochi il ruolo principale sul pump di Doge.

Non solo, dopo i svariati tweet di Musk a riguarda, anche altri meme coin e animal coin han pumpato alla grande, c'é tanta speculazione soprattutto da parte di chi spera possano emulare Doge.

A dire il vero, Dogecoin è sulla bocca di tutti da mesi: prima a causa di trend su social (Tik Tok), poi a seguito della simpatia che nutre Elon Musk verso di essa (ricordo che, circa 1 mese fa, fece pompare anche il prezzo di Bitcoin inserendo nella sua bio riferimenti allo stesso ed affermando che sarà possibile comprare Tesla pagando in Bitcoin).
Questa volta il CEO di Tesla avrebbe diffuso un meme di un cane.
Poco dopo comunque Dogecoin, progetto meme ed ormai abbandonato da anni dagli sviluppatori (quindi a limite dello scam), ha segnato un rialzo del quasi il 600% nella settimana che va dal 9 al 16 aprile.
A dire il vero, in questi giorni, svariati punti vendita nel mondo hanno iniziato a supportare la criptovaluta. Ad esempio un popolare night club a Miami ha annunciato che avrebbe accettato Doge per i pagamenti ai tavoli e per l'acquisto di altra merce.
Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, ha inoltre segnalato che i fan hanno già speso oltre 122.000 Doge per l'acquisto di gadget nel negozio online della squadra dell'NBA.

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