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domenica 15 maggio 2016

Registrazione domini: alcune domande frequenti

Abbiamo detto che il dominio è il nome univoco che identificherà il nostro sito web nel mare di Internet. Ma quali requisiti occorre rispettare per registrare un dominio? Chi può farlo? quanto dura la registrazione? ecc.

Vediamo di rispondere, di seguito, ad alcune delle domande poste di frequente da chi, per la prima volta, ha a che fare con la registrazione di un dominio web.

  • Chi può registrare un dominio?
    Tutte le persone fisiche e giuridiche possono essere assegnatarie di un dominio web. Non ci sono limiti al numero di domini che una persona può registrare
  • Quali requisiti servono per registrare un dominio?
    In linea di massima non sono richiesti requisiti particolari se non la capacità di compiere negozi giuridici (capacità che normalmente si raggiunge al compimento della maggiore età). Per talune tipologie di domini, tuttavia, sono richieste qualità ulteriori: ad esempio molti TLD territoriali (come i domini .it ed i domini .eu) possono essere registrati solo da residenti in uno specifico stato e/o area geografica.
  • Quali documenti servono per registrare un dominio?
    Solitamente non è richiesto alcun documento, ma solo la compilazione di un modulo d'ordine e dei relativi campi anagrafici.
  • Quanto tempo ci vuole per registrare un dominio?
    Si tratta di una procedura molto veloce. Solitamente, una volta inoltrato l'ordine ed effettuato il pagamento, sono sufficienti alcune ore (talvolta pochi minuti).
  • Registrando un dominio divento il suo proprietario?
    Non nel senso letterale del termine. I domini, infatti, non sono in vendita ma vengono assegnati. La differenza non è solo formale: l'assegnazione di un dominio può essere soggetta a revoca (in situazioni molto particolari, ovviamente) e deve essere periodicamente rinnovata.
  • Quanto dura la registrazione di un dominio?
    Normalmente la durata è annuale, ma alcune aziende consentono di registrare un dominio anche per un periodo maggiore (pagandone immediatamente il relativo canone, ovviamente). Ciò che è bene sottolineare è che la registrazione non è perpetua! E' molto importante, quindi, ricordarsi di rinnovare il nome di dominio prima della scadenza onde evitare che questo venga reso nuovamente disponibile per la registrazione da parte di altri soggetti.
Ora che abbiamo capito, a grandi linee, cosa sono "dominio" ed "hosting" ed abbiamo risposto ad alcune delle domande più comuni sull'argomento, possiamo finalmente dedicare la nostra attenzione ad un aspetto ben più pratico: come faccio ad acquistare il dominio (ed eventualmente l'hosting) per il mio sito? Beh... non preoccuparti, non è difficile. Ci sono decine e decine di aziende che ti permettono di farlo pochi click... il problema, quindi, è saper scegliere l'azienda giusta cui affidare il tuo sito.

giovedì 28 aprile 2016

Cos'è un hosting ?

Uno degli errori comuni quando si approccia per la prima volta la materia è confondere dominio ed hosting. Si tratta, in realtà di due concetti che, seppur strettamente collegati, sono diversissimi tra loro.


Se, come abbiamo detto, il dominio è il "nome" che identifica il nostro sito web, l'hosting è lo spazio web all'interno del quale andremo a caricare il sito stesso. Di fatto l'hosting consiste nell'affitto di una piccola porzione di un server web (cioè un computer "molto potente" e perennemente connesso alla Rete) al cui interno dovranno essere caricati tutti i files (file HTML, CSS, Javascript, immagini, ecc.) che compongono il nostro sito web.

In altre parole, quindi, col dominio gli utenti che visiteranno il nostro sito saranno in grado di raggiungere il server web al cui interno abbiamo acquistato il servizio di hosting. Dominio ed hosting, quindi, sono strettamente collegati (sono indispensabili entrambi per chi voglia avere un sito) ma lungi dall'essere sinonimi!

giovedì 21 aprile 2016

Struttura di un Dominio

STRUTTURA DEL NOME A DOMINIO

Analizzato, quindi, cos'è un dominio web per definizione, vediamo ora qual'è la sua struttura.



Per capire cos'è un dominio internet è importante vedere come esso è composto.  Nel caso di www.webpiu.it abbiamo: www. (world wide web) che corrisponde al suffisso che si usa convenzionalmente per identificare un riferimento ad uno spazio della rete internet; webpiu che associato alla parte precedente crea il secondo livello del dominio ed in genere identifica chiaramente il nome di un'azienda, di una persona, di un'attività o di uno specifico servizio; .it  infine corrisponde alla parte del dominio che lo identifica come dominio di primo livello.

