martedì 7 gennaio 2014

Che cos'è il Page Rank o PR di un sito web ?

Page Rank letteralmente sta per classifica delle pagine. è un valore che va da 0 a 10 che Google assegna ad ogni pagina Web (e non al sito nel suo complesso) in base ad un complesso algoritmo e che, nelle intenzioni di Google, serve a definire il livello di popolarità della pagina.


Come funziona il Page Rank?
L'algoritmo reale del Page Rank non è conosciuto, e peraltro viene continuamente aggiornato e modificato, ma per capire il senso del suo funzionamento possiamo prendere come riferimento la versione dell'algoritmo iniziale e semplificato, scritto dei fondatori stessi di Google, Larry Page e Sergey Brin.

Il PageRank (e non "page rank", espressione che indica un'altra cosa) è un valore numerico che Google attribuisce ad ognuna delle pagine web conosciute dal motore di ricerca. Il nome del PageRank deriva dal fatto che è un sistema di "rank" progettato in parte da Larry Page, uno dei fondatori di Google.
Il valore di PageRank di una pagina è uno dei tanti fattori che contribuisce a determinare la posizione della pagina stessa nei risultati delle ricerche: più il PageRank è alto e più sarà alta la posizione della pagina nelle ricerche su Google.
è dunque normale che molti webmaster abbiano tra i propri obiettivi quello di aumentare il PageRank del proprio sito. Sul sito di Google è presente una breve spiegazione di come funziona il PageRank, che vi invitiamo a leggere, mentre il presente articolo cercherà di approfondire il tema per far comprendere bene al lettore come agire correttamente.
è necessario affrontare sin da subito due essenziali argomenti: l'importanza del PageRank ai fini del posizionamento su Google e i criteri seguiti da Google per calcolare il valore di PageRank di una pagina. 

giovedì 2 gennaio 2014

PageRank: comprendere l'algoritmo di ranking di Google

PageRank è un algoritmo di ranking utilizzato da Google per classificare i siti web in base alla loro importanza e rilevanza. Fu sviluppato da Larry Page, uno dei fondatori di Google, ed è stato utilizzato per la prima volta nel 1998.

 


Il PageRank funziona attribuendo un punteggio di importanza a ciascuna pagina su Internet, sulla base di quanti altri siti web la collegano. Più un sito web è collegato da altri siti rilevanti e di qualità, maggiore sarà il suo punteggio PageRank. Questo punteggio viene poi utilizzato per determinare la posizione della pagina nei risultati di ricerca di Google.

Il PageRank utilizza un metodo di analisi chiamato "analisi del grafo", che considera tutti i siti web come nodi in un grafo e tutti i collegamenti tra i siti come archi. L'algoritmo utilizza queste informazioni per determinare la rilevanza e l'importanza di un sito web rispetto ad altri.

Il PageRank tiene in considerazione diversi fattori per determinare il punteggio di un sito web, tra cui la qualità dei contenuti, la pertinenza dei collegamenti in entrata e la popolarità del sito. Ad esempio, un sito web con contenuti di qualità e molti collegamenti da siti rilevanti avrà un punteggio PageRank più alto rispetto a un sito con contenuti di scarsa qualità e pochi collegamenti.

Anche se il PageRank è stato sviluppato da Google, molti altri motori di ricerca utilizzano algoritmi simili per classificare i siti web. Tuttavia, Google continua ad essere il motore di ricerca più popolare e utilizzato al mondo, quindi il PageRank di un sito web è particolarmente importante per migliorare la sua visibilità sui risultati di ricerca di Google.

In sintesi, PageRank è un algoritmo di ranking utilizzato da Google per classificare i siti web in base alla loro importanza e rilevanza. Utilizza un metodo di analisi del grafo per determinare il punteggio di un sito web e tiene in considerazione diversi fattori, tra cui la qualità dei contenuti, la pertinenza dei collegamenti in entrata e la popolarità del sito.

domenica 29 dicembre 2013

Web Crawler e spider di Google Yahoo Bing

Sono il cervello dei moderni motori di ricerca. Permettono di archiviare le pagine web e indicizzarle nel database dei vari Google, Bing e Yahoo!

