sabato 14 aprile 2018

Definizione e Significato dei parametri Adsense

All'interno del pannello amministrativo di Google Adsense troverete una serie di parametri che indicheranno il livello di prestazioni – ovvero il rendimento – raggiunto dalle vostre campagne pubblicitarie.
 
 
Impressioni
Il numero di visualizzazioni dei banner del sito o del canale Adsense.

Clic
Il numero di click sui banner del sito o del canale Adsense.

CPC
Il CPC (Cost Per Clic) è uno dei parametri più facili da comprendere: indica, in media, quanto è disposto a spendere un inserzionista per un singolo clic su un proprio banner. Tale costo è stabilito in modo autonomo dall'inserzionista, e può variare anche di molto: ci sono click che costano pochi centesimi, ma ce ne sono altri che possono arrivare anche a decine di euro.

CTR
Un parametro che chi fa SEO dovrebbe già conoscere, e che qui si applica ai banner: un CTR (percentuale di clic o Clic-Through Rate) indica in qualche modo la percentuale di successo della campagna. Ad esempio se hai un CTR del 2% (solitamente una buona percentuale, considerando vari fatti) significa che su 100 visualizzazioni di pagina hai ricevuto 2 click.

RPM
Si tratta di uno dei parametri considerati più importanti dai blogger che usano Adsense, perchè fornisce una stima delle entrate potenziali rispetto a mille visualizzazione del banner. La prima cosa da capire su RPM (Page revenue per thousand impressions) è sulle visualizzazioni: quelle di un sito non sempre coincidono con quelle di un banner. Quest'ultimo, infatti, potrebbe non essere effettivamente visto dall'utente, potrebbe essere ignorato o non caricato per tempo (ad esempio se sul sito c'è una percentuale di rimbalzo troppo elevata). RPM pertanto rappresenta indirettamente i potenziali guadagni, spesso puramente indicativi, che si possono raggiungere rispetto al numero di visualizzazioni dei banner. Gli inserzionisti potrebbero infatti imprevedibilmente decidere di investire più o meno su un certo banner, variando quindi nei fatti i guadagni effettivi raggiungibili.
RPM viene infine espresso da una semplice formula che divide i guadagni stimati per il numero di visualizzazioni della pagina, e lo moltiplica per 1000.

sabato 7 aprile 2018

Adsense in Italia: funziona?

Google Adsense è molto diffuso a livello mondiale ma anche nei siti web italiani; tuttavia, ad oggi, sembrano pochi quelli che possono vantare guadagni considerevoli in merito. Ci sono notizie (non ufficiali) di siti che riescono a raggiungere anche diverse migliaia di euro mensili, ma ce ne sono anche moltissimi altri che guadagnano poco o nulla. I siti che funzionano meglio, di norma, difficilmente tendono a condividere i “segreti” dei propri guadagni, anche se appare evidente che sia molto utile investire su determinati contenuti e lasciare perdere Adsense su molti altri.


I contenuti che funzionano meglio per Adsense, di norma, come per qualsiasi altro programma di affiliazioni, sono di solito quelli relativi a domande e risposte interessanti  per i clienti di una certa nicchia (tutorial, how to ecc.), e quelli per cui esiste un buon mercato sul web e le persone sono disposte a spendere (pay per sale), o quantomeno ad iscriversi ad un certo programma o newsletter (pay per lead). Per avere un'idea dei settori in cui si spende maggiormente basta consultare il tool di Google Adwords per le parole chiave: per ogni ricerca che faremo troveremo il costo medio speso dagli inserzionisti su quella parola chiave, e potremo capire meglio su quali argomenti sia meglio o sia più conveniente investire in termini di content marketing o copywriting.

Quanto si guadagna?

Domanda molto interessante quanto malposta: il problema è capire di cosa si occupa il tuo sito e quanto potenziale commerciale, in genere, ci possa essere in esso. Se sul tuo sito riesci a vendere tranquillamente pubbliredazionali o guest post, c'è almeno un'azienda disposta a pagare per un banner sul tuo sito, allora posso immaginare che un potenziale ci sia. Diversamente, dovrai lavorare un po' su contenuti, layout, struttura, SEO e marketing prima di poter fare qualsiasi discorso relativo a guadagni che non siano molto piccoli e/o accidentali.

Guadagnare con Adsense senza avere sito: come fare?

Non ho molta esperienza in merito ma ci sono molti che puntano Adsense pur senza avere un sito; è il caso di moltissimi Youtuber, ad esempio. Un altro esempio (per quanto spesso non virtuoso) ma certamente diffuso sono, inoltre, le app di ogni genere (incluse i giochi per smartphone) che monetizzano le proprie sezioni mediante Google Adsense.

domenica 1 aprile 2018

ADworld Experience – 12/13 aprile



Forse il più verticale tra gli eventi che abbiamo segnalato in questo post, ADworld Experience è la due giorni bolognese da non perdere per chiunque si occupi di PPC: un laboratorio di esperienze e case study presentate da alcuni tra i migliori specialisti e dalle più note SEM agency mondiali. Insomma, uno di quegli eventi durante i quali ci si confronta con grandi professionisti e si imparano cose davvero utili per il lavoro quotidiano.

mercoledì 28 marzo 2018

Siti con contenuti vietati per Adsense

Quali sono i contenuti da evitare per non essere bannati da Adsense?
Intanto tutti quei contenuti che vanno contro la moralità: insomma quelli illegali.
In questo articolo vedremo appunto i contenuti vietati da Adsense.