I vari elementi del nome a dominio sono separati da un punto ed insieme formano il nome a dominio completo.

DOMINI DI PRIMO LIVELLO E SOTTOLIVELLI

Non è detto che si debba registrare solo domini internet di primo livello, si possono avere anche nomi a dominio di terzo o quarto livello (e così via) che identificano ulteriori suddivisioni del dominio principale. Ad esempio www.webpiu.it


giovedì 14 aprile 2016

Cos'è un Dominio ?

Volendo dare una definizione esatta di cos'è un dominio si potrebbe utilizzare un paragone con le nostre case: dove il nome del dominio internet (www.nomedeldominio) rappresenta l'indirizzo dell'abitazione e il suffisso (it, .com, .net, .org ecc) rappresenta il numero civico.


Volendo pensare, invece, ad una definizione più specifica di cos'è un dominio web, dovremmo dire semplicemente che si tratta di un indirizzo univoco attraverso il quale si richiama un sito internet sulla rete.

Il dominio web è conosciuto anche come nome a dominio o come DNS (Domain name System) ed, in gergo tecnico, un sistema di riconoscimento specifico che gli addetti ai lavori, registrer, tramite specifiche richieste ai registri mondiali associano ad uno specifico spazio web.

sabato 2 aprile 2016

Perché è necessario pagare per registrare un dominio: una spiegazione dei costi

Molti si chiedono il perchè ogni anno dobbiamo pagare il nostro dominio ?

Il motivo per cui bisogna pagare un prezzo per registrare un dominio è che i domini sono gestiti da un'organizzazione chiamata ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), che è responsabile per la gestione e l'assegnazione dei nomi di dominio su Internet.

Per registrare un dominio, è necessario pagare una tassa annuale al registrar di domini, che è un'azienda autorizzata dall'ICANN per registrare i domini per conto degli utenti. Il costo per registrare un dominio varia a seconda del tipo di dominio e del registrar che si sceglie. Ad esempio, i domini di primo livello come .com o .org tendono ad essere più costosi rispetto ai domini di secondo livello come .info o .biz.

Il pagamento annuale per la registrazione del dominio serve a coprire i costi della gestione e della manutenzione dei sistemi utilizzati per assegnare e gestire i domini. Inoltre, questo pagamento serve a garantire che i domini siano registrati in modo corretto e che non ci siano duplicati o utilizzi fraudolenti.

In generale, la registrazione di un dominio è un passo importante per la creazione di una presenza online e per la creazione di un sito web. Il costo annuale per la registrazione del dominio è un prezzo da pagare per avere un indirizzo unico e riconoscibile su internet e per proteggere la propria identità online.

venerdì 2 gennaio 2015

Domini e SEO: come scegliere il giusto nome a dominio per il tuo sito web

Il nome a dominio è un elemento cruciale per la presenza online di un sito web e può influire significativamente sul posizionamento del sito nei motori di ricerca. Scegliere il giusto nome a dominio è quindi essenziale per ottenere il massimo dalla tua strategia SEO.


Innanzitutto, è importante scegliere un nome a dominio breve e facile da ricordare. Un nome a dominio lungo e complesso può essere difficile da digitare e da ricordare, il che può ridurre il traffico al tuo sito. Inoltre, è importante evitare di utilizzare trattini o numeri nel nome a dominio, poiché possono rendere difficile la memorizzazione del nome e la digitazione dell'indirizzo.

Inoltre, è importante scegliere un nome a dominio che rifletta il contenuto del tuo sito. Se il tuo sito si concentra su un argomento specifico, il nome a dominio dovrebbe riflettere questo argomento. Ad esempio, se il tuo sito è dedicato alla cucina, il nome a dominio potrebbe essere "www.ricettefacili.com". Questo rende più facile per gli utenti e i motori di ricerca capire di cosa tratta il tuo sito.

Inoltre, è importante scegliere un'estensione del dominio adeguata. Le estensioni .com, .org e .net sono le più comuni e utilizzate per scopi commerciali, non commerciali e di rete rispettivamente. Tuttavia, se il tuo sito è rivolto a un pubblico di una determinata nazione, è consigliabile scegliere un'estensione nazionale. Ad esempio, se il tuo sito è rivolto a un pubblico italiano, potresti scegliere l'estensione .it.

Infine, è importante considerare la disponibilità del nome a dominio. Prima di registrare un nome a dominio, è necessario verificare che sia disponibile per la registrazione. Ci sono diversi strumenti online che possono essere utilizzati per verificare la disponibilità di un nome a dominio.

