sabato 7 luglio 2012

Significato della parola Influencer

Chi sono gli influencer

E' facile incappare nell'errore di considerare qualcuno una persona influente e determinante per una cerchia sociale quando in realtà non lo è. Non tutti insomma possono essere definiti influencer solo perché sono particolarmente abili a racimolare finti followers o likes. Si è Influencer doc solo se si ha il potere di amplificare pareri, messaggi, opinioni, andando così a dare consigli agli utenti, quelli veri, su cosa indossare, cosa mangiare, come allenarsi, che mete scegliere per le vacanze e così via.


Influencer significato:

    Può diventare influencer chiunque sia dotato di una particolare abilità sui social, pur partendo da una base di totale anonimato, diventando nel tempo una personalità di spicco, con un'enorme capacità persuasiva sui propri seguaci sugli argomenti da esso trattati.

Sul significato della parola “Influencer”, ma anche su cosa faccia realmente, c'è molta confusione, sia da parte delle azienda che li cercano, che da parte di chi vede tutto questo come un lavoro (è risaputo che gli influencer guadagnano bene).

Riassumendo:

    L'influencer può essere YouTuber, un Instagramer, un blogger (o simili)
    Deve avere moltissimi followers
    Crea contenuti in grado di generare moltissime interazioni
    Viene considerato “Credibile” e “Affidabile”

L'elemento più importante e quasi consequenziale di tutto questo è che l'Influencer è letteralmente in grado di influenzare chi lo segue, grazie non solo alla sua notorietà, ma anche alla sua “Neutralità” e “Affidabilità”.
In poche parole, se un grande YouTuber che seguite vi consiglia di vedere un film e voi lo fate, vi ha influenzato, ma se lo stesso YouTuber lo ha fatto perché pagato dalla casa di produzione, allora smette di essere influencer, diventando di fatto un Ambassador.

lunedì 2 luglio 2012

Qual'è stato il primo Blog italiano ?

Il fenomeno del blogging è decollato negli Stati Uniti già nel 1997, ma in Italia non prenderà piede fino al 2001. In effetti, nello stesso anno, abbiamo visto una sfilza di servizi gratuiti di gestione dei blog: non solo wordpress.com, ma AlterVista, MySpace e Blogger, tra i più popolari.


Dal 2002 al 2007, i blog sono davvero fioriti. Secondo una ricerca di Online News Review, nel 2010 c'erano più di 70 milioni di blogger attivi nel mondo, di cui 400.000 italiani.

È stato firmato da Antonio Cavedoni (in foto) il 14 luglio 2000 e non è più disponibile online, ma è stato citato in diversi articoli, tra cui il blog essenziale di Elisabetta Locatelli (editore Franco Angeli) The Blog Up. Qui l'archivio completo del Blogorroico di Antonio Cavedoni è ancora disponibile, ma solo per i post da settembre 2000 a marzo 2005, quindi il post del 14 luglio non è ancora disponibile.

giovedì 28 giugno 2012

Che cosa vuol dire essere una Food Blogger ?

Sentiamo parlare sempre più spesso di food e di food blogger. Dall’inglese food, cioè “ cibo” e blog “ diario”, nasce in America nel 1997 il primo blog dedicato alla cucina. Si chiama Chow ed era, inizialmente, una bacheca, dove scambiarsi opinioni sui posti, dove andare a mangiare. 

Oggi “Chow” si è sviluppato fino a diventare una vera realtà imprenditoriale con 22 dipendenti. In Italia, invece, occorre aspettare il 2005 quando “cavoletto di Bruxelles” mette on line il suo quadernetto di ricette fatte in casa e inizia ad essere seguito da milioni di persone. 


Oggi, i blog che trattano di cucina si sono moltiplicati a dismisura, diventando più numerosi di una colonia di formiche. Nel Bel Paese sono stati individuati 2.300 food blogger, ma si tratta di un numero destinato a crescere, visto il successo che sta conoscendo questo fenomeno grazie ad internet. Chi ha abilità in cucina, condivide il suo sapere e la sua esperienza sul web. 

Tuttavia, cosa significa essere una food blogger? Una food blogger è colei la quale ha una passione smodata per la cucina, ama sperimentare nuove ricette e vedere la soddisfazione negli occhi dei propri commensali. La vera food blogger ha ogni genere di utensile per preparare cibi deliziosi ed esteticamente perfetti, disponendo di una cucina fornita di ogni tipo di spezia. Ha una cultura immensa per quello che riguarda ogni altro genere di stoviglia colorata come tovagliette, bicchieri, piatti. 

Sì, perché la food blogger, non è solo una cuoca sopraffina, una ricercatrice accurata e una profonda conoscitrice del lievito madre, cioccolato plastico, pasta di zucchero, agar agar, glucosio, daikon, ma è anche e soprattutto una fotografa provetta. Infatti, il cibo non deve solo essere preparato, ma deve essere allestito accuratamente con piatti, sottopiatti, tovaglie, tovaglioli, ciotoline colorate e bicchieri in vetro fumè, per essere fotografato e mostrato al mondo intero con tutto il suo splendore. 

Certo questo va a scapito dei poveri commensali che devono aspettare il tempo dello scatto, ma la nostra food blogger avrà studiato i tempi in modo che il pranzo preparato non arrivi troppo freddo a tavola. Ecco, questo in teoria e sulle riviste patinate! Nella realtà, la nostra food blogger si deve ingegnare ogni volta per creare qualcosa che sia esteticamente appetibile e dal gusto ottimo. Perciò, capita che qualcosa riesca bello ma insipido, o buonissimo ma impresentabile. 

