martedì 14 giugno 2016

Microsoft compra Linkedin per 26,2 miliardi di dollari

Microsoft ha acquisito LinkedIn per un valore di 26,2 miliardi di dollari, facendo di questa l'acquisizione più grande del gruppo fondato da Bill Gates. La transazione garantisce agli azionisti di LinkedIn un premio del 50% rispetto alla chiusura di Borsa di venerdì. La nota delle due società spiega che LinkedIn "manterrà il proprio brand distintivo, cultura e indipendenza" e l'amministratore delegato Jeff Weiner resterà al proprio posto, ma riferirà direttamente a Satya Nadella, CEO di Microsoft. L'obiettivo di Microsoft è quello di rilanciare il social network che negli ultimi mesi ha deluso investitori e mercati a causa della concorrenza e di un mercato del lavoro in ripresa che si rivolge anche ai canali più tradizionali. Microsoft finanzierà l'acquisizione principalmente tramite l'emissione di nuovo debito.

L'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft rappresenta un importante passo verso lo sviluppo dei propri prodotti e software, mettendo da parte l'ambizione di fare concorrenza ad Apple producendo hardware e software. Nadella prevede inoltre che LinkedIn avrà un impatto minimo, pari all'1%, sull'utile adjusted per gli anni fiscali 2017 e 2018, e dovrebbe iniziare a incidere in positivo a partire dall'anno fiscale 2019.

Questa acquisizione rafforzerà la posizione di Microsoft come leader nell'ecosistema professionale online, combinando i dati di LinkedIn sull'occupazione e le connessioni professionali con le funzionalità di produttività e collaborazione di Microsoft. Inoltre, LinkedIn potrà beneficiare della portata globale e della capacità di distribuzione di Microsoft per aumentare la sua base di utenti e aumentare la sua attività commerciale.

In generale, l'acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft ha il potenziale per creare un'esperienza unica per gli utenti e per le aziende, che combina la potenza dei dati e delle connessioni professionali di LinkedIn con la produttività e le funzionalità collaborative di Microsoft.

mercoledì 8 giugno 2016

Come trovare domini scaduti, liberi ed in scadenza

La scelta del nome di un dominio su Internet è sempre un'operazione piuttosto complicata, sia per le difficoltà vere e proprie di trovare un bel nome, che piaccia, che non sia eccessivamente lungo, ma anche perchè al giorno d'oggi, la maggior parte dei domini è già registrata!


C'è da dire che a volte capita anche dei domini (anche premium) vengano lasciati scadere, perchè non rinnovati più dai rispettivi proprietari.

In questi casi, dopo il termini di due periodi chiamati “Redemption Period” e “Pending Delete“, se il vecchio proprietario non rinnova nemmeno in extremis il dominio, lo stesso diviene nuovamente libero e registrabile da chiunque.

E quindi, in quel momento si scatena una vera e propria..caccia al dominio!
In quest'ottica vorrei segnalarvi il sito Dropped.it, (che anche se non aggiornato frequentissamente) rappresenta una risorsa molto interessante, in quanto raggruppa e segnala nei propri articoli raccolte di domini liberi per “keyword“, quindi in perfetto tema con determinate chiave, oppure gli ultimi domini scaduti di recente, etc.

Nei prossimi tratteremo di nuovo la ricerca di domini, segnalando altri tools ed utility con le quali poter cercare in modo più semplice e pratico domini.

domenica 29 maggio 2016

Che cos'è un Dominio DROPPED

Cosa vuol dire "acquistare domini dropped"?

Semplice. Vi è mai capitato di acquistare un dominio, e poi non rinnovarlo per l'anno successivo? Bene.
Il dominio in questione torna disponibile e può essere riacquistato da chiunque.
In parole più semplici consiste nell'acquistare un dominio scaduto e non più rinnovato dal precedente proprietario (domain dropped).

Facciamo un semplice esempio:
  • 01/2017 Mario Bianchi compra il dominio “sonostonato.it”
  • 01/2018 “sonostonato.it” scade e Mario bianchi decide di non rinnovarlo
  • 03/2018 (dopo circa 50 giorni) il dominio “sonostonato.it” ritorna disponibile e può essere acquisito da chiunque
  • 03/2018 Francesco Rosso decide di acquistare il dominio “sonostonato.it”
Francesco Rosso ha acquistato un dominio dropped.

Perché si fà?

I motivi possono essere principalmente due:
  1. per risparmiare nell'acquisto di link per i propri progetti o per progetti di clienti (e per crearti una tua pbn)
  2. lo fai di mestiere, sei un linkbuilder alias "costruttore di link" e guadagni vendendo link
Si aggiungono poi altri motivi secondari:
  • avvio di un progetto personale (solitamente in linea con il tema trattato precedentemente dal dominio)
  • sperimentazione
  • spamming
  • -....

