sabato 14 giugno 2014

Differenza tra SEO e SEA

Una importante distinzione doverosa è quella tra search engine optimization e search engine advertising (SEA)


La SEO si differenzia dalla SEA in quanto nel primo caso non vi è un pagamento diretto al motore di ricerca per comparire nei suoi risultati. La SEA su Google si effettua attraverso il circuito Google AdWords, la piattaforma che consente di creare campagne di link sponsorizzati, che vengono contrassegnati con la dicitura “Ann.” e sono visualizzati, se presenti, come primi risultati (massimo 4) e ultimi (massimo 3) della pagina.

Il meccanismo di pagamento dei link sponsorizzati è il PPC (pay per clik), cioè l'inserzionista paga una certa somma ogni volta che un utente clicca sul suo link. La somma da pagare, secondo la logica dell'asta, dipende da quanto sono disposti a pagare gli altri inserzionisti, così chi offre di più sarà più in alto nei risultati rispetto a chi offre di meno.

I risultati non a pagamento vengono detti risultati “puri” o “organici”, per questo motivo la SEO, che non riguarda i risultati a pagamento, viene anche detto posizionamento puro o organico. SEO e SEA rientrano entrambe nella macro-attività di web marketing detta SEM, ovvero search engine marketing (marketing attraverso i motori di ricerca).

sabato 7 giugno 2014

SEO: definizione e significato

SEO è quell'insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca, nei risultati non a pagamento, detti risultati “puri” o “organici“. S.E.O. è una sigla inglese (acronimo) che sta per Search Engine Optimization, tradotto letteralmente: “ottimizzazione per i motori di ricerca“.


Queste pratiche sono molteplici e riguardano diversi aspetti di un sito web: l'ottimizzazione della struttura del sito, del codice HTML, dei contenuti testuali, la gestione dei link in entrata (ovvero che da altri siti puntano verso il tuo sito, detti inbound link o, più comunemente, backlink) ed in uscita (che dal tuo sito puntano verso altri).

Poiché Google è il motore di ricerca di gran lunga più utilizzato al mondo, la maggior parte delle attività SEO riguardano lo studio dell'algoritmo di Google e dei suoi periodici aggiornamenti, e le relative azioni per rendere i siti più “graditi” a tale algoritmo. 

  1. Quando cerchiamo qualcosa sui motori di ricerca, ci aspettiamo di trovare per primi i risultati migliori, cioè quelli più pertinenti con la nostra ricerca. Per esempio, se cerco “hotel 3 stelle a Bologna”, non voglio trovare il sito di un bed and breakfast a Napoli. E voglio anche trovare molte informazioni su quell'hotel, tipo come sono le camere, quanto costa, dove si trova, ecc. Fare SEO significa perciò prima di tutto scrivere contenuti ricchi e pertinenti con le parole con cui vogliamo farci trovare.
  2. I link sono le “strade” del web, cioè i percorsi che usiamo per spostarci da un sito all'altro. Un sito con molti link che portano a lui, è come un incrocio molto trafficato, quindi molto importante. E – proprio come nelle città – più il sito che ci linka è importante e simile al nostro nei contenuti, più comoda sarà la strada che conduce a noi. Per questo, fare SEO significa anche cercare di ottenere un buon numero di link da siti il più possibile pertinenti e rilevanti.

martedì 3 giugno 2014

Perché il cloaking è una cattiva idea: i rischi e le conseguenze della manipolazione dei contenuti per i motori di ricerca

Il "cloaking" è una pratica che consiste nel mostrare contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto agli utenti reali del sito. Questa tecnica è utilizzata per cercare di manipolare i risultati di ricerca e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, ma è fortemente scoraggiata dai motori di ricerca e può addirittura portare alla penalizzazione del sito.

Il cloaking può essere effettuato utilizzando diversi metodi, tra cui:

  • Utilizzando indirizzi IP per identificare i motori di ricerca e mostrare contenuti diversi
  • Utilizzando browser o linguaggi di programmazione per identificare i motori di ricerca e mostrare contenuti diversi
  • Nascondere parole chiave o contenuti all'interno del codice sorgente della pagina

I motori di ricerca utilizzano algoritmi sofisticati per determinare il posizionamento dei siti nei risultati di ricerca. Questi algoritmi tengono conto di molteplici fattori, tra cui la qualità e la pertinenza del contenuto, la struttura del sito e la presenza di link interni ed esterni. Il cloaking non tiene conto di questi fattori e cerca solo di manipolare i risultati di ricerca mostrando contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto agli utenti reali.

L'utilizzo di cloaking può portare a conseguenze negative per il tuo sito, tra cui:

  • Penalizzazione del posizionamento sui motori di ricerca
  • Riduzione del traffico del sito
  • Perdita di credibilità e reputazione
  • Possibilità di essere bandito dai motori di ricerca

Invece di utilizzare il cloaking, è importante concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità e pertinenti per gli utenti. Assicurati di fornire informazioni utili e interessanti ai tuoi visitatori e di ottimizzare il sito per i motori di ricerca in modo naturale e in conformità con le linee guida dei motori di ricerca. Inoltre, è importante monitorare i tuoi progressi e i tuoi risultati attraverso strumenti come Google Analytics per capire quali azioni stanno funzionando e quali no.

