giovedì 7 aprile 2016

Quanti post pubblicare su un Blog

Creare un calendario editoriale dei contenuti. Ecco cosa significa: definire un vero calendario mese per mese in cui segnare i giorni di pubblicazione e i temi da trattare.
Prima di tutto, però, devi stabilire la periodicità: quanti articoli produrre al mese?
Le soluzioni non sono molte:
  1. pubblicazioni quotidiane: richiedono un enorme impegno e per un'azienda, che debba ingaggiare un blogger per scrivere, rappresentano anche un costo spesso eccessivo
  2. 2 o 3 post a settimana: è un buon compromesso. La spesa è più contenuta e i lettori – potenziali clienti – non sono bombardati di contenuti
  3. 1 post a settimana o meno: in un certo senso è troppo poco, ma dipende anche dal tipo di blog – e quindi dal tipo di azienda.
Stabilita la frequenza di pubblicazione, va creato un calendario visuale dei contenuti da pubblicare, quindi un file testuale, che puoi creare con Word o Office o anche a mano su un foglio di carta o ancora usare uno dei vari servizi che puoi trovare online.
Nel calendario riporterai tutti i giorni del mese, anche se non pubblichi ogni giorno. Perché? Semplice: devi tenere conto anche delle varie festività. Inutile pubblicare nei giorni in cui i lettori non visitano il tuo blog.
Le festività ti permettono comunque di pubblicare articoli a tema e creare post di intrattenimento, come i semplici messaggi di auguri, ma anche eventuali promozioni (sconti di estate, sconti per le festività natalizie, ecc.).




sabato 2 aprile 2016

Perché è necessario pagare per registrare un dominio: una spiegazione dei costi

Molti si chiedono il perchè ogni anno dobbiamo pagare il nostro dominio ?

Il motivo per cui bisogna pagare un prezzo per registrare un dominio è che i domini sono gestiti da un'organizzazione chiamata ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), che è responsabile per la gestione e l'assegnazione dei nomi di dominio su Internet.

Per registrare un dominio, è necessario pagare una tassa annuale al registrar di domini, che è un'azienda autorizzata dall'ICANN per registrare i domini per conto degli utenti. Il costo per registrare un dominio varia a seconda del tipo di dominio e del registrar che si sceglie. Ad esempio, i domini di primo livello come .com o .org tendono ad essere più costosi rispetto ai domini di secondo livello come .info o .biz.

Il pagamento annuale per la registrazione del dominio serve a coprire i costi della gestione e della manutenzione dei sistemi utilizzati per assegnare e gestire i domini. Inoltre, questo pagamento serve a garantire che i domini siano registrati in modo corretto e che non ci siano duplicati o utilizzi fraudolenti.

In generale, la registrazione di un dominio è un passo importante per la creazione di una presenza online e per la creazione di un sito web. Il costo annuale per la registrazione del dominio è un prezzo da pagare per avere un indirizzo unico e riconoscibile su internet e per proteggere la propria identità online.

lunedì 28 marzo 2016

La frequenza dei post conta su facebook ?

Come LinkedIn, anche Facebook fa in modo di non riempire i feed degli utenti con i post di una stessa azienda, e il secondo post della giornata in genere “oscura” il primo
 
 
In più, sostiene HubSpot, se i post sono numerosi ma l'engagement è basso, l'algoritmo di Facebook potrebbe anche “punire” la pagina rendendo i post poco visibili. Le pagine con almeno 100 fan ricevono in media un clic per ognuno dei primi due post, mentre per per ogni post successivo l'interazione continua a calare. La stima di HubSpot è che il numero ottimale di post per avere massima esposizione su Facebook sia fra i 2 e i 5 alla settimana

A meno che i post non ricevano tanti like o commenti (non meno di 5 interazioni): in questo caso Facebook – che guarda soprattutto all'engagement – premierà la pagina, mostrandone più post nei feed degli utenti. Non è facile avere visibilità sulla piattaforma più affollata del pianeta, ma è comunque necessario presidiarla, dice HubSpot. Molte persone (e molte aziende) fanno ricerche su Facebook e una pagina aziendale inattiva non è mai un buon segnale. Inoltre, è più facile che un “buon” post diventi virale su Facebook che non su LinkedIn o Twitter. E la viralità su Facebook porta inevitabilmente grandi numeri.

lunedì 21 marzo 2016

Quanto postare su LinkedIn?

Sebbene anche su LinkedIn a contare veramente sia il contenuto dei post, HubSpot ha registrato clic in decremento nelle ore serali della giornata, quelle dopo il normale orario d'ufficio. Prevedibile, visto che si tratta di una piattaforma professionale: il consiglio è quindi quello di postare nel corso della giornata lavorativa, poco importa l'ora specifica. Anche il giorno della settimana fa qualche differenza: la rilevazione ha evidenziato una performance inferiore alla media per i post pubblicati il lunedì, il sabato e la domenica, mentre in media il numero di clic ai post è più alto il martedì e il mercoledì.


Quanto postare su LinkedIn?

Non più di una volta al giorno, dice HubSpot. LinkedIn non vuole affollare i feed degli utenti con troppi post di una stessa azienda, e il secondo post della giornata può facilmente “cannibalizzare” la visibilità del primo. Le pagine aziendali con almeno 100 follower totalizzano in genere 2 clic per ognuno dei primi 2 post della settimana, mentre il decimo genera solo 0,5 clic e il tasso di engagement cala ulteriormente per i successivi. I dati suggeriscono quindi di pubblicare da 2 a 5 post la settimana (cioè al massimo un post per giorno lavorativo): con più di 5 post si rischia di ridurre considerevolmente il ritorno sull'investimento effettuato per produrre il contenuto.

lunedì 14 marzo 2016

Quanti tweet pubblicare su twitter al giorno

La rilevazione ha evidenziato che non c'è un momento della giornata migliore o peggiore per postare su Twitter, ogni momento è buono. Il numero di clic è legato alla qualità del contenuto, non all'orario in cui il tweet viene pubblicato. Anche il giorno della settimana appare poco determinante: il monitoraggio ha individuato, per i tweet di maggiore “successo”, un lieve incremento dei clic nei giorni di domenica, lunedì e martedì, ma in proporzioni statisticamente non rilevanti. 


Quanto è opportuno twittare
HubSpot osserva che Twitter è un social network ancora prevalentemente “cronologico”, e quindi quanto più si posta tanto maggiori sono la visibilità e il numero di clic che si ottengono. Le aziende che hanno account con più 100 follower, ha calcolato HubSpot, “guadagnano” mediamente 2,5/3 clic per ogni tweet.

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