Dove trovare una lista di domini scaduti?

Piccola anticipazione.
A Google non piace molto l'attività di drop, proprio per questo ti consiglio di non prendere in considerazione domini che sono tornati disponibili da troppo tempo e di essere veloce a rimetterli in piedi.



domenica 22 maggio 2016

Dove registrare il proprio Dominio ?

Molto spesso, quando si è agli inizi con la Rete, si ha la cattiva abitudine di non prestare la dovuta attenzione alla scelta dell'azienda (Service Provider o Registar) con la quale effettuare la registrazione del nostro dominio: questo perché si pensa che tutte le offerte siano uguali e che, di fatto, optare per un'azienda o per un'altra non faccia nessuna differenza o quasi.



In realtà le cose non stanno affatto così. Avendo una panoramica più vasta del mercato, ad esempio, la prima cosa che salta subito all'occhio è la grande diversità di prezzi tra le offerte delle aziende specializzate in domini web: alcune offrono il servizio di registrazione per una manciata di Euro mentre altre sponsorizzano offerte decisamente più esose che possono arrivare, in casi limite, anche a 50 o 100 Euro all'anno!

Ma il problema non è solo di costi: è bene ponderare con la dovuta attenzione anche le caratteristiche di ciascuna offerta onde evitare di spendere soldi per servizi inutili oppure, peggio ancora, di trovarsi sprovvisti di caratteristiche essenziali semplicemente perché si è scelto l'offerta più economica per registrare il proprio nome a dominio.

Vediamo di seguito, in modo schematico ed il più sintetico possibile, alcune importanti raccomandazioni prima di scegliere l'azienda con la quale effettuare la registrazione o il trasferimento del vostro dominio:

  1. Scegliete aziende rinomate e/o di comprovata solidità: avrete la sicurezza di non ritrovarvi immischiati in situazioni spiacevoli che potrebbero compromettere seriamente il vostro business on-line.
  2. Attenzione alle offerte: verificate sia il costo di registrazione che quello dei successivi rinnovi annuali e di eventuali servizi extra che potrebbero rivelarsi utili o addirittura indispensabili.
  3. Controllate i servizi associati alla registrazione del dominio: assicuratevi che l'offerta che avete scelto sia completa di tutto ciò che vi serve per gestire il vostro nuovo sito web. Se oltre al dominio volete anche l'hosting assicuratevi che il pacchetto che state acquistando lo comprenda esplicitamente.
  4. Servizio di assistenza: assolutamente determinante appoggiarsi ad un Provider che offra un adeguato servizio di assistenza in caso di problematiche: normalmente viene offerta assistenza tramite Trouble Ticket e, molto più raramente, attraverso chat o telefono, strumenti più "immediati" che è giusto considerare un valore aggiunto. Se non avete una grande dimestichezza con l'inglese, ovviamente, meglio scegliere un'azienda italiana: in caso di problemi sarà più facile e veloce arrivare ad una soluzione.
  5. Autonomia nella gestione del dominio e di eventuali pratiche: assicuratevi di poter gestire in autonomia i vostri domini nonché di poter effettuare agevolmente eventuali future procedure per il trasferimento degli stessi presso un altro registar (l'ideale è che il dominio sia accompagnato ad un pannello di controllo che ne consenta un'autonoma gestione sotto ogni aspetto).
  6. Terms Of Services (TOS) e Service Level Agreement (SLA): consigliabile dare un'occhiata ai termini contrattuali (TOS) soprattutto in relazione ai livelli di qualità garantiti (SLA): si tratta di un impegno contrattuale che il Provider assume col cliente ed indica, di solito, un uptime garantito ed eventuali soglie di rimborso in caso di guasti o disservizi (ovviamente il discorso riguarda prevalentemente i pacchetti comprensivi di hosting).
Oltre a questi aspetti, ovviamente, c'è da considerare anche il prezzo ma questo non deve mai essere il criterio esclusivo di scelta.

mercoledì 18 maggio 2016

Nasce Google Home, assistente attivato vocalmente


Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha presentato Google Home durante la conferenza I/O. Google Home è un assistente vocale per la casa simile ad Amazon Echo, che consente agli utenti di eseguire una vasta gamma di operazioni solo con il controllo vocale. 

Ad esempio, gli utenti possono dire "Fai partire Viva la vida dei Coldplay" e Google Home riprodurrà la canzone in tempo reale e visualizzerà i contenuti desiderati su un televisore vicino. Google Home sarà disponibile per l'acquisto entro la fine dell'anno. Gli interessati possono iscriversi alla mailing list sul sito ufficiale di Google per maggiori informazioni.

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