sabato 21 marzo 2015

SEO: Scelta delle parole chiave

Le parole chiave sono quelle che gli utenti cercano sul web e che li portano sul vostro sito. Per questa ragione è importante sceglierle accuratamente, così da posizionarsi in prima pagina per quelle più efficaci.

In realtà negli ultimi tempi i siti web tendono a posizionarsi sempre più per “argomenti”, che per singole parole chiave.


Questo vuol dire, in pratica, che una stessa pagina, uno stesso contenuto, può posizionarsi per decine e centinaia di parole chiave diverse. Questo a causa dei passi avanti fatti dal motore di ricerca a livello di comprensione dei contenuti: Google inizia a capire di cosa parliamo in una pagina web, e associa a quella pagina web una serie di parole chiave relative allo stesso argomento.

Questo ti fa comprendere, dunque, l'importanza di una scelta accurata delle parole chiave e degli argomenti per il posizionamento su Google, un'operazione determinante per riuscire a trovare potenziali clienti che cercando un dato insieme di parole potranno arrivare direttamente al tuo sito web.

sabato 14 marzo 2015

Come funziona Google Adwords ?

Questi annunci possono essere gestiti tramite il servizio Google Adwords. Con Adwords possiamo scegliere quale annuncio mostrare (scrivendo noi il testo che sarà visualizzato) per una certa chiave di ricerca.

Ad esempio possiamo fare in modo che per la chiave di ricerca: “gestione paghe Milano” appaia l'annuncio: “Paghe e Contributi Milano – Consulenza su gestione paghe e consulenza del lavoro” che rimandi al nostro sito internet o a una pagina di offerta dedicata.
 
 
Ma se è davvero così semplice, perché tutti non usano Adwords?
Ovviamente non sono solo rose e fiori. Google Adwords è un servizio a pagamento, e il costo della pubblicità è calcolato su “asta“ in base agli inserzionisti interessati a mostrare un annuncio per una specifica chiave di ricerca. Nel dettaglio, l'inserzionista paga ogni qual volta un utente clicchi sul suo annuncio (non paga se l'annuncio viene visualizzato senza collezionare clic). Il costo del singolo clic dipende da quanti inserzionisti sono interessati a quella chiave di ricerca: se la chiave di ricerca “studio Rossi consulente Milano” può costare pochi centesimi di euro a clic, una chiave tipo “Gestione Paghe” potrà costare anche qualche decina di euro a clic.

Diventa semplice dedurre che questo strumento, utilizzato per campagne pubblicitarie su vasta scala, può richiedere investimenti importanti. Gestito sapientemente su specifiche chiavi di ricerca in ben definiti intervalli temporali può diventare invece un ottimo strumento di investimento, capace di aiutare anche i piccoli studi professionali a guadagnare visibilità e fette di mercato nella specifica zona in cui operano.

sabato 7 marzo 2015

Colori Html e RGB dei Social Media

Un semplice e rapido riferimento dei colori utilizzati dai principali social media. Ogni colore è indicato sia nel formato esadecimale che in RGB.
 
Facebook
    HEX: #3b5998
    RGB: 59, 89, 152

    HEX: #6d84b4
    RGB: 109, 132, 180

    HEX: #afbdd4
    RGB: 175, 189, 212

    HEX: #d8dfea
    RGB: 216, 223, 234

Twitter
    HEX: #3b89c3
    RGB: 59, 137, 195

    HEX: #55acee
    RGB: 85, 172, 238

Google+
    HEX: #d73d32
    RGB: 215, 61, 50

YouTube
    HEX: #bb0000
    RGB: 187,0, 0

Linkedin
    HEX: #007bb5
    RGB: 0, 123, 181

Pinterest
    HEX: #cb2027
    RGB: 203, 32, 39

Vine
    HEX: #00bf8f
    RGB: 0, 191, 143

Snapchat
    HEX: #fffc00
    RGB: 255, 252, 0

Dropbox
    HEX: #007ee5
    RGB: 0, 126, 229

Flickr
    HEX: #ff0084
    RGB: 255, 0, 132

Tumblr
    HEX: #32506d
    RGB: 50, 80, 109

sabato 28 febbraio 2015

Facebook Colour Palette (Hex and RGB)

Ecco i codici RGB e HTML per i colori usati da Facebook

Facebook Blue
Hex: #3b5998
RGB: 59, 89, 152

Facebook Medium Blue Facebook Medium Blue
Hex: #6d84b4
RGB: 109, 132, 180

 
Facebook Lighter Blue Facebook Lighter Blue
Hex: #afbdd4
RGB: 175, 189, 212

Facebook Lightest Blue Facebook Lightest Blue
Hex: #d8dfea
RGB: 216, 223, 234

White White
Hex: #ffffff
RGB: 255, 255, 255

sabato 21 febbraio 2015

Come funziona un UPS ?

Poniamo il caso che si presenti un'interruzione di corrente(blackout) ed il nostro pc, collegato ad un ups, resti sprovvisto di alimentazione elettrica.
Anzichè spegnersi bruscamente facendoci perdere tutti i nostri dati l'ups interverrà prontamente azionando il proprio inverter interno, questo farà sì che l'autonomia delle batterie venga trasformata in corrente continua, alimentando così il nostro computer e concedendoci il tempo di spegnerlo correttamente salvandone i dati.


Questa autonomia accumulata, generata dalle batterie interne, permetterà di fornire energia al nostro pc anche durante un blackout, alimentandolo per tutta la durata delle sue batterie interne. Solitamente viene definita autonomia standard un'autonomia di 10 minuti a pieno carico(vedremo più avanti nella guida che cosa significa).

Per quanto riguarda invece i picchi e sbalzi di tensione dei quali abbiamo parlato precedentemente, l'ups è dotato di appositi filtri interni che stabilizzano la corrente proveniente dalla nostra presa prima di giungere ai nostri apparecchi connessi:
  • La corrente proveniente dalla nostra presa entra all'interno del gruppo di continuità;
  • Successivamente viene pulita e stabilizzata passando attraverso appositi filtri chiamati EMI;
  • La corrente in uscita che alimenterà i dispositivi connessi sarà pulita e corretta dal filtro stabilizzatore EMI che allungherà notevolmente la vita dei nostri componenti interni.

Esistono tuttavia differenti tipologie di macchine ups, ognuna per specifiche esigenze a seconda dello strumento da proteggere.
Per effettuare una scelta mirata ti spiegherò come funzionano le diverse tipologie di ups e quali sono le principali differenze, questo ti aiuterà a trovare il soccorritore giusto per te:

Gruppo di Continuità Offline Standby: Questa gamma di gruppi di continuità solitamente è la più economica e base. Non essendo macchine online non entrano in funzione immediatamente al verificarsi di un blackout ma solo 5-10 millisecondi dopo l'inizio dell'interruzione di corrente.
Per questo motivo questa tipologia di ups non è molto indicata per la protezione dei server(che necessitano di un intervento immediato) ma può essere però una buona scelta per i computer, elettrodomestici e apparecchiature leggermente meno sensibili.
Non sono presenti i filtri EMI per la stabilizzazione della corrente in uscita. Molti soccorritori di questa tipologia sono commercializzati in forme simili ad una ciabatta dotata di tante prese.

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