In sintesi, il cloaking è una pratica scorretta e non efficace per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, che può causare penalizzazioni e danni alla reputazione del sito. Invece di utilizzare questa tecnica, è meglio concentrarsi ...

lunedì 2 giugno 2014

Perché il keyword stuffing non funziona: i rischi e le conseguenze della manipolazione dei motori di ricerca



Il "keyword stuffing" è una pratica che consiste nell'inserimento eccessivo di parole chiave all'interno di una pagina web con l'obiettivo di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Questa pratica è stata utilizzata in passato per cercare di manipolare i risultati di ricerca, ma oggi è fortemente scoraggiata dai motori di ricerca e può addirittura portare alla penalizzazione del sito.

Il keyword stuffing può essere fatto in diversi modi, tra cui:
  • Inserire parole chiave in modo ripetitivo all'interno del testo del contenuto
  • Nascondere parole chiave all'interno del codice sorgente della pagina
  • Utilizzare parole chiave in modo non naturale, come ad esempio ripetere più volte la stessa parola chiave in una frase o in un paragrafo

I motori di ricerca utilizzano algoritmi sofisticati per determinare il posizionamento dei siti nei risultati di ricerca. Questi algoritmi tengono conto di molteplici fattori, tra cui la qualità e la pertinenza del contenuto, la struttura del sito e la presenza di link interni ed esterni. Il keyword stuffing non tiene conto di questi fattori e cerca solo di manipolare i risultati di ricerca attraverso l'utilizzo eccessivo di parole chiave.

L'utilizzo di keyword stuffing può portare a conseguenze negative per il tuo sito, tra cui:
  • Penalizzazione del posizionamento sui motori di ricerca
  • Riduzione del traffico del sito
  • Perdita di credibilità e reputazione
  • Possibilità di essere bandito dai motori di ricerca
Invece di utilizzare il keyword stuffing, è importante concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità e pertinenti per gli utenti. Utilizza parole chiave in modo naturale all'interno del testo e assicurati di fornire informazioni utili e interessanti ai tuoi visitatori. Inoltre, è importante monitorare i tuoi progressi e i tuoi risultati attraverso strumenti come Google Analytics per capire quali azioni stanno funzionando e quali no.

In sintesi, il keyword stuffing è una pratica scorretta e non efficace per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, che può causare penalizzazioni e danni alla reputazione del sito. Invece di utilizzare questa tecnica, è meglio concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità e pertinenti per gli utenti.



domenica 1 giugno 2014

10 consigli per ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca

10 consigli per ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca:

  1. Utilizzare parole chiave pertinenti: Assicurati di utilizzare parole chiave pertinenti in tutte le sezioni del tuo sito, inclusi i titoli, i sottotitoli, i contenuti e le meta descrizioni.
  2. Creare contenuti di qualità: I motori di ricerca premiano i siti che forniscono contenuti di qualità e utili agli utenti. Assicurati di creare contenuti originali e di valore per i tuoi visitatori.
  3. Utilizzare una struttura del sito ben organizzata: Assicurati che la tua struttura del sito sia facile da navigare e ben organizzata in modo da permettere ai motori di ricerca di comprendere facilmente il contenuto del tuo sito.
  4. Utilizzare tag corretti: Utilizza tag HTML come H1, H2, H3 per la formattazione del testo e per indicare l'importanza del contenuto.
  5. Utilizzare una URL semplice e descrittiva: Assicurati che le URL delle pagine del tuo sito siano semplici e descrittive in modo da aiutare i motori di ricerca a capire il contenuto della pagina.
  6. Utilizzare link interni e link esterni: Utilizza link interni per collegare le pagine del tuo sito tra di loro e link esterni per fornire ulteriori informazioni ai visitatori del tuo sito.
  7. Utilizzare alt tag per le immagini: Assicurati di utilizzare alt tag per descrivere le immagini del tuo sito in modo che i motori di ricerca possano capire il contenuto delle immagini.
  8. Utilizzare la meta descrizione: La meta descrizione è una breve descrizione del contenuto della pagina che viene visualizzata nei risultati di ricerca. Assicurati di utilizzare una meta descrizione accattivante e pertinente per attirare l'attenzione degli utenti.
  9. Utilizzare Google Analytics: Utilizza Google Analytics per monitorare il traffico del tuo sito e per ottenere informazioni sui visitatori del tuo sito.
  10. Sottoporre il sito ai motori di ricerca: Assicurati di sottoporre il tuo sito ai principali motori di ricerca in modo che possano indicizzare il tuo sito e mostrare i tuoi contenuti nei loro risultati di ricerca.

Ricorda, l'ottimizzazione del SEO è un processo continuo, quindi assicurati di tenere d'occhio i cambiamenti dei motori di ricerca e di aggiornare il tuo sito di conseguenza. Inoltre, è importante monitorare i tuoi progressi e i tuoi risultati attraverso strumenti come Google Analytics per capire quali azioni stanno funzionando e quali no.

Inoltre, non dimenticare l'importanza dei backlinks, ovvero i link che puntano al tuo sito da siti esterni. I backlinks possono aiutare a migliorare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca, quindi cerca di ottenere backlinks di qualità da fonti affidabili e pertinenti.

Infine, assicurati di evitare pratiche scorrette come il "keyword stuffing" (inserimento eccessivo di parole chiave) o il "cloaking" (mostrare contenuti diversi ai motori di ricerca rispetto agli utenti), poiché queste pratiche possono essere penalizzate dai motori di ricerca.

Seguendo questi consigli, dovresti essere in grado di ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca e di aumentare il tuo posizionamento nei risultati di ricerca.

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