VENDITE VIETATE

1) Vendita di birra o bevande a elevato tasso alcolico
2) Vendita di tabacco o prodotti correlati al tabacco(sigarette e quant'altro)
3) Vendita di farmaci che richiedono prescrizione medica
4) Vendita di armi o munizioni (ad esempio, armi da fuoco, taser, componenti di armi da fuoco, coltelli da combattimento, proiettili o pistole stordenti)
5) Vendita di imitazioni di articoli di marca e di altre merci contraffatte
6) Vendita o distribuzione di esercitazioni scritte o tesi universitarie

Sembra essere chiaro che non vengono penalizzate pagine che parlano di queste tematiche, ma solo quelle che ne fanno e-commerce o commercio tradizionale.

CONTENUTI VIETATI
1) Contenuti pornografici o destinati a un pubblico adulto
2) Contenuti violenti o che incitano all'odio(è abbastanza palese il fatto che immagini raffiguranti una qualsiasi forma di violenza vengano considerate proibiti, idem per i testi)
3) Contenuti correlati a intolleranza razziale o diffamazione di individui, gruppi o organizzazioni
4) Oscenità eccessive(parolacce?)
5) Contenuti di pirateria informatica e sul crack di prodotti software(vengono infatti considerati incompatibili con il programma Adsense tutti quei siti dove si promuovano programmi, trucchi, siti, iniziative di pirateria informatica e di crack di qualsiasi tipo di software: sono compresi quindi siti di password, di key-generator, siti crackati, software intrusivi, spiegazioni e trucchi per hacker)
6) Contenuti correlati al gioco d'azzardo(sono ritenuti incompatibili con Adsense sia i siti che propongono queste attività di gioco, ma anche quelle che fanno promozione a siti terzi; difficile dire se siano soggette a rischio anche le pagine che ne parlano semplicemente, come ad esempio quelle che spiegano come uscire da vizio del gioco d'azzardo)
7) Contenuti correlati a sostanze stupefacenti e oggetti riconducibili al consumo di sostanze stupefacenti
8) Contenuti relativi a programmi che offrono compensi agli utenti in cambio di clic su annunci o offerte oppure per svolgere ricerche, navigare su siti web o leggere email
9) Qualsiasi altro contenuto che sia illegale, promuova attività illecite o vìoli i diritti legali di terzi(basterebbe che un qualsiasi contenuto del vostro sito violi in diritto di copyright di qualcuno, ed ecco che il vostro account Adsense verrebbe bannato)

Ecco la guida completa con link diretto al Supporto Google Adsense:

Fai clic su uno dei seguenti link per essere reindirizzato alle norme corrispondenti:


mercoledì 21 marzo 2018

Come attivare Adsense su Blogger (Blog.Spot)

Se hai un blog o un sito personale, ancora oggi una buona opportunità per guadagnare soldi dalla pubblicità.

Concorrenza 
Rispetto a qualche anno fa però le difficoltà sono maggiori, sia perchè i network pubblicitari sono più selettivi, sia perchè comunque, anche a causa della crisi economica globale, i rendimenti sono molto inferiori ed è quindi necessario avere molte visite per poter guadagnare cifre rilevanti.
Come già spiegato in altri articoli, si può guadagnare con un blog o un sito internet con Adsense, il programma Google dedicato ai publisher (ossia ai gestori di siti) che vogliono mettere pubblicità online.

Adsense è il modo più semplice per inserire pubblicità perchè completamente automatico, basta soltanto copiare e incollare un codice nelle pagine del sito e lasciare che gli annunci siano gestiti autonomamente da Google.
I rendimenti sono buoni, i pagamenti puntuali e l'affidabilità è massima.

Richiesta d'iscrizione Adsense
L'unico problema è che per richiedere l'iscrizione e l'attivazione di Adsense ci vuole un sito che rispetti le regole ed i requisiti richiesti dal regolamento.

Il processo di attivazione di Adsense richiede da parte del proprietario del blog molta maturità e, precisamente, che il sito sia ben curato e ben scritto.
Ci sono degli standard di qualità rilevanti dai quali oggi non si può prescindere e sono:

- Un blog di almeno 6 mesi è necessaria in molti paesi.
- 30 o 40 pagine scritte bene, informative, interessanti e non copiate da altri.
- Un blog statico e non fatto in flash, con solo video o con modelli di templates dinamici.
- Un blog pubblicato su dominio personale oppure su un URL BlogSpot .

I siti blogspot sono quelli creati con la piattaforma Blogger che, essendo di Google, permette di pubblicare annunci pubblicitari anche senza comprare un dominio personale.

Come detto, il sito deve essere poi abbastanza maturo (almeno 6 mesi) perchè nessuna azienda che paga per mettere pubblicità vorrebbe vedere i suoi annunci su un sito vuoto o di scarso valore e reputazione.

Chi vuole guadagnare da AdSense dovrà quindi prima attendere di avere un traffico di visitatori costante e pubblicare nuovi articoli periodicamente, attirando lettori e visite, senza fare spam e senza copiare da altri.
Ovvio quindi che un blog anche vecchio di un anno può essere rifiutato da Adsense se non ha abbastanza contenuti e se non viene mantenuto aggiornato continuamente.
  
 

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