sabato 21 giugno 2014

Cosa significa SEO

SEO è un acronimo della frase inglese "Search Engine Optimization", ovvero letteralmente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.
Ma cosa si ottimizza per i motori di ricerca? I siti ovviamente. Se vogliamo dare una prima velocissima definizione (anche se imprecisa) possiamo dire che la SEO serve a massimizzare la rilevanza che ha il sito sui motori di ricerca per aumentare il traffico di utenti che da questo possono arrivare.


Per SEO, nel gergo informatico italiano, si intende sia l'attività di ottimizzazione che chi esegue questa attività. Nel caso si parli dell'attività si dice al femminile, la SEO, mentre le persone che effettuano questa attività sono i SEO, e quindi al maschile. Io oltre che programmatore, analista, blogger, geek, formatore posso anche definirmi un SEO. Però posso anche dire che faccio la SEO.

venerdì 20 giugno 2014

Amazon lancia il suo primo smartphone: Fire Phone

È più piccolo di un Google Nexus e di un Samsung Galaxy, ma più grande di un Apple iPhone. 

Jeff Bezos ha mostrato il Fire Phone a un evento a Seattle, uno smartphone Amazon che misura 4,7 pollici in diagonale, rendendolo ideale per l'uso con una sola mano. Una delle novità più interessanti è la possibilità di scattare foto 3D e di poterle archiviare illimitatamente nel cloud (da Cnet)

Amazon sfida Apple e Samsung. E con il suo primo telefonino 3D “Fire Phone” entra di diritto nel mercato degli smartphone, dopo Kindle e Tablet PC, arricchendo la sua gamma di dispositivi. Il Fire Phone ha uno schermo da 4,7 pollici, "connettività diretta" a tutti i servizi di Amazon e una funzione "Firefly" che riconosce immagini, programmi TV e opere d'arte, un po' come Shazam per la musica. Firefly può anche scansionare i codici a barre dei singoli prodotti per creare liste della spesa.

"Devi essere paziente, lavorare e ossessionarti per i più piccoli dettagli", ha detto l'amministratore delegato del gigante dell'e-commerce Jeff Bezos mentre mostrava l'ultimo prodotto Amazon, che sarà disponibile negli Stati Uniti con AT&T a partire da $ 199. un contratto biennale.

sabato 14 giugno 2014

Differenza tra SEO e SEA

Una importante distinzione doverosa è quella tra search engine optimization e search engine advertising (SEA)


La SEO si differenzia dalla SEA in quanto nel primo caso non vi è un pagamento diretto al motore di ricerca per comparire nei suoi risultati. La SEA su Google si effettua attraverso il circuito Google AdWords, la piattaforma che consente di creare campagne di link sponsorizzati, che vengono contrassegnati con la dicitura “Ann.” e sono visualizzati, se presenti, come primi risultati (massimo 4) e ultimi (massimo 3) della pagina.

Il meccanismo di pagamento dei link sponsorizzati è il PPC (pay per clik), cioè l'inserzionista paga una certa somma ogni volta che un utente clicca sul suo link. La somma da pagare, secondo la logica dell'asta, dipende da quanto sono disposti a pagare gli altri inserzionisti, così chi offre di più sarà più in alto nei risultati rispetto a chi offre di meno.

I risultati non a pagamento vengono detti risultati “puri” o “organici”, per questo motivo la SEO, che non riguarda i risultati a pagamento, viene anche detto posizionamento puro o organico. SEO e SEA rientrano entrambe nella macro-attività di web marketing detta SEM, ovvero search engine marketing (marketing attraverso i motori di ricerca).

sabato 7 giugno 2014

SEO: definizione e significato

SEO è quell'insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, nei risultati non a pagamento, detti risultati “puri” o “organici“. S.E.O. è una sigla inglese (acronimo) che sta per Search Engine Optimization, tradotto letteralmente: “ottimizzazione per i motori di ricerca“.


