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venerdì 14 febbraio 2014

Differenza tra LINK e URL

Che differenza c’è tra link e URL?

Che cos'è un link? Che cos'è un URL? Hai sentito parlare dei termini link e URL ma non hai ben capito cosa vogliono dire o, più semplicemente, che differenza c’è tra i due? Eccoti allora un breve articolo nel quale andrò a spiegarti sia che cos’è un link, sia che cos’è un URL.


Che cos’è un link?
In informatica, un collegamento ipertestuale, spesso chiamato semplicemente collegamento o link, dall’inglese hyperlink (si pronuncia àiperlinc), non è altro che uno speciale riferimento che rimanda ad ulteriori unità informative, quali documenti, immagini, video ed altre cose del genere, a partire da una prima unità informativa ad essa in qualche modo correlata. Una volta cliccato o toccato tale collegamento ipertestuale, il lettore verrà dunque immediatamente reindirizzato al contenuto designato.
Per quanto riguarda l’aspetto, un collegamento ipertestuale può essere normalmente riconosciuto attraverso una o più peculiari proprietà:
  • la prima, è l’eventuale colorazione diversa che lo distingue dal resto del testo;
  • la seconda, è la comparsa di una piccola mano, insieme ad una eventuale sottolineatura, quando ci si passa sopra col puntatore del mouse prima di cliccarci;
  • la terza, è la comparsa dell’indirizzo di destinazione, solitamente in basso a sinistra all’interno della pagina visualizzata in quel momento, insieme ad un eventuale testo in sovrimpressione, quando ci si passa sopra col puntatore del mouse prima di cliccarci.
In poche parole, un collegamento ipertestuale, o link che dir si voglia, non è altro che questo, ad esempio, il quale, una volta cliccato, rimanderà alla pagina iniziale di questo stesso sito.

Che cos’è un URL?
In informatica, un URL (acronimo inglese di uniform resource locator), spesso chiamato anche indirizzo web, è una particolare sequenza di caratteri alfanumerici che identifica univocamente l’indirizzo di una determinata risorsa presente su Internet. Per poter raggiungere tale risorsa, si utilizza di solito un apposito programma chiamato web browser, o più semplicemente browser (si pronuncia bràuser), mediante il quale, una volta digitato l’URL voluto nell’appropriata barra degli indirizzi, sarà appunto possibile raggiungere la risorsa cercata.
Per quanto riguarda la struttura, un URL è generalmente composto da più parti, alcune delle quali sono però molto spesso opzionali. Tra queste, quelle più importanti da prendere in considerazione sono comunque soltanto due:
  • il protocollo, tipicamente http o https, che permette la trasmissione delle informazioni sul cosiddetto World Wide Web (si pronuncia uorld uàid ueb). Se non specificato, il browser impiegato utilizza in automatico il protocollo http mediante la forma http://;
  • il nome host, che rappresenta invece l’indirizzo fisico del server sul quale risiede la risorsa cercata, e che, normalmente, è costituito o da un nome di dominio o da un apposito indirizzo IP.
Tipici esempi di URL sono quindi i seguenti:
http://www.ciao.com
https://www.google.it/search?q=che+tempo+fa

Nel primo caso, l’URL impiega un protocollo http e un nome di dominio, cioè www.ciao.com, che termina con il suffisso .com. 

Nel secondo caso, invece, l’URL impiega un protocollo https e un nome di dominio, cioè www.google.it, che termina con il suffisso .it. In quest’ultimo caso viene però anche utilizzato un parametro opzionale, più precisamente la stringa di ricerca che tempo fa.
Arrivati dunque a questo punto dovresti aver finalmente capito sia che cos’è un link, sia che cos’è un URL.

lunedì 18 marzo 2013

Che cos'è un sito Responsive ?

Il termine responsive in inglese significa “reattivo”, e ciò che fa un sito responsive è “reagire” in maniera diversa a seconda del dispositivo con cui viene visualizzato.
 