In generale, la scelta del giusto nome a dominio è un passo cruciale per la tua strategia SEO. Scegliere un nome breve, facile da ricordare e pertinente al contenuto del tuo sito, e un'estensione adeguata, può aiutare a migliorare la visibilità del tuo sito nei motori di ricerca e aumentare il traffico al tuo sito.

venerdì 28 marzo 2014

I 10 domini venduti piu pagati

INSURANCE.COM VENDUTO PER 35,6 MLN, I DIECI DOMINI PIU’ PAGATI 

Ma è un fatto che il mercato dei domini esiste. e si può diventare milionari. Resta che con i siti internet si può diventare milionari. Basta avere il nome giusto: più sarà richiesto dal mercato, più varrà. Fino a quanto? Per stabilire un ordine di grandezza basta guardara alla classifica dei dieci domini più pagati di sempre. 


Al primo posto c'è il sito insurance.com, venduto per 35,6 milioni di dollari nel 2010. 

Poi ci sono i casi di Vacationrentals.com che nel 2007 fruttò 35 milioni A Brian Sharples, fondatore di HomeAway, che voleva  impedire ad Expedia di ottenerlo; privatejet.com che nel 2012 è stato ceduto per 30,1 milioni. 

Fuori dal podio il dominio internet.com, venduto per 18 milioni nel 2009, mentre insure.com è stato aggiudicato nel 2009 a 16 milioni di dollari, hotels.com è stato dato il valore di 11 milioni nel 2001.  

Completano la top ten fund.com che è stato pagato 9.99 milioni di sterline nel 2008, porn.com nel 2007 9.5 milioni di dollari, e fb.comè stato comprato da Facebook nel novembre 2010 per 8,5 milioni di dollari. 

venerdì 21 marzo 2014

Consigli su come guadagnare vendendo un Dominio

COME COMPRARE E VENDERE UN SITO: GLI INDIRIZZI GIUSTI 
Il business è fiorente. 

Per aggiudicarsi un nome internet ambito ci sono vere e proprie aste cui partecipare e intermediari che curano la compravendita. Ultimamente è stata bandita dall'ICANN, associazione non profit che si occupa di regolamentare e gestire l'uso dei domini web a livello globale, un'asta per la vendita ad aziende private alcuni trai nuovi domini più celebri e richiesti del web: .buy, .tech, .vip e 信息 (“Info” in cinese mandarino). I siti più famosi su cui cercare domini in vendita sono Afternic, Sedo, Snapnames, GoDaddy.com, eBay, Namejet, Flippa e Domainlore, mentre Nidoma.com, è molto attivo sui domini .it.

 
Lì si può cercare il sito che si aveva in mente oppure visualizzare quanti sono in quel momento all'asta. FreshDrop.com serve, invece, per capire quali nomi stanno per liberarsi e diventare nuovamente disponibili per la registrazione: strumenti come NameBio.com o DNSalePrice.com sono utili a quel punto per avere informazioni sulle vendite storiche e sul valore di  un dominio. Una volta individuato l'obiettivo, si può fare un'offerta all'asta o in alcuni casi trattare direttamente col venditore: per sapere chi è basta usare Whois. Se si vuole monetizzare un dominio, basta scegliere uno dei siti di aste, gli stessi utilizzati per acquistare, stabilire il prezzo attraverso un apposito strumento di valutazione e fornire informazioni come età, data di scadenza, capacità di traffico generato, eventuali guadagni. Per facilitare la transazione, esiste Escrow.com che assicura di proteggere il venditore e l'acquirente. A operazione conclusa, si trasferisce la proprietà a chi ha offerto il prezzo migliore.

venerdì 14 marzo 2014

Fare soldi con la vendita di Domini

Ci sono persone o aziende che commercializzano i domini web.
Ecco la storia del sito ebola.com :

Jon Schultz ha appena registrato ebola.com ma è abituato a fare affari con i domini delle malattie più pericolose. Fare soldi con un sito internet che non contiene assolutamente nulla, solo in virtù del suo dominio. è possibile, e lo sa bene Jon Schultz, un uomo d’affari che possiede la Blue String Ventures con base a Las Vegas, guarda ai domini con gli occhi di uno scommettitore. Da anni compra domini sulle malattie più pericolose per poi rivenderli a prezzi stellari. Schultz possiede birdflu.com (l’aviaria), H1n1.com (la suina), ha un sito per la malattia mortale che si prende dalle zanzare, Chikungunya, e un altro per la febbre emorragica Marburg. 


