mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa sono i COMPACT DISC AUDIO

Compact Disc Digital Audio (CD-DA), venne sviluppato nel corso degli anni 70'. Alla Philips si devono gli studi e la realizzazione dei supporti ottici veri e propri; alla Sony invece gli studi e la realizzazione del campionamento digitale (tecnologia PCM). In seguito alla proposta di definizione di uno standard internazionale per la registrazione audio digitale, nel 1978 vennero scelti il tipo di materiale dei supporti (il policarbonato), le lunghezze d'onda, il tipo di laser da impiegare nella lettura e i parametri fisici e logici del supporto. Philips e Sony si accordarono:
  • sulla frequenza di campionamento analogica (44,1 kHz)
  • sulla risoluzione digitale del campionamento PCM (16 bit)
  • sul diametro del supporto (12 cm o 120 millimetri)
  • sulla lunghezza del contenuto audio (non superiore ai 74 minuti e 30 secondi)

Per ogni secondo di musica, il PCM a 44,1 kHz per 16 bit su due canali stereofonici campiona un totale di 1.411.200 bit. Questa stringa nelle specifiche del primo cd audio deve essere ripartita in tanti "blocchi" indirizzabili singolarmente, che letti l'uno dopo l'altro assicurano un flusso (stream) costante (il throughput è di 150 kilobyte al secondo, corrispondente alla velocità "1x".). Il blocco in oggetto è in realtà una struttura che successivamente venne ridefinita a posteriori, in sede di elaborazione del formato Cd-Rom.
L'unità più elementare di un CD Digital Audio è in effetti il "frame", una stringa di 24 byte di dati interlacciati con circa 400 bit di dati di correzione e controllo, per un totale complessivo di 588 bit letti in un intervallo di 136 microsecondi. 

La ridotta dimensione del frame e l'uso di tecniche di correzione automatica dell'errore assicurano la stabilità del supporto CD che può resistere, fino a una certa soglia, a graffi e danneggiamenti, ovvero alla perdita di una piccolissima porzione di dati. Se troppi errori sono presenti sul supporto il lettore interpolerà? (in parole povere: cercherà di indovinare i valori mancanti) e naturalmente modificherà il risultato sonoro, la cui differenza potrebbe essere distintamente avvertibile.
Al'interno di ogni struttura vengono a trovarsi 2.352 byte utili, e questa è l'unità di misura del settore fisico di un CD. Dal punto di vista logico questi settori possono essere in un certo numero di tracce, fino ad un massimo di 99, ciascuna corrispondente a un brano musicale. Ogni secondo di musica contiene 75 settori.
Il CD-DA venne annunciato nel 1979, definitivamente codificato nel 1980 e lanciato sul mercato nel 1982. Le sue specifiche fanno riferimento alle norme ISO 10149. 

Ultimo Post inserito

In Italia arriva "PIZZA GPT" il clone di ChatGpt per gl'italiani