domenica 2 novembre 2014

Quanti tipi di CD esistono ?

TIPI DI CD-R

CD-R a singola scrittura

  • CD-R propriamente detti
  • CD Digital Audio

CD scrivibili più volte
  • CD riscrivibili (CD-RW)
  • CD riscrivibili Digital Audio 



I CD-R DIGITAL AUDIO ("FOR MUSIC USE" O FOR CONSUMERS ONLY)
I CD-R Digital Audio e CD-RW (riscrivibili) Digital Audio sono identici ai normali CD-R e CD-RW. Le uniche differenze sono: [list=1][*]CD-R Digital Audio e CD-RW Digital Audio hanno un byte di controllo inserito nell'ATIP che viene riconosciuto dal registratore di cd; CD-R e CD-RW non hanno tale byte e non possono essere incisi dal registratore, ma solo dal masterizzatore per PC. Ovviamente i masterizzatori per PC possono incidere anche questi più costosi supporti, oltre che i normali CD-R, tranne alcuni vecchi modelli che non riconoscono quel byte di controllo e non sono in grado di inciderli.
[*]CD-R Digital Audio e CD-RW Digital Audio incorporano uno schema di protezione della copia detto Serial Copy Management System (SCMS) - così come le cassette DAT -, quindi sui registratori di CD-R non è possibile duplicarli (cioè farne la copia della copia) L'idea è quella di limitare copie non autorizzate della cosiddetta proprietà intellettuale, cioè musica i cui diritti sono posseduti dai legittimi autori, esecutori ed editori.
[*]CD-R Digital Audio e CD-RW Digital Audio costano di più perché una parte del loro prezzo viene incamerato dalla associazione degli autori (ed editori) del paese in cui vengono commercializzati (SIAE in Italia, GEMA in Germania, SACEM in Francia, ASCAP e BMI negli USA ecc). I riscrivibili audio (CD-RW Digital Audio) costano di più sia dei riscrivibili non audio che dei CD-R audio non riscrivibili. I CD-R Digital Audio devono essere incisi a bassa velocità; i modelli più vecchi in commercio non possono essere incisi a velocità superiori a 4x; con gli altri ci si può spingere al massimo fino a 8x o 12x. [/list=1]

I CD RISCRIVIBILI (CD-RW; IN INGLESE CD-REWRITABLE)
I CD riscrivibili sono il frutto dell'estensione (Part 3, 1994) dello standard Orange Book dei CD-R.
Sono quelli che possono essere cancellati e riscritti, a differenza dei normali CD-R a singola scrittura. Prima di essere riscritti, devono però essere cancellati.
Normalmente il loro tipo di utilizzo è identico a quello dei CD-R, a meno di non avvalersi di uno dei software per dischi UDF: i quali usano un formato del disco del tutto differente; fintanto che un cd riscrivibile non viene completamente cancellato e reinizializzato, la modalità di scrittura è del tutto identica a quella dei comuni CD-R.
I CD-RW impiegano una tecnologia detta "a cambiamento di fase" (phase change); lo stato del materiale contenuto nella pellicola di smalto di registrazione passa da cristallino ad amorfo.
A differenza dei normali CD-R (composti nella superficie di lettura da un materiale organico), nei CD-RW il materiale è inorganico ed in grado, se sottoposto ad un raggio laser di determinata potenza, di ritornare al suo stato originario, rendendo nuovamente disponibile il disco per la scrittura.
Ormai tutti i masterizzatori sono in grado di scriverli, mentre i vecchi modelli sono in grado di scrivere solo i normali CD-R. Tutti i lettori CD e DVD per PC che riportano il logo "multiread" sono in grado di leggerli
I CD-RW hanno un grado di riflettività inferiore a quella dei normali CD-R, che ne rende difficile o impossibile (a seconda dei casi) la lettura su apparecchi stand-alone come parecchi lettori CD da tavolo, per automobile (car) e portatili; viceversa spesso è più facile che un lettore DVD da tavolo riesca a leggere i cd riscrivibili piuttosto che i CD-R.
I lettori compatibili con i CD-RW riportano di solito la dicitura CD-RW compatibile o il logo Multiread
I CD-RW, anche a causa della loro maggiore complessità sono assai più costosi dei CD-R.

