mercoledì 21 dicembre 2022

Smartphone in classe vietato ma niente sanzioni

Nuova circolare che vieta l'uso degli smartphone in classe

È pertanto vietato l'uso dei telefoni cellulari durante le lezioni. L'utilizzo di dispositivi digitali nelle lezioni è consentito “solo previa autorizzazione del docente, per finalità integrative, didattiche e formative”. 

«L'interesse degli studenti che dobbiamo tutelare è quello di stare in classe ad imparare», commenta il ministro Giuseppe Valditara. Essere distratti dai telefoni cellulari non consente lezioni convenienti ed è anche irrispettoso nei confronti dell'insegnante la cui priorità è ripristinare l'autorità. L'interesse comune che intendo perseguire è una scuola seria che rimetta al centro l'apprendimento e l'impegno”.


Nessuna sanzione

"Noi non introduciamo sanzioni disciplinari con una circolare - conclude il ministro - facciamo riferimento al senso di responsabilità". Semmai, le sanzioni sono a discrezione delle singole scuole, che possono includerle nelle loro politiche.

Molte istituzioni hanno già vietato l'uso degli smartphone in classe

Alcuni college sono andati da soli a vietare completamente i telefoni cellulari all'interno e gli studenti devono mettere via i loro dispositivi e poi riportarli alla fine del corso.

Al Liceo Scientifico Majorana di Latina i ragazzi, sostenuti dai genitori, hanno litigato con il preside, che ha ordinato la consegna dei cellulari all'inizio delle lezioni. 

All'Itis Nullo Baldini di Ravenna, il rettore Antonio Grimaldi ha firmato una circolare in cui si legge: "L'obiettivo è garantire la migliore e più proficua attenzione agli alunni nelle loro attività didattiche, e favorire la loro socializzazione e combattere la dipendenza da smartphone sta diventando sempre più Comune.

Una decisione simile è stata presa anche dal liceo Malpighi di Bologna, dove non si può accendere (o tenere premuto) il cellulare nemmeno durante le pause. 

L'obiettivo è sempre quello di raggiungere la massima concentrazione durante le lezioni mattutine: "In questa proposta chiediamo loro di guardarsi l'un l'altro, concentrarsi su quello che stanno facendo e lavorare insieme", spiega la direttrice Elena Ugolini, già sottosegretaria alla Istruzione con Governo Monti.

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