E soprattutto ha ebola.com, acquistato nel 2008 per poco più di 10mila euro e ora in vendita a 150mila dollari, circa 120mila euro. Troppo? Non secondo lui. «è un prezzo ragionevole, ho molta esperienza in questo campo. Riceviamo ogni giorno richieste di vendita, la nostra pagina è visitata 5.000 volte al giorno solo dalle persone che digitano ebola.com per vedere cosa c’è», ha raccontato al Washington Post. «Il nodo del business dei domini Non è quanto vale oggi, è quanto varrà domani», ha spiegato «il nostro dominio, birdflu.com, varrà molto più di ebola.com. Lo stiamo curando per quel momento. 

Quel virus è trasmissibile per via aerea, mentre ebola non potrà diffondersi negli Stati Uniti allo stesso modo». Un’imprenditoria simile a un azzardo, ancor di più delle azioni in Borsa, insomma: tutto sta nell’intuire le potenzialità di un nome. Capire quando comprare e quando vendere, soprattutto. per esempio, ora è il momento secondo Schultz di monetizzare ebola.com, prima che «si arrivi a una svolta, a una cura che migliori la situazione, facendo calare l'attenzione mediatica e, di conseguenza, il valore del dominio». 

venerdì 7 marzo 2014

Cosa succede se scade un Dominio ?

Dominio scaduto, cosa fare per recuperarlo?
Hai dimenticato di rinnovare il tuo dominio ma vuoi correre ai ripari; scopri le tempistiche e gli eventuali costi per recuperare un dominio scaduto
Il dominio internet rappresenta senza ombra di dubbio la base su cui costruire un intero progetto sul web. Una volta effettuata la registrazione, l’utente sarà il titolare di un determinato dominio per un tot di tempo che può variare da 1 a 5 anni. Trascorso questo lasso di tempo, avremo un dominio scaduto.



Dominio scaduto: cosa succede in questo caso
Capita spesso di ricevere messaggi di clienti che, avendo dimenticato di effettuare il rinnovo dominio, non sanno cosa fare per non perdere tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Dopo alcuni giorni, il dominio scaduto infatti risulta essere non più funzionante. Questo significa che il Registry cessa la risoluzione dei DNS, e in tal caso il sito risulterà irraggiungibile.
Un guaio di non poco conto, sia per un utente privato che per un professionista che rischia di andare in difficoltà e di perdere clienti.

Per evitare questo disastro occorre ricordarsi di effettuare il rinnovo dominio, cosa che per altro deve essere fatta entro i tempi previsti. Questo periodo in cui l’utente può (deve) rinnovare il proprio dominio varia a seconda dell’estensione registrata. Ogni estensione, infatti, è soggetta a regole e periodi diversi.
Nei prossimi paragrafi vediamo, in generale, quali sono le fasi di un dominio scaduto.

Grace period
Hai dimenticato di rinnovare il dominio e il tuo sito non risulta più raggiungibile, bisogna correre subito ai ripari. Per alcune estensioni che possiamo definire classiche, vedi per esempio il .COM e il .INFO, il dominio sarà recuperabile entro un breve lasso di tempo. Dopo una settimana dalla data di scadenza il dominio sarà inaccessibile e dopo 15 giorni andrà in cancellazione.

Per poter effettuare il rinnovo dominio, quindi, occorre prima recuperare il dominio scaduto. Il Grace period per queste estensioni ha una durata relativamente breve, con il dominio che potrà essere recuperato senza ulteriori spese oltre quelle per il rinnovo.

Redemption period
Dopo aver superato la fase precedente, il dominio entra in quello che viene definito Redemption period. Si tratta sostanzialmente di un lasso di tempo in cui si potrà effettuare il recupero del dominio aggiungendo un ulteriore costo a quello già previsto per il rinnovo.

Recupero del dominio: costo della penale
Un dominio che non è stato rinnovato diventa, dopo alcuni giorni (periodo definito dall’estensione), inaccessibile. Per poter ritornare in possesso del dominio e impedire che qualcun altro lo acquisti, occorre affrontare un costo per la penale. Questi costi, che variano a seconda dell’estensione, possono essere anche molto salati.

Pending delate
è cosa buona e saggia, dunque, non perdere mai di vista le date di scadenza dei tuoi domini. Se non effettuerai il rinnovo nelle tempistiche prestabilite, nemmeno pagando la penale, il dominio entrerà in una nuova fase che viene chiamata Pending delate.
Una volta giunto a questo stato, il dominio non è più recuperabile. Dopo un breve periodo di tempo, che può variare in base all’estensione da poche ore a qualche giorno, il dominio sarà cancellato. A questo punto tornerà libero e accessibile per il primo cliente che effettuerà la semplice procedura di registrazione.

Rinnovo di un dominio .IT
Un dominio .IT (l’estensione tipica del mercato italiano) risulterà disponibile sul web fino a 15 giorni dopo la scadenza. Nonostante questo, noi consigliamo di effettuare il rinnovo del .IT prima della data di scadenza.
Dopo 45 giorni il dominio scaduto con estensione .IT sarà di nuovo libero per la registrazione.

