mercoledì 1 luglio 2015

L'obsolescenza programmata: un equilibrio delicato tra economia e sostenibilità

L'obsolescenza programmata è una strategia utilizzata dalle aziende per far sì che i propri prodotti diventino obsoleti o meno funzionali dopo un certo periodo di tempo. Ciò può essere fatto attraverso una serie di meccanismi, come la progettazione di componenti che si deteriorano facilmente, la limitazione del supporto software, o la creazione di nuove versioni di prodotto che rendono quelle vecchie obsolete.

L'obsolescenza programmata è spesso utilizzata per incoraggiare i consumatori a sostituire i loro prodotti con nuovi modelli più recenti, il che può aumentare le vendite e i profitti per le aziende. Tuttavia, ci sono anche alcuni effetti negativi per i consumatori e per l'ambiente.

I consumatori possono sentirsi costretti a sostituire i prodotti che funzionano ancora bene solo perché non sono più supportati o non possono più essere aggiornati. Inoltre, l'obsolescenza programmata può portare a una maggiore produzione di rifiuti elettronici, poiché i prodotti obsoleti devono essere sostituiti più frequentemente.

Ci sono stati tentativi di limitare l'obsolescenza programmata attraverso la legislazione. Ad esempio, in Francia è stata introdotta una legge che vieta alle aziende di rendere i loro prodotti obsoleti attraverso aggiornamenti software e che richiede loro di fornire supporto per i prodotti per almeno due anni dopo la fine della produzione.

In generale, l'obsolescenza programmata è una questione complessa che coinvolge interessi economici, sociali e ambientali. È importante che le aziende, i consumatori e le autorità governative lavorino insieme per trovare un equilibrio tra la necessità di incoraggiare la crescita economica e la necessità di proteggere i consumatori e l'ambiente.

domenica 28 giugno 2015

Trucchi per essere primi su Google

Non si arriva ai primi posti gratis, anzi. Ci vuole lavoro e costanza, e bisogna ovviamente affidarsi ad un esperto SEO.

Seguendo questi trucchi però avete capito come essere primi in modo più semplice ed intuitivo: alla fine non serve molto, bisogna solo saper ottimizzare il testo e le immagini e puntare, più che su contenuti numerosi, su articoli di qualità e aggiornati giorno per giorno, allora apparire primi diventerà sicuramente più semplice.


Ricordate che per apparire per primi bisogna applicare le regole sul SEO .
L'uso corretto delle parole chiave, dei Tag Alt anche alle immagini, l'ottimizzazione e la formattazione del testo dell'articolo sono le chiavi del successo per uscire per primi sui risultati di ricerca ed essere in alta posizione sulla SERP.

Bisogna sempre ricordare che Google predilige chiunque cerca di mettere al primo posto la qualità dei contenuti, che non chi ricorre a trucchi di ottimizzazione che, se scoperti, possono valere anche delle penalizzazioni. Non si arriva si primi posti su Google gratis, quello che serve è l'impegno che abbiamo descritto, applicato in tutti i post e tutti i giorni.

Non c'è ricetta migliore per conquistare i primi posti sul motore di ricerca che quella di offrire contenuti di adeguata lunghezza e di alta qualità per il lettore.

domenica 21 giugno 2015

Uscire primi su Google: ottimizzazione del testo

Ovviamente per essere tra i primi è assolutamente necessario che anche il testo dell'articolo venga ottimizzato. Quando parliamo di ottimizzazione, intendiamo che il testo deve essere correttamente formattato.

Deve, quindi, avere un titolo in formato H2 e i sottotitoli in formato H4, e il tutto deve risultare piacevole da leggere e scorrevole alla vista, per essere davvero accattivante.

Risultare primi su Google non è certo impossibile se si dà la giusta attenzione anche alla qualità della scrittura. Questo significa che è necessario, innanzitutto, far sì che quello che si scrive sia utile per il lettore, e sia privo di errori grammaticali e di sintassi.



Per uscire primi bisogna che Google ‘legga' un certo contenuto come di alta qualità: e questo viene intuito dal motore di ricerca sulla base della reazione che gli utenti hanno quando cliccano sul post.

Per rendere il post accattivante è anche necessario usare un'immagine che si presti bene allo scopo. Le immagini migliori sono quelle in linea col testo e che spingono l'utente a cliccare sul link.


Altri media che possono essere usati a corredo del testo, come PDF, video, audio e via dicendo, possono aumentare il tempo di permanenza dell'utente sull'articolo e quindi sul sito, quindi vanno aggiunti senza timore.

domenica 14 giugno 2015

Come arrivare primi su Google

Se volete sapere come arrivare primi, dovete rivolgervi ad un esperto SEO che sa come posizionarsi sui motori di ricerca.

Essere primi non è gratis, ovviamente, è una questione di investimento e di costanza nel lavoro.


Un consulente sa come gestire i siti web, perché la SEO per essere primi è uno strumento del quale non si può fare a meno.
I trucchi SEO per cercare di impostare il proprio sito in pole position sono diversi.



La prima cosa che bisogna fare è quella di ottimizzare il Tag Title di ogni singolo articolo. Il tag title consiste in un link in blu che viene mostrato nei motori di ricerca e sul quale l'utente clicca per giungere alla pagina di interesse.
Il titolo deve essere sufficientemente significativo, deve contenere la parola chiave che interessa, e dovrebbe superare i 60 caratteri per essere sufficientemente interessante per il motore di ricerca: questo vi consentirà di essere primi su Google.

Per formulare un titolo che risponda davvero alle esigenze di Google, è possibile usare Google Adwords Keyword Planner.

Il terzo trucco SEO di fondamentale importanza per comparire primi su Google è ottimizzare il tag Metadescription. Questo tag deve apparire interessante per l'utente, e contenere la call to action. Secondo gli esperti, dovrebbe contenere dai 137 ai 140 caratterial massimo, non di più.

lunedì 8 giugno 2015

dal 29 luglio 2015, arriva in Italia Windows 10

A partire dal 29 luglio 2015, Microsoft rilascerà gratuitamente l'aggiornamento a Windows 10 per gli utenti che possiedono Windows 7 SP1 e Windows 8.1. 


Gli utenti vedranno un'icona nella barra delle applicazioni che li informerà di prenotare Windows 10. La maggior parte dei dispositivi PC e tablet sono già compatibili con la nuova versione, ma per maggiori informazioni di carattere software/hardware, si consiglia di consultare il sito di Microsoft. 

Per prenotare l'aggiornamento, gli utenti possono cliccare con il tasto destro del mouse sull'icona presente sulla barra delle applicazioni e selezionare "Ottieni Windows 10". 

Se l'icona non compare sulla barra delle applicazioni, probabilmente gli utenti non hanno installato gli aggiornamenti di Windows 7 e Windows 8. 

A partire dal 29 luglio, una notifica comparirà sul desktop per installare immediatamente Windows 10 o pianificarlo per i giorni successivi. Microsoft fornisce anche uno strumento di preparazione per l'aggiornamento che esegue una valutazione personalizzata sui dispositivi degli utenti per capire se il sistema operativo e le applicazioni attuali possono essere utilizzati senza problemi. 

Gli utenti possono annullare l'aggiornamento prima dell'installazione cliccando sull'icona sulla barra delle applicazioni e selezionando "Annulla prenotazione".

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