venerdì 21 aprile 2017

Visibilità Video meglio Facebook o Youtube ?

è meglio caricare un video in YouTube o in Facebook per dargli la massima visibilità? Fino a qualche anno fa se qualcuno ci avesse chiesto di studiare un piano che comprendesse anche il lancio di un video non avremmo avuto dubbi: YouTube sarebbe stata la piattaforma che subito ci sarebbe venuta in mente. Tuttavia, in special modo nell'ultimo periodo, sono tanti i social network che hanno deciso di implementare funzioni volte alla diffusione di questo tipo di contenuto visuale: basti pensare a Instagram e Twitter, ma soprattutto Facebook che ha fatto propria la battaglia della “depenalizzazione” dei video più lunghi e sta puntando sempre più a privilegiare la visibilità dei video caricati direttamente nei suoi server.

L'attenzione crescente nei confronti dei video è tale da poter parlare della nascita del Video Marketing, un particolare tipo di strategia che mira a massimizzare i risultati della nostra campagna attraverso una serie di azioni che sfruttano appieno le potenzialità del contenuto video. A complicare ulteriormente la questione arriva la tendenza dei video in diretta e/o a 360 gradi, volti a regalare all'utente un'esperienza davvero immersiva e in grado di coinvolgerlo in prima persona.

Anche se il video marketing non si esaurisce con la sola strategia sui social network (il nostro consiglio, infatti, è quello di prediligere una strategia multicanale che preveda l'inserimento di contenuti video sul nostro sito e in qualche caso perfino nelle email), è indubbio che la scelta della piattaforma più adatta a ospitarli e promuoverli rivesta un ruolo importante per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.

Per capire quale piattaforma scegliere tra YouTube (tradizionale e per questo affidabile) e Facebook (la novità con indubbie potenzialità)bisogna partire dall'analisi degli obiettivi primari a cui si punta.

Se il nostro obiettivo è fare in modo che il nostro video raggiunga il maggior numero di utenti possibile e decidiamo di optare per un'operazione un po' più massimalistica, allora la piattaforma che fa per noi è Facebook. Il Social Blu, infatti, offre maggiori probabilità di raggiungere gli utenti (anche se non era loro intenzione cercare o guardare un video) oltre che una funzione di autoplay (seppur senza audio) che potrebbe convincere anche chi non ci conosce a soffermarsi (a patto che trovi il contenuto interessante).

Su YouTube, d'altro canto, è vero che perché il nostro video venga notato occorre lavorare bene con parole chiave, tag e descrizione (sono questi i parametri che ci consentiranno di essere trovati all'interno della sezione “Video Consigliati”) ma dall'altra parte avremo la certezza di raggiungere utenti che si trovano sulla piattaforma proprio per fruire di questo genere di contenuti e quindi già più coinvolti rispetto a quelli che possiamo trovare su Facebook. Peraltro introducendo una giusta descrizione con parole chiave ben studiate, Google potrebbe premiare il nostro video e indicizzarlo in modo significativo, rendendo possibile trovarlo anche a partire da ricerche effettuate al di fuori del sito.

Parlando dal punto di vista di chi produce e carica il video e spera di guadagnarci qualcosa, la risposta è univoca: YouTube al momento si trova in una posizione di vantaggio. Sono anni infatti che la piattaforma affina strumenti e metodi per andare in contro ai bisogni dei creativi e degli inserzionisti; mentre per Facebook le possibilità di monetizzazione sono ancora un territorio quasi inesplorato e ci sono ampi margini di miglioramento. Lo stesso possiamo dire per quanto riguarda il tempo di upload: mentre sul Social Blu l'attesa può essere snervante e possiamo avere bisogno anche di 1 o 2 ore per caricare un paio di minuti di video, su YouTube bastano dai 10 ai 30 minuti al massimo.

Ricordiamo inoltre che anche se Facebook consente di condividere video presi da YouTube, se decidiamo di optare per il social network di Zuckerberg è meglio in ogni caso crearne uno fatto apposta e caricarlo per evitare che venga in qualche modo penalizzato.

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