Rinnovo di un dominio .COM (e altre estensioni generiche)
Per recuperare il tuo dominio .COM scaduto da più di 30 giorni (il .COM, così come il .NET, il .ORG e le altre estensioni generiche devono essere rinnovati prima della scadenza, altrimenti diventeranno inaccessibili ma comunque rinnovabili fino a 30 giorni dopo la scadenza) dovrai pagare una penale fino a € 299,00 + IVA.
Questi domini con estensioni generiche torneranno disponibili per la registrazione 70 giorni dalla data di scadenza.

Rinnovo di un dominio .EU
Per quel che riguarda il dominio .EU (l’estensione adatta per chi vuole sottolineare la propria appartenenza al territorio europeo o l’attinenza al mercato dell’UE) il rinnovo deve essere effettuato prima della data di scadenza. Come tempistiche, un .EU potrà essere rinnovato entro 30 giorni dal giorno della scadenza, con il pagamento di una penale di 13,00 € + IVA.

Perché non devi dimenticare di rinnovare il tuo dominio
Quelle elencate in precedenza sono dunque, in linea generale, le varie fasi che “attraversa” un dominio scaduto. Dimenticarsi di effettuare il rinnovo del tuo dominio web è un errore madornale che può mettere fine alla tua attività digitale.
Prova a immaginare di aver creato il tuo lavoro online, di esserti fatto conoscere con il tuo dominio e poi dimenticarti di rinnovarlo. Perderlo significherebbe non avere più i numeri precedenti, perdere tutti quegli utenti che ti conoscevano per il nome dominio e che ora non sono più in gradi di raggiungerti. Prova poi a pensare a tutti quei link che avevano conquistato un ottimo posizionamento sul motore di ricerca.
Se lasci scadere il tuo dominio, per arrivare poi a perderlo, tutto quello che hai fatto sul sito scomparirà. Magari sarà qualcun altro poi ad accaparrarsi il tuo nome dominio e godere dell’ottima reputazione che ti eri creato.

venerdì 21 febbraio 2014

Che cos'e una sitemap xml

Una sitemap xml è un protocollo adottato dai maggiori motori di ricerca che permette ai webmaster di segnalare tutte le pagine del loro sito.

Per molti i motori di ricerca sono un autentico mistero. Come fanno a sapere quello che c'è nei siti? In due modi essenzialmente, scoprendo nuove pagine seguendo i link di pagine esistenti e "ascoltando" le segnalazioni dei webmaster.

Nei motori di ricerca esistono dei software dedicati che si chiamano Bot che 24 ore su 24 non fanno altro che navigare il web alla ricerca di nuovi contenuti o alla verifica di quelli già conosciuti. Quindi durante il loro esplorare il web possono scoprire un link ad un sito fino ad allora sconosciuto ed iniziare a proporlo nei risultati del motore di ricerca.


Il problema di questo sistema è che quando il sito è nuovo, è stato appena realizzato, se il proprietario non "lo fa conoscere", rimarrà sconosciuto ai motori di ricerca. I modi per farsi conoscere sono essenzialmente due. O farsi linkare da un sito esistente, già indicizzato, oppure andare su ogni motore di ricerca, o per lo meno i principali (Google, Bing e Yahoo) e segnalare il primo indirizzo.
Ad esempio su Google la segnalazione si fa da questo indirizzo, dove è possibile digitare l'indirizzo del sito da indicizzare. Attenzione che non è una cosa automatica l'inserimento del sito nel database del motore di ricerca. è solo una segnalazione, poi sarà a discrezione del software di indicizzazione, se e quando inserire il sito fra i risultati. Se il sito è di bassa qualità (contenuti copiati da altri, solo un nome con la scritta in costruzione, o cose di questo genere) potrebbe non essere assolutamente indicizzato. Oppure in altri casi potrebbe essere molto lenta (vedi Bing: lento nell'indicizzazione).