Queste pratiche sono molteplici e riguardano diversi aspetti di un sito web: l'ottimizzazione della struttura del sito, del codice HTML, dei contenuti testuali, la gestione dei link in entrata (ovvero che da altri siti puntano verso il tuo sito, detti inbound link o, più comunemente, backlink) ed in uscita (che dal tuo sito puntano verso altri).

Poiché Google è il motore di ricerca di gran lunga più utilizzato al mondo, la maggior parte delle attività SEO riguardano lo studio dell'algoritmo di Google e dei suoi periodici aggiornamenti, e le relative azioni per rendere i siti più “graditi” a tale algoritmo. 

  1. Quando cerchiamo qualcosa sui motori di ricerca, ci aspettiamo di trovare per primi i risultati migliori, cioè quelli più pertinenti con la nostra ricerca. Per esempio, se cerco “hotel 3 stelle a Bologna”, non voglio trovare il sito di un bed and breakfast a Napoli. E voglio anche trovare molte informazioni su quell'hotel, tipo come sono le camere, quanto costa, dove si trova, ecc. Fare SEO significa perciò prima di tutto scrivere contenuti ricchi e pertinenti con le parole con cui vogliamo farci trovare.
  2. I link sono le “strade” del web, cioè i percorsi che usiamo per spostarci da un sito all'altro. Un sito con molti link che portano a lui, è come un incrocio molto trafficato, quindi molto importante. E – proprio come nelle città – più il sito che ci linka è importante e simile al nostro nei contenuti, più comoda sarà la strada che conduce a noi. Per questo, fare SEO significa anche cercare di ottenere un buon numero di link da siti il più possibile pertinenti e rilevanti.

martedì 3 giugno 2014

Perché il cloaking è una cattiva idea: i rischi e le conseguenze della manipolazione dei contenuti per i motori di ricerca

Il "cloaking" è una pratica che consiste nel mostrare contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto agli utenti reali del sito. Questa tecnica è utilizzata per cercare di manipolare i risultati di ricerca e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, ma è fortemente scoraggiata dai motori di ricerca e può addirittura portare alla penalizzazione del sito.

Il cloaking può essere effettuato utilizzando diversi metodi, tra cui:

  • Utilizzando indirizzi IP per identificare i motori di ricerca e mostrare contenuti diversi
  • Utilizzando browser o linguaggi di programmazione per identificare i motori di ricerca e mostrare contenuti diversi
  • Nascondere parole chiave o contenuti all'interno del codice sorgente della pagina

I motori di ricerca utilizzano algoritmi sofisticati per determinare il posizionamento dei siti nei risultati di ricerca. Questi algoritmi tengono conto di molteplici fattori, tra cui la qualità e la pertinenza del contenuto, la struttura del sito e la presenza di link interni ed esterni. Il cloaking non tiene conto di questi fattori e cerca solo di manipolare i risultati di ricerca mostrando contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto agli utenti reali.

L'utilizzo di cloaking può portare a conseguenze negative per il tuo sito, tra cui:

  • Penalizzazione del posizionamento sui motori di ricerca
  • Riduzione del traffico del sito
  • Perdita di credibilità e reputazione
  • Possibilità di essere bandito dai motori di ricerca

Invece di utilizzare il cloaking, è importante concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità e pertinenti per gli utenti. Assicurati di fornire informazioni utili e interessanti ai tuoi visitatori e di ottimizzare il sito per i motori di ricerca in modo naturale e in conformità con le linee guida dei motori di ricerca. Inoltre, è importante monitorare i tuoi progressi e i tuoi risultati attraverso strumenti come Google Analytics per capire quali azioni stanno funzionando e quali no.

In sintesi, il cloaking è una pratica scorretta e non efficace per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, che può causare penalizzazioni e danni alla reputazione del sito. Invece di utilizzare questa tecnica, è meglio concentrarsi ...

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