Google, Bing, Yahoo! e le loro controparti cinesi adottano tecnologie informatiche raffinatissime per poter offrire – quasi all’istante – migliaia e migliaia di risultati ad ogni singola ricerca effettuata dagli utenti. Ma cosa rende possibile il funzionamento dei motori di ricerca? Il loro cervello, ovvero il web crawler spider.
 
 
Cosa è un web crawler
Il web crawler spider (a volte abbreviato semplicemente in “spider” oppure in “web crawler”) è un bot Internet che periodicamente scandaglia il World Wide Web allo scopo di crearne un indice o, meglio ancora, una mappa. I motori di ricerca – e alcuni altri servizi Internet – utilizzano software di questo genere per aggiornare il loro contenuto o per aggiornare gli indici web presenti nei loro database. Gli spider possono copiare il contenuto di tutte le pagine che visitano e conservarlo per dare modo al motore di ricerca di analizzarlo e indicizzarlo, ovvero catalogarlo individuandone parole chiave e argomenti trattati, in un secondo momento. Così facendo è possibile restituire risultati delle ricerche in modo veloce e accurato.

Come funziona il web crawler
Uno spider comincia il suo lavoro dai cosiddetti seeds (“semi” tradotto in italiano). I seeds altro non sono che una lista di URL, corrispondenti ad altrettanti siti web, che il programma dovrà visitare sistematicamente. Il contenuto di questi indirizzi sarà analizzato e salvato in memoria per essere poi indicizzato dal software di catalogazione associato al motore di ricerca. In particolare, il web crawler andrà alla ricerca dei collegamenti ipertestuali all'interno delle pagine, aggiungendoli alla lista degli URL da visitare successivamente. Gli URL di questa lista, chiamata crawl frontier (“frontiera dell'indicizzazione” in italiano), vengono visitati ricorsivamente dallo spider, così da poterne registrare eventuali modifiche o aggiornamenti.
 
Naturalmente, gli URL e i collegamenti ipertestuali presenti nelle pagine della frontiera verranno a loro volta aggiunti alla lista generale e visitati in seguito. In questo modo viene a crearsi una vera e propria ragnatela di pagine Internet, legate le une alle altre attraverso collegamenti ipertestuali (hyperlinks). Da qui la spiegazione del nome spider (“ragno” in inglese) e del perché Tim Berners-Lee decise di chiamare World Wide Web (“grande ragnatela mondiale”, più o meno) il suo servizio basato sulla rete Internet.

Nel caso in cui il crawler agisca in modalità “archiviazione”, copia e conserva i contenuti di ogni singola pagina che visita. Per velocizzare il processo le pagine sono salvate come un'istantanea, restando però leggibili e navigabili.

domenica 22 dicembre 2013

Cosa significa Google Zeitgeist ?

Sono lo specchio fedele di ciò che accade nella società e di ciò che interessa e attira l’attenzione delle persone: in altre parole, riflettono lo spirito dei tempi. Le ricerche su Google, il motore di ricerca web più diffuso del pianeta, sono trilioni ogni anno, effettuate in quasi 150 lingue, e ogni anno vengono analizzate e riportate nel Google Zeitgeist (zeitgeist significa “spirito dei tempi”, in tedesco), la classifica delle parole più ricercate dagli utenti di tutto il mondo.
Il Google Zeitgeist 2013 ripercorre, attraverso le parole ricercate, gli eventi, le notizie e le mode dell’anno, classificando le ricerche in 10 categorie (Emergenti, Cinema, Ricette, Perché, Vendere, Come fare, Mangiare, Cosa significa, Cambiare, Fa dimagrire?) per paese e a livello globale.
 

In Italia, le prime 10 ricerche “emergenti”, cioè quelle che caratterizzano il 2013 rispetto a parole che si sono presentate anche negli altri anni, sono:

1. Elezioni 2013
2. Paul Walker
3. Zalando
4. Movimento 5 Stelle
5. NoiPA
6. Beppe Grillo
7. iPhone 5s
8. Papa Francesco
9. iOS 7
10. Sanremo 2013

Interessante, fra le altre classifiche proposte, quella delle parole associate alla domanda “perché”, che rivela il desiderio degli italiani di approfondimento e di comprendere le vicende dell’attualità:

1. Votare Grillo
2. Votare Bersani
3. Votare Berlusconi
4. Piedi gonfi
5. Votare Monti
6. Siria guerra
7. Dimissioni Papa
8. No Rodotà
9. Frodo parte
10. Circoncisione maschile

Anche la categoria “cosa significa” riflette in gran parte l’attualità, a partire dalla prima parola in classifica, “gesuita”, sicuramente legata all’elezione di papa Francesco, un gesuita.

