venerdì 7 settembre 2012

Evoluzione del logo di GOOGLE

Com’è cambiato il logo di Google, la storia dal 1998 a oggi

Tutti quelli che ci sono stati prima di quello nuovo, anche prima che Google diventasse ufficialmente Google


La storia del logo di Google, il più usato motore di ricerca del mondo, si è arricchita martedì di un nuovo capitolo con l’inattesa presentazione di un nuovo design. La società statunitense ha spiegato di aver cambiato la grafica del logo per introdurre “un nuovo linguaggio visivo”, ma il nuovo logo ha anche lo scopo più pratico di funzionare meglio sugli schermi più piccoli, per esempio quelli degli smartphone e dei tablet. Inoltre, ha spiegato il Guardian, il nuovo font (molto semplice e senza grazie) è più “leggero” e dovrebbe permettere di caricare la pagina più velocemente.

Con le immagini qui sotto potete ripercorre la storia del logo di Google partendo dal primo utilizzato da quando è andato online per la prima volta, il 4 settembre 1998. Dal 1998 a oggi Google ha cambiato il suo logo diverse volte, anche se l’essenza è rimasta sempre la stessa: la scritta “Google” con ogni lettera in un diverso colore (in ordine: blu, rosso, giallo, blu, verde e rosso).
Il nuovo logo verrà utilizzato da Google per tutti i suoi servizi, da Maps a Gmail, e verrà integrato meglio del precedente anche per i servizi Android. Cambia anche la piccola icona in alto sulle schede aperte del vostro browser, se avete una pagina di ricerca aperta compare una “G” maiuscola con quattro colori che la rende immediatamente individuabile. I colori sono sempre gli stessi base di Google, ma sono stati leggermente cambiati per renderli più luminosi.
rima che Google divenisse ufficialmente Google furono presentati molti progetti di logo che poi vennero scartati. Alcuni li potete vedere qui sotto: uno con un font un po’ metal; uno con le due “O” come due occhi a metà tra l’inquietante e il comico; una foto quando ancora Google si chiamava ancora “Backrub” ed era un progetto di ricerca di Larry Page, la mano nella foto è la sua.

martedì 4 settembre 2012

Cosa significa GOOGLE ?

Cosa significa la parola Google? Curiosità all'origine del successo dell'azienda Valuta questo titolo

Numerose curiosità sul motore di ricerca più famoso al mondo e sull'origine del nome.
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Pochi sanno il significato della parola forse più cliccata al mondo, "Google", e ancora meno cosa c'è dietro alla grande invenzione e al successo dei due fondatori. Siamo nel 1998, all'Università di Stanford, quando due venticinquenni, Larry Page e Sergey Brin, fondano l'azienda più famosa al mondo: dopo quasi 20 anni, sono tra gli uomini più ricchi del mondo, ma l'inizio non è stato così facile e fruttuoso.

Gli inizi di Google
La loro storia inizia appunto tra le aule dell'università, quando i due ragazzi decidono di sviluppare una piattaforma che riesca ad utilizzare un algoritmo per la classificazione dei siti. Non siamo ancora negli anni 2000 e i due studenti decidono di proporre la vendita di Google per pochi milioni di dollari; l'impresa fallisce, poiché numerose aziende (che oggi si mangeranno le mani) rifiutano di acquistare Google.
L'invenzione non sembrava così innovativa, esistevano già delle piattaforme capaci di fare ciò che sembrava facesse Google, ad esempio Yahoo, e quindi le aziende credevano che la cifra richiesta dai due ragazzi fosse troppo alta per un prodotto già esistente. Ciò che però non fu calcolato dalle aziende era senz'altra un'innovazione rispetto alle altre piattaforme, il cosiddetto PageRank.

Il PageRank non è altro che un metodo per classificare l'importanza dei siti in base alla parole chiave inserite dall'utente, ovvero ciò che oggi ci permette di avere risultati più che soddisfacenti anche solo dopo aver inserito due o tre parole per la nostra ricerca. I siti come Yahoo, fino ad allora, per classificare le informazioni utilizzavano un sistema che si basava sulla ripetizione di alcune parole da noi cercate all'interno del sito proposto e quindi molto spesso capitava che i risultati della ricerca non fossero pertinenti all'argomento da noi cercato.
L'innovazione di Google era proprio questa: i risultati in seguito alla nostra ricerca venivano proposti non solo in base alle parole chiave, ma anche in base ai link provenienti da altre risorse, ovvero se un sito è citato molto volte vuol dire che contiene informazioni interessanti e quindi può essere proposto.

domenica 2 settembre 2012

Google: dal motore di ricerca al servizio completo per navigare in modo efficiente e produttivo sul web

Google è un motore di ricerca web leader a livello mondiale, utilizzato quotidianamente da miliardi di utenti per trovare informazioni su una vasta gamma di argomenti. Ma Google è molto di più di un semplice motore di ricerca: offre una serie di servizi e strumenti per aiutare gli utenti a navigare in modo efficiente e produttivo sul web. In questo articolo esploreremo alcune delle caratteristiche più importanti e utili di Google e vedremo come possono essere utilizzate per migliorare la tua esperienza online.