Se hai deciso di creare un sito responsive, forse pensi che significhi solamente fare in modo che il testo vada a capo una volta arrivato al margine destro.

Ma il sito responsive è molto di più. Certo, prima di tutto deve adattarsi alla larghezza dello schermo utilizzato. Ma soprattutto il sito responsive è visualizzato da tutti i dispositivi senza perdita di contenuti, di elementi grafici essenziali e, infine, di usabilità.

Vorrei farti riflettere qualche secondo su questi aspetti, in modo che poi sarai in grado di creare un sito responsive con WordPress che sia veramente funzionale. Perciò, vediamo un attimo queste caratteristiche più nel dettaglio.
Creare un sito responsive: adatta il contenuto alla larghezza del dispositivo

Un sito responsive ha un layout fluido: il testo ritorna a capo una volta raggiunto il margine destro, mentre gli elementi affiancati si riposizionano uno sotto l'altro. La disposizione degli elementi che nel PC è orizzontale, nel dispositivo mobile diventa verticale.

Cosa significa per un designer progettare e realizzare un template responsivo? Significa progettare la grafica e l'interazione utente non di uno, ma di tanti layout, quante sono le risoluzioni dei display più diffusi:

    - Smartphone
    - Tablet
    - Desktop
    - …

è per questo che di solito un sito responsive costa più caro di un sito che non lo è: proprio perché ogni elemento deve essere tenuto sotto controllo in tutte le sue metamorfosi.
Spesso la maggiore cura viene dedicata alla progettazione del layout desktop, sia per contenere i costi, sia perché di solito il cliente ne è più consapevole. Il layout desktop quindi informa e guida tutti gli altri.
Tuttavia ci possono essere casi in cui la versione mobile di un sito è più importante di quella desktop: in questi casi è bene stravolgere la prassi abituale e partire dalla progettazione per mobile.

lunedì 11 marzo 2013

Struttura LAYOUT Sito WEB

Se conoscete il funzionamento di una griglia CSS quello che vi resta da apprendere è come poter costruire il vostro primo layout! Ed è proprio quello che andremo a fare insieme in questa lezione.
 
Lo scopo di questa lezione è andare a creare un layout che rappresenti i seguenti elementi
Sono sicuro che avete già visto moltissimi siti che hanno questa struttura e sperimentando con il box model avete iniziato a chiedervi come tutto questo fosse possibile. Uno dei vari modi per realizzare un layout riguarda quello di affidarsi alle griglie CSS che faciliteranno il nostro lavoro e lo renderanno compatibile con i vari browser senza alcuno sforzo da parte nostra.

Nell’esempio presentato sopra possiamo capire come ci basti delle semplici classi per poter creare il nostro primo layout. In questo caso abbiamo creato un layout di due colonne, una per i contenuti principali (#main) mentre un altra per la navigazione secondaria (#sidebar).

martedì 5 marzo 2013

Che cos'e il LAYOUT WEB ?

Per layout web intendiamo il tipo di impaginazione che scegliamo durante la realizzazione di un sito web. Ci riferiamo, in pratica, alla struttura di base delle diverse pagine che lo costituiscono e al tipo di grafica usata per la loro costruzione. Tale processo di creazione può essere tuttavia complicato e necessita di una certa esperienza e di un’approfondita conoscenza di tutti i tipi di linguaggio utili (HTML, CSS, TEXT ecc.), e di tecniche di applicazione di grafic design.
 
 
Noi di Backorder siamo una web agency specializzata nella progettazione e nella personalizzazione di layout per le pagine web di siti internet. A differenza del servizio di web design, il layout web prevede l’utilizzo di template già creati e la successiva personalizzazione delle pagine in base ai contenuti da inserire.