In base alle velocità di incisione ci sono vari tipi (e sottotipi) di supporti CD-RW (o riscrivibili):

  • i vecchi Low Speed (1x-2x)
  • i nuovi Low Speed (1x-4x)
  • i vecchi Hi-Speed (4x-10x)
  • i nuovi Hi-Speed (4x-12x)
  • gli UltraSpeed (10x-24x)
La durata di un CD riscrivibile è difficile da stabilire, oltre il numero di riscritture contano anche condizioni ambientali come temperatura, umidità e esposizione alla luce. In ogni caso è mediamente inferiore a quella di un CD-R normale; non sono supporti adatti a conservare per diversi anni i dati (stesso discorso vale per i normali CD-R da 90 e da 99 minuti)
I produttori dichiarano un massimo di circa 1000 riscritture possibili, ma sembra essere un valore un po? esagerato...

DIAMETRO
  • CD da 8 cm
  • CD da 12 cm
CAPACITà NOMINALI
  • da 21 minuti (184 MB)
  • da 63 minuti (553 MB)
  • da 74 minuti (650 MB)
  • da 80 minuti (700 MB)
  • da 90 minuti (790 MB)
  • da 99 minuti (870 MB)
I supporti da 8 cm (essenzialmente quelli da 21 minuti) non sono incidibili con i vecchi masterizzatori e non sono leggibili su tutti i lettori. Esistevano anche i supporti da 18 minuti (pari a 158 MB) ma non hanno avuto alcun riscontro commerciale.
I primi CD-R che apparvero furono quelli da 63 minuti, presto seguiti da quelli da 74. I CD da 80, originariamente non previsti dall'Orange Book sono apparsi alcuni anni dopo e per parecchio tempo furono costosi e introvabili, finché non venne introdotta una modifica nello standard Orange Book che li ha 'ufficializzati' ; ma continuano ad essere considerati tuttora una violazione dello standard Red book relativo ai CD-DA.

I CD-R DA 90 E 99 MINUTI
Nei 1999 sono stati introdotti sul mercato dei supporti da 90 e 99/100 minuti; i CD-R che oltrepassano gli 80 minuti sono considerati tuttora una violazione sia dello standard Orange Book da parte di Philips, Sony e Taiyo Yuden che dello standard Red Book da parte di Philips e Sony sui CD-DA, cosicché non ci sono garanzie che questi CD-R possano essere incisi correttamente; anche qualora vengano incisi con successo, ciò non significa che questi possano essere riprodotti correttamente su tutti i lettori e che tutti i lettori siano in grado di leggerli.
Anche i produttori dei masterizzatori e dei lettori CD ufficialmente non li riconoscono; anche se i modelli recenti di questi apparecchi in realtà sono in grado di inciderli, sia pure esclusivamente in overburning (dal loro ATIP risultano essere dei supporti di 79minuti e 59 secondi).
Oltre al fatto che la spirale è inevitabilmente troppo stretta nei CD-R da 99 minuti (e da qui il problema che molti lettori CD non riescono a trovare la traccia e in riproduzione il CD potrebbe saltare) ci sono parecchi altri problemi:

L'INDIRIZZAMENTO NEI CD-R DA 99 MINUTI
Un problema particolare è dato dall'indirizzamento dei settori sul CD: Su di un CD la posizione è espressa nel cosiddetto Codice MSF (Minuti:Secondi:Frazioni; una frazione = 1/75 di secondo). Perciò possono essere mostrate durate fino a 99 minuti - ma: i tempi intercorrenti da 90:00:00 a 99:59:74 sono riservati per l'area di lead-out e quando vengono tradotti nel numero di settori consecutivi danno Valori Negativi (Il valore 99:59:74 è per esempio il numero di settore -151, 99:00:00 il numero di settore -4650, 90:00:00 il numero di settore -45150).
Così, se un CD-R da 99 minuti è inciso per più di 90 minuti, alcuni settori appaiono duplicati sul cd. Il fatto che ciò può determinare problemi appare scontato. Per questa ragione, molti masterizzatori anche "si rifiutano" di scrivere su questi CD-R - il che è in effetti assai giusto perché, come già menzionato, sono usati dei numeri di settore non corretti.

giovedì 30 ottobre 2014

Differenza tra CD-R Gold o Silver

LA CONFUSIONE SUI CD-R GOLD (E SUI CD-R SILVER)

Spesso i CD-R a base Phtalocianina sono definiti come gold. Non è del tutto esatto; non tutti i CD-R a base Phtalocianina hanno il fondo di colore dorato; in alcuni assumono varie gradazioni di giallo, in altri addirittura di colore nero. 

