6 motivi per usare Telegram
- Velocità:
Ad oggi non esiste applicazione di messaggistica istantanea veloce come
Telegram. Questo grazie all'organizzazione della sua infrastruttura
decentralizzata, con più centri dati posizionati in tutto il globo, che
consentono di connettersi al server più vicino.
- Sicurezza: Molto importante è la possibilità di scrivere in chat segrete, dove ogni messaggio viene crittografato con la modalità end-to-end (inserita
da poco anche su WhatsApp). Queste chat non lasciano tracce sui server,
rendono possibile l'autodistruzione dei messaggi e ne impediscono
l'inoltro.
- Costo:
Telegram è gratuito per qualsiasi utente. Possiede un API aperta
(interfaccia di programmazione di un'applicazione; un insieme di
procedure disponibili al programmatore informatico), utile per gli
sviluppatori che vogliono creare applicazioni alternative.
- Scambio file:
A differenza di WhatsApp, in cui è possibile inviare file senza
superare la soglia di 16 MB (150 MB se si utilizza anche un'altra
applicazione della quale magari parleremo più in là), su Telegram la
soglia limite di un file per essere inviato è di ben 1,5 GB.
- Gruppi chat:
Su WhatsApp il numero massimo di utenti per un gruppo è stato esteso da
50 a 100, e recentemente quest'app si è migliorata ancora, portando il
limite a 256 contatti. Ad ogni modo ancora molto lontano dalla
possibilità che offre Telegram che, grazie alla creazione dei supergruppi, alza il limite a 5000 partecipanti. I supergruppi inoltre
hanno una cronologia unificata. Per questo motivo quando un messaggio
viene cancellato, scompare per tutti i contatti, non solo per chi lo ha
eliminato.
- Canali: Sono la grande novità di Telegram, inserita poche settimane fa. I
canali rappresentano uno strumento di fondamentale importanza per
chiunque voglia poter gestire un mezzo di comunicazione che sia diretto, veloce e sicuro. Consentono, infatti, di inviare messaggi ad un pubblico vastissimo: non esiste limite al
numero di membri che possono farne parte. A differenza delle “tipiche”
chat, in cui due o più utenti conversano tra loro, nei canali possiamo
identificare un “proprietario” del canale (relativi amministratori, se presenti) e i destinatari.