domenica 5 ottobre 2014

Definizione di CD-ROM

Il CD-ROM (CD-Read Only Memory o CD memoria a sola lettura) è tuttora il dispositivo ottico più diffuso e utilizzato. Venne definito nel 1983 (Yellow Book). Alla struttura del frame affianca la sovrastruttura del settore, pari a 2352 byte, che coincide con la lunghezza del blocco indirizzabile in un cd audio. Non tutti i 2352 byte sono usabili per il riversamento dei dati; alcuni byte vengono riservati ai codici di correzione e di controllo. Vennero definiti due tipi di CD-ROM:
  • CD-ROM Mode 1, che corrisponde all'incirca al CD-ROM come tutti lo conoscono, il cui settore è costituito da 2048 Byte.
  • CD-ROM Mode 2, il cui settore contiene 2336 byte. 



I CD-ROM una volta duplicati attraverso il loro stampaggio industriale a partire da un supporto master originale, non possono essere scritti. Il colore del loro fondo è sempre argentato. Il CD-ROM è più resistente rispetto al CD-R.

mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa sono i COMPACT DISC AUDIO

Compact Disc Digital Audio (CD-DA), venne sviluppato nel corso degli anni 70'. Alla Philips si devono gli studi e la realizzazione dei supporti ottici veri e propri; alla Sony invece gli studi e la realizzazione del campionamento digitale (tecnologia PCM). In seguito alla proposta di definizione di uno standard internazionale per la registrazione audio digitale, nel 1978 vennero scelti il tipo di materiale dei supporti (il policarbonato), le lunghezze d'onda, il tipo di laser da impiegare nella lettura e i parametri fisici e logici del supporto. Philips e Sony si accordarono:
  • sulla frequenza di campionamento analogica (44,1 kHz)
  • sulla risoluzione digitale del campionamento PCM (16 bit)
  • sul diametro del supporto (12 cm o 120 millimetri)
  • sulla lunghezza del contenuto audio (non superiore ai 74 minuti e 30 secondi)

Per ogni secondo di musica, il PCM a 44,1 kHz per 16 bit su due canali stereofonici campiona un totale di 1.411.200 bit. Questa stringa nelle specifiche del primo cd audio deve essere ripartita in tanti "blocchi" indirizzabili singolarmente, che letti l'uno dopo l'altro assicurano un flusso (stream) costante (il throughput è di 150 kilobyte al secondo, corrispondente alla velocità "1x".). Il blocco in oggetto è in realtà una struttura che successivamente venne ridefinita a posteriori, in sede di elaborazione del formato Cd-Rom.
L'unità più elementare di un CD Digital Audio è in effetti il "frame", una stringa di 24 byte di dati interlacciati con circa 400 bit di dati di correzione e controllo, per un totale complessivo di 588 bit letti in un intervallo di 136 microsecondi. 

La ridotta dimensione del frame e l'uso di tecniche di correzione automatica dell'errore assicurano la stabilità del supporto CD che può resistere, fino a una certa soglia, a graffi e danneggiamenti, ovvero alla perdita di una piccolissima porzione di dati. Se troppi errori sono presenti sul supporto il lettore interpolerà? (in parole povere: cercherà di indovinare i valori mancanti) e naturalmente modificherà il risultato sonoro, la cui differenza potrebbe essere distintamente avvertibile.
Al'interno di ogni struttura vengono a trovarsi 2.352 byte utili, e questa è l'unità di misura del settore fisico di un CD. Dal punto di vista logico questi settori possono essere in un certo numero di tracce, fino ad un massimo di 99, ciascuna corrispondente a un brano musicale. Ogni secondo di musica contiene 75 settori.
Il CD-DA venne annunciato nel 1979, definitivamente codificato nel 1980 e lanciato sul mercato nel 1982. Le sue specifiche fanno riferimento alle norme ISO 10149. 

domenica 28 settembre 2014

Cosa sono i COMPACT DISC

I Compact Disc sono supporti di memorizzazione di tipo ottico (e non magnetico, a differenza dei nastri) che vengono letti e scritti tramite un raggio laser. Esistono anche dispositivi ottici di altro tipo, tra cui i Laser Disc e i MO (MagnetoOttici). 


I CD-R (Compact Disc Recordable, in italiano Compact Disc Registrabili) sono solo uno dei tanti formati di compact disc derivati dall'originario Compact Disc Audio. Ciascuno di questi formati di cd ha delle proprie specifiche, dettate da appositi "libri di colori " : Red Book (libro rosso) per il CD-DA, Yellow Book (libro giallo) per i CD-ROM, Orange Book (libro arancione) per il CD registrabile ecc ecc. Il nome del colore dei libri deriva dal colore del dorso che rilega ciascuna di queste pubblicazioni ufficiali. 

In realtà spesso molti di questi "book" raggruppano al loro interno non uno ma molteplici formati, ciascuno contraddistinto da una struttura fisica e logica di base (definita appunto dal book) e da due o più modalità alternative. Molti di questi formati non si sono affermati commercialmente. 

