giovedì 15 marzo 2012

Utilizzo del trattino nel nome del dominio: benefici e possibili svantaggi per il SEO

L'utilizzo del trattino (noto anche come "dash" o "guión") nel nome del dominio può essere utile per separare parole chiave e rendere il nome del dominio più facile da leggere e ricordare. Ad esempio, "pizzeria-roma.com" è più facile da leggere rispetto a "pizzeriaroma.com".

Tuttavia, ci sono alcune cose da tenere a mente quando si utilizzano trattini nel nome del dominio.

In primo luogo, alcune persone potrebbero avere difficoltà a digitare correttamente il trattino quando digitano il nome del dominio. Ciò può portare a errori di digitazione e a una difficoltà nell'individuare il tuo sito web.

In secondo luogo, alcuni motori di ricerca potrebbero avere difficoltà a indicizzare il tuo sito web se utilizzi trattini nel nome del dominio. Ciò può influire sul posizionamento del tuo sito web nei risultati di ricerca.

Infine, alcune persone potrebbero avere difficoltà a ricordare il nome del tuo dominio se contiene troppi trattini. Ciò può rendere più difficile per le persone trovare il tuo sito web.

In generale, l'utilizzo di trattini nel nome del dominio può essere utile per separare le parole chiave e renderlo più facile da leggere e ricordare, ma è importante considerare anche gli svantaggi potenziali.

Nel complesso, se vuoi utilizzare il trattino per il tuo dominio, è importante scegliere un nome facile da ricordare e digitare, evitare di utilizzare troppi trattini e fare attenzione a come l'utilizzo di trattini potrebbe influire sul posizionamento del tuo sito web nei motori di ricerca.

mercoledì 7 marzo 2012

Meglio un dominio .it oppure .com

Molte persone che non riescono ad aggiudicarsi l’estensione .com o .it del nome di dominio desiderato, si chiedono se vale la pena registrare altre estensioni disponibili come net biz info etc.


Se sia corretto o no propendere per una di queste opzioni, dipende soprattutto dal tipo di sito che si desidera realizzare o dai servizi che offrirete. Se si possiede un ’ azienda locale è più facile che le persone la cerchino sui motori di ricerca con l’estensione. it, che garantisce la presenza sul territorio italiano, contro un più generico e commerciale. com.

Riguardo alle altre opzioni, se è così importante per voi che il dominio sia esattamente quello che desiderate, allora piuttosto che non possederlo del tutto potreste accontentarvi anche delle estensioni net biz etc, anche se agli occhi dell ’ utente medio queste estensioni possono, passateci il termine, “ valere meno ” rispetto al classico .com.

Se si sceglie un ’ estensione diversa dal. com, come abbiamo fatto nel caso degli articoli, il suggerimento è di identificare il sito, verbalmente e graficamente, con la sua estensione.

Un esempio pratico se il nostro sito èmiosito.net, quando lo diffonderete, anche verbalmente, dovreste riferivi al sito non genericamente come al “ Mio Sito ” ma “ Mio Sito punto net ”.

martedì 6 marzo 2012

Scegliere tra un dominio .it e .com: considerazioni e consigli

Il dominio giusto dipende dalle tue esigenze specifiche.


Un dominio .it è perfetto se il tuo target di riferimento è l'Italia e vuoi avere una maggiore visibilità nel paese. Tuttavia, un dominio .com è considerato più universale e può essere visto come più professionale e globale.

Se il tuo sito web ha un'impronta globale e vuoi raggiungere un pubblico più ampio, allora un dominio .com potrebbe essere la scelta migliore. Inoltre, un dominio .com è spesso considerato più affidabile e più facile da ricordare rispetto ad altri domini di primo livello.

In generale, si consiglia di acquistare entrambi i domini ( .it e .com) per evitare che qualcun altro li utilizzi e per avere maggiore flessibilità nella promozione del tuo sito web.