Tornando alla segnalazione del sito, potrebbe accadere che non tutte le pagine siano indicizzate. Questo potrebbe accadere per più motivi, come ben spiegato da Google nelle sue pagine:
  • Il sito presenta contenuti dinamici.
  • Il sito contiene pagine che non sono facilmente individuabili da Googlebot durante il processo di scansione, ad esempio pagine con contenuti AJAX o immagini.
  • Il sito è nuovo e pochi siti contengono link al tuo sito. Googlebot esegue la scansione del Web seguendo i link da una pagina a un'altra, pertanto se pochi link puntano al tuo sito potrebbe essere difficile individuarlo.
  • Il sito dispone di un archivio consistente di pagine di contenuti che non sono molto ben collegate l'una all'altra oppure non sono per nulla collegate tra di loro.
Per superare questo problema è stato creato da Google il protocollo sitemap, realizzato tramite XML e arrivato attualmente alla versione 0.9. In parole povere è un file di testo, scritto tramite XML, dove c'è una lista di tutte le pagine del proprio sito (con i rispettivi link). Questo file va chiamato sitemap.xml e va posizionato nella root del proprio sito. In questo modo, quanto un BOT viene a visitare la nostra casa digitale, cerca se è presente il file sitemap.xml, se è presente lo usa come punto di partenza della propria esplorazione, senza andarsi a cercare i link a partire dalla homepage.

Dato che Google ha rilasciato questo protocollo tramite la Attribution-ShareAlike Creative Commons License, anche altri lo possono usare, ed ora è supportato anche da altri motori di ricerca.
L'ultilizzo della sitemap è molto consigliato in termini di SEO, in quanto aiuta il motore di ricerca ad indicizzare tutti i nostri contenuti, e più nostre pagine sono presenti sul motore di ricerca, più è probabile che si esca nelle SERP. Il motivo è scontato. Ogni pagina si basa su un argomento su cui insistono più parole chiave. Più pagine significa essere visibile su un maggior numero di parole chiave. è quasi una equazione matematica.

Ad esempio, in questo sito ogni settimana produciamo pagine nuove, tramite il blog, e questo ci permette di aumentare di mese in mese il traffico che facciamo perchè siamo sempre più rilevanti sui motori di ricerca.

Attenzione ad una cosa. Non bisogna cedere alla tentazione, di fare pagine a tutto spiano, copiandole da altri siti. I motori di ricerca e Google in particolare, penalizzano particolarmente i copioni. Molto meglio un contenuto originale che 10 copiati.

Per chi volesse approfondire sulle sitemap, vi rimando alle specifiche del sito ufficiale. è scritto in italiano, è molto facile da capire, anche per i meno esperti. Nel caso invece vogliate vedere subito come è fatta una sitemap.xml, potete cliccare sul link e vedere la sitemap di questo sito. Vi consiglio di cliccare sul link con l'explorer, perchè questo browser fa una formattazione automatica del file, che permette una più facile lettura. Se state con Chrome, non si capisce niente, a meno che dopo aver caricato la pagina, non facciate il tasto destro e clicchiate Visualizza sorgente pagina.

lunedì 14 ottobre 2013

Codici errori protocollo FTP

Protocollo FTP

1xx - Risposta preliminare positiva
Questi codici di stato indicano che un'azione è stata avviata correttamente, ma che il client rimane in attesa di un'altra risposta prima di continuare con un nuovo comando.