Nel 1996 venne presentato un nuovo supporto ad alta densità e capacità, il DVD (Digital Versatile Disc), di cui oggi ne esistono diverse varianti. La trattazione e la classificazione degli altri tipi di CD e dei DVD è al di fuori degli scopi del presente testo. 

domenica 21 settembre 2014

Come Scegliere il Masterizzatore

Prima di tutto bisogna dire che un masterizzatore permette di masterizzare soltanto due tipologie di supporti ottici: quelli sui quali la scrittura è definitiva e non più modificabile…
  • CD-R, con una capacità di 700 MB;
  • DVD-R/DVD+R, con una capacità di 4,7 GB;
  • DVD-R DL/DVD+R DL, con una capacità di 8,5 GB;
  • BD-R, con una capacità di 25 GB, e BD-R DL, con una capacità di 50 GB.
  • CD-RW, con una capacità di 700 MB;
  • DVD-RW/DVD+RW, con una capacità di 4,7 GB;
  • DVD-RW DL/DVD+RW DL, con una capacità di 8,5 GB;
  • BD-RE, con una capacità di 25 GB, e BD-RE DL, con una capacità di 50 GB.
Oltre a questa tipologia di supporti ottici, sul mercato è però possibile trovare anche i meno diffusi DVD-RAM, che sono più indicati dei comuni DVD±RW sia per fare delle copie di backup, sia per essere utilizzati su alcune tipologie di videocamere, poi ci sono i BD-R XL o i BD-RE XL, che attualmente consentono di archiviare fino a ben 128 GB di dati su un solo supporto, e infine anche i Blu-ray 3D, che come si può intuire dallo stesso nome, masterizzatore e computer permettendo, consentono di visualizzare dei contenuti prodotti in tre dimensioni. Prima di acquistare un masterizzatore interno o esterno, informati quindi su quali sono tutti i supporti ottici che questo è in grado di leggere e/o scrivere, e ovviamente controlla che ci siano tutti i formati che ti interessano, o che comunque ti potrebbero interessare.
Una piccola precisazione: il diametro dei supporti ottici standard è di 12 cm, ma se casomai avessi delle esigenze particolari, sappi che in commercio esistono anche dei supporti ottici dotati di un diametro di soli 8 cm, che a causa delle loro ridotte dimensioni offrono una capacità inferiore rispetto ai comuni supporti da 12 cm, ma che, in ogni caso, sono universalmente compatibili con tutti i masterizzatori interni o esterni presenti in circolazione. 

domenica 14 settembre 2014

Come Scegliere l’Alimentatore per PC

Come scegliere un alimentatore PC

Improvvisamente l'alimentatore del PC non funziona più? Allora è necessario sostituirlo con un nuovo modello. è fondamentale scegliere con estrema attenzione un alimentatore per il vostro PC. Esso, infatti, è uno dei componenti più importati in una configurazione di tipo Desktop. Un alimentatore di scarsa qualità può rovinare gli altri componenti come scheda madre, processore e scheda video. Un alimentatore di buona qualità invece, renderà la vostra build longeva e affidabile.


Ogni generazione di componenti per PC ha le proprie esigenze energetiche, ma in generale tutto si riduce a due fattori principali: la potenza complessiva espressa in Watt (W), che altro non è che il massimo delle possibilità offerte dall'alimentatore, e la potenza di tensione indicata in Volt (V).

Potenza di un alimentatore per PC
La potenza complessiva, spesso comunemente denominata wattaggio, indica la potenza complessiva di cui ha bisogno un sistema per funzionare correttamente. Ci sono diversi siti online che permettono di calcolare quanta alimentazione occorre. 

Vi consigliamo l'utilizzo del tool online di MSI, il quale vi consente di trovare l'alimentatore per PC perfetto per le vostre esigenze.
La cosa più importante da ricordare è che si sta mettendo in discussione la quantità di potenza necessaria affinché le unità di grandi dimensioni possano facilmente funzionare, quindi è consigliabile non acquistare un alimentatore sottodimensionato, in quanto potreste avere dei seri problemi con la vostra configurazione.

La tensione indica invece la potenza di cui hanno bisogno alcuni componenti del computer, come le schede video che possono richiedere +12V dell'alimentatore. 

Questo fattore è importante soprattutto per coloro che hanno intenzione di effettuare un overclocking e devono ben calcolare se l'alimentatore che sceglieranno sarà all'altezza del compito.
Efficienza di un alimentatore per PC
Gli alimentatori sono spesso valutati in termini di efficienza espressa in percentuale, e altro non è che il rapporto tra la potenza in uscita e la potenza in entrata. In altri termini, è la quantità di energia che entra rapportata alla quantità di energia utilizzata dalle componenti del PC.

C'è da considerare che parte dell'efficienza, o meglio dell'energia, viene anche influenzata dal calore. La valutazione dell'efficienza energetica di un alimentatore è certificata da 80 Plus, che spesso effettua misure con carichi diversi della potenza massima dell'alimentatore e rilascia certificazioni in base ai risultati ottenuti.
Se prendiamo un alimentatore con 500 Watt ed efficienza 80%, verranno assorbiti 625 Watt, ma verranno trasformati in calore 125 Watt (ovvero 625 -500, dunque il 20% restante).

Dunque è molto importante scegliere alimentatori con una buona efficienza e tener sempre a mente il fattore calore che ogni componente può emanare. In ogni caso, tool come quelli elencati precedentemente possono aiutare non poco.

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