1. Gesuita
2. Swag
3. Aski
4. Guantanamera
5. Autistico
6. Emerito
7. Omissis
8. Fyi
9. Omofobia
10. Filantropo

Sul tema del “cambiare” gli italiani appaiono molto concreti e immersi nella quotidianità, anche se all’8° posto figura la ricerca “come cambiare decisamente vita”, indicativa di uno stato di irrequietezza diffusa.

1. Lingua ruzzle
2. Suoneria whatsapp
3. Residenza
4. Look capelli
5. Lampadine
6. Come cambiare voce
7. Cinghia tapparella
8. Decisamente vita
9. Guarnizione frigorifero
10. Piercing ombelico

Infine la categoria “vendere”, la cui classifica è particolarmente efficace nel descrivere lo spirito dei tempi: si pensa innanzi tutto a vendere a cinesi e russi (per trovare nuovi sbocchi commerciali?), ma anche, in tempo di crisi, a vendere quote societarie, bar e attività.

1. Ai cinesi
2. Ai russi
3. Sigarette elettroniche
4. Quadri online
5. Pesce cucinato
6. iPhone 5
7. Quote società
8. Bar
9. Attività
10. iPad


domenica 15 dicembre 2013

Le parole più cercate su GOOGLE nel 2013

Da un lato, viene molto da ridere. Dall’altro, molto da piangere. Se è vero che il “dimmi cosa digiti e ti dirò chi sei” è stato usato e abusato, è altrettanto vero che quello che ognuno di noi cerca online racconti molte cose. Ed eccoci arrivati al Google Zeitgeist. “Lo spirito dei tempi”, ovvero il rapporto delle parole più cercate dagli italiani in questo 2013 sul motore di ricerca. Sono i termini che hanno registrato un boom negli ultimi 12 mesi e che fanno un po’ da diario degli eventi, un po’ da racconto delle novità di costume, degli incubi, delle paure e delle curiosità.
 

Cominciamo. Le sezioni sono parecchie.
Nelle ricerche generali, padroneggiano le “Elezioni 2013” (1), che tra crisi, maggioranze non maggioranze, larghe (larghissime) intese, hanno visto emergere una novità nel panorama italiano. Il “Movimento 5 stelle” (4) di “Beppe Grillo” (6), termini che infatti rientrano entrambi nella top ten delle ricerche.

Fuor di politica, ci sono “Paul Walker” (2) – attore e produttore cinematografico scomparso a soli 40 anni in un incidente stradale (era la star di “Fast & Furious”) – ma anche “Sanremo 2013” (10: per la cronaca, ha vinto Marco Mengoni), che al di là del consueto snobismo dichiarato, evidentemente interessa ancora parecchio al pubblico.

Outsider assoluto “NoiPA” (5), Sistema informativo realizzato dal Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il trattamento economico del personale centrale e periferico della PA.
Lascia un po’ interdetti la presenza, tra le prime dieci ricerche, di “Zalando” (3): che gli spettatori della tv, continuando a sentir urlare giovani donne davanti a scatole di scarpe negli spot, si siano chiesti cosa diamine avessero da strillare?

Non poteva mancare invece “iOS 7” (9): avrà contribuito chi ha installato subito il nuovo sistema operativo mobile di Apple, chi ha seminato il panico, chi ha partecipato alla spartizione iniziale delle parti (i “che-figata-galattica” contro i “mi-fa-schifo-non-funziona-niente”) e chi ha aspettato mesi per paura di perdere tutti i dati dell’iPhone/iPad, per poi reperire informazioni. Magari su come consumare meno batteria e o scoprire tutte le nuove funzioni.
Ricerche boom anche per il nuovo iPhone 5s (7) e per un altro che non poteva certo essere assente: il nuovo Papa (Francesco: per lui ottavo posto delle ricerche generali), eletto a marzo scorso. Quello che fa impazzire le guardie del corpo perché va ad abbracciare tutti, quello che chiama personalmente a casa i fedeli, e quello che si fa le foto-faccioni con i papa boys. Ovvero, il Papa eletto mentre il precedente è ancora in vita, il che alza la palla alla ricerca della categoria “Perché?”, dove si trova “Dimissioni Papa” (7).