L’impaginazione di un sito web è fondamentale, e include sia la struttura funzionale delle pagine, sia la parte grafica. Quando lavoriamo su pagine web dal layout predefinito, il nostro lavoro di personalizzazione prevede l’inserimento di testi “Seo friendly” e di immagini originali. L’impaginazione è uno degli aspetti più importanti nella creazione di un sito web, poiché un sito risulta più intuitivo e semplice da utilizzare solo se i suoi contenuti sono correttamente disposti all’interno della struttura, ossia del layout. La posizione di un testo e il suo aspetto grafico riguardano non solo il significato del messaggio, ma anche la sua funzionalità. Inoltre, i siti web vengono realizzati sempre con strutture rigorosamente responsive. 

Scelta del layout
Scegliere il giusto layout, poi, richiede attenzione ed esperienza: se utilizziamo una buona struttura, riusciremo ad ottenere una navigazione migliore dei contenuti all’interno del sito. Lo scopo principale è quello di valorizzare, in maniera univoca, il contenuto della comunicazione. La scelta del layout concerne, quindi, ciò che si sta presentando: ad esempio, se il testo è il vero oggetto in primo piano, il layout va costruito attorno ad esso. Se invece il contenuto principale della pagina web è rappresentato da immagini, bisognerà scegliere un layout che attiri l’attenzione degli utenti sulle immagini, includendo anche descrizioni testuali.

mercoledì 16 gennaio 2013

Come aggiungere una favicon al mio sito ?

Come aggiungerla al sito?
 

Una volta che hai un file pronto, non dovrebbe essere difficile metterlo sul server. Per poter modificare il codice HTML del tuo sito web, avrai prima bisogno di accedere allo strumento di modifica del testo e alla cartella principale sul tuo sito web. Ecco una guida rapida:
 
 
1. Carica il file pertinente sul tuo server. Quindi inserisci l'indirizzo del tuo server FTP nella barra degli indirizzi del browser. Premi il pulsante “Invio”, accedi e carica il file nella cartella principale.

2. Quindi è necessario modificare la pagina HTML del tuo sito web. Trova e scarica il file “header.php” o “index.html” dal server. Se il tuo sito è realizzato in HTML, devi inserire il codice nell'area head del file “index.html”:

<  link rel="shortcut icon" type="image/x-icon" href="http://yourwebsite.com/favicon.ico"  >

Se lavori su WordPress, inserisci il codice nell'area head del file “header.php”:

< link rel="shortcut icon" type="image/x-icon" href="/favicon.ico" >

Questo è tutto! Sarai sorpreso da quanto sia facile.
Originariamente era sufficiente effettuare l'upload del file favicon.ico nella root del proprio spazio web. 

Oggi è consigliabile aggiungere alle proprie pagine web un'apposita linea di markup (si tratta di semplice HTML) da inserire tra i tag e :
< link rel="icon" href="/favicon.ico" / >

Se avete scelto di usare un file GIF o PNG il markup cambia leggermente.
Favicon .GIF

< link rel="icon" href="/favicon.gif" type="image/gif" / >

Favicon .PNG
< link rel="icon" href="/favicon.png" type="image/png" / >

Se usate WordPress come piattaforma di pubblicazione potete aggiungere questo markup HTML con un semplice hook (per maggiori informazioni vi invito a leggere questo post sul nostro blog).

Favicon... e errori 404
La mancanza della favicon può comportare, tra le altre cose, un inconveniente piuttosto noiso: se omettete la favicon, infatti, noterete crescere a dismisura la dimensione dell'error log del vostro sito web che si riempirà di errori 404 dovuti al fatto che i browser cercano sempre questo file navigando su un sito web e, pertanto, ogni tentativo di scaricarlo finirà col generare un errore.

Favicon... e la cache
Una precisazione doverosa: tutti i browser hanno l'abitudine di salvare in cache la favicon. Questo significa che se si carica una favicon per la prima volta, oppure si sostituisce una precedente favicon, per visualizzarla nel browser può essere necessario cancellare la cache o attendere qualche ora/giorno (a seconda delle impostazioni).


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