Premesso che l’interazione tra campi elettromagnetici e mondo (intendendo con mondo tutto ciò che contiene carbonio e acqua) è fatto certo, non lo è altrettanto l’interazione dei cem se dannosa o meno col corpo umano e suo sistema nervoso.
Quanto certo è che se in dose importante, i CEM provocano agitazione molecolare con surriscaldamento delle cellule, sino il danneggiamento di queste ed evaporazioni dei liquidi.
Se il CEM è in dose minore, anche notevolmente minore a ciò che è la potenza di un cellulare, è noto l’interazione a lungo termine che, giusto per far un esempio, è tale da poter asciugare muri e - a quanto pare- provocare leucemie.
Orbene, il cellulare è dotato di più trasmettitori. Il più potente è quello che usa per collegarsi all’operatore, circa 1.5w. Il wifi ha invece una potenza di 0,1w.
Seppur è vero che in presenza di wifi il traffico dati viene dirottato su questo, è altrettanto vero che non viene spento in tal modo l’emissione principale da 1.5w. Pertanto, ipotizzando la condizione peggiore, ti ritrovi a fianco della tua testa una emissione di 1.6w anziché 1.5w (quest’ultima con wifi spento).
Ha senso quindi? Direi di no. Se temi i campi elettromagnetici, la cui cancerogenicità è ormai dimostrata, spegni tutto, non il wifi che è la componente minore.