martedì 14 luglio 2015
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martedì 7 luglio 2015
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mercoledì 1 luglio 2015
L'obsolescenza programmata: un equilibrio delicato tra economia e sostenibilità
L'obsolescenza programmata è una strategia utilizzata dalle aziende per far sì che i propri prodotti diventino obsoleti o meno funzionali dopo un certo periodo di tempo. Ciò può essere fatto attraverso una serie di meccanismi, come la progettazione di componenti che si deteriorano facilmente, la limitazione del supporto software, o la creazione di nuove versioni di prodotto che rendono quelle vecchie obsolete.
L'obsolescenza programmata è spesso utilizzata per incoraggiare i consumatori a sostituire i loro prodotti con nuovi modelli più recenti, il che può aumentare le vendite e i profitti per le aziende. Tuttavia, ci sono anche alcuni effetti negativi per i consumatori e per l'ambiente.
I consumatori possono sentirsi costretti a sostituire i prodotti che funzionano ancora bene solo perché non sono più supportati o non possono più essere aggiornati. Inoltre, l'obsolescenza programmata può portare a una maggiore produzione di rifiuti elettronici, poiché i prodotti obsoleti devono essere sostituiti più frequentemente.
Ci sono stati tentativi di limitare l'obsolescenza programmata attraverso la legislazione. Ad esempio, in Francia è stata introdotta una legge che vieta alle aziende di rendere i loro prodotti obsoleti attraverso aggiornamenti software e che richiede loro di fornire supporto per i prodotti per almeno due anni dopo la fine della produzione.
In generale, l'obsolescenza programmata è una questione complessa che coinvolge interessi economici, sociali e ambientali. È importante che le aziende, i consumatori e le autorità governative lavorino insieme per trovare un equilibrio tra la necessità di incoraggiare la crescita economica e la necessità di proteggere i consumatori e l'ambiente.
domenica 28 giugno 2015
Trucchi per essere primi su Google
Seguendo questi trucchi però avete capito come essere primi in modo più semplice ed intuitivo: alla fine non serve molto, bisogna solo saper ottimizzare il testo e le immagini e puntare, più che su contenuti numerosi, su articoli di qualità e aggiornati giorno per giorno, allora apparire primi diventerà sicuramente più semplice.
L'uso corretto delle parole chiave, dei Tag Alt anche alle immagini, l'ottimizzazione e la formattazione del testo dell'articolo sono le chiavi del successo per uscire per primi sui risultati di ricerca ed essere in alta posizione sulla SERP.
Bisogna sempre ricordare che Google predilige chiunque cerca di mettere al primo posto la qualità dei contenuti, che non chi ricorre a trucchi di ottimizzazione che, se scoperti, possono valere anche delle penalizzazioni. Non si arriva si primi posti su Google gratis, quello che serve è l'impegno che abbiamo descritto, applicato in tutti i post e tutti i giorni.
domenica 21 giugno 2015
Uscire primi su Google: ottimizzazione del testo
Deve, quindi, avere un titolo in formato H2 e i sottotitoli in formato H4, e il tutto deve risultare piacevole da leggere e scorrevole alla vista, per essere davvero accattivante.
Risultare primi su Google non è certo impossibile se si dà la giusta attenzione anche alla qualità della scrittura. Questo significa che è necessario, innanzitutto, far sì che quello che si scrive sia utile per il lettore, e sia privo di errori grammaticali e di sintassi.
Per rendere il post accattivante è anche necessario usare un'immagine che si presti bene allo scopo. Le immagini migliori sono quelle in linea col testo e che spingono l'utente a cliccare sul link.