Non più di una volta al giorno, dice HubSpot. LinkedIn non vuole affollare i feed degli utenti con troppi post di una stessa azienda, e il secondo post della giornata può facilmente “cannibalizzare” la visibilità del primo. Le pagine aziendali con almeno 100 follower totalizzano in genere 2 clic per ognuno dei primi 2 post della settimana, mentre il decimo genera solo 0,5 clic e il tasso di engagement cala ulteriormente per i successivi. I dati suggeriscono quindi di pubblicare da 2 a 5 post la settimana (cioè al massimo un post per giorno lavorativo): con più di 5 post si rischia di ridurre considerevolmente il ritorno sull'investimento effettuato per produrre il contenuto.
lunedì 21 marzo 2016
Quanto postare su LinkedIn?
Non più di una volta al giorno, dice HubSpot. LinkedIn non vuole affollare i feed degli utenti con troppi post di una stessa azienda, e il secondo post della giornata può facilmente “cannibalizzare” la visibilità del primo. Le pagine aziendali con almeno 100 follower totalizzano in genere 2 clic per ognuno dei primi 2 post della settimana, mentre il decimo genera solo 0,5 clic e il tasso di engagement cala ulteriormente per i successivi. I dati suggeriscono quindi di pubblicare da 2 a 5 post la settimana (cioè al massimo un post per giorno lavorativo): con più di 5 post si rischia di ridurre considerevolmente il ritorno sull'investimento effettuato per produrre il contenuto.
lunedì 14 marzo 2016
Quanti tweet pubblicare su twitter al giorno
HubSpot osserva che Twitter è un social network ancora prevalentemente “cronologico”, e quindi quanto più si posta tanto maggiori sono la visibilità e il numero di clic che si ottengono. Le aziende che hanno account con più 100 follower, ha calcolato HubSpot, “guadagnano” mediamente 2,5/3 clic per ogni tweet.
lunedì 7 marzo 2016
Quanti post mettere al giorno su facebook
Less is more: meno contenuti, maggiore qualità
mercoledì 2 marzo 2016
Gli algoritmi dei social network: mostrare i contenuti più rilevanti o nascondere la verità?
I social network utilizzano algoritmi per determinare la visibilità dei post degli utenti. Gli algoritmi sono utilizzati per ordinare i post in base a una serie di fattori, come l'engagement (come i like, i commenti, le condivisioni), la data e l'ora di pubblicazione e la relazione tra l'utente che pubblica il post e chi lo visualizza.
L'obiettivo degli algoritmi è quello di mostrare i contenuti più rilevanti per ogni utente, in modo che possano vedere i post che sono più interessanti per loro. Gli algoritmi possono anche essere utilizzati per limitare la diffusione di contenuti considerati inappropriati o pericolosi, come il bullismo, la violenza e la disinformazione.
Gli algoritmi utilizzati dai social network sono molto complessi e sono costantemente aggiornati per migliorare.
la loro capacità di mostrare i contenuti più rilevanti per gli utenti. Tuttavia, c'è stato un crescente dibattito sulla loro efficacia e su come influiscono sulla visibilità dei contenuti. Alcuni sostengono che gli algoritmi possono favorire i contenuti di alcuni utenti a discapito di altri, e che possono anche contribuire alla diffusione di notizie false o di disinformazione.
Inoltre, gli algoritmi possono essere influenzati da interessi commerciali e di marketing, e alcuni accusano i social media di utilizzare gli algoritmi per promuovere i contenuti sponsorizzati e aumentare le entrate pubblicitarie.
In generale, gli algoritmi utilizzati dai social network sono una parte importante della loro funzionalità e permettono di mostrare i contenuti più rilevanti per gli utenti, ma al contempo questi algoritmi hanno anche dei lati negativi e possono essere utilizzati per influire sulla visibilità dei contenuti in modi che possono non essere sempre trasparenti o etici.
domenica 28 febbraio 2016
La PEC ha valore legale ?
- Semplicità ed economicità di trasmissione, inoltro e riproduzione;
- Semplicità ed economicità di archiviazione e ricerca;
- Facilità di invio multiplo, cioè a più destinatari contemporaneamente, con costi estremamente più bassi rispetto a quelli dei mezzi tradizionali;
- Velocità della comunicazione ed inoltre non è necessaria la presenza del destinatario per completare la consegna;
- Possibilità di consultazione ed uso anche da postazioni diverse da quella del proprio ufficio o abitazione (basta un qualsiasi PC connesso ad Internet e un normale browser web), ed in qualunque momento grazie alla persistenza del messaggio nella casella di posta elettronica;
- Presenza nella ricevuta di avvenuta consegna, diversamente dalla raccomandata, anche dei contenuti del messaggio originale.