  • 110 - Risposta dell'indicatore di riavvio.
  • 120 - Servizio pronto tra nnn minuti.
  • 125 - Connessione dati già aperta. Inizio del trasferimento in corso.
  • 150 - Stato del file corretto. Apertura della connessione dati in corso. Per FTP vengono utilizzate due porte: la porta 21 per l'invio di comandi e la porta 20 per l'invio di dati. Il codice di stato 150 indica che dal server sta per essere aperta una nuova connessione sulla porta 20 per l'invio di dati.
2xx - Risposta di completamento positiva
Un'azione è stata completata correttamente. Il client può eseguire un nuovo comando.
  • 200 - Comando corretto.
  • 202 - Comando non implementato. Superfluo in questo sito.
  • 211 - Stato del sistema o risposta della Guida di sistema.
  • 212 - Stato della directory.
  • 213 - Stato del file.
  • 214 - Messaggio della Guida in linea.
  • 215 - Tipo di sistema NAME, dove NAME è un nome di sistema ufficiale dall'elenco contenuto nel documento dei numeri assegnati.
  • 220 - Servizio pronto per un nuovo utente.
  • 221 - Chiusura della connessione di controllo da parte del servizio. Disconnessa se necessario.
  • 225 - Connessione dati aperta. Nessun trasferimento in corso.
  • 226 - Chiusura della connessione dati. Azione di file richiesta riuscita. Ad esempio, trasferimento file o interruzione file. Mediante il comando viene aperta una connessione dati sulla porta 20 per eseguire un'azione, come il trasferimento di un file. L'azione viene completata e la connessione dati viene chiusa.
  • 227 - Inizio modalità passiva (h1,h2,h3,h4,p1,p2).
  • 230 - Utente connesso. Continuare. Questo codice di stato viene visualizzato dopo l'invio della password corretta da parte del client. Indica che l'utente è regolarmente connesso.
  • 250 - Azione di file richiesta corretta. Completata..
  • 257 - Creato "PATHNAME".
3xx - Risposta intermedia positiva
Il comando è stato eseguito correttamente, tuttavia per completare l'elaborazione della richiesta è necessario che il client invii ulteriori informazioni al server.
  • 331 - Nome utente corretto. Richiesta password. Viene visualizzato dopo l'invio del nome utente da parte del client. Lo stesso codice di stato viene visualizzato anche se il nome utente specificato corrisponde a un account valido nel sistema.
  • 332 - Richiesto account per l'accesso.
  • 350 - Azione di file richiesta in attesa di ulteriori informazioni.
4xx - Risposta di completamento negativa temporanea
Il comando non è stato eseguito correttamente, ma l'errore è temporaneo. Se il comando viene ripetuto dal client, potrebbe essere completato correttamente.
  • 421 - Servizio non disponibile. Chiusura della connessione di controllo. Potrebbe trattarsi di una risposta a qualsiasi comando se il servizio deve essere chiuso.
  • 425 - Impossibile aprire la connessione dati.
  • 426 - Connessione chiusa. Trasferimento interrotto. Mediante il comando viene aperta una connessione dati per eseguire un'azione, ma l'azione viene annullata e la connessione dati chiusa.
  • 450 - Azione di file richiesta non eseguita. Il file non è disponibile, ad esempio è occupato.
  • 451 - Azione richiesta interrotta: errore locale durante l'elaborazione.
  • 452 - Azione richiesta non eseguita. Spazio di archiviazione insufficiente nel sistema.
5xx - Risposta di completamento negativa permanente
Il comando non è stato eseguito correttamente e l'errore è permanente. Se il comando viene ripetuto dal client, verrà visualizzato lo stesso errore.
  • 500 - Errore di sintassi. Comando sconosciuto. Può includere errori come una riga di comando troppo lunga.
  • 501 - Errore di sintassi in parametri o argomenti.
  • 502 - Comando non implementato.
  • 503 - Sequenza di comandi errata.
  • 504 - Comando non implementato per il parametro specificato.
  • 530 - Non connesso. Questo codice di stato indica che all'utente non è consentito l'accesso poiché la combinazione di nome utente e password non è valida. Se per effettuare l'accesso viene utilizzato un account utente, è possibile che il nome utente o la password non sia stata digitata correttamente o che sia stato impostato solo l'accesso anonimo. Se si effettua l'accesso con un account anonimo, è possibile che IIS sia stato configurato per negare l'accesso anonimo.
  • 532 - Richiesto account per l'archiviazione dei file.
  • 550 - Azione richiesta non eseguita. Il file non è disponibile, ad esempio non è stato trovato o non è possibile accedervi. Il comando non viene eseguito in quanto il file specificato non è valido. Ad esempio, questo codice di stato viene visualizzato quando si tenta di utilizzare un verbo GET per accedere a un file inesistente oppure un verbo PUT per memorizzare un file in una directory per la quale non si dispone dell'accesso in scrittura.
  • 551 - Azione richiesta interrotta: tipo di pagina sconosciuto.
  • 552 - Azione di file richiesta interrotta. Allocazione spazio di archiviazione superata per la directory o il set di dati corrente.
  • 553 - Azione richiesta non eseguita. Nome file non consentito.
  • 554 - Denied. Errore dovuto all'errata configurazione del server SMTP, al fine di evitare problemi con lo SPAM i server SMTP accettano email solo dal medesimo dominio del server SMTP che le ha generate.

domenica 29 settembre 2013

i 5 migliori programmi FTP

Il mercato offre numerosi programmi FTP, sia gratis sia a pagamento, che talvolta differiscono profondamente in termini di funzionalità e utilizzo. Alcuni sono compatibili solo con Windows, altri solo con Mac OS X o Linux. Vi presentiamo 5 utili programmi:
 