In ogni caso, la scelta del dominio dipende dalle tue esigenze specifiche e dalle tue preferenze.

giovedì 1 marzo 2012

Come trovare l'indirizzo IP del computer o router

Come trovare l’indirizzo IP del computer e del router di casa

Trovare l’indirizzo IP è meno complesso di quanto si pensi. Da computer o da smartphone bastano poche decine di secondi per “identificarsi” online

L’indirizzo IP (acronimo di Internet Protocol) è un codice univoco che identifica ogni singolo device connesso a una rete informatica, sia locale (LAN) sia geografica (Internet ne è un esempio). Che si tratti di un computer, di uno smartphone o di un hard disk di rete poco importa: qualunque dispositivo sia raggiungibile attraverso la Rete, sarà identificabile grazie all’IP.
Volendo fare un paragone piuttosto immediato, si potrebbe dire che l’indirizzo IP corrisponde all’indirizzo di un’abitazione o un palazzo: entrambi permettono di individuare, in maniera precisa, una “località” in una mappa comprendente migliaia e migliaia di luoghi analoghi. A differenza dell’indirizzo di casa, però, l’IP si distingue a seconda del dispositivo da “localizzare” e della porzione di rete nella quale “risiede” il dispositivo stesso. Si ha così la distinzione tra indirizzo IP pubblico (statico e dinamico) e indirizzo IP privato (il più “conosciuto” in questo caso è l’indirizzo del router che si utilizza a casa o in ufficio).


Cos’è l’indirizzo IP pubblico (statico e dinamico)
Gli indirizzi IP pubblici identificano, in maniera univoca, tutti i dispositivi connessi a Internet. Nel caso di una connessione casalinga, ad esempio, l’indirizzo IP pubblico individua il modem che si utilizza per accedere alla Rete, e sarà condiviso dal computer e dagli altri dispositivi che fanno parte della rete casalinga (rete locale). Gli indirizzi IP pubblici si dividono a sua volta tra indirizzi statici e indirizzi dinamici: la prima soluzione è adatta soprattutto a realtà aziendali e consente di avere un indirizzo IP sempre uguale ogni volta che si connette a Internet; la seconda soluzione, quella più comunemente adottata, fa sì che l’internauta abbia un indirizzo IP differente ogni volta che si connette a Internet

Cos’è l’indirizzo IP privato

Computer, smartphone, stampanti, hard disk e altri dispositivi di rete connessi allo stesso modem router Wi-Fi, invece, sono identificati tramite indirizzi IP privati. Si tratta di una classe di indirizzi IP utilizzata solo in ambito locale e introdotta per ridurre la richiesta di indirizzi pubblici. Ovviamente, i computer e gli altri dispositivi di una rete locale possono navigare in Internet, con il modem a fare da interfaccia con il mondo esterno
 
 

Come trovare indirizzo IP
Se si è interessati a trovare l’IP pubblico della propria connessione, bastano pochi secondi. Diversi siti Internet, infatti, permettono di scoprire quello che è il proprio “codice identificativo” online. Tra i più celebri e utilizzati troviamo What’s my IP, Who Is e What IP: in tutti e tre i casi basterà collegarsi al sito per visualizzare l’indirizzo IP. I servizi per trovare l’indirizzo IP, inoltre, forniscono alcune informazioni riguardanti la connessione e il dispositivo dal quale si è collegati: si può conoscere la posizione (più o meno approssimativa, a seconda se si è connessi con una linea fissa o in tethering da dispositivo mobile) grazie alla geolocalizzazione IP, il provider Internet e molto altro ancora.

Come trovare indirizzo IP router

Se, invece, si cerca l’indirizzo IP privato si dovrà seguire una strada differente: sarà necessario spulciare tra le impostazioni del computer per individuare il dato di cui si ha bisogno.