Oppure capita che una torta sia venuta buonissima ed esteticamente perfetta, ma che passino figli e marito dalla cucina, i quali, tagliandone un pezzo, riempiranno la loro bocca, borbottando “ è buoniffima”. Così, si lascia la nostra povera food blogger esterrefatta (e anche un po’ soddisfatta) e alla ricerca di un espediente che permetta di fotografare la torta sbocconcellata. Per diventare una brava food blogger è necessario aprire un proprio diario virtuale, in cui inserire delle ricette originali oppure recensire quelle assaporate in ristoranti e osterie. Inoltre, deve poter offrire buoni suggerimenti per fare la spesa o per cucinare. è necessario, oltre a tutto, possedere delle buone conoscenze nel settore informatico e dei SEO.

In secondo luogo, occorre dotarsi di una buona macchina fotografica e conoscenza dell’arte fotografica, per ottenere abilmente foto ed immagini preferibilmente ad alta risoluzione. Così, si presenta il piatto in modo accattivante, così da far venire l’acquolina in bocca a chi sta cercando sul web una specialità da preparare in cucina. Se non possiede tutti gli articoli di arredamento richiesti, si arrangerà a far girare le poche cose che ha, in modo che siano sempre nuove, ricorrendo molte volte a un bel close up (primo piano). In questo modo, si rende tutto il resto dell’arredamento un po’ sfocato e non distinguibile, con tratti di colore che rendono la foto allegra e interessante. Per ultimo ma non meno importante, è il rapportare tutto questo in ogni articolo del suo blog, scritto con dovizia di particolari, ammaliando il lettore e spingendolo ad andare subito in cucina per riprodurre subito la ricetta. 

è ovvio che il racconto di cui sopra è il frutto della mia personale esperienza, raccontata in modo goliardico e autoironico. Però, essere food blogger ha anche i suoi vantaggi, perché attraverso i commenti e le condivisioni sui social network si ha la possibilità di conoscere tante altre colleghe e colleghi sparsi per il mondo. Si hanno, così, tante belle opportunità di creare amicizie che da virtuali diventano reali (cito, ad esempio, l’amicizia con Sabrina del blog “il Ricettario di Sabrina” o la partecipazione ad un bellissimo gruppo coeso nel cucinare buon cibo, nella condivisione e nell’amicizia come “le bloggalline”). 

giovedì 21 giugno 2012

Che cos' è un VLOG ?

“Vlog” è un termine molto diffuso negli Stati Uniti, che inizia a prendere piede da poco tempo anche in italia: il suo significato, detto in parole povere, potrebbe spiegarsi con la definizione: “video-blog”. Il Blog, come è ormai risaputo da anni, è un sito (un po’ come questo) che raccoglie post (articoli redatti anche da persone comuni, non solo giornalisti) sugli argomenti più disparati, da racconti di vita quotidiana ad opinioni su attualità, politica, costume, spettacolo,ecc. Questi articoli sono pubblicati con una certa frequenza, un po’ come si tiene un “diario” personale. Considerate un diario personale creato sotto forma di video, spesso pubblicati su piattaforme come youtube, ed ecco a voi il VLOG! (Video-Blog, appunto).


Il o LA Vlogger, sono coloro che amano esprimersi con questo affascinante mezzo di comunicazione. Come si noterà leggendo il mio profilo (o anche le note sul mio lavoro a questo link) quella dei vlog non è certo la mia unica occupazione o passione, ma ho deciso di chiamare così questo sito, poichè raccoglie da più fonti tutto ciò che amo “riversare” di particolare nel web: non solo i vlog personali, ma i miei scatti fotografici preferiti, i miei tutorial, i miei video più demenziali e ironici, i miei lavori più importanti, le mie conversazioni con i lettori e tanto altro. Perchè nella vita di un Vlogger ogni sfumatura è importante. E qui ce ne sono davvero tante!! 

venerdì 15 giugno 2012

Vlogging: la potenza dei video blog per costruire relazioni, aumentare la visibilità e generare entrate

I vlog, o video blog, sono una forma di comunicazione digitale in cui gli utenti condividono contenuti video su una varietà di argomenti. Essi sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, con una crescente quantità di utenti che si rivolgono ai vlog per intrattenimento, informazioni e ispirazione. In questo articolo esploreremo alcune delle caratteristiche dei vlog e vedremo come essi possono essere utilizzati per raggiungere un pubblico ampio.



In primo luogo, i vlog sono un ottimo modo per costruire una relazione con il tuo pubblico. Attraverso i video, gli utenti possono vedere e sentire il vero te, con la tua personalità e la tua voce, e questo può aiutare a creare un senso di connessione e di fiducia con il tuo pubblico. Inoltre, i vlog ti permettono di mostrare la tua autenticità e di condividere la tua vera storia, il che può aiutare a creare una comunità di fan fedeli.

In secondo luogo, i vlog sono un ottimo modo per aumentare la visibilità e la portata. Con così tanta concorrenza sui social media, può essere difficile farsi notare tra la folla. I vlog ti danno la possibilità di distinguerti dalla concorrenza e di raggiungere un pubblico più ampio, sia attraverso la condivisione dei tuoi video sui social media, sia attraverso la creazione di un canale YouTube proprio.

Infine, i vlog possono essere utilizzati per generare entrate. Ci sono diversi modi per monetizzare i vlog, tra cui la pubblicità, le sponsorizzazioni e la vendita di prodotti correlati. Tuttavia è importante creare un pubblico affezionato prima di pensare di monetizzare il proprio vlog.

In conclusione, i vlog sono una forma potente di comunicazione digitale che possono essere utilizzati per costruire relazioni con il pubblico, aumentare la visibilità e la portata, e generare entrate. Se sei interessato a creare un vlog, ricorda di scegliere un argomento che ti appassiona, essere autentico e costante nella pubblicazione dei tuoi video e avere una buona pianificazione.

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