Le marche di CD-R ci hanno giocato su questo contribuendo alla confusione. Pertanto è possibile comprare dei CD-R definiti sulla confezione come gold che: [list=A][*]sono a base Phtalocianina, e hanno il colore del fondo dorato (quindi hanno due strati dorati); [*]sono a base Phtalocianina, ma dal colore del fondo non dorato (hanno solo lo strato riflettente dorato); [*]sono a base Cianina, e sono definiti gold dalla marca solo perché hanno la verniciatura protettiva del lato superiore di colore dorato (ma non hanno né lo strato organico ne quello riflettente dorati) [/list=A]

Analoga confusione regna per i CD silver: alcuni sono a base cianina, altri a base Phtalocianina (questi ultimi spesso definiti silver gold, hanno lo strato riflettente dorato).

TYPE NUMERICI

Sono 10, numerati da 0 a 9.
I primi 5 (da 0 a 4) sono tipici dei CD-R Long Strategy;
Gli altri 5 (da 5 a 9) sono tipici dei CD-R Short Strategy
1, 2 e 4 (supporti a base Cianina)
0, 3 (supporti a base Azo)
5, 6, 8, 9 (supporti a base Phtalocianina)
7 (supporti a base Formazan)

sabato 25 ottobre 2014

Significato di ATIP (Absolute Time in Pregroove)

L'ATIP è particolarmente importante; è in un certo senso la "carta d'identità" codificata all'interno di ciascun supporto (strategia di scrittura, type numerico, sottotipo disco, codice del fabbricante, capacità, potenza di incisione richiesta, posizione delle aree di lead-in e di lead-out ecc), che il programma di masterizzazione legge prima di calibrare il laser ed iniziare la scrittura del CD-R.
Per individuare le caratteristiche di un supporto, contenute nell'ATIP, è possibile avvalersi di utility dedicate, come Atip Reader, CD-R Identifier, CD-RInfo o anche attraverso alcuni degli stessi software di masterizzazione (come Feurio!, Alcohol 120%, ecc)

Alcuni masterizzatori, pur riuscendo a leggere l'ATIP internamente dei supporti, purtroppo non sono in grado di comunicarle esternamente; in tal caso non sarà possibile usare le sopraccitate utility. 



Spesso supporti di differente marca, minutaggio, velocità massima certificata e confezionamento (packaging) hanno lo stesso codice ATIP. Pertanto avranno analoghe proprietà e comportamento con i masterizzatori e con i lettori. I supporti con lo stesso ATIP sono dello stesso fabbricante; il codice ATIP è sempre univoco, vale a dire che due fabbricanti non avranno mai lo stesso ATIP (però lo stesso fabbricante può avere più di un ATIP).
Nell'ATIP dei CD-R riscrivibili (e talvolta anche in quella dei CD-R Digital Audio) vi è anche l'informazione sulla velocità supportata, a differenza dei normali CD-R.

STRATEGIE DI SCRITTURA
Con

  • Short Strategy e Long Strategy ci si riferisce alla strategia di scrittura (e non alla durata?)
  • Long Strategy sono sempre i CD-R a base Azo e Cianina (anzi alcuni programmi che leggono gli ATIP non distinguono tra Azo e Cianina; i Cianina di type numerico 0 in realtà sono di solito gli Azo )
Short Strategy sempre i CD-R in Phtalocianina o in Formazan.

lunedì 20 ottobre 2014

La struttura dei CD-R

I CD-R hanno una struttura del tipo " a sandwich": presentano una serie di strati sovrapposti l'uno sull'altro:
  • un'etichetta serigrafata sul lato superiore (non sempre presente)
  • ai due lati superiori e inferiori alcuni strati di materiale protettivo trasparente, detto laquer
  • uno strato organico (quello di scrittura del CD-R)
  • uno strato riflettente in metallo
  • uno strato in plastica acrilica (policarbonato).

