sabato 18 maggio 2013

Typosquatting: risarcimento a Facebook

Il 2012 è stato un anno record per il cybersquatting. L'OMPI stima che siano stati presentati più di 2.800 ricorsi per recuperare circa 5.000 nomi a dominio registrati illegalmente da terzi. La pratica di accaparrarsi nomi di dominio che includono altri marchi è tutt'altro che obsoleta e i proprietari di marchi noti sono costretti a trattare. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, i cybersquatter rappresentano lo scenario peggiore e devono trasferire il nome a dominio registrato e, nei casi peggiori, risarcire il legittimo proprietario dei danni.

Una forma specifica di cybersquatting è il typosquatting, che prevede la registrazione di un nome di dominio diverso da un nome di marca noto, ma che contiene errori di battitura che è molto probabile che gli utenti sbaglino a scrivere.

Anche Facebook ne sta pagando il prezzo, notando registrazioni di nomi come fagebook.com o www.facewbook.com, che spesso arrivano tramite una digitazione sfortunata e distratta.
Facebook ha quindi avviato un processo contro 11 persone accusate di trolling e la sua vittoria non è stata solo schiacciante, ma anche molto redditizia.

Il giudice, infatti, ha disposto il trasferimento di oltre 100 nomi a dominio sul social network, condannando gli imputati a pagare un totale di 2,8 milioni di dollari di danni.

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