    Visualizzare indirizzo IP del router con Windows. Aprire il Prompt dei comandi (tasto Windows+r e digitare “cmd” nella finestra che si apre), inserire il comando “ipconfig” e premere il pulsante “Invio” sulla tastiera. L’indirizzo IP del router si trova in corrispondenza della voce “Gateway predefinito”


    Visualizzare indirizzo IP del router su Mac. Per i computer della mela morsicata, invece, si dovrà accedere alle Preferenze di sistema (cliccare sull’icona della mela morsicata in alto a sinistra e scegliere la voce dal menu a scomparsa) e successivamente alla sezione Network. A questo punto si seleziona la connessione utilizzata dalla colonna di sinistra, si clicca sul pulsante “Avanzate…” in basso a destra e infine aprire la scheda TCP/IP. Qui si potrà trovare indirizzo IP del router in corrispondenza della voce Router

martedì 28 febbraio 2012

Vari tipi di Indirizzi IP

Com'è scomposto un indirizzo IP

Per capire cos'è l'indirizzo IP dobbiamo spiegare com'è composto.

Un indirizzo IP è costituito da 32 bit suddivisi in 4 gruppi di 8 bit ciascuno divisi da un punto. 8 bit equivalgono a 1 byte.

Un esempio di indirizzo IP (privato) scritto in bit è il seguente: 11000000.10101000.00000000.00000001
La scrittura in bit non viene però utilizzata perché per semplificare l'identificazione dell'indirizzo IP i gruppi di byte vengono convertiti in forma decimale.
 

L'IP precedente convertito in formato decimale è il seguente: 192.168.0.1
Ogni numero può variare tra 0 e 255 poiché 28=256.
Gli indirizzi IP sono suddivisi in due parti.
La prima parte (192.168.X.X) viene chiamata Net_ID e identifica la rete. La seconda parte (X.X.0.1) viene chiamata Host_ID e identifica l'host (che è univoco).

Classi di indirizzi IP

Continuiamo la guida su cos'è l'indirizzo IP spiegando cosa sono le classi di indirizzi IP.
Gli indirizzi IP vengono divisi in classi (in inglese classful addressing) in base ai primi bit del byte più a sinistra. La classe definisce quali byte sono nella parte di rete e quali byte nella parte dell'host.
In base a questo sistema di divisione si può determinare la classe di appartenenza dell'IP.
Le classi di indirizzi IP sono cinque: A, B, C, D, E

Classe A

Gli indirizzi IP di classe A sono concepiti per reti di dimensioni molto grandi.
Il primo bit del primo byte è 0. Di conseguenza il primo campo dell'IP è compreso tra 0 e 127.
Il primo byte rappresenta la rete mentre gli altri 3 byte rappresentano gli host per ogni rete.
In forma decimale gli indirizzi IP di classe A variano in questo modo: 0-127.Host.Host.Host

Classe B

Gli indirizzi IP di classe B sono concepiti per reti di dimensioni medio-grandi.
I primi 2 bit del primo byte sono 10. Di conseguenza il primo campo dell'IP è compreso tra 128 e 191.
I primi 2 byte rappresentano la rete mentre gli altri 2 byte rappresentano gli host per ogni rete.
In forma decimale gli indirizzi IP di classe B variano in questo modo: 128-191.Rete.Host.Host

Classe C

Gli indirizzi IP di classe C sono concepiti per reti di piccole dimensioni.
I primi 3 bit del primo byte sono 110. Di conseguenza il primo campo dell'IP è compreso tra 192 e 223.
I primi 3 byte rappresenta la rete mentre l'ultimo byte rappresenta gli host per ogni rete.
In forma decimale gli indirizzi IP di classe C variano in questo modo: 192-223.Rete.Rete.Host

Classe D

Gli indirizzi IP di classe D vengono utilizzati per applicazioni di multicast. Il multicast è un servizio che consente la trasmissione simultanea di informazioni a gruppi di dispositivi.
I primi 4 bit del primo byte sono 1110. Di conseguenza il primo campo dell'IP è compreso tra 224 e 239.
Tutti i 32 bit vengono utilizzati per indicare il gruppo.
In forma decimale gli indirizzi IP di classe D variano in questo modo: 223-239.X.X.X

Classe E

Gli indirizzi IP di classe E vengono utilizzati per scopi di ricerca e per utilizzi futuri.
I primi 4 bit del primo byte sono 1111. Di conseguenza il primo campo dell'IP è compreso tra 240 e 255.
In forma decimale gli indirizzi IP di classe D variano in questo modo: 240-255.X.X.X

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