lunedì 14 agosto 2017

Posso creare la mia Emoji (Emoticon Personale)

Chi vuole proporre l'adozione di un nuovo emoji – di solito aziende di Internet, sviluppatori o semplici gruppi di persone – deve sottoporre la sua proposta all'Unicode Consortium, seguendo una procedura molto lunga e tortuosa che può richiedere anni prima di portare a qualcosa. 

Parte delle lungaggini è dovuta ai passaggi burocratici, ma il motivo centrale è che prima di approvare un nuovo simbolo standard devono essere fatte molte valutazioni sulla sua opportunità, sulla praticità e sulla possibilità che sia reso dai vari sistemi informatici senza problemi tecnici. Per questo motivo i responsabili del consorzio sono sempre molto cauti e in media approvano tra i 60 e i 70 nuovi emoji ogni anno. 
 
L'Unicode Consortium, inoltre, non disegna direttamente gli emoji: quando ne approva uno nuovo fornisce ai produttori di sistemi operativi un abbozzo con una descrizione, sulla base della quale ogni sviluppatore realizzerà il suo simbolo mantenendo la coerenza grafica con quelli che aveva creato in precedenza. 


lunedì 7 agosto 2017

Come nascono le Emoji (Emoticon)

Il sistema di codifica Unicode fu realizzato verso la fine degli anni Ottanta per sviluppare un codice comune per la rappresentazione delle lettere e dei simboli in informatica. Prima della sua introduzione non era sempre facile far dialogare tra loro i programmi, perché ogni software adottava codici diversi per rappresentare la stessa lettera: questo portava a seri problemi di compatibilità, con la necessità di realizzare soluzioni che traducessero una codifica in un'altra. Per risolvere il problema fu ideato il sistema Unicode: ogni lettera, numero, simbolo o segno di interpunzione ha un codice univoco che viene usato da tutti i computer per riconoscerlo e renderlo sullo schermo. 

Emoji
Fino a qualche anno fa l'Unicode Consortium non riceveva particolari attenzioni: le sue riunioni decidevano aspetti molto tecnici e talvolta difficili da capire per i meno esperti di informatica. Secondo diversi osservatori, il consorzio ha avuto una deriva pop da quando si occupa con regolarità dell'approvazione dei nuovi emoji, utilizzati da un numero crescente di persone per comunicare rapidamente uno stato d'animo o un'idea soprattutto attraverso gli smartphone.


Gli emoji sono simboli grafici utilizzati già da diverso tempo in Giappone: la parola che li definisce deriva proprio dal giapponese e comprende i concetti di “immagine” e di “lettera”. Si sono diffusi negli altri paesi soprattutto a partire dal 2011, quando Apple li ha inseriti all'interno della tastiera virtuale di iOS, il sistema operativo degli iPhone e degli iPad. Nei due anni seguenti gli emoji sono stati via via introdotti su diverse versioni di Android, contribuendo ulteriormente al loro successo. I principali social network come Facebook e Twitter li hanno integrati all'interno dei loro sistemi, dopo essersi resi conto del crescente utilizzo da parte dei loro iscritti.


venerdì 28 luglio 2017

Esistono alternative a facebook ?

Vediamo quali possono essere le alternative valide al colosso dei social network, facebook :

Twitter
Decisamente più essenziale rispetto al più illustre concorrente, Twitter sta prendendo piede anche in Italia. L'ampliamento dei caratteri impiegabili nei messaggi, la facilità di utilizzo e il contemporaneo scivolone di Facebook, potrebbero risultare determinanti per la sua definitiva ascesa.

Path
Un ibrido tra Instagram e Facebook , non abbiamo parlato di Instagram perché facente ormai parte di Facebook. C'è un social network che però riesce a raccogliere le principali caratteristiche di entrambe le piattaforme: stiamo parlando di Path.

Come Instagram, si tratta di una piattaforma basata su app, che nei browser non trova il suo habitat naturale. Tra i tanti contenuti condivisibili citiamo foto, brevi messaggi, informazioni su libri letti, film visti e tanto altro…

Raftr
Ricordate come Facebook è nato come strumento per connettere gli studenti universitari? Raftr è rimasto legato a quella tipologia di social.