Lo strato organico è il più importante, complesso e costoso nella fase di fabbricazione del CD-R: si compone di piccole zone o avallamenti (detti solchi o pit) in cui la superficie di scrittura viene incisa e resa non riflettente, così da rendere impossibile l'ulteriore riflessione del raggio laser. Le superfici piane tra un pit e l'altro, che non contengono informazioni, sono chiamate land.
Pit e Land sono disposti grosso modo a forma di una non perfetta spirale lungo la circonferenza del disco a partire dal centro verso l'esterno.
Poiché il disco deve riflettere la luce del laser allo strato organico viene aggiunto uno strato metallico. Ci sono quattro metalli che sono inerti col policarbonato e sufficientemente riflettenti da essere usati per lo strato riflettente. Sono l'oro, l'argento, il rame e l'alluminio. L'alluminio è il più efficiente in rapporto al costo ed il più usato per lo stampaggio dei dischi preregistrati, ma la maggior parte dei CD-R usano l'oro e l'argento a causa della loro maggiore riflettività 




L'ORGANIZZAZIONE
I dati scritti sul supporto sono divisi in settori, che corrispondono a segmenti della spirale stessa, e tracce, che sono insiemi di settori
Ogni volta che un insieme di tracce viene scritto su disco in una sessione di scrittura, l'intera zona di disco scritta viene identificata come un blocco a sé stante e letta secondo informazioni contenute nel blocco stesso, che prende il nome, appunto, di sessione.
Ciascuna sessione è organizzata su disco secondo la modalità standard in cui sono divisi i file sui supporti di memorizzazione: nel blocco di apertura, detto lead-in, della dimensione di 22 MB per la prima sessione e di 13 MB per le sessioni successive, è contenuta la tabella di allocazione dei file, ovvero l'indice dei dati contenuti nella sessione stessa, comprendente la struttura delle cartelle e la posizione dei file al suo interno (questa tabella è detta TOC - Table Of Contents o tabella dei contenuti - corrispondente al File System dei dischi rigidi). Il lettore raccoglie dalle aree di lead-in delle varie sessioni le informazioni per poter accedere ai file e rendere disponibile la struttura degli stessi all'utente.
L'intera struttura delle directory e dei file di un disco è quindi costituita dall'insieme delle tabelle di allocazione collocate nelle tracce di apertura delle sessioni contenute al suo interno. Per questo motivo la maggior parte dei comuni lettori di CD-DA (audio) non è in grado di leggere cd scritti in più sessioni, anche se creati selezionando la modalità audio, mentre gli stessi possono essere letti dai lettori CD-ROM del PC. I comuni lettori di CD-DA (audio) accettano dischi scritti secondo lo standard Red Book, che prevede un solo TOC sul quale sono collocate tutte le informazioni delle tracce presenti su disco, tracce che devono essere tutte contenute in un'unica sessione. Tutte le tabelle di allocazione file presenti in sessioni successive sono invisibili al lettore CD-DA, che quindi non è in grado di leggere l'intera struttura del disco.
Nella lead-out, ossia la traccia (o area) di uscita, può essere contenuta anche l'informazione della chiusura o "finalizzazione" della sessione o dell'intero disco. Selezionando una semplice opzione che ogni software rende disponibile in fase di scrittura, è possibile decidere di impedire una successiva scrittura del disco. Dopo la scrittura della lead-out di finalizzazione, il CD-R diventerà effettivamente di sola lettura (CD-ROM) e non potrà essere scritto. Il numero massimo teorico di sessioni aggiuntive possibili è 50.

