lunedì 20 ottobre 2014

La struttura dei CD-R

I CD-R hanno una struttura del tipo " a sandwich": presentano una serie di strati sovrapposti l'uno sull'altro:
  • un'etichetta serigrafata sul lato superiore (non sempre presente)
  • ai due lati superiori e inferiori alcuni strati di materiale protettivo trasparente, detto laquer
  • uno strato organico (quello di scrittura del CD-R)
  • uno strato riflettente in metallo
  • uno strato in plastica acrilica (policarbonato).

Lo strato organico è il più importante, complesso e costoso nella fase di fabbricazione del CD-R: si compone di piccole zone o avallamenti (detti solchi o pit) in cui la superficie di scrittura viene incisa e resa non riflettente, così da rendere impossibile l'ulteriore riflessione del raggio laser. Le superfici piane tra un pit e l'altro, che non contengono informazioni, sono chiamate land.
Pit e Land sono disposti grosso modo a forma di una non perfetta spirale lungo la circonferenza del disco a partire dal centro verso l'esterno.
Poiché il disco deve riflettere la luce del laser allo strato organico viene aggiunto uno strato metallico. Ci sono quattro metalli che sono inerti col policarbonato e sufficientemente riflettenti da essere usati per lo strato riflettente. Sono l'oro, l'argento, il rame e l'alluminio. L'alluminio è il più efficiente in rapporto al costo ed il più usato per lo stampaggio dei dischi preregistrati, ma la maggior parte dei CD-R usano l'oro e l'argento a causa della loro maggiore riflettività 




L'ORGANIZZAZIONE
I dati scritti sul supporto sono divisi in settori, che corrispondono a segmenti della spirale stessa, e tracce, che sono insiemi di settori
Ogni volta che un insieme di tracce viene scritto su disco in una sessione di scrittura, l'intera zona di disco scritta viene identificata come un blocco a sé stante e letta secondo informazioni contenute nel blocco stesso, che prende il nome, appunto, di sessione.
Ciascuna sessione è organizzata su disco secondo la modalità standard in cui sono divisi i file sui supporti di memorizzazione: nel blocco di apertura, detto lead-in, della dimensione di 22 MB per la prima sessione e di 13 MB per le sessioni successive, è contenuta la tabella di allocazione dei file, ovvero l'indice dei dati contenuti nella sessione stessa, comprendente la struttura delle cartelle e la posizione dei file al suo interno (questa tabella è detta TOC - Table Of Contents o tabella dei contenuti - corrispondente al File System dei dischi rigidi). Il lettore raccoglie dalle aree di lead-in delle varie sessioni le informazioni per poter accedere ai file e rendere disponibile la struttura degli stessi all'utente.
L'intera struttura delle directory e dei file di un disco è quindi costituita dall'insieme delle tabelle di allocazione collocate nelle tracce di apertura delle sessioni contenute al suo interno. Per questo motivo la maggior parte dei comuni lettori di CD-DA (audio) non è in grado di leggere cd scritti in più sessioni, anche se creati selezionando la modalità audio, mentre gli stessi possono essere letti dai lettori CD-ROM del PC. I comuni lettori di CD-DA (audio) accettano dischi scritti secondo lo standard Red Book, che prevede un solo TOC sul quale sono collocate tutte le informazioni delle tracce presenti su disco, tracce che devono essere tutte contenute in un'unica sessione. Tutte le tabelle di allocazione file presenti in sessioni successive sono invisibili al lettore CD-DA, che quindi non è in grado di leggere l'intera struttura del disco.
Nella lead-out, ossia la traccia (o area) di uscita, può essere contenuta anche l'informazione della chiusura o "finalizzazione" della sessione o dell'intero disco. Selezionando una semplice opzione che ogni software rende disponibile in fase di scrittura, è possibile decidere di impedire una successiva scrittura del disco. Dopo la scrittura della lead-out di finalizzazione, il CD-R diventerà effettivamente di sola lettura (CD-ROM) e non potrà essere scritto. Il numero massimo teorico di sessioni aggiuntive possibili è 50.

LA FINALIZZAZIONE

La scrittura di un CD non può in generale essere interrotta a metà: se questo accade, il CD potrebbe essere inutilizzabile. Per questo è importante avere un disco fisso veloce: un'interruzione del flusso di dati potrebbe essere fatale. Questo non significa che un CD debba essere scritto tutto in una volta: E possibile lasciare il CD "aperto" a ulteriori scritture.
Per scrivere ulteriori dati su CD basta dire al programma di non chiudere il disco (basta cercare opzioni come "finalize disk"), in tal modo si potrà aggiungere altre sessioni di dati (Si consideri in ogni caso che questa operazione spreca dai 6 ai 10 MB di spazio su CD-ROM).
Per i CD-DA bisogna lasciare aperta la sessione quando si scrive (che è diverso da lasciare aperto il disco) e poi eventualmente aggiungere le tracce; a differenza dei CD dati, il CD non sarà leggibile finché non si chiude la sessione. Per evitare questo laborioso procedimento sarebbe meglio crearsi un file immagine con la raccolta dei diversi pezzi musicali (presenti anche da cd diversi) e creare il "CD da immagine" in una fase successiva. In questo modo si può registrare il disco in un'unica sessione.
Nella maggior parte dei casi, è possibile riutilizzare i CD bruciati chiudendo la sessione e scrivendo nella parte restante del disco.

Un disco a cui si possono aggiungere dei dati si dice "aperto". Tutti i dati sono scritti nella sessione corrente. Quando si finisce di scrivere, si chiude la sessione. Se si vuole creare un disco multisessione, nello stesso tempo si apre un'altra sessione.
Se non si apre una nuova sessione, non sarà possibile aprirla dopo, e quindi non si potranno aggiungere nuovi dati al CD. L'intero disco è considerato "chiuso". Il processo che fa passare una sessione da aperta a chiusa è chiamato "finalizzazione" o semplicemente "chiusura". Quando si chiude l'ultima sessione, si finalizza, o chiude, anche il disco. Un disco a singola sessione ha tre regioni base: il lead-in, che contiene la tabella dei contenuti (TOC, Table of contents), l'area dei programmi, con i dati o le tracce audio, e il lead-out, che non contiene dati significativi.
Su un disco aperto non sono ancora stati scritti il lead-in e il lead-out. Se si scrivono dei dati su disco e si lascia la sessione aperta, la TOC, che dice al lettore CD dove sono le tracce, viene scritta in un'area separata chiamata Program Memory Area (PMA). Solo i masterizzatori possono leggere la PMA, per cui non è possibile leggere sessioni aperte su un lettore CD standard. I lettori CD-DA non vedranno le tracce audio, ed i lettori CD-ROM non vedranno i dati. Quando la sessione viene finalizzata, la TOC viene scritta nel lead-in, permettendo alle unità CD di riconoscere il disco. Se si chiude la sessione corrente e se ne apre una nuova, l'area di lead-in della sessione chiusa includerà un link alla successiva. I lettori CD-DA non possono passare alla sessione successiva, per cui vedranno solo la prima sessione.
Un lettore CD-ROM, a meno che non sia rotto o antico, riconosce le multisessioni e permette di accedere alla prima, all'ultima o una in mezzo, a seconda di cosa il sistema operativo dice al lettore di fare.
I dischi scritti a pacchetti seguono le stesse regole dei dischi aperti e chiusi, ed è per questo che vanno finalizzati prima che possano essere letti dai CD-ROM normali.

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