sabato 14 ottobre 2017

I “Supercookie” - Cookie molto invasivi

Ci sono poi quelli che sono definiti come Supercookie, ovvero dei cookie molto invasivi. Verizon è una delle aziende che usa maggiormente questo tipo di strumenti. Riescono a monitorare la nostra navigazione senza che noi possiamo eliminarli dal nostro dispositivo. i Supercookie controllano anche alcuni elementi nella cache, come le immagini. Ma questo è un comportamento meno invasivo perché è utile a evitare i caricamenti di elementi già visitati di un sito e che non sono stati aggiornati.

Come prendere il controllo

Come detto i cookie aiutano la nostra esperienza in Rete, ma come abbiamo visto possono ledere la privacy. Vediamo allora come recuperare il controllo delle nostre informazioni. Il nostro browser ci permette di cancellare o bloccare i cookie. è bene ricordarlo. Su Chrome basta andare su Impostazioni Avanzate e poi su Impostazioni Contenuti. Mentre su Firefox dobbiamo andare nel menu e alla voce Opzioni selezionare la dicitura Privato. Per quanto riguarda invece l'ultima versione di Microsoft Edge dobbiamo andare in Impostazioni Avanzate. Su Safari e MacOS invece basta accedere a Preferenze e quindi selezionare la voce Privato. In tutti questi casi, verranno visualizzate le opzioni per bloccare i cookie di terze parti, ovvero quelli più invasivi che non vengono rilasciati dal sito che stai visitando. Su Safari c'è anche l'opzione “consenti solo i cookie per i siti che visito”. Si tratta di un piccolo gesto che però ci permetterà di evitare che una miriade di aziende spii i nostri interessi e le nostre ricerche online.


sabato 7 ottobre 2017

Che cosa sono i cookie e a cosa servono

Ancora però non è chiaro cosa sono e a cosa servono. I cookie, abbiamo detto, sono i bigliettini da visita che i siti lasciano sulla nostra navigazione sul web. A questo punto dobbiamo chiederci perché lo fanno e come noi possiamo esserne consapevoli. E cosa possiamo fare a riguardo? Partiamo subito con il dire che in Europa i cookie sono regolamentati per legge e ogni sito che li utilizza ci informa tramite messaggio scritto. Noi potremo accettarli oppure leggere più informazioni a riguardo. Quindi sta a noi scegliere. Evitiamo di dare troppo per scontato i messaggi in Rete e accettare tutto a prescindere.

A cosa servono i cookie

Fin qui tutto chiaro, ma a cosa servono? I cookie hanno differenti utilizzi. Sono utili per aiutare un sito web a capire se è la prima volta che accediamo o se siamo tornati. Ma non solo. Servono per generare offerte istantanee, notizie o previsioni meteo in base alla nostra posizione. Possono anche aiutare a modificare il layout di una pagina in base alle nostre preferenze o a cambiare la visualizzazione di una pagina se in passato l'abbiamo già vista (questo succede particolarmente nei siti che hanno una pagina di benvenuto e simili). Ci sono anche alcuni cookie che svolgono dei compiti più avanzati. Per esempio controllano quanto tempo spendiamo in una determinata pagina. Oppure su quali link clicchiamo o su quali elementi ci soffermiamo di più su un e-commerce. Per questo se torniamo dopo giorni su un negozio online tra i “forse potrebbero interessarti” ritroveremo prodotti uguali o simili a quelli già visti.



giovedì 28 settembre 2017

Cos’è un cookie ?

I cookie sono piccoli file che i siti web salvano sul tuo disco rigido alla tua prima visita.
 
Pensa al cookie come una tessera identificativa esclusivamente tua. Il suo compito è comunicare al sito quando torni. Pur essendo possibile un uso criminale dei cookie quando contengono dati personali, il cookie in sé e per sé non è dannoso.

Molti siti web, compreso quello di Microsoft, se ne avvalgono. I cookie ci dicono con che frequenza visiti le pagine e questo ci aiuta a capire quali informazioni ti interessano. In questo modo, possiamo offrirti più contenuti che ti interessano e meno che non ti interessano.

I cookie possono aiutarti a essere più efficiente. Hai mai messo un articolo nel carrello di un negozio online, trovandocelo ancora quando hai visitato il sito qualche giorno dopo? è un esempio delle funzioni dei cookie.
I cookie ti consentono di memorizzare preferenze e nomi utente, registrare prodotti e servizi e personalizzare pagine.

Ma se non ti iscrivi a un sito e non inserisci informazioni personali, l'unica cosa che il server sa è che qualcuno con il tuo cookie è tornato a visitarlo. Nient'altro.


giovedì 21 settembre 2017

Vantaggi del DROPSHIPPING

Dopo aver spiegato cos'è il dropshipping, vediamo brevemente i principali vantaggi che ci sono lavorando in dropshipping.
  • Ovviamente, ti risparmi la gestione dello stock. Però ciò era già chiaro nei paragrafi precedenti! Ciò porta, e non può essere il contrario, ad un importante risparmio economico (il che riduce il tuo rischio di perdite nel caso in cui l'attività non vada bene). Non gestendo stock, non dovrai investire in immagazzinamento né in manutenzione. “Questa è la parte più attraente del dropshipping”, afferma Salvador Esteve. “Ti permette di dedicarti a vendere e a produrre il massimo guadagno senza preoccuparti di aspetti logistici”.

