Come abbiamo già accennato in precedenza, esistono tantissime tipologie differenti di influencer racchiuse da Guerrilla digital in:
Celebrities;
Industry experts e leaders;
Bloggers e content creators;
Micro Influencers;
Gli influencer sono persone che utilizzano i loro canali social per promuovere prodotti o servizi ai loro seguaci. La loro influenza è legata alla loro capacità di raggiungere un pubblico ampio e di generare engagement attraverso il contenuto che condividono.
Gli influencer possono essere classificati in base al loro numero di follower, alla loro nicchia e al loro tipo di contenuti. Ci sono influencer che si concentrano su argomenti specifici come il make-up, la moda, la cucina, mentre altri si concentrano su argomenti più generali come la vita di tutti i giorni e il lifestyle.
I brand utilizzano gli influencer per promuovere i loro prodotti o servizi in quanto sanno che gli influencer hanno un'enorme capacità di generare engagement e di raggiungere un pubblico ampio. Gli influencer possono promuovere i prodotti attraverso le loro storie su Instagram, i loro post su Facebook, le loro recensioni su YouTube e così via.
Alcuni brand decidono di lavorare con un solo influencer, mentre altri preferiscono lavorare con una rete di influencer per raggiungere un pubblico più ampio. In entrambi i casi, è importante che il brand e l'influencer abbiano obiettivi comuni e che il contenuto promozionale sia in linea con l'immagine del brand.
In generale gli influencer sono diventati una parte importante del marketing digitale e sempre più aziende stanno investendo in questa forma di pubblicità per raggiungere i loro obiettivi di marketing e vendita.
In conclusione, gli influencer sono persone che utilizzano i loro canali social per promuovere prodotti o servizi ai loro seguaci e sono utilizzati dalle aziende per raggiungere un pubblico ampio e generare engagement attraverso il contenuto che condividono.
Il fenomeno del blogging è decollato negli Stati Uniti già nel 1997, ma in Italia non prenderà piede fino al 2001. In effetti, nello stesso anno, abbiamo visto una sfilza di servizi gratuiti di gestione dei blog: non solo wordpress.com, ma AlterVista, MySpace e Blogger, tra i più popolari.
Dal 2002 al 2007, i blog sono davvero fioriti. Secondo una ricerca di Online News Review, nel 2010 c'erano più di 70 milioni di blogger attivi nel mondo, di cui 400.000 italiani.
È stato firmato da Antonio Cavedoni (in foto) il 14 luglio 2000 e non è più disponibile online, ma è stato citato in diversi articoli, tra cui il blog essenziale di Elisabetta Locatelli (editore Franco Angeli) The Blog Up. Qui l'archivio completo del Blogorroico di Antonio Cavedoni è ancora disponibile, ma solo per i post da settembre 2000 a marzo 2005, quindi il post del 14 luglio non è ancora disponibile.