Più acquisti online, ma spendendo meno del solito. E' l'effetto della
crisi del coronavirus che ha accelerato la transizione verso il mondo
digitale, con effetti che si sentiranno nei comportamenti dello
shopping in modo duraturo, anche nella ripresa economica. A
sottolinearlo è il rapporto 'Covid-19 e l'e-commerce' dell'Unctad,
l'organismo Onu per il commercio e lo sviluppo.
Un sondaggio tra 3.700 consumatori in 9 Paesi industrializzati (tra cui
l'Italia) o emergenti, ha rilevato che oltre la metà degli interpellati
ora fa acquisti online più frequentemente e utilizza Internet per
seguire le notizie, avere informazioni legate alla salute e
per l'intrattenimento digitale. In base ai dati raccolti
in collaborazione con la Netcomm Suisse eCommerce Association, gli
acquisti digitale sono aumentati dall'inizio dell'epidemia, rispetto al
2019, nella maggior parte delle categorie di prodotti. La percentuale di
consumatori che fa almeno un acquisto online ogni due mesi è aumentata
del 10% per i prodotti Ict ed elettronici, del 9% per i farmaceutici e
gli utensili per giardinaggio e il fai-da-t, dell'8% nell'istruzione e
nei corsi online, del 7% per i mobili per la casa e del 6% per i
cosmetici.
Spesa mensile media diminuita
Tuttavia, la spesa mensile media per consumatore è diminuita in modo
marcato, perchè sono state rinviate le grandi spese, sottolinea il
rapporto. La caduta è evidente soprattutto nel settore turismo è viaggi
(-75%), probabilmente il più colpito alla crisi, ma sono in calo, come
valore medio mensile degli acquisti, anche l'Ict (-48%), i mobili (-53%)
e la moda (-43%). Più contenuta la flessione della spesa per i
prodotti agro-alimentari (-11%) e farmaceutici (23%).
Aumento acquisti online è stato forte soprattutto in Cina e Turchia
A livello geografico l'aumento degli acquisti online è stato
forte soprattutto in Cina e Turchia, meno evidente in Svizzera
e Germania, dove l'e-commerce era già molto diffuso prima della
pandemia. La maggior parte degli interpellati dal sondaggio, e in
particolare quelli di Cina e Turchia, sottolineano che continueranno a
fare acquisti online e che anche in futuro si concentreranno sui
prodotti essenziali. Quanto ai viaggi, la preferenza va soprattutto
agli spostamenti locali, il che suggerisce - conclude il rapporto - che
la crisi avrà un impatto duraturo sul turismo internazionale.
fonte: Rainews.it