In primo luogo, è importante capire che Google utilizza un algoritmo sofisticato per ordinare i risultati di ricerca in base alla rilevanza e alla pertinenza. Questo significa che i risultati più rilevanti e pertinenti per la tua ricerca verranno visualizzati in cima alla pagina dei risultati. Inoltre, Google utilizza una serie di segnali per determinare la rilevanza e la pertinenza, tra cui la qualità del contenuto, la popolarità del sito e la pertinenza delle parole chiave.

In secondo luogo, Google offre una serie di strumenti per aiutare gli utenti a navigare in modo efficiente e produttivo sul web. Ad esempio, Google Maps ti permette di trovare indicazioni stradali, mentre Google Translate ti aiuta a tradurre testi in diversi idiomi. Inoltre, Google ha una serie di applicazioni come Google docs, Google sheets e Google slides che sono utilissimi per lavoro e studio.

Infine, Google offre una serie di opzioni per personalizzare la tua esperienza di ricerca. Ad esempio, è possibile salvare le tue ricerche frequenti, creare un elenco di siti web preferiti e utilizzare Google per effettuare ricerche in specifiche categorie come immagini o notizie. Inoltre, puoi utilizzare Google My Business per creare una scheda del tuo business e comparire tra i primi risultati di ricerca nella tua zona.

In conclusione, Google è molto più di un semplice motore di ricerca: offre una serie di servizi e strumenti per aiutare gli utenti a navigare in modo efficiente e produttivo sul web. Conoscere e utilizzare questi strumenti ti permetterà di ottenere risultati più rilevanti e pertinenti alle tue ricerche e di personalizzare la tua esperienza di navigazione.

martedì 28 agosto 2012

Computer portatile con schermo che si arrotola (Video)

Siamo sicuri che ne sentiremo parlare molto l'anno prossimo: è un laptop roll-up, un concetto chiamato D-Roll che ti consente di arrotolare un laptop stesso, come tu fare con un foglio di carta, lo rende molto portatile. Può essere utilizzato anche da chiuso, come l'invio o la ricezione di email, grazie ad un piccolo schermo esterno.

Questo concetto fornisce un assieme fisso simile a un tubo che contiene la CPU, la scheda madre, la RAM, l'alimentatore, ecc., oltre a componenti arrotolati come la tastiera e il monitor, che devono essere inseriti nel tubo quando non in uso. .Ma vedo che c'è un altro progetto chiamato Rolltop e ci metto anche questo video, si tratta sempre di una struttura tubolare, ma è un tutto, cioè quando si apre diventa un piano Lo schermo può quindi essere modificato a proprio piacimento utilizzo: ad esempio, può essere utilizzato come tablet con interfaccia touch, oppure come un normale computer, sempre con tastiera touch. In questo caso sembra che si tratti di tovagliette americane, ma onestamente penso che il primo concetto sia più verosimile e realistico. 

Man mano che la tecnologia si sviluppa, ci spingiamo sempre più in dimensioni parallele, o meglio, il mondo si divide in due dimensioni parallele: la dimensione ipertecnica e quella tradizionale, riluttante a cambiare, senza ambizioni post-futuristiche, Sicuramente riluttante a immaginare gli scenari descritti, soprattutto nelle ultime due innovazioni tecnologiche. Ma mentre gli occhiali e le lenti di James Bond sono ancora in un territorio "pazzesco", almeno per ora, dispositivi come esoscheletri e occhi bionici rappresentano un simbolo della parola "sviluppo". Inoltre, valutare l'impatto sul corpo umano è molto difficile se si pensa che ci sia una controversia irrisolvibile sull'utilizzo di un telefono cellulare da solo oggi.


sabato 25 agosto 2012

Occhi Bionici per i non vedenti

L'occhio bionico, che potrebbe restituire la vista ai ciechi. Purtroppo non può offrirlo a chi non lo ha ricevuto dalla nascita, ma già aiutare chi ha la degenerazione dei fotorecettori retinici è un enorme passo avanti. La tecnologia è composta dalla parte impiantata (inserimento degli elettrodi nell'occhio) da un chirurgo specialista e da un accessorio composto da occhiali da sole speciali, una piccola fotocamera e un cinturino che contiene la Vision Processing Unit (VPU). Questo cattura l'immagine e la invia alla VPU, dove viene convertita in una nuova immagine in bianco e nero da 60 pixel e rimandata al transponder sugli occhiali.

Da qui, le immagini vengono dirette (senza fili) ad antenne che avvolgono i lati del bulbo oculare e quindi inviate a una sequenza di 60 elettrodi collegati alla retina. La tecnologia, sviluppata da Second Sight, sarà disponibile nel 2012 dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni e certificazioni.

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