Questa piattaforma raccoglie una quantità minima di informazioni personali quando si registra un account. Tutti i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per “fini aziendali interni”, secondo la politica sulla privacy di Raftr, e qualsiasi cosa condivisa con fornitori esterni non avrebbe “informazioni di identificazione personale per l'utente”.

Vero
Se in passato avete barattato (più o meno consapevolmente) le vostre informazioni personali con un servizio, Vero cambia decisamente rotta: questo social network guadagna tramite abbonamenti, non da pubblicità.

Nonostante ciò, i prezzi per l'eventuale modello di abbonamento devono ancora essere annunciati.

VKontakte
Detto anche il Facebook dell'est , molte persone, a causa di censure discutibili su Facebook, si sono recentemente spostati sulla versione russa di questo social network. Effettivamente il servizio appare come un clone, con molte funzioni piuttosto simili risultando una delle alternative a Facebook più interessanti.


venerdì 21 luglio 2017

Come funziona il Marketplace di facebook

l'annuncio del Marketplace di facebook, la funzione che mette a disposizione degli utenti, inzialmente solo da mobile e ora anche da desktop, la possibilità di vendere e comprare oggetti nuovi e usati. Il principio alla base del funzionamento di Facebook Marketplace è quello dello scambio di oggetti tra privati, che già aveva visto sulla piattaforma un vero e proprio boom all'interno dei gruppi che ogni mese erano visitati da circa 450 milioni di utenti.

Il Marketplace di facebook contiene la pubblicità degli inserzionisti che qui possono inserire i loro annunci. Gli utenti li visualizzano quando navigano dall'app mobile (attualmente, nella visualizzazione da Desktop non vale la medesima regola). Per vedere il primo annuncio occorre scorrere un po'.
In questo caso, tuttavia, non si tratta di annunci che promuovono l'articolo in vendita sul Marketplace, ma della pubblicazione di annunci che altrimenti verrebbero inviati al news feed di Facebook e alla rete di Instagram.

Il funzionamento, per gli inserzionisti, non è molto diverso da quello delle normali sponsorizzazioni Facebook: per utilizzare il posizionamento di Marketplace, infatti, serve prima selezionare gli obiettivi di vendita, di traffico o di catalogo. La differenza è che, almeno per il momento, non occorre individuare altri obiettivi. Per traffico e conversioni però occorre prima avere il pulsante "Acquiata ora" sulla tua pagina.

Non è chiaro se Marketplace sia davvero più efficace, ma si suppone che tutti i posizionamenti siano stati creati nella stessa maniera equilibrata. Il punto di forza è certamente che l'utente che lo visita è intenzionato ad acquistare qualcosa.

Le note di demerito invece riguardano proprio l'impossibilità di plasmare il target di destinazione. Nel Marketplace, infatti, per raggiungere qualcuno, deve comunque essere nel pubblico di destinazione di partenza e non si può cambiare in seguito.


venerdì 14 luglio 2017

Esistono alternative a Ebay ?

Con questo non è che non esistano altri siti come eBay, anzi è stato un sito molto copiato ma finora nessuno dei competitors è riuscito ad acquistare la medesima popolarità. Ne a conquistare una simile aurea di affidabilità agli occhi degli utenti.

In questo approfondimento andremo proprio a vedere i migliori siti come eBay, siti che possano essere utilizzati come alternative.
Negli ultimi mesi l'unica vera alternativa a eBay ci sembra il Marketplace di facebook 
 
La prima volta che abbiamo sentito parlare di Marketpalce, è stato nell'ottobre del 2016, quando Facebook ne ha dato il comunicato, descrivendolo come “una comoda destinazione per scoprire, comprare e vendere oggetti con le persone della tua comunità.

Semplicemente un nuovo modo, per gli inserzionisti, per raggiungere potenziali clienti. Ma scopriamo nel dettaglio cos'è Marketplace di Facebook e perché dovresti usarlo, dato che dietro quell'adorabile iconcina c'è molto più di un mercato virtuale.

Parleremo settimana meglio e approfondiremo il Marketplace di facebook

 

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