LA FINALIZZAZIONE

La scrittura di un CD non può in generale essere interrotta a metà: se questo accade, il CD potrebbe essere inutilizzabile. Per questo è importante avere un disco fisso veloce: un'interruzione del flusso di dati potrebbe essere fatale. Questo non significa che un CD debba essere scritto tutto in una volta: E possibile lasciare il CD "aperto" a ulteriori scritture.
Per scrivere ulteriori dati su CD basta dire al programma di non chiudere il disco (basta cercare opzioni come "finalize disk"), in tal modo si potrà aggiungere altre sessioni di dati (Si consideri in ogni caso che questa operazione spreca dai 6 ai 10 MB di spazio su CD-ROM).
Per i CD-DA bisogna lasciare aperta la sessione quando si scrive (che è diverso da lasciare aperto il disco) e poi eventualmente aggiungere le tracce; a differenza dei CD dati, il CD non sarà leggibile finché non si chiude la sessione. Per evitare questo laborioso procedimento sarebbe meglio crearsi un file immagine con la raccolta dei diversi pezzi musicali (presenti anche da cd diversi) e creare il "CD da immagine" in una fase successiva. In questo modo si può registrare il disco in un'unica sessione.
Nella maggior parte dei casi, è possibile riutilizzare i CD bruciati chiudendo la sessione e scrivendo nella parte restante del disco.

Un disco a cui si possono aggiungere dei dati si dice "aperto". Tutti i dati sono scritti nella sessione corrente. Quando si finisce di scrivere, si chiude la sessione. Se si vuole creare un disco multisessione, nello stesso tempo si apre un'altra sessione.
Se non si apre una nuova sessione, non sarà possibile aprirla dopo, e quindi non si potranno aggiungere nuovi dati al CD. L'intero disco è considerato "chiuso". Il processo che fa passare una sessione da aperta a chiusa è chiamato "finalizzazione" o semplicemente "chiusura". Quando si chiude l'ultima sessione, si finalizza, o chiude, anche il disco. Un disco a singola sessione ha tre regioni base: il lead-in, che contiene la tabella dei contenuti (TOC, Table of contents), l'area dei programmi, con i dati o le tracce audio, e il lead-out, che non contiene dati significativi.
Su un disco aperto non sono ancora stati scritti il lead-in e il lead-out. Se si scrivono dei dati su disco e si lascia la sessione aperta, la TOC, che dice al lettore CD dove sono le tracce, viene scritta in un'area separata chiamata Program Memory Area (PMA). Solo i masterizzatori possono leggere la PMA, per cui non è possibile leggere sessioni aperte su un lettore CD standard. I lettori CD-DA non vedranno le tracce audio, ed i lettori CD-ROM non vedranno i dati. Quando la sessione viene finalizzata, la TOC viene scritta nel lead-in, permettendo alle unità CD di riconoscere il disco. Se si chiude la sessione corrente e se ne apre una nuova, l'area di lead-in della sessione chiusa includerà un link alla successiva. I lettori CD-DA non possono passare alla sessione successiva, per cui vedranno solo la prima sessione.
Un lettore CD-ROM, a meno che non sia rotto o antico, riconosce le multisessioni e permette di accedere alla prima, all'ultima o una in mezzo, a seconda di cosa il sistema operativo dice al lettore di fare.
I dischi scritti a pacchetti seguono le stesse regole dei dischi aperti e chiusi, ed è per questo che vanno finalizzati prima che possano essere letti dai CD-ROM normali.

mercoledì 15 ottobre 2014

Cura e conservazione dei CD-R

Alcuni consigli per un ottima conservazione dei nostri CD-R
  • Il lato dei dati (fondo inferiore) del disco deve rimanere privo di graffi, ditate, polvere ecc
  • Pulire il disco potrebbe danneggiarlo, rivolgersi ad un esperto se ciò fosse necessario
  • Mai toccare la superficie di un CD-R
  • Sempre maneggiare un CD-R per i lati esterni (o il buco al centro)
  • Mai poggiare un CD-R su di una superficie calda
  • Sempre riporre il disco nella sua custodia una volta tolto dal lettore o dal masterizzatore
  • Mai scrivere sul lato dati dei dischi.
  • Se si deve scrivere su di un disco, farlo solo sul lato dell'etichetta superiore di un CD-R ed esclusivamente con un pennarello appositamente pensato ad inchiostro indelebile non tossico; mai usare una penna a sfera!
  • Mai lasciare un CD fuori della sua custodia esposto alla luce diretta del sole
  • Non conservare un CD-R in ambienti eccessivamente caldi e/o umidi


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