  • Avviare la tua attività è più semplice e rapida che mai: ti costerà solo ciò che costa aprire il tuo negozio online. Inoltre, se affidi a qualcun altro la sua creazione, puoi avere il tuo e-commerce pronto in meno tempo di ciò che pensavi. Il fornitore dropshipping si incaricherà di tutto. “Il tuo fornitore deve diventare il tuo operatore logistico globale, con tutto ciò che esso implica”, dice Esteve. “Deve gestire tutta la merce in magazzino, registrare l'ordine, fare il picking, preparare il pacco da inviare e organizzarsi con le aziende di trasporto rispettive di ogni zona”. “Su BigBuy inoltre, forniamo ai nostri distributori sul proprio pannello di controllo, tutte le informazioni sullo stato dell'ordine. Può effettuare il monitoraggio di ognuno degli ordini con il numero di tracking corrispondente e ricevono l'assistenza post-vendita nel caso in cui abbiano bisogno di consultazione sulla consegna”.
  • Il non doverti preoccupare dell'immagazzinamento e dell'invio ti lascia molto tempo per ciò che è davvero importante per un e-commerce: vendere. Delegando il lavoro ad un grossista dropshipping ti potrai dedicare ad attirare la maggiore quantità di traffico qualificato possibile al tuo negozio, e a potenziare l'acquisto di quei prodotti che in modo molto accurato hai messo a loro disposizione. Potrai dedicare le tue risorse, sia economiche che a livello di tempo, a far arrivare il tuo e-commerce dove deve arrivare.

  • Avere un venditore all'ingrosso dropshipping ti permette di offrire un catalogo molto ampio, che difficilmente potresti avere se lavori per conto tuo. Inoltre, sarà costantemente aggiornato, senza che tu debba preoccuparti di lui. “Su BigBuy abbiamo oltre 21.000 riferimenti e siamo in costante ricerca di nuovi articoli da offrire”, dice Esteve.

  • La tua attività sarà scalabile al 100%. In un'attività tradizionale, la scalabilità potrebbe sembrare limitata per piccole cose come può essere la grandezza del tuo locale. Per poter crescere, il proprietario dovrà cercare un nuovo spazio, con i costi che ciò comporta (e non parliamo solo di affitto. Nel caso in cui si cambi zona, dovranno lanciare una campagna pubblicitaria per far conoscere la sua nuova sede, e questo non è gratis). E, anche un e-commerce che non lavora con dropshipping è scalabile molto più facilmente di uno fisico, la vera differenza la fa lavorare in dropshipping. Questo modello di distribuzione ti permette di poter portare al tuo negozio tutto il traffico che vuoi, senza rischiare di vendere troppo e non riuscire a gestirlo. Il fornitore dropshipping si occuperà di far arrivare in tempo tutti i tuoi ordini e a nome tuo.
 

giovedì 14 settembre 2017

Come funziona il DROPSHIPPING

Fondamentalmente, il dropshipping consiste in quanto segue:
il consumatore finale compra un prodotto su un negozio online e il distributore riceve l'ordine. Una volta fatto, è lo stesso fornitore DropShipping che invia al consumatore il prodotto.

Affinché non ci siano dubbi su cos'è il dropshipping e come funziona, facciamo l'esempio di un caso pratico:
  1. Jack vuole comprare un profumo via Internet e vuole che gli venga inviato a casa. Cerca su Google “profumo Armani uomo”, trova in negozio online chiamato “Perfumería Amélie” e decide di comprarlo lì. Realizza il pagamento e comunica le sue informazioni di spedizione.
  2. Marta, proprietaria della Perfumería Amélie, riceve l'ordine da Jack. Lei lavora con BigBuy, quindi non deve inviare niente. Semplicemente accede al sito di BigBuy e fa un ordine del profumo di Giorgio Armani, comprandolo ad un prezzo ridotto all'ingrosso.
  3. Quando BigBuy riceve l'ordine, lo confeziona in un packaging su cui appare come mittente il nome e l'indirizzo della Perfumería Amélie. Una volta pronto, lo invia direttamente a Jack.
  4. Jack riceve il suo profumo in tempo, senza sapere che BigBuy è stato coinvolto nell'invio. Lascia una recensione positiva alla Perfumería Amélie e gliela consiglia alla sua ragazza e alla sua famiglia per comprare lì i loro profumi.
  5. Marta ha un nuovo cliente soddisfatto e ottiene come guadagno la differenza tra il prezzo all'ingrosso di BigBuy e il prezzo di vendita al pubblico cui ha venduto il profumo a Jack.
Fatto! Marta può dedicarsi a attirare il traffico e ad ottimizzare il suo negozio affinché venda il più possibile. Non deve preoccuparsi di immagazzinare prodotti, prepararli e inviarli. Questo è un buon metodo per spiegare cos'è il dropshipping e come funziona in termini generali.



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