E finché si tratta di ragioni altrui, la ricerca su Google ci sta tutta. Un po’ meno comprensibile che gli italiani abbiamo chiesto al motore di ricerca perché votare Grillo (1), Bersani (2), Berlusconi (3), e pure Monti (5). Hanno domandato anche il perché del “No Rodotà” (comprensibile: 8), di “Siria Guerra” (molto più che comprensibile: sesto posto), di “Circoncisione maschile” (ok: 10), “Piedi Gonfi” (un medico, no? Comunque: quarto posto, meglio dei dubbi su Monti), e di “Frodo parte” (9: sospendere giudizio).

Tra le ricette, la più richiesta è stata quella del “casatiello”, e con piacere, in penultima posizione, è entrata quella delle “felafel”.
Nella categoria “Vendere” se ne vedono delle belle. Primo posto per “vendere ai cinesi”, si presume per raggiungere il sito www.vendereaicinesi.it. Seconda posizione per “vendere ai russi”. Terzo posto va al fenomeno colonizzatore del 2013, le ”sigarette elettroniche”. Il resto della classifica è tutto dedicato allo smercio di beni in tempi di crisi: “quadri online” (4), “iPhone5” 6), “quote società” (7), “bar” (8), “attività” (9), “iPad” (10), e non si sa bene perché, “pesce cucinato” (5).

Chi è arrivato su Google nel 2013 si è anche chiesto come fare una quantità di cose indefinite: “scrocchiarella” (1), “Freestyle” (2: hai visto mai, con tutto il successo che riscuotono adesso i rapper), “Magie” (4: per truffa, o in senso poetico?), “Sushi” (9: ché fuori costa), e anche, in quartultima posizione, “autoerotismo”. Questo per sfatare tante leggende, compresa quella su cecità e altre punizioni divine.

La categoria “cambiare” è un concentrato di pragmatismo, con un’unica eccezione. Ci sono in classifica “Lingua ruzzle” (1), anche perché vincere con idiomi che non siano il proprio è un’impresa, “suoneria whatsapp” (2), perché le notifiche perpetue, francamente, sono ostili; e poi “residenza” (3), “lampadine” (5), e via di seguito. Del tutto anomala la presenza di “cambiare decisamente vita” (8): non un po’, non parzialmente, ma proprio decisamente. Chissà che soluzioni avranno trovato.

In molti hanno chiesto cosa significasse “autistico” (quinto posto nella categoria “Cosa significa”): quest’anno è uscito un libro intitolato “Se ti abbraccio non avere paura”, di Fulvio Ervas, di cui si è parlato molto, e che racconta proprio il viaggio di un padre con il figlio affetto da questa malattia. In molti hanno cercato il significato di “omofobia” (9).

Breve carrellata sulle ricerche di cinema: vince “Il Grande Gatsby”, seguito da “Django Unchained” (2), “Cloud Atlas” (3), “Sole a catinelle” (4), “Iron Man 3” (5), “Cattivissimo Me 2” (6), “Rush” (7), “La Migliore Offerta” (8), “Educazione siberiana” (9) e “ Il principe abusivo” (10).

Il settore “mangiare” invece, potrebbe ribaltare le storiche leggende sugli italiani fini degustatori di buon cibo: svetta la carta igienica, che con quello che costa, chissà come mai suscita tanta curiosità. Però attenzione, potrebbe essere colpa di Real Time, che nella serie “Io e la mia ossessione”, ha raccontato la storia di una ragazza che da 23 anni mangia carta igienica. C’è anche chi si chiede come mangiare “senza bere” (8), la muffa (4) o l’aglio crudo (6) e chi cosa mangiare per evitare il meteorismo (2), e quando si è in allattamento (3).

Per chiudere, gli italiani si sono chiesti cosa faccia dimagrire: dormire? Piangere? Il cioccolato? Al primo posto, l’incubo di questo 2013: la zumba.

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