lunedì 7 agosto 2017

Come nascono le Emoji (Emoticon)

Il sistema di codifica Unicode fu realizzato verso la fine degli anni Ottanta per sviluppare un codice comune per la rappresentazione delle lettere e dei simboli in informatica. Prima della sua introduzione non era sempre facile far dialogare tra loro i programmi, perché ogni software adottava codici diversi per rappresentare la stessa lettera: questo portava a seri problemi di compatibilità, con la necessità di realizzare soluzioni che traducessero una codifica in un'altra. Per risolvere il problema fu ideato il sistema Unicode: ogni lettera, numero, simbolo o segno di interpunzione ha un codice univoco che viene usato da tutti i computer per riconoscerlo e renderlo sullo schermo. 

Emoji
Fino a qualche anno fa l'Unicode Consortium non riceveva particolari attenzioni: le sue riunioni decidevano aspetti molto tecnici e talvolta difficili da capire per i meno esperti di informatica. Secondo diversi osservatori, il consorzio ha avuto una deriva pop da quando si occupa con regolarità dell'approvazione dei nuovi emoji, utilizzati da un numero crescente di persone per comunicare rapidamente uno stato d'animo o un'idea soprattutto attraverso gli smartphone.


Gli emoji sono simboli grafici utilizzati già da diverso tempo in Giappone: la parola che li definisce deriva proprio dal giapponese e comprende i concetti di “immagine” e di “lettera”. Si sono diffusi negli altri paesi soprattutto a partire dal 2011, quando Apple li ha inseriti all'interno della tastiera virtuale di iOS, il sistema operativo degli iPhone e degli iPad. Nei due anni seguenti gli emoji sono stati via via introdotti su diverse versioni di Android, contribuendo ulteriormente al loro successo. I principali social network come Facebook e Twitter li hanno integrati all'interno dei loro sistemi, dopo essersi resi conto del crescente utilizzo da parte dei loro iscritti.


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