FileZilla
FileZilla è a ragione una delle applicazioni FTP più utilizzate. Il software open source è gratis e a partire da Windows 7, disponibile per Linux e Mac OS X. Attraverso la funzione Drag and Drop si possono scambiare dati tra client e server in modo semplice, non appena viene stabilita la connessione. FileZilla supporta anche il trasferimento di file molto grandi (oltre 4 GB) e permette di riprendere il trasferimento interrotto di dati. Gli utenti possono impostare autonomamente la velocità di upload e download. Inoltre vengono memorizzati i server FTP utilizzati con le informazioni di accesso. Il protocollo di trasmissione dati con FileZilla viene anche codificato tramite SSL/TLS o SSH. Panoramica sulle caratteristiche di FileZilla:
  • Compatibile con Windows, Linux e Mac OS X
  • Supporta la crittografia SSL e SSH
  • Velocità di trasferimento configurabile
  • Consente la connessione ai server proxy FTP
  • Dettagliata documentazione in inglese
  • Funzione keepalive per mantenere la connessione
Transmit
Il client FTP a pagamento Transmit rappresenta un’ottima scelta per Mac OS X e apparecchi iOS. Il Twin-Turbo-Engine permette un trasferimento di dati molto veloce e offre inoltre la possibilità di limitare la banda larga di download e upload. L’interfaccia per gli utenti Mac si presenta non solo chiara ma anche funzionale. Grazie alla funzione di sincronizzazione, intere directory vengono facilmente aggiornate  tra server e client. Transmit supporta la trasmissione crittografata tramite SSL/TLS e SSH nonché l’utilizzo di servizi di archiviazione online come Amazon3 e WedDAV. I rispettivi server possono essere richiamati dall’utente o tramite Quick-Connect o salvati come preferiti, venendo elencati sulla homepage dell’applicazione. Le funzionalità di Transmit in sintesi:
  • Compatibile con Mac OS X e iOS
  • Supporta la crittografia SSL e SSH
  • Permette la connessione a FTP, SFTP, WebDAV e Amazon S3
  • Impostazione dei limiti di upload e download
  • Trasmissione di dati da server a server tramite FXP
  • Twin-Turbo-Engine
  • Disponibili più connessioni attive
Cyberduck
Cyberduck è un programma FTP gratuito, che supporta tutti i sistemi operativi Windows a partire da XP, ma anche Mac OS X dalla versione 10.07. Permette una facile connessione a tutti i server FTP-, SFTP- o WebDAV e servizi Cloud come Amazon, S3, Azure o OpenStack. Grazie ad un’interfaccia utente intuitiva e chiara, è facile aggiungere nuovi server. Il numero di trasferimento di dati simultanei può essere limitato e anche la ripresa di trasferimenti interrotti avviene senza problemi. Cyberduck offre inoltre un’eccellente organizzazione dei segnalibri per mezzo del Drag and Drop, che se necessario si possono importare anche da altri programmi. Le caratteristiche principali di quest’applicazione open source:
  • Compatibile con Windows a Mac OS X
  • Supporta la crittografia SSL e SSH
  • Permette la connessione a FTP, SFTP, WebDAV, Azure, OpenStacl e Amazon3
  • Impostazione del numero di trasferimenti simultanei
  • Archiviazione ed espansione di file tar e zip tramite SSH
  • Supporta l’accesso portachiavi
  • Caricamento segmentato per file di oltre 5 GB
SmartFTP
è possibile testare lo shareware SmartFTP per 30 giorni prima dell’acquisto. Il client FTP è installabile su tutti i sistemi operativi Windows a partire da XP e supporta il protocollo FTP, FTPS e SFTP nonché i servizi WebDAV, Amazon S3, Google Drive, Microsoft OneDrive e Terminal Emulator. è inoltre possibile la connessione a più server, in modo che i file tramite FXP possano essere spostati da server a server. Molto utile è anche la funzione di ricerca integrata, che è un vantaggio soprattutto sui grandi server FTP. Dopo la fase di test gli utenti possono decidere tra la versione Professional e Ultimate, che differiscono per funzionalità. La versione Ultimate di SmartFTP contiene le seguenti funzionalità:
  • Compatibile con Windows
  • Supporta la crittografia SSL e SSH
  • Permette la connessione a FTP, SFTP, WebDAV, Google Drive, Microsoft OneDrive, Terminal Emulator e Amazon S3
  • Orari per trasferimenti
  • Ripresa dei trasferimenti interrotti
  • Connessione simultanea a più server
WinSCP
WinSCP è un programma open source per Windows (da XP in poi), che insieme ai protocolli FTP e SFTP supporta anche il protocollo di cifratura SCP. Gli utenti possono beneficiare, grazie ad una connessione via server SSH, di uno scambio di dati cifrati e anche la trasmissione di credenziali avviene in questo caso in modo codificato. Con WinSCP è possibile sincronizzare le directory oltre che copiare, cancellare o spostare file. Se desidera l’utente può anche scegliere una delle due interfacce utente: l’interfaccia di explorer è simile alla famosa struttura di cartelle di Windows, mentre l’interfaccia Norton Commander è modellata sull’omonimo file manager. Spesso con WinSCP è possibile salvare le connessioni utilizzate tra i preferiti. In sintesi:
  • Compatibile con Windows
  • Supporta la crittografia SSL, SSH e SCP
  • Permette la connessione FTP e SFTP
  • Sincronizzazione della directory in modo semi o completamente automatico
  • Editor di testo integrato
  • Versione portatile opzionale senza installazione

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