
Nel linguaggio giornalistico, la generazione dei nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012.
Si diceva all'inizio che sono considerati
meno "viziati" in quanto nati dal 1997 in poi quindi in piena crisi
economica. Se i Millennials erano stati cresciuti in un contesto
multimediale in continua evoluzione, i ragazzi della Generazione Z sono
abituati fin dalla nascita a stare a contatto con iPhone e computer
avanzatissimi. Per loro il mondo è sempre stato solo ed esclusivamente
con Internet ecco perché teoricamente sono i più preparati nel campo del
Web e di nuove tecnologie. I Post-Millennials, come quelli che oggi
sono in età adolescenziale, leggono libri o giornali sul tablet più che
sul cartaceo, guardano film soprattutto su Internet, su Netflix, più che
alla TV e sicuramente sviluppano gran parte della loro socializzazione
su piattaforme Social. Il concetto di riviste e musica "fisica" (LP, MC,
CD) per loro è un qualcosa di astruso, preferendo il digitale e lo
streaming.
A differenza dei Millennials, che sono cresciuti
adattandosi via via all’evoluzione tecnologica, i membri della
Generazione Z sono veri e propri "Nativi Digitali". Si tratta di una
generazione che non conosce barriere di connessione e quindi, come
abbiamo avuto modo di dire prima con i Millennials, nemmeno particolari
limiti nei propri orizzonti culturali. I Post-Millennials sono la prima
generazione di nati dopo la comparsa del Web e hanno un'ottima
dimestichezza con tablet e smartphone. Wikipedia e Google sono le loro
enciclopedie. Questi ragazzi passano continuamente tra realtà e
virtuale, tra vita online e vita offline. Per questa generazione si
parla spesso di FOMO (Fear Of Missing Out) ovvero la paura di perdere
qualcosa mentre si è disconnessi.
Qual è il rapporto con i
Social Network? Generalmente la Generazione X preferisce Facebook,
invece la Y Instagram e Snapchat. Whatsapp prende il posto delle mail
perché più di diretto e rapido. Molto utilizzati i servizi in streaming,
Youtube compreso.